Nonsolomamma

in two minds

ore 21,00
"mamma! mamma!"
"cosa c'è?"
"ho paula"
"come fai ad avere paura? dormi con tuo fratello grande e tuo fratello piccolo vicini. più che una camera questo è un dormitorio… di cosa hai paura?"
"di tutto"
"amore, non hai ragione di avere paura. buonanotte"

ore 21,10
"mamma!"
"che vuoi?"
"ho paula di tutto"
"di tutto cosa?"
"tutto"
"della porta hai paura?"
"no"
"della libreria?"
"no"
"dei giochi?"
"no"
"della finestra?"
"no"
"e allora di che hai paura?"
"di tutto"
"e io cosa posso fare?"
"dolmile nel mio letto pel un po'"
"non se ne parla nemmeno. buonanotte"

ore 21,30
"mamma!"
"?"
"ho paula di tutto. dommi vizino a me?"
"no"

ore 22,00
"mamma!"
"che c'è?"
"ho ancola paula di tutto. stai un po' vizino a me?"
"va bene. fammi spazio"
"…"
"però toglimi questo pupazzo dalla faccia"
"ma è zizzo bello"
"sarà anche ciccio bello ma mi soffoca"

ore 22,10
elastigirl striscia fuori dal letto hobbit e sgattaiola verso la sua stanza.

ore 22,11
"mamma! stai con me! pel piazele"
"abbassa la voce che svegli gli altri hobbit"

questo sfiancante siparietto prosegue fino alle 11 quando lo hobbit piccolo perde i sensi.

ore 2,00
il microbbit miagola. tetta-latte-letto.

ore 3,00
"mamma!"
"dimmi"
"tla il vento e il sole chi vinze?"

ore 5,00
"mamma! stai con me. ho paula di tutto"
"nano, devi smetterla di chiamare"
"ma io ho paula dei ladli che entlano dalle finestle"
"non c'è nessun ladro"

ore 6,00
"mamma!"
"sto allattando il microbbit. non posso venire. vieni tu nel lettone"
"ba bene"

ore 6,15
"mamma…"
"sì?"
"vollio tolnale nel mio letto"

ore 7,00
sveglia.

notti così ultimamente sono piuttosto frequenti. elastigirl è uno straccio. e la colpa non è del microbbit né tantomeno dello hobbit grande. urge prendere provvedimenti. le strategie possibili sono due, reciprocamente escludentesi:
1. reprimere selvaggiamente l'insubordinazione notturna. non mostrare cedimenti. riesumare il libro di estivill e trattare lo hobbit piccolo come il nemico da abbattere. parole d'ordine: rigore, disciplina e fermezza. motto: mors tua vita mea.
2. ascoltare il disagio dello hobbit piccolo, schiacciato come il prosciutto in un panino tra un fratello grande con i capelli a casco di banane e uno piccolo con le pieghe di grasso sulle cosce. assecondare, contenere, accogliere. bruciare il libro di estivill per non cadere in tentazione e trattare lo hobbit piccolo come un cristallo swarovski.
parole d'ordine: dolcezza, rasegnazione e martirio. motto: sarò la tua geisha.

consigli?

163 pensieri riguardo “in two minds

  1. una via di mezzo, lasciandolo a dormire nel suo letto, per un periodo noi abbiamo avuto lo scacciafantasmi sotto il cuscino, che poi era un cuore di finto argento di un uovo di pasqua ma al nano (all'epoca 4 anni dopo un trasloco) bastava che fosse mio. Se lo metti nel lettone tempo 2 giorni ti arriva anche il grande, è un momento, porta pazienza e fatti aiutare di giorno per riuscire a recuperare il + possibile, tanto di notte lui vorrà solo te

    alchemilla

  2. Opzione 1 , per esperienza personale con lo gnomo grande. Estivill sarà anche un nazista ma il metodo ha funzionato.

    Babbo (chiamato anche Papotto dallo gnomo piccolo)

  3. Paolo #97, ho tre figli non gemelli.
    Volendo escludere lo Spirito Santo evidentemente qualcosa ci siamo inventati.
    (altre stanze, divano enorme, sonno dei bimbi pesantissimo)

  4. Non je la fo a leggere 103 commenti 103, ma li leggo dopo eh – sperando veracemente in una bella polemicuccia che so sicura deve aver allignato.
    Per intanto, io propongo un colpo ar cerchio e uno alla botte.
    Colpo al cerchio  DE GIORNO.  Perchè il topicchio tira fuori la sera un problema quotidiano, non è che ha paura la sera. Sicchè se je la fai, giocate insieme il più possibile – elaborate eh! Elaborate le pippe dell'hobbit medio. Pure le tue de pippe in caso, l'hobbit medio facesse er detonatore de pippe. (io ho scoperto questa cosa: se sono incazzata alla 11'00 alle 11'02 nonostante rida e faccia i salti pipikke urlerà come na sirena)
    De notte sarei per una graduale estinezione de colpo alla botte. Una graduale reitronduzione estevilla. Pure per il bene suo oltre che tuo. Quello deve sapere piccirillo che da solo je la po' fa! – ma stante le circostanze farei a gradi.
    Cioè metterlo nella stanza e buttà a chiave numme pare il caso.
    Comunque tu cinvinciti che passerà, comprati pure un regaletto. Che quando stai bene te, gli hobbit si allineano più facirmente al benessere.

  5. Cara elasti dare consigli non è cosi semplice come sembra,
    ogni bambinoe,tu lo sai meglio di me visto che ne hai tre è
    diverso dall'altro.Personalmente ho la grande fortuna di non
    aver mai avuto questo problema con la mia bionda diavolessa,
    quella alle 20.30-21 sviene nel suo letto e fino alle 6 la mattina
    noj si muove,tranne rare eccezioni in cui mi stordisce di domande come
    l'hobbit piccolo stordisce te…Stella avendo un carattere deciso e autonomo
    fin troppo per i suoi 25 mesi…se obbligata a far qualcosa si intestardisce ancor di più,pensa che quando fa i capricci piuttosto di cedere,mi guarda
    e tral le lacrime mi dice" faccio i caplicci e allola vado in castigo"e se ne va
    nel suo angolo del castigo.La strada che ho adottato io è…
    -spiego la situazione
    -lascio sbollire l'ira funesta lasciandola bollire nel suo brodo
    -quando è calma..perchè alla fine se non considerata si calma
    cerchiamo di risolvere la cosa insieme parlandone.
    Quindi alla fine credo che la giusta via stia nel mezzo
    fermezza e dolcezza…però come te se mi parte l'embolo poi
    mi sento un essere immondo
    bacioni alla famiglia più bella del web

  6. cara elasti, ecco la mia ricetta, mi pare che con mia figlia ha funzionato. ho l'impressione che alcuni tuoi no siano di principio. io estivill sono molto contenta di non averlo mai frequentato, ma mi ha aiutato una pediatra molto concreta. nelle emergenze abbasso i principi, dì subito di sì se la richiesta è fattibile. dopo scattano i no, quando veramente non è più possibile, allora lo farai senza farti tante domande (faccio bene, faccio male?)
    daniela

  7. il due, prima che oltre a sentirsi palpatine lo diventi anche.
    Scherzi a parte io sono x le coccole e l'amore.
    E un peluche nuovo dotato di superpoteri che lo difenda da tutto 😀

  8. ARTU'

    Certo il numero 2 attraversa un periodo difficile, e in qualche modo deve superarlo.Cosa ne diresti di dargli un po' di vino bianco dolce, ché ne sò, come il Passito di Pantelleria prima di cena. Dopo poi gli prepari un po' di vino rosso caldo dolce o addolcito con del miele, il tutto con dei biscotti da intingere.

    Prova, vedrai che funziona.
    In bocca a lupo

    artù

  9. Opzione due tutta la vita.
    Io Estivill lo odio e l'ho bruciato davvero non per cadere in tentazione ma perchè mi aveva portato all'esaurimento.
    Non è naturale e prima o poi ci sono conseguenze (io oltre a Belvetta ho due nipoti estivilizzate: una è sonnambula e l'altra quando le hanno tolto il ciuccio fornito in abbondanza come metodo Estivill-educativo…balbettava…fai te).
    Io trovo più comodo sdraiarmi con lei che portarla nel lettone. Piano piano si è abituata e ora la massimo c'è un risveglio per notte per bere. Acqua, due carezze e crolla.

    Ma soprattutto: un abbraccio forte!

  10. Cavolo Elasti, adesso ti voglio vedere alle prese con un centinaio di consigli diversi ! :)))  😛  No, dai, è vero, si possono raggruppare in "estivillizzare", lettone, "sorpresa". Ma insisto che piuttosto di Estivill è il caso di consultare l'originale plagiato, Richard Ferber.

  11. Quoto tantissimo Annared commento 89, criticata da Paolo commetno 97.Ogni famiglia ha la sua storia, ogni coppia si vive la propria intimita' e la propria prole come meglio crede. Comunque udite udite, gli ultimi studi, in materia di bambini, vedrebbero i figli dentro al lettone dei genitori fino all'eta' di cinque anni!!!! I bambini  hanno bisogno di sentirsi sicuri, amati e protetti e  che la sicurezza non si acquisisce con l'indipendenza e quindi lasciati soli gia' a sei mesi!!!! insomma, ognuno secondo me fa cio' che meglio crede. e le cose fatte con amore non sono mai sbagliate!!!!Baci
    Sharon&G

  12. ciao elasti,
    anche io sto attraversando una fase simile con la mia grande che ha quasi 3 anni e che ha sempre dormito nel suo letto addormentadosi da sè. ho usato il metodo estivil e non credo che sia nazista, anzi è rispettoso della dignità del bambino che deve imparare dai genitori e non trasformarsi in una loro comoda appendice. dobbiamo insegnare ai nostri figli a dormire da soli così come dobbiamo insegnare loro tutto il resto. lasciare fare ai bambini quello che vogliono, con la scusa delle coccole, delle paure, ma soprattutto x i nostri sensi di colpa è controproducente x i genitori e i figli. i genitori diventano degli zerbini incapaci di negare qualsiasi cosa, i figli si disorientano e non capiscono + cosa è giusto. ognuno deve dormire nel suo letto xchè ognuno deve avere il suo sonno. il nostro compito è quello di educare e le cose + importanti da insegnare sono quelle legate all'indipendenza: mangiare da sè e non farsi imboccare, fare la pipì nel vasino e non nel pannolino (e trovo raccapricciante che ci siano bambini che oltre i 3 anni usino ancora il pannolino, questo è l'egoismo dei genitori xchè cambiare letti e lavare panni sporchi di pipì è faticoso…), dormire da soli e non attaccati ai genitori. i bambini devono essere persone distinte dai genitori, non devono sentirsi incapaci di fare qualcosa senza un aiuto esterno: che messaggio arriva a un bambino se accettiamo di farlo stare nel lettone o di farlo addormentare con noi nel suo lettino? che da sè non è capace di addormentarsi e di dormire. invece, anche se è dura, dobbiamo lasciarli piangere e affrontare le loro piccole grandi frustrazioni per il loro bene, xchè accontentarli in certe cose non vuol dire volere bene, ma renderli più deboli.
    la mia grande ora ha la stessa fase del tuo medio, ma non credo dipenda come tutti insinuano, da mancanza di affetto o attenzione. ti leggo da un po' e vedo che sei una mamma attenta, premurosa, dolce e sensibile. sono certa che non fai mancare a nessuno dei tre le giuste attenzioni. semplicemente sono fasi che alcuni bimbi vivono indipendentemente dalla nascita di fratelli o da cosa hanno bevuto la sera (quella del latte serale dato dopo una cena completa è veramente un'abitudine sbagliata dal punto di vista nutrizionale. il latte è come un pasto vero e proprio, non x niente si beve a colazione! altra cosa è cenare con il latte, ma chiaramente non è consigliabile ogni sera).
    la mia piccola ad esempio ha 10 mesi e ha un carattere diversissimo dalla prima che pur dormendo bene da sola, perdeva spesso il ciuccio e piangeva quando metteva i denti. la piccola dorme quasi senza muoversi, non perde il ciuccio, non si scopre, non soffre i dentini in arrivo…la grande invece è + sensibile e agitata e quindi ogni tanto fa la pipì a letto oppure fatica ad addormentarsi e attualmente fa come il tuo piccolo, ci chiama e vuole venire nel lettone e ci dice che si sente sola…io non ho soluzioni, anzi, ma una cosa è certa: farla venire nel lettone non è la scelta giusta.
    è dura ma bisogna resistere e affrontare queste notti con la consapevolezza che un buon genitore non è quello che asseconda ma quello che educa.

  13. ciao Elasti,
    ho un bimbo di quasi 3 anni e mio marito torna al venerdì sera e riparte lunedì mattina. io quando si sveglia vado nel suo letto e sto lì un po', poi torno nel mio. lui ha il divieto ASSOLUTO di venire nel mio letto prima delle 6 di mattina. la colazione la può fare con me nel lettone.
    propongo di chiedere a tua mamma di dormire da te 1 notte alla settimana così recuperi…
    un abbraccio
    Laura

    PS io gli davo un cucchiaino di sciroppo omeopatico per dormire… forse era effetto placebo ma mi aiutava molto 🙂


  14. la grande invece è + sensibile e agitata e quindi ogni tanto fa la pipì a letto oppure fatica ad addormentarsi e attualmente fa come il tuo piccolo, ci chiama e vuole venire nel lettone e ci dice che si sente sola…io non ho soluzioni, anzi, ma una cosa è certa: farla venire nel lettone non è la scelta giusta.

    integerrima 112, che paura le mamme che hanno certezze!
    coi bimbi non c'è mai niente di certo, bisogna andare per tentativi adattandosi a ogni caso, nessun bimbo è uguale ad un altro
    semmai di certo c'è che se la tua bimba fa la pipì a letto non è serena
    (io mollerei l'estivil se quello è il risultato)

  15. argh…
    come ti capisco, da 16 mesi una notte come si deve non l'ho più passata e ora sono a pezzi e super nervosa in tutto…
    è brutto se ragioni col cure, ma il metodo estevil è l'unica, 4 5 gg di incubo ma poi sei a posto… io l'ho comprato e penso proprio di metterlo in pratica, anche se mi piange il cuore!!!

    un abbraccio

  16. Mentre aiutavo Gianni a sistemare la locomotiva a vapore o il treno elettrico mi veniva il terrore del  buio e della notte che si avvicinava. Vedevamo i nostri genitori finito il nostro pranzo, mentre si preparavano per il loro. 
    Qualche volta, se non avevano troppi invitati, sedevamo con loro in biblioteca finché il pranzo non era servito. E qualche volta ci veniva perfino permesso di sedere intorno alla tavola. Ma siccome giocavamo con la cera delle candele e diventavamo noiosi ci mandavano subito via. 
    Di ritorno in camera da gioco Miss Parker ci leggeva ad alta voce un racconto, o facevamo un gioco, finché: -Time for bed now diceva Miss Parker -lavatevi i denti e verrò tra dieci minuti a darvi la buona notte; ricordatevi di piegare i vestiti e di dire le preghiere. 
    Mi inginocchiavo in camera da letto e pregavo disperatamente. Baciavo il Crocifisso e la Madonna accanto al mio letto e chiedevo soltanto di non avere troppa paura e di poter dormire senza svegliarmi durante la notte. 
    Entravo nel letto. Avevamo una camera per uno, e quando Miss Parker entrava le buttavo le braccia intorno al collo, la stringevo e la supplicavo di lasciare la mia porta aperta 'soltanto un pochettino', così che potessi vedere la luce. -No, no, – rispondeva calma -devi imparare a dormire al buio, è silly avere paura.
    Quando se ne andava, per un po' vedevo la luce della camera da gioco,spuntare dallo spacco al fondo della porta. Poi quando la luce si spegneva ero agghiacciata all'idea di essere al buio. Mi alzavo, entravo nelle camere dei miei fratelli e li guardavo dormire; era come se non ci fossero perché non ci potevamo parlare e non mi vedevano; era come se io fossi morta; e avevo ancora più paura. 
    Tornavo a letto e facevo pipì per avere una sensazione di calore e di vita. Qualche volta gridavo. Nessuno mi sentiva, o, se mi udivano, facevano finta di non sentirmi. Quando mi svegliavo al mattino mi importava soltanto che fosse giorno e che la gente intorno fosse viva.

  17. @ virgy78:
    scusami se insisto, ma perché non provare "senza lacrime"? dato che hai compreato e letto Estivill, non sarebbe anche il caso di consultare "FAI LA NANNA SENZA LACRIME" ? Io lo sto leggendo, e provando a metterlo in pratica con il piccolo di 14 mesi, e mi sento molto più serena rispetto a quando tentavo di applicare Estvill.
    Ancora una cosa, come qualache mamma ha già ricordato: tutto finisce (prima o poi), e comunque rimpiangeremo i momenti in cui i nostri piccini ci chiedevano dimostrazioni d'affetto.
    Arianna

  18. Sono d'accordo con Arianna. Oltre a Elizabeth Pantley, c'è Tracy Hogg, e qualcuno cita ancora Brazelton. Per me è demenziale l'idea di un metodo "a prescindere" che va bene sempre uguale dai 6 mesi ai 5 anni (Estivill, p. 61), mi sa tanto di "guida per ammaestrare un dobermann".
    A meno che con il "metodo Estivill" non si intenda semplicemente "lasciar piangere il bambino". Che è legittimissimo se si pensa che stia facendo i capricci, ma allora chiamiamo le cose col loro nome: mio figlio fa i capricci e io lo lascio piangere. Poi, avete notato che sulla copertina di "Fate la nanna" il bambino che dorme si trova sul petto del papà?!

  19. Sono d'accordo con Arianna. Oltre a Elizabeth Pantley, c'è Tracy Hogg, e qualcuno cita ancora Brazelton. Per me è demenziale l'idea di un metodo "a prescindere" che va bene sempre uguale dai 6 mesi ai 5 anni (Estivill, p. 61), mi sa tanto di "guida per ammaestrare un dobermann".
    A meno che con il "metodo Estivill" non si intenda semplicemente "lasciar piangere il bambino". Che è legittimissimo se si pensa che stia facendo i capricci, ma allora chiamiamo le cose col loro nome: mio figlio fa i capricci e io lo lascio piangere. Poi, avete notato che sulla copertina di "Fate la nanna" il bambino che dorme si trova sul petto del papà?!

  20. Ciao Elastigirl,
    anzitutto complimenti per il blog!! mi piace il tuo stile ironico ed il tuo modo di affrontare la vita!
    Peccato che a leggerti mi passi la voglia di avere hobbit e nani in giro per casa (voglia già precaria di per se, lo ammetto)
    Se non altro mi avrai aiutato a prendere una delle decisioni più importanti della mia vita. Ho 41 anni e da 2 anni sto tentando di decidere se avere o no un figlio. Il mio compagno non mi aiuta in tal senso perchè è ancora più indeciso di me. A me piacciono i bimbi finchè sono bebe (beh, non ho mai avuto occasione di pulirli, in compenso ho visto la mia migliore amica cambiare la sua piccolina cn tanta disinvoltura mentre a me solo a guardarla veniva da gomitare). E' quando crescono e sono vivaci che o quazlche problemino

    Donna allo specchio

  21. # 120: meglio che non li fai…a 41 anni vuol dire che proprio non sei portata se ancora ci stai pensando!

    #116: COMPLIMENTI PER LA CITAZIONE!!! BELLISSIMA!

  22. Tanto amore e dolceza durante il giorno e prima della nanna poi vedrai che dormira' da solo…ho appena avuto il mio quarto, o meglio la mia quarta e il mio terzo e' stato gelosissimo per in primi 4-5 mesi poi ha realizzato che io ci sono ancora….ieri alle 8:30 pm (8 mesi dalla nascita della quarta) mi ha detto voglio andare a letto da solo, non ti offendere sai, ma sono molto stanco, piu' stanco di te…
    sono le 7:30 del mattino qui a Vancouver (Canada) e sta ancora dormendo….
    Amore e fermezza!

    Auguri dal North West Pacific!

  23. @donnaallospecchio: beh, rispetto a me parti con un vantaggio: io i bambini non li sopportavo fino ai 14 anni! 😉 Scherzi a parte, i figli io li ho voluti perché volevo provare l'esperienza di crescere delle persone che incidentalmente avrebbero passato le fasi neonato-bambino-adolescente e così via. E anche adesso, che i miei figli hanno 2 e 4 anni, vedo delle persone, non dei bambini. Persone che hanno bisogni e attività diversi dai miei, per carità, ma che non sono nemmeno incompatibili con quello che piace a me. Per esempio, quest'estate li ho portati a un concerto di Bregovic e adesso cantano Kalashnikov insieme alle canzoncine dell'asilo. Per esempio, con loro faccio belle passeggiate nel bosco e facciamo insieme i biscotti (nel doppio del tempo, OK…). Per esempio, io e Amelia ci divertiamo a pranzare al bar quando la vado a prendere all'una di venerdì e poi andiamo in centro.
    Oh, faticosi son faticosi, ma quasi tutte le cose belle costano fatica 🙂

  24. Grazie lanterna per il tuo bel commento.

    Io non ho mai sopportato i bambini fino ai 35 anni, fino a quando sono andata

    A me i bambini potrebbero anche piacere, ma non tutti.

    Per esempio, non mi piacciono i miei nipotini, 9 e 5 anni, perchè sono molto indisciplinati, chiassosissimi, rasentano la maleducazione. Provo affetto per loro, ma  riesco a sopportarli solo un 'ora. Quando torniamo dopo averli visti il mio compagno ed io abbiamo bisogno di almeno 2 ore di pace (letture, TV, chitarra, musica) per farci passare l'emicrania e tornare noi stessi. 

    Vedo amiche che hanno un esperienza simile alla tua, i bambini che sono persone, con cui si condividono delle belle  esperienze ed in questi momenti mi dico, ma si forse potrei. Il problema che il mio compagno non mostra neanche tanto entusiasmo: lascia a me la decisione. E per me è troppo durp

      

     

  25. ciao elasctichetta
    io non ce l'ho davvero il tempo per leggere tutti sti commenti e quindi non so se qualcuno ti ha già detto qualcosa di simile, ma da ciò che scrivi ultimamente (e non leggo tutto) si evince chiaramente che il piccolino qualche disagio lo sta dimostrando e non solo per come si comporta durante la notte.
    Tu sei una mamma e come tale farai scelte giuste e sbagliate per i tuoi figli ma credo che in cuor tuo tu sappia benissimo cosa fare.
    Per ogni situazione esiste sempre la via di mezzo e pure in questo caso tra geisha e estvill c'è il buon senso di una mamma.
    Le paure non sono razionali e il piccolino che dice che ha paura di tutto in realtà la dice molto lunga, hai voglia a spiegagli che non c'è nulla da aver paura perchè anche la paura di una formica è degna di rispetto.
    Il piccolino non solo ha la classica età delicata delle paure perchè deve misurarsi con ciò che ha intorno, ma deve pure fare i conti con un fratellino appena nato.
    Ci sono davvero molti testi che magari potresti sbirciare e che ti potrebbero dare la giusta serenità ed equilibrio per scegliere cosa fare in certe situazioni.
    ti mando un abbraccio, ce la farai!
    paola c.

  26. Come promesso, ti risparmio il papiro, che tra i 120 e rotti commenti ci stanno anche le risposte che mi sono annotata.

    Ah sì, come mai scrivo?
    Semplice, ho da consegnarti per iscritto tanta solidarietà da parte di alcune trimamme e un paio di tripapà, che ho stressato pure quelli in pausa mensa.
    Sai per le pari opportunità ritenevo utile ai fini statistici farmi una bella visione di insieme.

    ^_^

  27. 128 commenti non ce la faccio a leggerli ora anche se mi piacerebbe.
    lo sapevo che non avrei dovuto leggerti nel breve passaggio a casa mentre i miei figli numero 3 e 4 sono a hip hop. ma sì…sssss..la lavatrice non mi ha neppure notata…non mi tolgo la giacca e guadagno qualche minuto extra.

    Ma se nel frattempo hai trovato una soluzione dimmela!
    io dopo 5 figli ancor non l'ho trovata.
    però, avendo ormai anche dei figli grandi posso dirti di tenere presente che ALLA LUNGA IL RISULTATO NON CAMBIA!
    adesso non vale la pena di cercare strategie, ammazzarsi di fatica e di determinazione, la parola d'ordine deve essere SOPRAVVIVENZA!
    io direi all'hobbit piccolo di non chiamare e venire direttamente nel lettone (non si sa mai che prima che cominci con calci e testate tu riesca a non accorgerti della sua presenza per altri 5 preziosi minuti) e poi casomai mi trasferirei io nel suo letto col microhobbit quando si sveglia x ciucciare.
    ah importantissimo…sai allattare sdraiata dormendo?

  28. certo che dire ad un bimbo di TRE anni, che sta esprimendo come puo' un disagio comprensivbile visto il periodo di transizione verso un nuovo equilibrio famigliare: "non hai ragione di avere paura"…

    come se la razionalita'  fosse un argomento che solleva una persona che sta attraversando un momento di disagio, non solo a tre ma anche a trenta anni.

    Tuo figlio mi ha fatto tenerezza, anzi, anche un po' pena.
    Lui non ha il tuo talento letterario, e neppure un blog o una rubrica su Repubblica, per ora almeno, dove tu invece spesso descrivi i tuoi momenti di disagio, pardon, di legittimi rimpianti…anche se a voler essere precisi, magari non hai nessuna ragione di sentirti cosi'.

  29. sono basita !!!!
    Ma c'è qualcuno che non ha altro da fare che permettersi di giudicare!
    Ma esprimano la loro acidità da qualche altra parte, che ne sò nel blog di Emilio Fede.
    Contenti loro….
    Io continuo imperterrita a sostenere la solidarietà femminile

    un mamma pellegrina notturna

  30. Ciao Elasti,

    Estivill lo escludo perchè sono fermamente convinta che a 3 anni non si possa "fingere" di avere paura, si ha paura e basta, ed è una paura che va rispettata e non minimizzata o negata o, ancora peggio, ignorata.
    Nel lettone secondo me puoi metterlo o meno, non è il fulcro del problema, dipende quanto stai scomoda tu e quanto ti pesa; io penso che la cosa ESSENZIALE E FONDAMENTALE per migliorare la situazione sia dare modo allo hobbit più medio di esprimere le sue paure, cosa che puoi fare tranquillamente anche di giorno, attraverso racconti, domande, disegni, giochi, magari un po' mirati, sul tema insomma.
    E visto che quando si ha tanta paura si sente di più il bisogno di una figura maschile (lo so, è uno stereotipo che l'uomo sia il cavaliere jedi che protegge e sconfigge i cattivi), però nella fantasia è così, ti PROPONGO L'UTILIZZO DELL'OGGETTO TRANSIZIONALE PAPONE, ovvero un pezzo di abbigliamento del papà (maglietta, bandana, poco importa) da tenere nel letto quando il papà non c'è fisicamente, e che faccia le sue veci di protettore dell'Elasti-famiglia.
    Prova e poi mi dici se ha funzionato

    In bocca al lupo

  31. ho fatto addormentare l'attuale 18enne per 8 anni, tutte le sere: lui nel suo letto, io seduta vicino a lui; quando dormiva finalmente respiravo, sempre che non mi fossi addormentata prima io.
    Quando ha avuto circa 8 anni se l'è sentita di addormentarsi da solo, non ha più avuto bisogno.
    senza pianti, costrizioni, rabbie.
    era, ed è, figlio unico, la sera il papà era al lavoro, noi eravamo soli.
    capricci? forse, ma a tutti e due andava bene così
    in bocca al lupo, fai quel che ti/vi fa stare meglio.
    maestra

  32. eh… io sono geisha da 15 mesi e mio figlio mi chiama "papa' "!!! Notti come le tue sono all'ordine del giorno :O) come ti capisco…!! Ma Estevil NON AVRAI IL MIO SCALPO!

  33. Ganza la discussione, d'altra parte l'argomento scotta.

    Io mi ritrovo moltissimo nei commenti di Arianna (ce li ho, ce li ho, ho cazzilli di Lush!!!!!!, graaazie!)

    Sul nazista penso che l'analisi più azzeccata sia quella di CloseTheDoor: non esiste un metodo che va bene a tutti i bambini dai 6 mesi ai 5 anni, non è altro che una trasposizione dei principi di addestramento dei doberman come dice lei (perfetto, rende benissimo l'idea).

    Per di più non funziona e soprattutto ha delle ricadute a lungo termine inquietanti, se non devastanti.

    Però tra il lettone (o lettone allargato a vari lettini) e abituare il poveretto ad addormentarsi in totale solitudine (prospettiva misera per un povero cucciolo che attraversa la fase delle paure, brrrr, ma come si può) a costo di pianti disperati la terza via c'è:

    loro nel lettone no, ma tu nel loro letto sì. E' semplice. E latte tiepido a go-go, fino ai 6 anni non gli fa altro che bene. La nostra maggiore ha smesso di prendere 'il lattino della buonanotte' in prima elementare, i 2 piccoli lo prendono tuttora e qua si dorme tutti molto felici e burposamente contenti.

    Per tutti i seguaci dello spagnolo addestratore di doberman, consiglio la lettura illuminante di 'il nuovo bambino', scritto nel 1972 (prima edizione, poi ristampe a piovere) da uno dei più grandi tra i pediatri italiani, il rimpianto Marcello Bernardi. Leggetevi cosa dice sulla angoscia che prende un piccolo <12 mesi se quando piange nessuno risponde. E' proprio il collegamento che il piccolo fa tra suo pianto e arrivo della mamma a fargli fare i primi passi nella consapevolezza di poter dominare il mondo pauroso che lo circonda.

    Lasciar piangere un bambino piccolo vuol dire fargli del male, farlo crescere solo, con un grande vuoto dentro che poi da grande tenterà disperatamente di riempire, chissà con cosa. Magari dopo 3 giorni si rassegna e smette di piangere, si addormenta da solo senza chiamare più, ma questo succede perchè il tapino ha capito che anche se lui chiama nessuno è interessato, se lui chiama non ineteressa a nessuno. La tristezza interiorizzata in questo modo, e da così piccoli, lascia dei segni profondi.

    Altra cosa è lasciar piangere un bimbo che fa i capricci, certo lo si fa per il suo bene, ma SEMPRE CON NOI PRESENTI. Si dice di no, anche se lui/lei si rotola per terra, ma noi siamo lì, presenti, visibili, gli si parla, si comunica, lo si distrae, si propone alternative. Ci si interessa.

    Abbasso Estivil, e grande pena per chi cresce così.

    Anna tri-mamma

    PS: Per ARTU': mi ha fatto rotolare dalle risate. Noi siamo sempre ricorsi al lattino dolce, anche perchè ci sembrava una naturale prosecuzione dell'allattamento, ma al vin brulè non c'eravamo mai arrivati!!!!
    Vai Elasti, cicchetto della sera, un gottino di marsala col biscotto e lo metti a letto a pelle d'orso!! :))))

  34. ho letto i commenti e devo dire che siete tutte mamme fantastiche! perche' ognuna ha la sua tattica, a chi e' andata meglio e a chi peggio, ma con tanto amore e tanta intelligenza. complimenti, fa piacere sapere che ancora c'e' gente come voi in giro che con tanti estivill e tante "guerre" si fa  fatica a volte a vedere le cose come sono. io sono una mamma felice perche' do al mio piccolo un sacco di coccole, cedo a volte(soprattutto quando sono stanca) a farlo dormire con me, ma molte volte dorme solo. e' un processo…bisogna avere pazienza…quindi cercare di dormire un po'.  

  35. Se proprio non riesci a bruciare Estivil, accantonalo almeno per un po': lo hobbit medio ha bisogno di te ed esprime tutto il suo disagio…..una sacra via di mezzo per il più medio….

    In bocca al lupo,

    StranaMamma

  36. #86 "…consentendo loro di esprimere un disagio e trovando una soluzione…" ecco, appunto. La soluzione. Ma se dopo che per mesi le hai provate tutte, dolcezza, rituali, lettone, abbracci ecc e applichi Estivill come ultima speranza… e incredibilmente funziona, in 3 gg risolve una rogna durata 5 mesi… ecco, allora credo che sia una buona soluzione, anzi ottima. E credo che anche i genitori e i fratelli abbiano diritto al sonno, non è repressione, ma equa convivenza ed equa dignità. Cmq chiaro che ognuno è libero di fare quello che più gli aggrada, ci mancherebbe. Ma senza sputare sentenze.

  37. che flashback!!!
    ”ore 2,00 tetta-latte-letto
    ore 6,00 sto allattando il microbbit”
    .. é dura!! oltre all'energia che defluisce dal seno anche il sonno che manca….periodo tosto…ma passa anche se sembra di no!

    la mia esperienza
    la grande (6anni) si addormenta da poco da sola. ha sempre fatto fatica ad addormentarsi nel suo lettino e poi al passaggio al letto grande (che corrispondeva alla mia seconda gravidanza e ai suoi quasi 3 anni) abbiamo preso l'abitudine di addormentarci insieme nel suo letto a patto che poi lei non venisse nel lettone (non che non mi dispiacesse ma russa tantissimo e non riuscivo a dormire con lei). quando a 4 anni ha smesso di dormire al pomeriggio anche il sonno notturno é diventato piu profondo e continuo.
    con la piccola all'inizio é stato un disastro dovevo stare ca 30 min vicino al suo lettino con lei che mi accarezzava/pizzicava la mano… fin che non ho applicato il metodo estivil (di giorno per il riposino) e a da li la metto nel suo lettino e tranne al ritorno dalle vacanze quest’estate che ha fatto un po di storie (si rialzava e non voleva andar aletto  ma con un po di fermezza e con il compromesso di lasciare la porta aperta si è risolto),si addormenta da sola e poi arriva nel lettone da sola alle 2-3 di notte ma ci piace molto visto che non russa e tranne quando è agitata dormiamo bene …
     
    insomma le mettevo a letto insieme e poi mi infilavo nel letto della grande .. un mesetto fa la piccola mi ha “beccata” nel letto con la grande e adesso con la scusa di non farci scoprire anche la grande si addormenta da sola (tranne quando dorme a pomeriggio…. (eh si …quando siamo a casa da sole al pomeriggio tutte e tre andiamo nel lettone a fare il riposino insieme).. in tal caso aspettiamo che piccola dorme e poi mi tuffo nel suo letto a fare grattini e coccole…)
     
    io ho la coscienza a posto che le “vizio” entrambe e la grande accetta che la piccola viene nel lettone…
     
    percio  non so cosa consigliarti…. Una via di mezzo…
     
    beffy2
    (ps da me l’intromissione di altre persone non ha mai funzionato… di notte vogliono la mamma e basta…. )

  38. Ciao Elasti,
    bell'argomento tosto! Mi permetto di aggiungere la mia voce al coro, e quoto in pieno il commento 137. Anch'io suggerisco di mandare, piemontesemente, "a cantare in un altro cortile" il folle Estivill!
    Tu richiedi dei consigli, io ti posso solo dire che, da bimadre di: Kittyflora che, per colpa della sua malattia, ha avuto bisogno di essere assistita (e anche confortata) quasi tutte le notti, più volte per notte,dalla nascita fino ad ora (13 anni, e non è ancora finita!) e di Kikkoflash, che ha quasi 9 anni, e dorme abbastanza bene,concordo sul fatto che la mancanza di sonno sia decisamente deleteria (sigh!), però sono altrettanto sicura del fatto che sia molto meglio per i pargoli essere trattati con amore (che non vuol dire diventare schiave o geishe!), anche se al mattino alzarsi per andare al lavoro, e a scuola è proprio dura!
    Un abbraccio
    Floralye

  39. Elasti: intanto un abbraccio e tieni duro!
    non credo che esista un metodo giusto o sbagliato a priori, ogni famiglia ha la sua storia e ogni bambino ha un ciclo del sonno diverso… credo che tu essendo una mamma attenta capirai da sola cosa è meglio per lui… forse solo un po' più di coccole e attenzioni durante il giorno visto l'arrivo del nuovo fratellino potrebbero risolvere il problema

    a tutti gli altri: sono giovane e sto pensando di avere un figlio, ma davvero sono l'unica a non avere mai dormito nel letto dei miei neppure una volta? 😀 anzi, non ci ho nemmeno mai pensato, era "chiaro" che io me stessi nel mio letto. mi raccontavano una storia, tanti baci e poi buonanotte. e non mi sono mai sentita abbandonata perchè se avevo un incubo e urlavo mio padre schizzava fuori dalla sua camera e in un secondo veniva a consolarmi.
    i miei poveretti hanno fatto così anche con mio fratello minore che ha pianto e dormito male per i primi 3 anni di vita.
    adesso è così fuori dal mondo tenere i figli in camera loro? eppure i miei erano dolci e affettuosi e non mi sono mai sentita poco amata da loro.
    forse lo capirò solo quando avrò un figlio, ma in linea di massima cercherò di seguire il loro esempio 🙂

  40. Non ho bambini.. La mia impressione come lettrice è che l'hobbit medio esprima un disagio per la nuova situazione, e forse bisognerebbe dimostrargli che la mamma c'è nonostante l'ultimo arrivato. Elasti, magari potresti passare più tempo da sola con lui durante il giorno e fargli molte coccole prima di metterlo a letto. Se vuole dormire con te, non mi sembra incomprensibile: l'im portante è che non diventi una fissazione e che tu riesca a riposare durante la notte.

    Ripeto, è la mia opinione dall'esterno.

    Adriana  (quella dei cazzilli Lush.. no, non mi pagano per fargli pubblicità  )

  41. ma poi, di che ha paura? non è mica in camera da solo ! mettigli un punto luce, applica estivill e in tre giorni la fai fuori.
    alla faccia di tutte quelle che pensano che tre giorni con il poso fermo lascino incredibili traumi psicologici da grandi… ma non fatemi ridere, per favore.
    e poi non è paura vera, è solo gelosia e voglia di attirare l'attenzione.
    libero di farlo, ma non di notte. sei da sola con tre figli, e hai bisogno di dormire.

  42. sono in una simile situazione, 3 bimbe: 3 anni e mezzo, 2 anni, 3 mesi.

    ho coalizzato le prime 2 lavorando sulla seconda: ora è troppo impegnata a raggiungere il fantastico mondo de "un po' piccola un po' grande" della prima per accorgersi della terza. Ho riunito i loro letti, leggo una storia invece di 2, la seconda ha lo spazzolino da denti fico come quello della prima 😉 e altre cose simili….
    Ha funzionato, della terza me ne (pre)occupo solo io 😉

  43. Bruciare Estivill serve sempre… almeno per sfogarsi contro uno che dice certe scemenze….Per il resto coccole&coccole. Manu

Scrivi una risposta a ClarissaKent Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.