Nonsolomamma

dress code

"su, veloci nani. abbiamo appuntamento dal dentista. preparatevi"

"ma quella roba lì che mi deve fare, la si… la sigi…"

"sigillatura"

"sì, la sigillatura. fa male?"

"no, non fa niente. con un pennellino ti metterà una specie di vernice sui denti per proteggerli dalle carie"

"e poi?"

"poi basta. salutiamo e ce ne andiamo, anzi no, prima paghiamo. ehi hobbit piccolo cosa stai facendo dentro lo sgabuzzino? sei pronto? dobbiamo andare!"

"eccomi, sono plonto"

"ti sei cambiato… ma come ti sei vestito? il cappello di tela blu da mare… gli stivali da pioggia… la tuta da ginnastica sbrindellata dentro gli stivali…"

"mi sono vestito da pescatole"

"e pensi di uscire così?"

"zelto. è il vestito adatto pel il plimo appuntamento di un bambino – che poi salei io – dal dentista".

lo hobbit piccolo è andato al suo primo controllo dentistico vestito da pescatore perché, pare, così è il dress code richiesto dagli odontoiatri. il dottore ha avuto il buon gusto di non fare commenti e si è limitato a constatare la presenza dei 20 denti da latte di ordinanza e nient'altro.

98 pensieri riguardo “dress code

  1. Mia figlia vive dei periodi di infatuazione per uno stile e poi lo rinnega. Voleva solo pantaloni "Ginz" come la mamma. Poi solo gonnelline, adesso solo vestine. Metterle la tuta per l'asilo richiede nervi saldi e contrattazioni ad alto livello: "Se metti la tuta stamattina, oggi pomeriggio la mamma ti fa mettere la vestina quella rosa lunga e le ballerine". "No, la veztina con gli ztivaletti"…"E sia". 

  2. Si, ma tra poco anche il medio saprà andare su internet e potrà leggere tutti suoi trascorsi. E sapere che tout le monde li ha letti.
    Sarò pudica, ma uno dei concetti migliori introdotti dal XX secolo è proprio quello della privacy.
    Ma comunque il sito e la famiglia non di Elasti, non miei, dunque la decisione spetta a lei
    per Jasmin: mi incuriosisci sempre di più! Non ho però capito se hai figli o se parli da figlia.
    La cosa che amo della mia città, per molti versi terrificante, è che ognuno si veste come gli pare e nessuno ci fa caso. In fondo poi i bambini crescono e sviluppano un sano senso del "decorum" per non sentirsi troppo diversi. O, al contrario, si vestono per sentirsi diversi. Ma tra i 4 e i 5 che senso ha imporgli i vistiti di ordinanza? è anche energia sprecata per le mamme, soprattutto per le trimamme. Meglio riservarla per cose più importanti

    Alessandra

  3. ieri ho saputo da mia figlia (7 anni) che il papà della sua compagna, dalla quale era andata a far merenda, ha "insistito" per pulirla dopo aver fatto la pipì.
    sono disperata!

    mamma arrabbiatissima!

  4. Elasti, ti dirò di più: nell'accezione da te usata era ancora più giusto dressing  (mi sono informata da un madrelingua, a parte che tu hai un marito con una moglie inglese e quindi non hai bisogno che sia qualcuna di noi a fare simili ricerche). Aggiungo: ma la 33 ti chiederà scusa? E' il minimo

    http://www.nonnasidiventa.blogspot.com/

  5. Per 56.
    Sarei arrabbiatissima anch'io. Ma conoscete bene la famiglia della bambina? Io non riuscirei a stare zitta, parlerei con i genitori, tutti e due.
    Anche per verificare la versione di tua figlia. Certo che 7 anni è un'età in cui si è attendibili, e non si ha affatto bisogno di un adulto che ti pulisca dopo la pipì…

  6. 56

    ci credo che sei arrabbiatissima!  Non esiste proprio che un papà a quell'età, anche il più premuroso, si permetta una simile cosa. Come te l'ha raccontato tua figlia? come una cosa normale o con disagio?
    Io direi che da quella amichetta non ci andrà mai più. Non stare neanche a parlarne con i genitori, tronca e basta, ma magari metti all'erta le altre mamme, sempre senza creare il "caso". 
    Mio marito è molto premuroso con nostra figlia, che ha 8 anni, e magari lei qualche volta chiede ancora di essere aiutata a lavarsi. Ma non si sognerebbe mai e poi mai di farlo con un'amichetta! ma neanche quando aveva 4 anni.
    tieniti alla larga e cerca di sdrammatizzare con tua figlia, cominciando però sin da ora a farle capire, con parole adatte alla sua età, che deve sottrarsi a simili comportamenti prepotenti.
    detto questo, vi invito tutte a firmare la seguente lettera:

    http://www.unita.it/firmedonne/

    Julia

  7. @gae972

    La fobia per i bottoni è una cosa molto più comune di quanto non si pensi.
    Un mio amico per anni non ha potuto mettersi la camicia perchè se la sua fidanzata del tempo vedeva i bottoni le veniva da vomitare!!!
    Non sono mai riuscita a capire i reali motivi di questa fobia.. l'unica risposta era "mi fanno schifo".
    Comunque se dai un'occhiata qua scoprirari che tua figlia non è affatto l'unica:
    http://unpoandatiamale.splinder.com/post/17048743/koumpounofobia 

  8. Elasti,
    guarda che credo tu abbia fatto bene a cambiare da dressing code a dress-code. Wikipedia è una fonte così così, ma secondo http://dictionary.cambridge.org/dictionary/british/dress-code in inglese esiste solo "dress-code".
    Prova a scrivere "dress" e "dress-code" appare come opzione. Scrivi "dressing" e non c'è. Il fatto che qualcun'altro abbia fatto lo stesso errore non cambia le cose.
    Per sicurezza potresti sempre chiedere a Mr.Incredible di verificare con i suoi amici londinesi.
    /Fefo che non avendo di meglio da fare, visto che tutta la famiglia dorme, si occupa di queste fesserie

    congedoparentale.blogspot.com

  9. (io sono andata ad un appuntamento "importante" -una sottospecie di colloquio "lavorativo"- con i bermuda e le infradito di gomma azzurro fluo da spiaggia… e occhiali da sole sulla testa… e di anni ne avevo 19 )

  10. la classe non è acqua!!!!
    Elasti, se fossimo negli Stati Uniti dei tuoi libri e del tuo blog ne avrebbero già fatto una sit-com!!
    Ludovica

  11. #59

    Dici giusto: un adulto non deve permettersi certe cose, ma non credo proprio che prendere le distanze, troncare e sdrammatizzare sia la cosa giusta. Anzi!
    E se lo fa con altri bimbi? Soprassediamo?
    E se invece non è come sembra?

    Secondo me la cosa andrebbe affrontata e prima di tutto ne parlerei con i genitori dell'amichetta.

    ZetaElle

  12. # 59 ….e per tutte

    Alberto Pellai
    Un bambino è come un re
    Come mamma e papà possono crescere bambini sicuri e prevenire gli abusi sessuali sui minori
    Franco Angeli

    …è molto probabile che i genitori dell'amichetta neghino tutto e mettano in cattiva luce tua figlia…meglio insegnarle a dire NO e come difendersi prima possibile.

    # elasti

    finalmente è venerdì! 
    posso leggere "in baetitudine"  i post della tua settimana: sorridere, ridere, riflettere, ascoltare ancora voci di  donnemamme, scrivere-vivere insieme il dono dei nostri cuccioli, dare il massimo sempre…cadere sfinite…rialzarci insieme…
    grazie!

    lilla8.3

  13. anche io sono d'accordo con ZetaElle! E' una cosa importante ed è il minimo che la mamma #56 si chiarisca con i genitori dell'amica di sua figlia! Sdrammatizzare non serve proprio a nulla e anzi la bimba può pensare che la mamma non stia dando il giusto peso alla cosa! Io so cosa vuol dire subire delle molestie da piccoli e anche i miei a suo tempo avevano semplicemente chiuso i rapporti e della "faccenda" non se n'è più parlato.. bhè.. posso dire che avrei preferito che mio papà andasse a spaccargli la faccia a quello schifoso! Ok che la violenza con violenza non serve a niente ma io non so cosa farei se facessero del male al mio bambino! Indipendentemente dalla gravità della molestia il disagio ti resta per sempre! E se non sono i genitori a difendere ed aiutare i figli chi lo fa?!?!

  14. @ 56  
    sono d'accordo con chi ti dice di affrontare il papa'.  se è quello che sembra, è un vigliacco che conta sul silenzio imbarazzato dei bambini e non c'è niente come accennare all'argomento per farlo sotterrare di vergogna. non so se conosci un corsivo di Enzo Baldoni, il giornalista di guerra morto di recente: "svegliatevi mammine". è una lettura difficile ma può servire

  15. Anche io chiamerei il papà per chiedere chiarimenti.
    Io mi sono trovato in una situazione simile qualche giorno fa. Mia figlia, 5 anni, porta a casa un'amica dall'asilo. Questa si fa la pipì addosso. Io ero imbarazzatissimo. Le ho dato i vestiti di ricambio, ma ho chiesto a mia figlia di aiutarla. Mi sentivo in imbarazzo. Ho raccontato l'episodio al papà quando è venuto a prendere la figlia. Mi ha detto che anche lui si sarebbe sentito in imbarazzo a ruoli scambiati.

  16. "salutiamo e ce ne andiamo, anzi no, prima paghiamo", ma come "paghiamo"? non hai la Casagit? Cavolo è stata la cosa più bella del mio primo matrimonio (con un giornalista), vai dal dentista, saluti, ti siedi, apri la bocca, lui fa quello che deve fare anche per centinaia di euro, tu chiudi la bocca, saluti e te ne vai.
    MarinaM
      

  17. Grande lo hobbit piccolo, trend setter nato!
    @ closethedoor: grazie per aver condiviso con noi l articolo di Baldoni, ne faro’ tesoro e si anche a me e’ capitato qualcosa da piccola che pero’ non si e’ evoluto in niente di grave proprio perché i miei genitori me ne avevano parlato e quindi avevo strumenti per affrontare la situazione. Per la mamma furiosa: anch’io parlerei con entrambe i genitori(anche la mamma, e’ importante rendere pubblico) dell’amichetta, il silenzio e’ sempre un pericoloso complice, ed anche senza Toni aggressivi mettere bene in chiaro che a quell’eta si e’ grandi e con certe ”
    premure”‘si viene Messi in imbarazzo invece che aiutati. coraggio! rots

  18. Non dicevo affatto di sdrammatizzare, anzi! Sono dell'idea che dobbiamo insegnare alle nostre figlie sin da piccole che certe cose NON sono GIUSTE ma che esistono e che debbano imparare sin da piccole a capire che non sempre gli adulti agiscono per il bene dei bambini. 
    Mi ha frainteso chi ha pensato che io abbia detto di lasciar correre. penso esattamente il contrario.
    quello che la mamma e il papà della bimba faranno lo decideranno loro.
    è lecito spaccare la faccia a questo padre o non dire niente ma mettere in guardia gli altri genitori.
    Ognuno agisce secondo i propri modi. Io ritengo però che la cosa più utile e importante sia parlare con la bambina e farle capire con le parole adatte alla sua età, che la prossima volta che che succederà, perchè nella vita le succederà, sotto migliaia di forme diverse, deve tentare in tutti modi di sottrarsi. Ma sapendo di essere nel giusto. Scappare, piangere, urlare, chiamare i genitori al telefono fino, a che è piccola. Così imparerà a rispettare sin da ora la sua integrità di piccola persona.

    Julia

  19. Ossia,
    vedere in questa Italia di scrittori degeneri una narrazione sui generis, dove si ha il tempo di gestire figli e lavorare alacremente e pure di lamentarsi (sic), beh, è sempre meglio che ascoltare il bunga bunga. Tuttavia, uno scrittore vero sa che questa politica di impegni sociali intensi non è così autentica, semplicemente e tout court, ma è una strategia di marketing adatto a un pubblico allocco. 
    Si riesce a mantenere tale pressione figli-lavoro solo perchè si hanno risorse finanziarie, baby sitter, ma così è facile, andiamo, cosa c'è di nuovo in tutto questo, di saggio e, in fondo, di divertente. Si pubblica facilmente perchè si è prima giornalisti. Ma non sei una scrittrice. Cambia mestiere miss scrittrice, vai in afghanistan a mantenere 3 figli, o in periferia. Reggiti sulle gambe della sola scrittura. Allora potrai iniziare a scrivere. Sul serio, e senza raccomandazioni editoriali

    maestro

  20. @ maestro
    che pochezza!!!
    ma non siamo in un paese ancora libero e democratico???
    con tutte le porcherie che si pubblicano una non è libera di scrivere e pubblicare la propria quotidianità? C'è gente che fa lievitare il proprio conto in banca rilasciando interviste sul bunga bunga… ma per carità, mi sembra solo un pò di invidia…
    maria carmine

  21. Ma perchè ci deve sempre e ovunque essere qualcuno che si sente investito del dovere di rompere le palle?
    Ma soprattutto, perchè?
    Ma maestro di che?
    Mah…
    ell

  22. leggo da tempo e con grande divertimento questo blog, non ho mai commentato, ma mi sento di farlo ora:
    @75
    ma va ad autocompiacerti nel bagno di casa, per piacere

    simona

  23. trovo populista e superficiale i commenti ciechi che qui ogni tanto si sprecano s"con le baby sitter è facile"… ma non viene in mente mai a nessuno che se ci si permette un aiuto domestico significa che si è stati abbastanza bravi da ricoprire un ruolo lavorativo degnamente remunerato? perchè il successo economico deve essere sempre una colpa? mr. incredible insegna a Londra perchè è in gamba. elasti fa la giornalista economica perchè è in gamba. prendono stipendi adeguati alle loro menti. e complimenti.

  24. Ho notato con piacere che dal mio messaggio in avanti avete rivolto i messaggi a me, e non a miss elasticgirl. Vedete com'è facile fare marketing e psicologia. Non avete ancora capito che la miglior reazione è l'indifferenza? Comunque, voi difendete non lo scritto in sè e per sè, che non ha alcun valore letterario, ma la categoria cui vi sentite di appartenere. Sentite di essere donne arrivate per merito. Ridicolo. Una persona non deve sentirsi mai arrivata. Comunque. Preferisco le femministe sul finire degli anni '60. Miss @80, vedo che qui di bravura ce n'è poca. Il termine populismo non può ben applicarsi, perchè sono estremamente colto. La cultura qui è al contrario molto bassa e facile, e la vostra reazione è brutale per pochezza d'animo e sostanzialmente per classismo. Andate, lo ripeto, a fare le donne poliziotto in Afghanistan, informatevi sul valore dell'essere donna. Leggete Alberto Cairo, Primo Levi, Lilin. Considerate altri modelli, per favore. Non fermatevi alle tranquille maison italiote. E' altresì vero che in Italia la tamaro pubblica, la littizzetto pubblica. Come uomo d'onore a questo punto non può esserci che il premier. Abbiamo compreso perchè il premier spopola, per così dire. Per questa bassa letteratura delle brave mamme simil-borghesi. Per finire, esistono grandissimi scrittori, quali Thomas Bernhard, che hanno lottato fino alla fine contro un sistema clientelare e a corto di cultura. In Austria è stato anche censurato. Era invidioso? Non credo. Del resto nessuno tra voi è all'altezza del mio modo di scrivere, essendo io uno scrittore vero e voi delle speranzose lettrici di alto, medio alto e altissimo livello. Quello che voglio dirvi è che si pubblica per numero di accessi al blog, per possibilità di vendita, non per valore letterario, nè per amore vostro. A nessuno importa delle fatiche autentiche che fate per i vostri figli, non cadete in questo tranello. Cercate di amare la verità. Siete viste come delle semplici consumatrici. Si pubblica per questo e unico motivo, in Italia. Per marketing. Chi è il populista, allora. Chi fa leva sulle vostre fatiche di madri, o chi dice come stanno le cose. Beh, vive la France!

  25. @ 81 ma che ci fai tu in uno spazio di mamme poco colte secondo te e che si fanno subito influenzare dalle tue fesserie??? ma perchè non ti occupi della tua super cultura e ci lasci in pace ad occupparci di mi pannolini, papette e baby sitter???
    Abbiamo un premier come quello lì perchè al mondo purtroppo ci sono uomini come te! Una in un blog non deve dimostrare niente a nessuno, per questo  ci sono altri luoghi e altri spazi….

  26. Ho almeno creato un po' di scompiglio nelle vostre vite piatte e sedentarie. Mi sono divertito tantissimo, signore!

    maestro

  27. ehm, scusate però @maestro ha perfettamente ragione, trovo immorale che si sprechi carta per pubblicare le storielle delle littizzetto. che per carità fa pure ridere la domenica da fazio (sempre meno però, perché lui sta diventando un frate trappista pauroso come un coniglio), ma da qui a trasformare le sue battute in un libro, ehhhhh ce n'è di strada. come è vero che molti siano i neo scrittori usciti dai blog.
    MarinaM 

  28. Bhe maestro ha ragione, e s’intravede in lui la frustazione di scrittore sfigato ( non nel senso che non sa scrivere ma che probabilmente vienepoco pubblicato e poi ridicolamente ricompensato, forse). Purtroppo solo a trattare”‘temi caldi” in cui la gente possa di volta in volta, riconoscersi o accalorarsi, ” rende”. Saviano non e’ stato lanciato nelle vetrine di tutte le librerie del regno, da Mondadori e con un’accattivante Warhol fucsia in copertina?? E non mi sembra che sia il primo a parlare di camorra e corruzione e scandali di vari tipo, la sua fortuna e’ stata quella di non essere uno scrittore. Comunque per scuotere le nostre vite ci vuole un sensuale e machissimo domatore di tigri non un rompipalle con sindrome di maestrino 🙂 rots

  29. Sono ricchissimo! Ho possedimenti nella più parte delle biblioteche, compresa quella Ambrosiana.
    #86, hai un'indole orientata alla volgarità; ti potrei assumere come mio correttore bozze. Il termine sfigato non è alla mia altezza, sebbene esso abbia almeno due semantiche distinte.

    Il problema nel nostro paese è che in Senato suona Allevi, ma non Pollini.
    E' bene rendersi conto di questo, e non sentirsi troppo bravi, in Italia, ma cercare di esserlo fuori dall'Italia.
    In Italia i valori sono offuscati, corrotti, non più autentici, e si ricorre a ogni mezzo pur di soffocare la verità. Si attribuisce il termine sfigato a individui di grandissimo pregio, pensando erroneamente che il valore di una persona risieda nella popolarità. Aveva fatto bene Benedetti Michelangeli ad andarsene da questo Paese. Ora vado a leggere Prévert nel suo giardino.
    Prima di farlo però voglio ringraziare MarinaM, alias #85, perchè è nobile e ha il coraggio della verità. Per il resto, consiglio di leggere caduta libera di Lilin, tra un cambio e l'altro. 

  30. @87, mi sfugge il tuo problema!
    Sei ricco, sei colto, vivi in Francia, se ho capito bene, e sai distinguere la letteratura dalla semplice scrittura, la musica da semplici composizioni musicali.

    Penso che qui nessuno abbia mai avuto la pretesa di dire di essere al cospetto di un nuovo Dostojevski, o Lilin (per citare un autore da te apprezzato).

    Questo è un blog che parla di una quotidianità che accomuna molte mamme, e che per loro è un modo per condividere le loro difficoltà.
    Sanno di essere mamme privileggiate e che vivono in un angolo  della terra ricco e pieno di facilità, se confrontate come hai fatto tu con quelle di Kabul, e di molte altre parti nel mondo che non sono sotto i riflettori dei media.

    Il mondo è un luogo ampio e c'è posto per tutti!
    Che problema c'è se la Littizzetto scrive un libro? Chi vuole lo compra, chi non apprezza tralascia. Non penso che la pubblicazione di un libro debba essere sottoposta ad una giuria che debba decidere se un libro è valido o meno. (in realtà viene sottoposto al giudizio della casa editrice che pensa alla sua "vendibilità", e non al suo valore artistico-letterario, perché tale è il mondo in cui viviamo).
    Se non vendi, non vieni pubblicato! E poi vengono fatte pubblicità, presentazioni nelle librerie, in TV per aumentarne le vendite! E' la legge del mercato, che non va sempre di pari passo con ciò che ha realmente valore. E' sempre stato così!  Anni fa a scuola ci fecero leggere un libro dal titolo che suonava come "Qui a tué Mozart" (non sono certa del titolo), il concetto era semplice. Nasce un bambino con un immenso talento, un nuovo Mozart, ma i genitori orienteranno il figlio verso una professione "sicura" o "prestigiosa" dove si possa guadagnare molto, oppure se poveri e non possono pagare un istruzione adeguata al figlio, non solo non scopriranno mai il talento del figlio, ma se lo dovessero anche intuire e vedere che non è in linea con i mestieri "sicuri" o le loro possibilità economiche, scoraggeranno il suo talento, obbligandolo a fare una carriera diversa… quindi avranno (anche la società è responsabile) ucciso un nuovo Mozart… e chissà quanti Mozart, Michelangelo, ci sono e non ne sappiamo nulla?… c'est la Vie!

    Gentile "dotto" (la tua firma è molto supponente, ed è come se tu parlassi con un gruppo di persone dalla mente piccola) certamente sul web ci sono blog di alta letteratura, o forse tu stesso, vista la vastità delle tua conoscenze e possedimenti, perché non apri un blog e condividi con chi vuole conoscere e sapere ciò che tu stesso sai, allora firmarti "maestro" potrebbe avere un senso!

    PS: la scelta di Prévert è eccellente, è tra i miei preferiti… bello leggerlo a voce alta!

    PPS: la tua non è un azione di marketing di cui vantarsi, un altra mamma ha sollevato il tema molestie su minori, e questo ha portato molte a condividere informazioni e opioni, dovresti sapere che se lanci un sasso in uno stagno farà delle onde, non c'è da attribuirsi chissà quali meriti, è una "legge" come altre.

    PPPS: applaudire la commentatrice che ti ha dato ragione, è troppo facile, così come bistrattare qualcuno che non condivide la tua opinione è deludente da un uomo che pretende di sapere di cultura ma dimostra di non sapersi confrontare con rispetto per un opinione divergente dalla sua.

    Love & Peace

  31. gentile ammiratrice Gelsomina,
    l'ironia non deve mai abbandonare le persone. Se scrivo che sono ricco, tu riesci ancora a crederci. Ma non riesci a credere che sia rispettoso degli esseri umani. Non bistratto nessun essere umano. Solo ho visto troppi morti per tacere. La persona che mi ha dato ragione è una giornalista che lavora per l'ANSA, se è vero il link che ha messo come riferimento, e certamente conosce il fatto suo.
    Dovresti valutare piuttosto che il termine sfigato che altri utilizzano nei miei confronti, o l'invito ad andare in bagno, beh, certamente non elevano il livello. Ti firmi Peace and Love, avvediti di queste cose, delle reazioni dei fans. Io non pretendo di sapere di cultura, io amo la cultura, ed è diverso. Amo maggiormente gli esseri umani, in ogni caso, ed è per questo che mi sono messo a scrivere brevemente su questo blog. Per ricordare che non è da super eroi essere madre di tre figli, e non ha nulla dell'incredibile insegnare a Londra. E' da supereroi salvare le persone, questo sì, e in primo luogo ridere di se stessi. Detto questo, il mio confronto è basato su parole, e le parole possono essere sempre mal interpretate. Ma non ho mancato di rispetto dicendo quello che ho detto, sono stato duro, questo sì. Ma ho solo onorato la verità. Se ti domandassi quante donne poliziotto ci sono a Kabul, tu cosa sapresti rispondere? Più o meno di cinque? Non ho mancato nell'amore, se vuoi ho dato voce alle persone che fanno cose difficili nel totale silenzio. Magari con quattro, cinque figli  a casa. Ora cosa ci sia di elastico nel fare cose normali qua, in Italia, davvero non lo so. Cosa ci sia di incredibile nell'insegnare a Londra. Mi sembra di vedere una fotocopia del sogno americano in formato italiota. Tuttavia, spero che questo sia servito per ricordare proprio il resto del mondo. Non si può pretendere di stare in rete pensando solo localmente. La rete è raggiungibile da… forse 190 paesi. Per finire, Prévert è un'ottima scelta, ma anche elasti lo è. Spero con questo di averti rasserenato. Buona serata e notte

  32. Bravo maestro. Hai messo nero su bianco quello che io penso da un po’ di tempo leggendo questo blog, ma che non sono mai riuscita ad esprimere (perchè non so scrivere e anche un po’ per vigliaccheria). Che non so scrivere è più che evidente, la vigliaccheria è dovuta alla paura di quello che potrebbero scrivermi le altre. Perchè ho notato che in questo blog, se ti azzardi ad una critica anche banale su errori grammaticali, corretto inglese, linguaggio dei figli di elasti e altro…ti massacrano.
    Benedetta

  33. piccola precisazione (se nel commento 89 si fa riferimento a me), ho lavorato per l’Ansa, ma nel passato, oggi lavoro per un quotidiano locale. il sito è il mio personale ed è dedicato alla storia.
    aggiungo che condivido ancora una volta le opinioni del @maestro, trovo anche io scandaloso che sia stato Allevi (benché marchigiano come me) a suonare al Senato e non per esempio Pollini. ma così va il mondo, Allevi adesso va di moda.
    quando ai commenti non in linea con l’estasi di tutti gli altri, be’ direi che è un fenomeno normale in qualsiasi blog di qualsiasi argomento. maestro prova a dire in un blog di cucina che una qualsiasi delle cose che vengono proposte è così, così, e vedrai come ti saltano alla giugulare.
    MarinaM

  34. 92, ma sai anche spiegare perchè se qualcuno in un blog si permette di esprimere un parere negativo di qaulsiasi tipo viene lapidato e invitato ad allontanarsi? Se hai un'ipotesi, ti va di dirla? Io non riesco a capire fino in fondo il motivo di questo che considero un vero e prorpio fenomeno di costume, anche perchè chi bacchetta i dissidenti a volte dimostra un'aggressività e un'intolleranza che spaventano molto più della critica che si propone di censurare…(o almeno così mi sembra)
    http://www.nonnasidiventa.blogspot.com/

  35. #93, il motivo è semplice. Il blog, in generale, viene visto come uno spazio personale, sebbene sia spesso accessibile a chiunque abbia una connessione. Si tende a proteggersi, per così dire, all'interno di un mondo particolarmente virtuale. A costruirsi una propria realtà. Ora, si lascia una certa elasticità ai commenti; censurarli non è considerato secondo netiquette, ed è consuetudine lasciare – a meno di commenti proprio improponibili – un certo spazio anche critico. Va osservato che ci sono due tipi di blog, almeno. Il blog costituito per gioco, che rimane tale. E il blog considerato come una vetrina ove esporre i propri prodotti. Un blog costa molto poco, e per promuovere è il massimo. Viene così ad esistere il blog che surrettiziamente vende prodotti. La propagazione è impressionante, molto più intensa della distribuzione per edicole. Non si riesce a calcolare in maniera precisa la rapidità di propagazione di questo passaparola. E' probabilmente un problema np completo, non polinomiale. Non è possibile arrivare con certezza a un risultato in un tempo finito. Fatto sta che occorre fare un'ultima precisazione. Se il blog viene visto come una vetrina, il negoziante urlerà molto con le persone che si mettono davanti alla vetrina a scrivere frasi certamente interessanti, ma contrarie al mercato. In ultimo, la scelta di titoli senza interruzioni è da imputare a una decisione commerciale, perchè viene facilitato il 'parsing', la scansione e traduzione dei termini. Tutti noi detestiamo un sito che abbia un underscore o un trattino in mezzo. Per similitudine, nei libri tratti dai blog si decide di mantenere lo stesso linguaggio senza spazi o trattini. Ho un volo per il MIT. Questo sì che è incredible!

  36. Leggo:
    Tutti noi detestiamo un sito che abbia un underscore o un trattino in mezzo

    Cosa?
    Dovrei rinunciare al mio adorato trattino in Rabb-it per avere più visite?
    Ma giammai.
    Poche ma buone.

    ^_^

  37. forse chi come nel commento 85 si permette di dire che tutte noi lettrici del blog abbiamo vite piatte e insignificanti ha masochisticamente voglia di essere maltrattato.
    e – dirò di più – chi usa la retorica facilona e benaltristica de "i veri eroi sono altri" merita di essere maltrattato,

  38. credo che nessuno meriti di essere maltrattato. E' solo un po' di sana dialettica. Non facciamo come il premier. Gli eroi sono altri, ed è vero. Del resto, sono super eroi i personaggi ispiratori del blog. Non sarà certo un'identificazione, ma un umoristico calco. Non so cosa voglia dire benaltristica, è certamente gergo giornalistico di basso livello. Mi sembra di vedere una pagina della gazzetta. Mi fai un autografo? Per #95, non leggere alla lettera. Il 'tutti noi' è statistico. La tua scelta di mantenere il trattino è encomiabile. Se debbo precisare, è un divertente gioco tra rabb e it. Funziona, se posso permettermi.

  39. ah ma io non l'avevo presa alla lettera.
    Era un tentativo ironico di spegnermi da sola la coda di paglia che mi era andata in fiamme.

    Ma non ho trovato estintori a disposizione.
    ;-D

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