Nonsolomamma

la signora e il filosofo

elastigirl e gli hobbit sono su una spiaggetta su uno dei laghi, anzi uno degli stagni, della città di A. i due grandi cercano vermi e rane, il microbbit studia la composizione della sabbia ed elastigirl, estatica, si guarda intorno, cercando di non soffermarsi sul brulichio di creature grandi, piccole e mostruose che palpitano intorno a lei.
poco lontano, una signora sull’ottantina, seduta su una roccia, sta leggendo un libro. porta un cappello di paglia rosa, a falde larghe, un’ampia gonna bianca e lunga e uno smalto sulle unghie dei piedi nudi, vezzosamente coordinato con il cappello. ha due fessure azzurre al posto degli occhi, il naso appuntito e l’aria sognante e aristocratica. sembrerebbe uscita da un film di james ivory, se non fosse per le unghie dipinte di rosa.
alza la testa, sorride, saluta, si immerge nuovamente nella lettura.
lo hobbit grande e il piccolo costruiscono con il fango una diga per vermi, elastigirl riflette sulla rinunciabile valenza educativa del fango, il microbbit gorgheggia in direzione del cappello rosa.
la signora, algida e composta, lancia un’occhiata obliqua al suo minuscolo ammiratore, chiude il libro, si avvicina e si siede accanto al microbbit.
è neozelandese, arrivata nella città di A per amore di un filosofo americano, di origini siciliane, conosciuto durante un viaggio in guatemala. ha due figli, di cui uno adottivo. il suo primo nipote sarebbe nato in questi giorni se non si fosse perso lungo il cammino. dice proprio così, "perso lungo il cammino", mentre il microbbit cerca di rubarle il cappello. abita qui, nel bosco, a pochi passi dallo stagno.
"volete vedere il mio posto segreto?", chiede a bassa voce.
gli hobbit accorrono, lasciando vermi, diga e fango. "posto segreto? hai un posto segreto?".
"seguitemi", dice tirandosi su, togliendosi la sabbia dalla gonna, con un gesto da bambina, e aggiustandosi il cappello con sussiego.
elastigirl per un attimo si chiede se sia prudente seguire una sconosciuta scalza, con le unghie rosa e gli occhi piccoli, ma lei sorride misteriosa, con un sorriso d’altri tempi che le ricorda la sua nonna.
camminano nel bosco, risalendo un piccolo fiume. gli hobbit tacciono, rapiti, il microbbit gorgheggia felice, la signora si solleva un po’ la gonna, per non inciampare.
il bosco improvvisamente si apre, il fiume si allarga a formare una piccola piscina, il sole illumina le foglie che si riflettono sull’acqua trasparente. c’è un gran silenzio intorno.
"è un posto bellizzimo! vely vely beautiful plez", dice lo hobbit piccolo.
"ci devo portare clara, la mia fidanzata del summer camp", dice il grande.
"questo è il mio posto segreto. casa mia è proprio qui sopra e mio marito ed io ogni tanto, di notte, quando fa molto caldo, veniamo a fare il bagno qui, da soli. e nessuno ci può vedere", sussurra lei nell’orecchio di elastigirl.
ed elastigirl ha immaginato la signora e il filosofo, che insieme avranno circa 160 anni e insieme si tuffano nel fiume a mezzanotte, di nascosto, forse per mano, come due ragazzini. e, dopo, lo ha raccontato agli hobbit, perché le cose belle si condividono.

62 pensieri riguardo “la signora e il filosofo

  1. @5 Antonella è una bellissima idea, super romantica, la volevo suggerire anche io ma…pensa se Elasti ci porta una notte in segreto Mr I e…ci trovano i due ottuagenari ignudi!!!O_oaddio tutto il romanticismo! :)che bel posto, però! :)Elena

  2. Questa volta lo voglio dire io! (anchio anchio)Sarò così a ottantanni, voglio esserlo!Ho già l'aria sognante ma non gli occhi azzurri, ma la visione della vita di quella nonnina mipiace un sacco, quando parla del nipotino che si è perso per strada è un  bellissimo esempio di mentalità aperta ma aperta davvero( pure io ho due figli che si son persi per strada, chissà dove sono andati a finire) il posto segreto ne ho uno simile è lo stesso che aveva mia nonna in campagna purtroppo è sommerso dalla vegetazione perchè non ci va più nessuno da molto, e anche se non è il fiume ma un ansa di un ruscello mi piacerebbe un sacco poterci tornare un giorno.Ripeto…anchio anchio!

  3. Mi sono commossa. Che incontro magico e che dolcezza. Non so se sarò così a 80 anni, mi piacerebbe somigliarci. Per il momento arrivo ad immaginarmi a 65: mio marito ed io che andiamo ancora in moto insieme, tutti e due con i capelli lunghi, bianchi, sulle spalle.

  4. ….anche il mio secondo figlio si è da poco "perso per strada"…mentre il mio primo parlotta e parlotta come il tuo medio…..e questo post mi ha fatto sorridere, che in questo periodo non è poco!Stavolta te lo volevo proprio scrivere……

  5. ehm….che racconto romantico…
    ci vorrebbe una bella foto…di questo
    posto segreto…
    un abbraccio dalla terra straniera…che ti segue sempre
    beffy1

  6. Che meraviglia di incontro, che meraviglia di posto, e soprattutto, che meraviglia di persona!Grazie per aver condiviso (anche) con noi questo racconto.P.S.: per il commento n.17: un abbraccio!Floralye

  7. E' la prima volta che scrivo.. ti ho scoperta da poco e mi sto leggendo tutto l'archivio dopo che ho messo a nanna nano e marito! Scrivi cose bellissime, come questa, che fanno commuovere e nello stesso tempo, a far compagnia ad una lacrima, ecco che arriva una risata soffocata per non svegliare i miei amati.. come si fa a non ridere quando l'hobbit piccolo esclama VELY VELY BEAUTIFUL PLEZ! E' decisamente il mio preferito!

  8. ma come avranno immaginato i due hobbit la scena? tutto il romanticismo assassinato da avvizziti corpi. o forse, invece, non hanno visto rughe ma solo bagno di notte. bella storia.abbraccio anche io tutte le mamme dei figli che si sono perduti

  9. Carissima Elasti,per fortuna che alla Rivoluzione ci pensa l'avanguardia intellettuale, così che noi ce ne possiamo serenamente andare in Puglia a meditare sulla nostra presa di coscienza, in riva al mare.  Mangerò un po' di cicoria e cime di rape per Mr I.mag

  10. sono d'accordo! le cose belle vanno condivise! allora condivido con te questa bella notizia fresca fresca. ho ottenuto il difficilissimo passaggio di ruolo e finalmente insegnerò lettere al liceo!!!!!!!!!life

  11. ma che belle persone incontri! dolaine(p.s. qualcuno avrà senz'altro da ridire anche su quest'incontro e la sua narrazione o per una volta bandiamo le polemiche??…)

  12. mah… leggendo i tuoi post più vecchi li trovo più divertenti e veritieri, evidentemente laggiù non c'è nulla e tra una capatina alla lavanderia a gettoni, e un'altra t'ammazzi di classici che ti ispirano.questo ad esempio è tratto da "Sul  lago dorato" noto film del 1981 con Henri Fonda..e a quanto pare non sono l'unico ad averlo notato!!  Bene noto alcune tue lettrici sono informate e non si bevono tutto ciò che scrivi.deb

  13. ho notato che due donne hanno fatto commenti sui corpi avvizziti degli ottantenni, proprio scritto avvizziti.io di anni ne ho 51. le mie tette sono un po' cadenti, non avendole rifatte, sto iniziando a prendere qualche ormone femminile per la premenopausa e si è allargata un po' la vita, i capelli li devo tingere da anni….tra trent'anni, sperando di arrivarci bella lucida, con la testa funzionante, sarò avvizzita. e allora? non potrò dimostrare 40 anni, perchè la mia pelle, le mie rughe, il mio seno, la mia pancia, urleranno al mondo di aver vissuto per 80 lunghi anni.e sarò bella.come bella è quella signora.avvizzita sarà chi ha scritto quella parola senza neanche pensarci.cristina

  14. Per deb del 34:spero di continuare a credere che la realtà sia infinitamente più ricca e ispirata della fantasia. Per lo meno questo mi ha dimostrato la vita finora. Ma per vivere esperienze non comuni bisogna abbattere i limiti di pensiero che segregano l'avventura e gli incontri non ordinari alle pagine di un libro.Open your mind (per rimanere in clima american! 🙂 )

  15. @35 perdonaliperche non sanno quel che dicono, invece Keith Richards che lo sa ha detto una volta che avere il coraggio di invecchiare e riempirsi di rughe e’ una follia da giovani. Bel racconto che dire di più ? Rots

  16. Molto simpatica la signora cappellona – e bellissima storia.Al di la della questione del bagno di notte – è però solo la storia relativamente rara di un buon matrimonio. Ce li abbiamo anche in Italia i buoni matrimoni. Solo che siccome è un paese troglodita, fa fico parlare male dei vecchi. I vecchi devono essere felici solo facendo le cose dei vecchi, sbavando cioè su quello che fanno i giovani, o spaccandosi la schiena per i giovani. Non devono avere occhi per loro ma solo per gli altri. Tanto so vecchi!

  17. io ho una prozia padovana, novantacinquenne, che quando è venuta a trovare la sorella (mia nonna) a milano per la prima volta da sola dopo 35 anni di matrimonio, ha portato al marito dei kitchissimi (perdonate il neologismo) tovaglioli di carta con giulietta e romeo…io avevo 13 anni e ho sognato di invecchiare così col mio principe azzurro.ora lei è vedova da vent'anni ma il suo giuanìn ce l'ha nel cuore, è morto 2 mesi prima del loro cinquant'esimo anniversario, lo mandava "in mona de so mare" un giorno si e l'altro pure, ma ha più volte ammesso di farlo per il gusto di far "pace"…l'amore è amore a qualsiasi età basta non imbruttirsi pensando di essere solo dei "vecchi".Ginny

  18. io ho scritto avvizzita pelle che non si deve ave paura di chiamare le cose col nome che hanno. ho quasi 50 anni e se alzo le braccia non è per arrendermi ma per vedere la mia pelle che cade e mi scoccia ma me la godo. non sarò fresca come una rosa ma avvizzita come il mio babbo novantenne. bellissimo ai miei occhi ma vecchio agli occhi dei nipoti. è la vita.

  19. Grazie della condivisione di un momento magico…i bimbi impareranno molto da questi incontri e dal tuo sottolineare certe sfumature!baci e continua a raccontarci questi momenti, ne abbiamo bisogno!Alessandra (e giulio) 

  20. ARTU'Cara Elastifamily, siamo tornati, giusto in tempo per leggere il tuo ultimo post. Molto bello. Qualcuno ha detto che ricorda il film  " Lago dorato" con Katherine Hepburn, e mi sembra che abbia ragione.Volevo fare una domanda :SI POTERE FARE ANCHE CON DOCCIA  ? "Cari salutiartù

  21. veramente toccante, a volte le persone che ha prima vista ti danno una certa impressione, non è detto che poi siano così "irraggiungibili" come sembrano. Bella "parentesi" della vacanza.

  22. Dopo tantissimo che non ti leggo, vi ritrovo di nuovo nella città di A. W allora mi son dovuta fare gli straordinari per rimettermi in linea con le vostre avventure, cara Elasti!! Restate lì vi prego, c'è da scriverci un libro con quello che racconti: la combinazione del tuo (che è anche il nostro) modo di vivere l'America e l'America è spassosissimo!! :-)Un bacio a tutta la famiglia!!Lia

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