Nonsolomamma

vale la pena?

vale la pena uscire di casa alle sei del mattino, quando tutti dormono, e trovarsi alle 6,30 in fila per il check-in in aeroporto davanti a un signore che zompetta e sbuffa?
"è in ritardo? vuole passare prima di me?", gli chiedi. "no, grazie. è che sono un tipo molto ansioso di carattere", ti risponde e tu resti a bocca aperta, ammirata e disarmata di fronte a cotanta sincerità da parte di un maschio adulto in abito grigio e cravatta all'alba di un martedì.
vale la pena fare colazione con un muffin ai mirtilli al bar davanti al gate 14 e scoprire che il volo milano-roma delle 7,30 è pieno, di soli uomini, chi più chi meno "ansioso di carattere", ma tutti rigorosamente uomini?
vale la pena varcare il cancello della tivvù, dare un'occhiata ai soffitti altissimi pieni di tubi, deglutire, accorgersi di avere le mani schifosamente sudate e salire di sopra, nella stanza del trucco?
vale la pena abbandonarsi alle cure di una signorina prosperosa e avvolgente che ti dice: "tranquilla, a te ci penso io" e chiudere gli occhi lasciando che lei ti impiastricci la faccia?
vale la pena sentirsi per mezz'ora coccolata e accudita, truccata e pettinata, accompagnata e trattata come ospite perché gli ospiti in tivvù sono un bene abbastanza prezioso, almeno per quei dieci minuti in cui servono?
vale la pena fare un tuffo in un mondo pieno di luci, plastica, belletti e prime donne, tanto estraneo e lontano, come un giro sulle montagne russe?
vale la pena rischiare di spiattellarsi al suolo davanti alle telecamere e dire "piacere" a un signore d'antan, cortese e alto, ma meno del soffitto con i tubi, che all'inizio ti dice che sei giovane anche se hai tre figli, un marito part time e lo stomaco accartocciato, alla fine ti fa il baciamano e nel mezzo ti irretisce nella garbata conversazione di un salotto e negli abissi generazionali che vi separano?
vale la pena lasciare i tiepidi17 gradi romani per ripiombare nel misero grado centigrado milanese e augurarsi che chi vive nel tepore abbia coscienza del proprio privilegio?
vale la pena saltare dentro un taxi e dire al taxista, che ti racconta che si è separato e che suo figlio ha 18 anni e non vuole più studiare, che deve fare in fretta perché la festa di natale della seconda elementare è iniziata da cinque minuti?
vale la pena arrivare in un'aula piena di settenni urlanti e di panettone, truccata come una cocotte, e rendersi conto che le altre mamme, così conciata, non ti riconoscono ma per fortuna mister incredible sì e ti fa pure una fotografia sghignazzando?
vale la pena tornare a casa, decidere che oggi si salta la piscina perché fa freddo, perché tu non ce la fai e perché lo hobbit grande ha mangiato troppo panettone?
vale la pena sentirsi domandare da uno hobbit piccolo: "mamma che stlana, hai messo il lossetto sugli occhi?"

qualcuno ieri in un commento ha chiesto se ne valesse la pena. ha precisamente e signorilmente chiesto: "ma una marchetta di tre minuti alla tivvù vale la pena di tutto questo sbattimento e il rischio di deludere i propri figli con l'assenza?".
elastigirl è convinta che le marchette siano altre e che "tutto questo sbattimento" ne valesse pena, perché ogni tanto fare qualcosa di strano e buffo e divertente e un po' folle, anche solo per evadere per qualche ora in un posto con i soffitti alti e 17 gradi, anche solo per ridere, anche solo per sbirciare gli extraterrestri dal buco della serratura, fa un gran bene e non delude nessuno, nemmeno uno hobbit con i capelli come un casco di banane che ha recitato la poesia di natale davanti al suo papà e ha mangiato il panettone con la sua mamma cocotte in terribile ritardo.

158 pensieri riguardo “vale la pena?

  1. Vale la pena… perchè ieri sera ho potuto dire a mio marito "Dimostra che tu sei diverso, che ti accorgi se tuo figlio è pieno di cacca…" e così è andata, la cacca serale ieri l'ho scampata. grazie. b

  2. CHE FIGA, hai la R moscia, non ero mai riuscita a sentirti e/o vederti a parte qualche fotina….!!!
    Si ne vale la pena, sissì 🙂 vale anceh la pena fare 3mila notti insonni x i figli!!!

  3. Eh magari sì, magari vale la pena, però devi ammettere che non è da tutti! ci vuole un bel po' di energia!
    Infatti, non per nulla, Elasti è una super-eroina! La più Incredibile degli Incredibili!!!!

  4. Hi hi hi, hai preso un topicco proprio appena entrata 🙂 Comunque, alla faccia dei tre minuti di marchetta, ne è valsa la pena eccome. Magari l'intervista non è andata dove volevi te, ma tempo te ne hanno dato parecchio.

  5. al commento 44

    su internet vai su RAI REPLAY  scegli il giorno e rai 3 e poi la trasmissione Apprescindere…io l'ho vista così!
    ciao suysan

  6. Buon natale Elasti, a te e alla tua bella famiglia.
    a te che mi dai il buongiorno, a te che mi tieni compagnia e che mi fai sentire meno inadeguata.
    baci baci baci
    tvb ale

  7. mi fai quasi sempre commuovere elasti. certo ke ne vale la pena e nn e' perke' lavoro in rai (senza essere ne' cocotte ne' una prosperosa truccatrice ne' un tubo sul soffitto) e non e' per i tre minuti d gloria e' per NOI perke' certe rare volte esistiamo anke noi senza le appendici senza essere mammedi ma noi cosi' solamente noi le elasti.

    e vale la pena perke' tornare e' sempre bello e spesso meglio d esserci sempre.

    buon natale elasti, a te.
    Lokki

  8. Ne vale la pena. Anche quando la stanchezza ti piomba addosso come un macigno e pensi che non ne valga la pena. Ne vale la pena anche quando fai Milano-Madrid-Milano in 20 ore (visita al cliente inclusa), solo per salutare tua figlia alla mattina e poi presentarti in ufficio alle 8.30 come sempre. Ne vale la pena, per insegnare ai nostri figli, soprattutto alle figlie femmine (perchè gli uomini di sensi di colpa ne hanno assai meno) che nella vita avere figli non significa smettere di avere una vita, una carriera, degli impegni e degli interessi. Bisogna solo essere molto abili a camminare sul filo, ed inventarsi un'acrobazia al giorno, per non cadere. E quando si cade (perchè prima o poi si cade) rialzarsi con nonchalance e ricominciare. Sei una gran donna. E la tua apparizione in tivù (che pure non ho visto) non è una marchetta. E' lavoro.

  9. forse quello che ha definito la tua apparizione in TV un "MARCHETTA" non conosce l'esatto significato del termine!
    si legge su wikipedia:

    "Originariamente il termine marchetta designava una sorta di francobollo (marca, appunto) che veniva applicato sul libretto di lavoro degli operai per attestare l'avvenuto pagamento dei contributi previdenziali, in epoca fascista.

    In senso traslato il termine venne usato per indicare un gettone che il cliente di un bordello ritirava alla cassa pagando in anticipo la prestazione, e che successivamente lasciava alla prostituta con la quale s'intratteneva, in modo tale da permetterle di riscuotere il compenso dovutole. Da qui in poi, il termine marchette è sempre stato riferito all'ambito della prostituzione.

    Al giorno d'oggi, fare marchette o essere un marchettaro designa una persona dedita alla prostituzione femminile o maschile.[1]

    o forse la sua "
     o forse la sua è solo invidia!!!!!
    buona natale elasty cara 
     

  10. forse quello che ha definito la tua apparizione in TV un "MARCHETTA" non conosce l'esatto significato del termine!
    si legge su wikipedia:

    "Originariamente il termine marchetta designava una sorta di francobollo (marca, appunto) che veniva applicato sul libretto di lavoro degli operai per attestare l'avvenuto pagamento dei contributi previdenziali, in epoca fascista.

    In senso traslato il termine venne usato per indicare un gettone che il cliente di un bordello ritirava alla cassa pagando in anticipo la prestazione, e che successivamente lasciava alla prostituta con la quale s'intratteneva, in modo tale da permetterle di riscuotere il compenso dovutole. Da qui in poi, il termine marchette è sempre stato riferito all'ambito della prostituzione.

    Al giorno d'oggi, fare marchette o essere un marchettaro designa una persona dedita alla prostituzione femminile o maschile.[1]

    o forse la sua "
     o forse la sua è solo invidia!!!!!
    buona natale elasty cara 
     

  11. certo che ne vale la pena!
    perchè come hai detto tu, noi mamme dobbiamo ANCHE continuare a vivere la nostra vita, a fare il nostro lavoro e a rincorrere le nostre ambizioni e i nostri sogni.
    anche se ti sei alzata presto, ti sei mescolata tra gli uomini di quel volo, hai inciampato nel gradino, ti sei fatta fare il baciamano da Mirabella, hai "sopportato" il taxista chiacchierone, sei andata alla festa del nano…
    penso che tu ieri sera non fossi più stanca di un'altra comune giornata passata tra indici finanziari e nani da accudire…
    …anzi…
    quindi certo che ne vale la pena! perchè un giorno ai tuoi ragazzi potrai raccontare di quella volta che…

  12. Dopo essere stata mossa a curiosità dai commenti che descrivevano la tua intervista come illuminante, coraggiosa e portatrice di riflessioni profonde (Mirabella addirittura sconvolto dalle tue parole) sono andata a guardarla sul web.
    Personalmente ho trovato il tuo intervento pacato, piacevole ma estremamente banale! Non so…forse vivo su un altro pianeta io…ma le cose che hai detto le reputo scontate e risapute.
    Sono anni che si dice che la donna non dovrebbe sentirsi solo madre ma anche donna e moglie…fior di personaggi femminili hanno combattuto per questo ideale.
    Secondo me la tua intervista è dimenticabile, non ha apportato nessuna ventata di novità ma ti è sicuramente servita per fare conoscere ad un pubblico più ampio il tuo blog e soprattutto il tuo libro. Per cui hai fatto benone a partecipare, il gioco valeva assolutamente la candela! Però una cosa che hai detto è stata simpatica: quella che i papà sanno occuparsi dei figli ma solo sotto nostra indicazione. Spesso è tristemente vero. Peccato che non avete approfondito il tema.

  13. Grazie alla segnalazione delle altre lettrici, grazie ad un esame medico che mi ha costretta ad un giorno di riposo forzato sono appena riuscita a vedere il filmato del tuo intervento di ieri alla trasmissione di Mirabella. Anche se ti conosco solo attraverso il tuo blog, mentre attendevo che il video iniziasse  ero emozionata come se stessi finalmente  per incontrare di persona una cara pen-friend che vive lontano.
    E ora che ho scoperto che, oltre che brillante, intelligente, saggia e profonda, sei anche carinissima, dolcissima ed hai una deliziosa "r moscia" , il rimpianto di non poter essere davvero tua amica è ancora più forte.
    I tuoi figli e tuo marito devono essere molto orgogliosi di te; noi mamme-lavoratrici per scelta (perchè, come dici tu, non ci si può annullare in un solo ruolo)  lo siamo.
    Sabruna 

  14. cara 109,
    nel mondo dei musicisti, ma penso sia così un po' per tutti gli artisti, si definisce "marchetta" una prestazione d'opera fatta esclusivamente per denaro.
    sono gli stessi artisti che si definiscono "marchettari" quando sono consapevoli di non esprimere, in quell'occasione, il meglio della loro arte ma come si dice: per mangiare si fa quasto e altro!
    un mio amico, diploma al conservatorio di basso tuba, ha suonato per un disco di paola e chiara, non ne và fiero, non lo inserisce nel curriculum quando si presenta alle audizioni ma coi soldi di quella "marchetta" si è pagato un corso di perfezionamento in austria!
    quindi chi ha usato quel termine non intendeva certo dare ad elasti della prostituta!!!
    JJ

  15. ma perche' io non riesco a vederla ????

    sul sito non trovo l'orario delle 11 a che ora e che trasmissione digitate…

    fatemi sapere

    mammapippoteo

  16. Di te apprezzo l'ironia e l'indulgenza.
    Mi piaci perchè sai divertirti,e nelle cose di queste mondo, con tre figli poi, riuscire a divertirsi è riuscire apprezzare la vita!!

  17. ma intanto i bimbi hanno saltato la piscina e comunque sei arrivata in ritardo alla recita, il che è pessimo malgrado sia una scena stravista nei film ( il che dovrebbe far domandare se non sia forse la trascuratezza genitoriale per autonomasia)
    ma contenta tu contenti tutti, ovviamente, in primis i tuoi figli
    (forse)

  18. vale quanto vale uno spazio per te, per le tue follie, nella bolgia quotidiana che ti riempie fino a farti perdere il senso di te: quanto vale lo stabilisci tu e a nessuno è permesso sindacare.
    brava elasti, sei stata tutte noi (quelle con il desiderio di fare qualche follia ogni tanto… praticamente tutte)
    auguri!
    yadsm

  19. mamma mia 117 ma una si deve sentire in colpa per aver fatto saltare la piscina?!?!?!?!
    ma ci vanno tutte le settimane non è la morte di nessuno!
    certo la recita ha un altro peso, ma c'era il papà non era solo e ramingo il pupo!
    e se non avesse potuto per il suo lavoro "ufficiale"? non tutti possono prendersi permessi per la recita cosa sono tutti degeneri?
    ah! no! giusto…stupida io questo non era per "dovere" era per "piacere" e allora giù coi sensi di colpa!
    ma cribbio, non dico di abbandonare i figli (metto le mani avanti perchè tu parli di un pomeriggio e viene letto come "tutta la vita") perchè se no cosa li metti al mondo a fare, ma mettere il naso fuori di casa per una volta ci è concesso a noi povere madri?!?!

    JJ

  20. Ciao cara Elasti, è la prima volta che scrivo e ti seguo da poco..ma diciamo che ho recuperato ingurgitando in pochissimo tempo gli ultimi tuoi post e comprando come regalo di natale per me e mia sorella (che come me è mamma da poco) gli Elasti-libri..mi ritrovo tantissimo in tutte le tue "immagini" e devo dire che mi ha fatto impressione vederti a rai3…immaginavo la tua voce + "esaurita" invece sei dolcissima…complimenti per tutto e grazie per la tua sana e rigenerante ironia! Petra (dai capelli sempre sfatti la ceretta eternamente da prenotare e un magnifico figlio di 17 mesi che si chiama, da solo, Ando ando, cioè Alessandro).

  21. AUTONOMASIA!?!?!
    117 ma che dici? e non dirmi che è un problema di digitazione, la U e la T mi sembrano abbastanza distanti c'è tutta una fila di lettere fra di loro.
    si dice ANTONOMASIA!

  22. da donna a donna: che sgnacchera (l'ho copiato da un tuo post ma non trovo aggettivo migliore) che sei Elasti! Complimenti!
    e w le marchette televisive!!!!
    Adelina

  23. elasti, ti segue sempre e sono sempre con te. ma questa volta voglio fare la cosidetta "voce fuori dal coro".
    Io non dico che non ne valga la pena, anzi, sono d'accordo con chi sostiene che una mamma appagata sia una mamma migliore per i propri figli ed è altrettanto vero che l'assenza di una mamma faccia più scalpore dell'assenza di un papà. Ma in quel "ne vale la pena" credo entrino in gioco delle componenti molto individuali. e se mi fossi io dovuta porre la domanda, avrei risposto chiaramente NO.
    M assolutamente non per sensi di colpa, quanto piuttosto perchè (e sarò antiquata) il mio appagamento sono i miei bambini. Crescono talmente infretta e già in molte occasioni mi sembra di aver perso attimi della loro vita. poi chissa'……
    per cui salvo cause di forza maggiore non avrei mai perso neppure un minuto della recita.
    Detto questo, ti abbraccio, e….scusa se mi sono permessa!
    Mary

  24. elasti
    io non ho mai commentato , ma stavolta te lo devo proprio dire :
    IO TI AMO .
    E sono una donna , e ho due figli piccoli .
    ma io ti amo perchè sei unica e mi scaldi il cuore .
    un bacio . Elena

  25. Io quest'anno, per la prima volta in 5 anni, mi sono persa la recita di Natale di mio figlio. Quest'anno, per la prima volta in 5 anni e chissá quanti saggi e feste etc., ci é andato suo padre. Non ci sono andata perché avevo una riunione di lavoro e pranzo di Natale alla sede della ditta a Madrid. Ci hanno provato a farmi sentire in colpa papá, suocera, bisnonna, maestre e colleghe, ma non attacca. Perché la litania non l'hanno cantata al padre in tutte le sue assenze? Mio figlio ha capito benissimo perché non c'ero, era tranquillissimo al pensiero che c'era il papá, anzi proprio felice per quest'occasione piú unica che rara. Non sono marchette é lavoro e basta e chi dice il contrario non da valore a quello che ha, siano essi figli sia esso un lavoro a cui dedicarsi.
    Non ho ancora avuto il tempo di vederti, provvederó.
    Tinuccia

  26. anch'io voglio vederti in streaming… ma come faccio? ho cercato la puntata ma non la trovo sul web… qualcuno mi dice come si fa? grazie!
    giulia&bea

  27. questo è un post tutto genovese: belandi elasti ma ti stavi veramente imbertuelando giù dalle scale !!! sei meglio di Benigni alla notte degli Oscar 🙂
    con ammirazione
    cicchezappa

    p.s. x chi non guarda la tv: ho visto la puntata sul sito di rai3 nella sezione rai replay

  28. Ma che marchetta, è che vogliono tutti andare in TV e crepano di invidia… Brava Elasti che ti sei fatta imbellettare 🙂
    Lucia

  29. il video non mi va, ho provato un sacco di volte 😦
    non c'è qualche anima pia che lo può mettere su youtube!
    Grazie mille comunque a chi ha segnalato il link (riproverò ancora!)

  30. Non riesco a vedere il video sul sito 'replay' di rai3…. C'è una rotellina in mezzo al video che gira gira come se si stesse caricando ma non si carica mai.
    Qualcuna/o ha una dritta? Grazie!
    P.

  31. clap clap clap
    l'importante è fare quanto ci si sente di fare
    e poi chi dubita non è stolto
    il giudizio altrui ci sta, se lo chiedi sottoponendo le tue scelte ai weblettori.

  32. per il n. 16

    Se vai sul sito di rai tre, trovi la possibilità di rivedere i programmi della settimana precedente, quindi vai sul programma di Mirabella del martedì e ti rivedi tutto. Por suerte la nostra Claudia è stata la prima intervista, quindi puoi anche evitarti il resto (inoltre quel che rivedi così è senza pubblicità!)

    Cara Elasti, certo che ne valeva la pena: non siamo solo mamme! Siamo mamme, mogli, lavoratrici, (oops io ormai pensionata), teatranti amatoriali, frequentatrici di blog e di facebook, e , almeno io, ormai anche nonna!
    Coraggio, vai avanti, non ti far spaventare, prenditi i tuoi spazi, che solo così sarai una mamma sempre più simpatica ed amata!
    Con affetto da una mamma di tre maschi, nonna di un maschio e mamma gatta di un micio ex maschio (operato perchè vive solo in casa!). E pensare che avevo sempre sognato una femmina………
    Abbracci stretti
    Cristina (di Roma, anche oggi fra i 15 e 1 17 gradi…. hihihihi noi terruncielli abbiamo anche qualche fortuna!)
    P.S. Qualcuno sa dirmi come fare per non comparire come utente anonimo? Odio gli anonimi!

  33. Sono sempre Cristina di Roma

    Avevo dimenticato di dire che mia mamma (classe 1911) diceva sempre a me (classe 1948) di studiare e trovarmi un buon lavoro e di non pensare solo a fare la moglie e la mamma, ma a rendermi indipendente ed eventualmente sposarmi ed avere figli solo se mi fossi innamorata veramente (cosa che ho fatto) e continuare assolutamente a lavorare per essere indipendente sia economicamente che psicologicamente e culturalmente. Lei aveva fatto la IV elementare, era all'antica su tante, troppe cose, ma su questo dava dei punti alle femministe più accanite! Quindi anche donne quasi della generazione del buon Mirabella hanno avuto mamme che non davano lezioni su come fare le mamme o le donne di casa, anche perchè se il primo mestiere è difficilissimo, il secondo, come diceva sempre una mia amica, è faticoso, monotono, sempre uguale, si nota solo se non lo fai e, aggiungo io, è facile, talmente facile, che può farlo persino un uomo!
    Avanti tuttaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!
    Abbracci stretti
    Cristina (la terrunciella romana)

  34. brava! perchè ci sei andata, perchè vai come un treno in braccio al Natale e per la trovata geniale sui papà davanti a Mirabella!!! E' vero sono proprio così: ma forse si possono educare! mio marito quando ho ripreso a lavorare e si è accollato di occuparsi di topo cagone ogni mattina ha cominciato a svegliarsi la notte cercando il piccolo nel letto e io ho pensato che avesse proprio sviluppato un senso di responsabilità globale…
    Buon Natale e grazie per le molte risate!
    Raffaella – GIULIA

  35. Sono anonima 71 del commento n. 40.
    Ho il dubbio di essere stata inquadrata tra le "sensocolpiste".
    Ora vi racconto una storia.

    Sono uscita di casa alle sei del mattino quando tutti dormono, mio marito compreso perché è tornato dal lavoro all'una e mezza dopo un Cda fiume.
    E mentre prendo un muffin al bar per salire sul Milano-Roma delle 7.30 pieno di uomini, rifletto sul fatto che sono una donna e sto andando nella capitale per una più o meno interessante giornata di formazione mentre oggi è il giorno della recita di mio figlio e so che non riuscirò a tornare in tempo.
    E poi mi dedico alla tua giornata di formazione, incontro i colleghi che lavorano nelle altre realtà della mia stessa azienda, persone a cui voglio bene e che stimo… e mi domando se vale la pena.
    Vale la pena aver rischiato la mia reputazione – gratis –  con un intervento più o meno opportuno al termine dell'esposizione dell'oratore di turno?
    Vale la pena sentirmi dire che ho posto una domanda interessante?
    Vale la pena rientrare a casa sfatta?
    Vale la pena rendermi conto che la recita è andata ma che nemmeno mio marito vi ha potuto partecipare perché gli hanno fissato una conference call proprio un quarto d'ora prima e non è riuscito a liberarsi?
    La mia risposta è un sì convinto a tutte le domande, tranne che all'ultima, mi dispiace.
    Se mai mi capitasse una cosa del genere, io (non Elasti, ci mancherebbe) sarei rosa dal senso di colpa e dalla tentazione di mandare tutto e tutti a quel paese. 

    Non so se mai mi capiterà qualcosa del genere… magari sì… la mia vita è molto simile a quella che ho descritto nell'esempio, e il rischio che mio marito e io possiamo mancare contemporaneamente alla recita è concreto, nonostante tutte le possibili contromisure. Ma, per il fatto che ho vagamente accennato a come sarebbe rimasto il bimbo non vedendo la mamma, qualcuna di voi ha lasciato  intendere che  chi guarda il rovescio della medaglia lo fa perché non ha figli.
    Sarà vero? Boh. Di vero c'è che tutti siamo stati figli.
     
    Vi prego semplicemente di tener conto che, quando una donna ha un figlio, il più delle volte ha scelto liberamente di averlo.
    E che quando  una donna non ha un figlio, il più delle volte non ha scelto di non averlo…
    …e con ciò non dite che vi ho fatto sentire in colpa perché siete mamme!!! 😉 

    Buon Natale a tutti.

  36. quoto Sabrina "è mamma, non mummia" e Eva Bì "Ne vale la pena come donna, come Elasti, come mamma dei tre hobbit: sai perchè? Per insegnare loro e a te stessa,che non sei solo l'angelo del focolare ma anche una donna che sa parlare di sé stessa, quello che fa e come lo fa. " grande Serena: "Ma alle feste dei vostri figli sono sempre presenti tutti i papà?". insomma, hanno già detto tutto… e sono d'accordissimo.

    MA CHE BELLO RIVEDERTI IN TV CLAUDIA!!!! 🙂 bello anche vedere una donna che non deve leggere un copione per conversare amabilmente e con intelligenza… tradotto, la prossima volta che vedo la toffanin, spacco la televisione

    (Mirabella straparlava: anche a me il fatto del bonding m'aveva colpito ma lui ne era ossessionato! :D)

    Nakin

  37. "Di vero c'è che tutti siamo stati figli."
    da figlia ti dico che la stai prendendo troppo drammaticamente… mi è capitato di sapere (dopo, ché dal palco non puoi scrutare i volti uno per uno) che i miei genitori non erano riusciti ad arrivare in tempo alla mia recita delle elementari e non sono rimasta traumatizzata… ho un bellissimo ricordo di quella serata. stai serena
    Nakin

  38. nella mia fantastica insonnia mi viene in mente: ma visto che eri un po' cocotte il papà figo dell'altro giorno c'era? così giusto per guadagnare punti, che non servono ma aiutano.

  39. ..vale la pena! vale la pena abbandonarsi ogni tanto al delirio vertigionoso di un'idea attraente, talmente attraente che non vale la pena chiedersi quanto sia sensata! vale la pena quanto fare un salto nel buio – ogni tanto- solo per la curiosità del "che succederà", o per accumulare un ricordo strabagante!
    vale la pena! brava elasti e complimenti! la tua ironia ogni volta è un'iniezione di fiducia e di ottimismo!

  40. non sto a leggere tutti i commenti… mi interessa solo dirti che ne vale la pena… che i tuoi figli non li deludi di sicuro per questo… che fare qualcosa per te, uscire dalla quotidianità arricchisce te e quelli che ti stanno vicini, perchè fare esperienze nuove, qualunque esse siano, ti fa maturare e perciò ti rende una persona migliore comunque!
    Baciii

    Avrei voluto seguirti alla tv, ma mi son dimenticata di registrarti!:-(

    Mammolitta

  41. Come hanno già ampiamente detto la risposta è anche per me
    SI,NE VALE LA PENA
    perchè prima di essere mamme siamo persone con i nostri interessi,le nostre passioni,se possibile i nostri svaghi e divertimenti.
    Non mi dimentico certo di tutti quei milioni di doveri che noi per prime tutti i giorni mentalmente ci elenchiamo,
    ma la vita non può essere assolutamente solo doveri,
    oguna si diverta come vuole,ma mi raccomando lo faccia!!!!

    Cara Elasti sei stata brava e spiritosa,però ho una richiesta da farti.
    La prossima volta,come era già successo anche da Frizzi,
    che qualcuno dirà la solita frase fatta e banale "ma queste mamme non farebbero meglio a incontrarsi di persona invece di stare davanti ad un computer"…..puoi
    spiegare che si può si parlare dei figli con quelle due o tre amiche davanti ad un caffè,
    con quelle due o tre mamme davanti alla scuola mentre si aspetta l'uscita,
    con la propria mamma o suocera al telefono,
    ma che sarebbe in altro modo impossibile,per problemi fisici-spazio-temporali,parlarsi e confrontarsi con due o trecento mamme sparse da Milano a Bari su un qualsiasi argomento,
    e che non è che perchè sappiamo usare il computer ci stiamo attaccate 24h al giorno!!!!!
    grazie
     

  42. la verità è che del tuo passaggio in televisione non si ricorderà nessuno, tuo figlio invece che (alla fine, come prevedibile) non hai ascoltato la sua poesia se ne ricorderà per sempre
    ma tu ti sei divertita immensamente certo, ed è questo ciò che conta
    te l'hanno confermato in più o meno 140 e quindi stai serena,
    non serve che mi dedichi un intero post (col quale più che me volevi forse convincere te stessa di aver fatto bene)
     

  43. # 147

    Non sei un tantino melodrammatica ????
    e che sarà mai per aver perso una recita dell'asilo,
    davvero pensi che siano queste le delusioni che i nostri figli si porteranno dentro????
    poveri noi se fosse veramente così!!!!!
    Non basta esserci 364 giorni + 12 ore all'anno??????
    Ma……………un consiglio non richiesto:
    prendi la vita un pò più con leggerezza,
    cerca di dipingere di rosa le situazioni veramente gravi e per il resto ridici su,anche i tuoi figli ne beneficeranno!!!!!!

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