ehi tu,
hai assaggiato un panzerotto, hai messo il dito nel vin cotto, hai sgranocchiato un tarallo con i tuoi sei denti tutti nuovi.
quando ti ho chiesto dove fosse il naso hai puntato il dito nel posto giusto, dimostrando che capisci la mia lingua e che a tuo modo la parli. ‘tè tè’ vuol dire ‘dov’è’ e quando lo dici ti copri la faccia perché vuoi giocare a nascondino. la vocale ‘a’, trascinata in su e in giù, con quel timbro baritonale un po’ inquietante da uomo fatto, significa ‘voglio quello subito’. con la consonante ‘m’ dici ‘buono’ e quando schiocchi la lingua sul palato vuoi fare cavalluccio ciò ciò ciò ciò. è un vocabolario di tutto rispetto per un ragazzo come te, che fino a ieri era poco più di un pesce.
ehi tu,
che balli il valzer con me e insieme cantiamo le canzoni degli anni sessanta, che stai in equilibrio sui tuoi piedi a panzerotto, che sei felice perché la tua dimensione è il caos e qui, a bari, con i nonni, gli zii, i prozii, i cugini, gli amici e i passanti l’entropia raggiunge vette sublimi,
che guardi adorante tuo fratello grande e appena ce l’hai a portata di mano gli dai sberle violentissime sulle testa perché alla tua età questa è una delle manifestazioni di massimo entusiasmo,
che guardi con affetto diffidente tuo fratello medio ma non osi sfiorare i suoi ricci pazzi perché sai che a essere folli e imprevedibili non sono solo i suoi capelli.
ehi tu, che ridi con gli occhi, la gola e la pancia, che vai alla scoperta del mondo sulle tue quattro zampe, che mangi e guardi con la stessa vorace avidità, che lanci urla di gioia perché stare al mondo è un privilegio che va celebrato ad alta voce,
dopo il primo panzerotto, il primo vin cotto e il primo tarallo, proverai l’ebbrezza della tua prima festa di compleanno, con la torta, la candelina, tanti auguri a te a tuo esclusivo uso e consumo, i regali e, soprattutto, tanti pacchetti da scartare che sono poi quelli che contano, più del pensiero e del contenuto.
ehi tu,
l’anno scorso, proprio oggi, ci hanno presentati. l’anno scorso, proprio oggi, perdevo il senno per il quarto maschio della mia vita.
un anno è un gran bel traguardo, un anno è rotondo e importante, un anno è la consapevolezza di essere al centro dell’universo. ma tu cerca di non darti troppe arie.
tanti auguri microbbit.
la tua mamma.
101 di questi giorni microbbit!!
Auguri!:-)
Sto piangendo… Mannaggia a te, Elasti… Mannaggia! :-)))))
Auguri microhobbit! 🙂
il mio primo commento su questo blog, ma ci sta proprio oggi:
augurissimi microhobbit
sei un quasi coetaneo del mio piccoletto e rivedo molte cose di te in lui ( e di lui in te)
chissà quanto vi divertireste insieme…già , ma tu hai i tuoi stupendi fratelloni!!
GRAZIE!!!
AUGURIIIII !!!!!!!! E non solo al Microhobbit: anche la mamma se li merita !
Perchè questo anno, come i passati e anche i futuri, forse non è stato facile…. però è stato pieno di risate, scoperte e riscoperte…
Jacopo
anche io spero, entro enon prima o oltre il 25 gennaio, di perdere il senno per il mio secondo, ma primo, maschio della famiglia…perchè per adesso perdo il senno e basta!!!
Auguri di cuore di BUon Anno a tutta la tua tribù
Auguri nanetto, compiamo gli anni lo stesso giorno!
io, però, ne ho 33 di più, ma sono "nata mamma" da pochissimo, solo il 25 novembre 2010. 😉
Un bacio da me, Monica, e dal mio piccolissimo Andrea, baresi anche noi
Auguri microbbit! Non vedo l'ora che inizi a parlare anche tu!
Adorabile Micro, BUON COMPLEANNO!
E a te, dolce Elasti, un grosso abbraccio. Continua a volare alto, neutra e focalizzata sui tuoi cuccioli e su tutto ciò che ti piace fare.
Gioia gioia gioia per l'ElastiWorld nel 2011!!!!!
p.s scusate dimentico sempre la firma
A***ntonella
Tanti auguri, Microbbit 🙂
lo metto qui così non se ne accorge nessuno:
la vigilia di Natale, in anticipo di due settimane, è arrivato il nostro secondo Gurzo.
(e questo gli somiglia davvero, eh eh !)
GURZOLO che vuole passare inosservato: evviva, congratulazioni e un abbraccio!
Ma… ce l'avevi quasi fatta.
A passare inosservato dico!
Benvenuto al neogurzolo!
😀