Nonsolomamma

against all non essential travel

venerdì mattina
"pronto, mister i, sono io. hai visto cosa è successo?"
"in giappone?"
"sì, in giappone. terrificante"
"già"
"… quindi non parti più"
"be', adesso vediamo"
"come adesso vediamo? ci sono stati un terremoto devastante, uno tsunami, centrali nucleari in fiamme e tu dici: 'adesso vediamo'???"
"be', c'è un convegno importante… hiroshi mi ha invitato, devo presentare un paper…"
"non fare il giapponese più dei giapponesi. il tuo collega quasi tuo fidanzato giapponese adesso sarà in un rifugio antiatomico pregando che la terra si fermi"
"dubito, conoscendolo. comunque ora gli scrivo per sapere come sta. poi ti richiamo"
7 minuti dopo
"elasti, sono io"
"ehi, hai avuto notizie di hiroshi?"
"certo. mi ha risposto subito. dice che è tutto a posto. sta lavorando, come al solito. pare che a tokyo tutto proceda normalmente. ha detto che quando ci vediamo mi darà del tè verde per te"
"gentile hiroshi. comunque  uno che vive 24 ore su 24 con le infradito a leggere testi marxisti e marxiani in giapponese, probabilmente non ha la percezione della realtà, non guarda mai fuori dalla finestra, vive in una dimensione parallela, onirica, è scollato dal mondo. come puoi fidarti di un soggetto così?"

venerdì pomeriggio
"mister i, sono io. ho appena letto che il terremoto in giappone ha spostato l'asse terrestre di dieci centimetri"
"…"
"va a finire che succede come in lost e se parti, come minimo quando atterri allìaeroporto di narita ti ritrovi negli anni '60"
"scriverò a giuseppe, il mio collega catanese che è a tokyo per sei mesi"
"anche giuseppe è un workaholic pazzo che non fa vacanze dai tempi della scuola media"
"ma è italiano e non è abituato ai terremoti"

sabato mattina
"mister i, in giappone c'è l'allarme atomico. non puoi partire!"
"lunedì andrò comunque a londra, il volo per tokyo ce l'ho mercoledì. manca un sacco di tempo…"
"effettivamente…"
"ah, mi ha scritto giuseppe"
"che dice?"
"dice che non sentiva più la terra sotto i piedi, che questa notte l'ha passata sveglio e ci sono state altre scosse ma più leggere. stamattina invece pare che nella zona dove sta lui i negozi hanno aperto e la gente fa come se niente fosse"

domenica mattina
elastigirl, super w e mister brown, i nonni in visita a milano, e mister incredible stanno facendo colazione.
"se parti sei un cretino", dice super w.
"sei giovane e hai un sacco di tempo per recuperare un viaggio di lavoro. pensa alla tranquillità della tua famiglia", dichiara mister brown.
"potresti proporre a hiroshi di venire a stare da noi per un po'. voi due lavorate e amoreggiate sotto lo stesso tetto, lui si allontana dall'incubo per qualche tempo e tu non parti", suggerisce elastigirl.
"non ho detto che voglio partire. ho detto che valuterò", risponde mister i.
"in base a cosa valuterai?", chiedono i tre congiunti in coro
"in base alle indicazioni del foreign office inglese, l'unico di cui mi fidi"
"e che dice il foreign office inglese?"
"per il momento è 'against all non essential travel to tokyo'"
"ok, allora non parti!"
"vediamo cosa dirà mercoledì…".

141 pensieri riguardo “against all non essential travel

  1. Cinas sei un uomo… Bè allora è tutto molto più chiaro, è normale l'empatia che le donne provano per Elasti e la tua maggiore propensione per il marito, una solidarietà maschile nei confronti di un uomo che peraltro conosci:

    Silvia

  2. @Lisa #66: non ti sembra molto diverso? Scusa, qui non si sta parlando di un militare o di un medico che decide di partire in missione (scelta del tutto lodevole e che meriterebbe enorme rispetto), ma di uno che deve presentare un paper a un convegno probabilmente "inutile", come lo sono tanti convegni… e non vedi la differenza? O_0 Poi ognuno fa le sue scelte, ma insomma…

  3. la #61 ha scritto una cosa interessante. 
    ho già firmato la petizione on-line http://www.PetitionOnline.com/mod_perl/signed.cgi?maggio11
    affinchè possano rientrare a casa i musicisti e le maestranze del maggio fiorentino. sono in 300 bloccati a Tokio in tournèe con il ricatto del licenziamento!

    per la stessa ragione trovo assurdo andare in Giappone, adesso, con i problemi enormi nel paese del dopo terremoto/tsunami/radiazioni e a 250 km una centrale nucleare sull'orlo del collasso.
    il fatto che i giapponesi siano a lavorare non significa che il pericolo si sia volatilizzato. è la loro mentalità e la loro cultura.

    le radiazioni non si vedono, ma ci sono. e tra una decina d'anni si evidenzieranno gli effetti (cancro, leucemie…). 

    Chiara di Bologna

  4. la #61 ha scritto una cosa interessante. 
    ho già firmato la petizione on-line http://www.PetitionOnline.com/mod_perl/signed.cgi?maggio11
    affinchè possano rientrare a casa i musicisti e le maestranze del maggio fiorentino. sono in 300 bloccati a Tokio in tournèe con il ricatto del licenziamento!

    per la stessa ragione trovo assurdo andare in Giappone, adesso, con i problemi enormi nel paese del dopo terremoto/tsunami/radiazioni e a 250 km una centrale nucleare sull'orlo del collasso.
    il fatto che i giapponesi siano a lavorare non significa che il pericolo si sia volatilizzato. è la loro mentalità e la loro cultura.

    le radiazioni non si vedono, ma ci sono. e tra una decina d'anni si evidenzieranno gli effetti (cancro, leucemie…). 

    Chiara di Bologna

  5. io non partirei e non ci avrei riflettuto su un secondo! provo  molta simpatia per la tua famiglia elasti (per quanto la si possa provare per una famiglia che si conosce virtualmente!), ma leggendo questo post tuo marito mi è sembrato molto egoista e poco furbo. cosa c'è da riflettere?! se andare in un paese così tragicamente devastato? va bene  che dovrebbe andare a tokyo ecc… però insomma…. si tratta solo di buon senso. Se tu non ti sei arrabbiata sei una santa!!

    e  chi dice che è maleducato "insultare" gente sconosciuta, in questo caso dice stupidaggini: noi conosciamo questa famiglia tramite post, è ovvio che i commenti si possano riferire solo a ciò! chiaro che se conoscessi di persona mister I. avrei un'opinioni diversa, ma allora il blog di elasti non avrebbe senso di esistere!
    Teresa

  6. Ha! ha! Elasti che bel post, gustoso come sempre!
    Senti, spezzo una lancia per mister i e i suoi colleghi perche' sono ricercatrice anch'io. Come spiegare? anche io partirei, la curiosita' che spinge il ricercatore non si puo' fermare, e' come l'istinto che spinge gli animali..
    Prova a dirgli che deve salvaguardare il suo patrimonio di intelligenza, conoscenza ed esperienza e che se per disgrazia succedesse qualcosa potrebbe perdere in tutto o in parte, per un po' di tempo o per sempre la possibilita' di sollazzarsi con le sue teorie marxiste assieme ai colleghi…
    A me talvolta gli amici han fatto ragionare cosi' 😉 se gli dici <pensa ai tuoi cari/ alle tue responsabilita'> in questo caso non funziona (non ti rivolgi ad un pezzo del suo cervello che puo' recepire questo messaggio, mi spiace…).
    In alternativa puoi dirgli che fra maremoto, terremoto, fughe radioattive, crollo in borsa anche il migliore degli istituti giapponesi puo' avere delle defaillance (xex blackout programmati) e trovarsi in Istituto senza computer o senza luce in biblioteca o magari impossibilitati a ragiungere il luogo di lavoro per lo stop dei mezzi lo farebbe divertire e produrre molto di meno che starsene a Londra o a Milano.
    Mi dispiace ma se gli dici <pazzo, ti puoi far male!> c'e' il rischio che ti tratti da pavida disinformata ed emotiva 😉
    In bocca al lupo!
    Claire

  7. 106, è vero che il tuo commento è uno scherzo?
     O vuoi dire che sei davvero una simile oca giuliva? E meno male che sei una ricercatrice. Se questo è il cervello dei nostri studiosi, stiamo freschi

  8. Di fronte a quanto sta accadendo in Giappone mi pare ci sia solo da informarsi su come dare una mano, ad esempio tramite red cross america che sta raccogliendo fondi. Per il resto mi permetto di dire che se si mettono in piazza – per quanto virtuale- i propri affari, ci si espone ai giudizi altrui, e lo si fa consapevolmente. Tragedia? Mah, non credo proprio.

  9. Avere un blog significa esporsi al pubblico e ai suoi giudizi, eppure trovo insensato chi accusa il post di essere fuori luogo rispetto alla tragedia. E’ un post, un piccolo spaccato dei mille pensieri che una persona partorisce e porta con sé ogni giorno. Il Giappone è una catastrofe che tutti noi riconosciamo, ma ciò non può far cadere nell’oblio il vivere di ognuno di noi, sarebbe ipocrita annullarsi davanti a questo dramma che di diverso dai centinaia che si consumano ogni giorni in decine di paesi dimenticati, ha la fortuna di essere pubblicizzato.
    Purtroppo il mondo continua a girare e gira sempre a prescindere, venir qui a dispensare buonismo non ha senso, perché a voler guardare davvero a ciò che accade intorno a noi, non si scriverebbe più, perché qualsiasi cosa diventerebbe futile rispetto alle atrocità che ogni giorno si perpetrano in silenzio mentre molte di noi scelgono un nuovo paio di stivali, decidono in quale ristorante cenare il sabato sera o prendono appuntamento dall’estetista.
    Capisco la preoccupazione di Elasti, eppure Mr I è l'uomo della ragione, partirà o non partirà dopo aver valutato ogni possibile angolazione, come in questi anni di lettura ha sempre dimostrato di fare pacatamente, con calma e buonsenso.

  10. Non per insistere, ma se è vero che la benzina viene distribuita così, non è davvero il caso di andare a appesantire la vita a chi già l'ha molto complicata…

    ho appena letto questo sul sito della rai:

    TOKYO (GIAPPONE) – E' allarme radiazioni nella capitale giapponese: nel timore di una contaminazione per via delle fughe di sostanze radiattive e alla luce dei nuovi incidenti nella centrale nucleare di Fukushima, molti citatdini di Tokyo hanno abbandonato la capitale. Ma le lunghe file ai distributori della benzina e il razionamento del carburante – soltanto due litri per ogni automobilista – rendono gli spostamenti difficili. 

    14/3/2011

    chiara da bologna

  11. x Cinas 96: tu dici

    "è normale anche la volontà di analizzare con calma e raziocinio la situazione"

    Ecco, è questo che a me, come moglie, MOGLIE, non so se hai presente: la persona che hai sposato, con cui stai costruendo la tua vita, questa è una moglie, farebbe andare in bestia. Il fatto che lui non faccia rientrare le considerazioni di SUA MOGLIE nella categoria "analizzare" e "razocinio". Perchè i dati del glorioso FO sono poco più dettagliati di quelli che passano ai tg.

    Inoltre, il MI non è un ragazzetto che viaggia scosso e leggero. Qua la questione non è quella dell'idealista che non si cura della sua incolumità, ma del marito e del padre che non da segno immediato di priorità familiari. I figli si fanno in 2, e quando si fanno passano davanti a TUTTO.

    Il fatto che lui non abbia immediatamente rinunciato vista la situazione di rischio, per i suoi figli e per sua moglie, dice molto di come questa persona considera la sua famiglia. Hanno ragione i molti che dicono che l'equilibrio di una coppia è unico e irripetibile, ma l'angoscia che trapela dal post di Elasti dice anch'essa molto sulla sua sofferenza nella sua vita di moglie.

    Per me figurati un po' lo scatto di priorità avviene anche quando più semplicemente ci si sposa: la/il tua/o sposa/o diventa la priorità nella vita, perchè è la persona con cui scegli di costruire il progetto più importante.

    Finisco con 2 righe per chi trova assurdo il com 106 di Claire: purtroppo gli universitari, o almeno la stragrande maggioranza di essi, ragionano così. Sono persone che rimangono ferme allo stadio giovanile, non maturano quasi mai ad adulti e questo può essere divertente solo finché non sono coinvolti dei figli.

    Consiglio per la ventenne che cercava consigli sulla vita di coppia: stare rigorosamente alla larga dagli universitari.

  12. #108 e’ un po’ come quando si parla di tragedia bambini maltrattati e c’e’ sempre uno che risponde ma la vivisezione? Qualunquismo puro. Se invece di pagare gli ennesimi stivali facessimo una donazione per i giapponesi no? Troppo facile criticare, estraiamo la carta di credito e basta.

  13. Io penso che Mr Incredible abbia le fette di prosciutto davanti agli occhi e le mou di cerume nelle orecchie. Elasti, svelagli la realtà! È assurdo che voglia andare lì dopo tutto ciò che si dice, che si vede…
    Io farei parlare lo Hobbit Piccolo!!!

    Iris_viola_a_macchie_gialle

  14. Ognuno ha la propria capoccia ed ha il diritto-dovere di decidere da sè. tutte queste pressioni non fanno altro che far sí che uno diventi ancora piú chiuso o addirittura cocciuto. Le persone sensate alla fine fanno scelte sensate. Se hanno bisogno di un parere chiedono.Senza il bisogno dei consigli di cotante comari 

  15. non era mia intenzione fare dell'ironia (dov'è l'ironia?) su una tragedia. era mia intenzione riferire una quotidianità tangente a una tragedia. riferire la reazione di hiroshi che ho trovato molto significativa dello spirito di un popolo e di un italiano che vive lì, altrettanto significativa. oltre naturalmente a esprimere la mia rabbia per l'atteggiamento di superiorità del piffero di mister i nei confronti delle nostre paure.
    l'alternativa qual era? far finta che non fosse successo niente? un post epico e dolente sulle immani catastrofi naturali e umane? entrambe sarebbero state reazioni fuori luogo. ho preferito utilizzare il registro che mi è più consono.
    non volevo offendere né sminuire la portata di un evento tragico epocale.

  16. Ciao, mi spiace ma non ho tempo di leggere i commenti, ma gli impiegati della mia societa` in giapone lavorano da casa per non occupare le strade e son nella sede di tokyo. tutti qui in irlanda stanno dicendo di non viaggiare verso il giappone… non credo che mr i ci andra` ! 
    ciao 
     eli dacork 

  17. cara Elasti sei a casa tua puoi fare quello che ti pare, ci mancherebbe. E' solo che in questo post non sembravi neanche tu. Leggendolo pare quasi che la tragedia sia frutto della caliente fantasia italica, sembra che non sia vero quello che sta accadendo. La descrizione dell'atteggiamento superiore di Mr I. , unita alle parole riportate fedelmente del vostro amico giapponese, non bilanciate da una riflessione di pietà per quel popolo disciplinato che disciplinatamente è da due giorni in "coda davanti al nulla" hanno suscitato perplessità in qualcuno, me compresa. Tutto qui. Certo commenti al post poi, così leggeri e inconsapevoli hanno contribuito alla sensazione poco piacevole. Perchè noi non siamo giapponesi, non coltiviamo come una virtù assoluta l'assenza totale di emozioni anche di fronte alla peggiore delle catastrofi. Non abbiamo però neppure lo stesso senso di appartenenza alla collettività, nè la stessa ferrea volontà di mantenere l'ordine sociale, tant'è che solo gli occidentali (alcuni) possono pensare di andare in Giappone per diletto o quasi in un momento in cui perfino l'acqua è razionata, in un momento in cui il problema è la sproporzione tra risorse di ogni tipo e residenti. Va be', è bello anche discutere qualche volta, no?
     http://www.nonnasidiventa.blogspot.com/

  18. cara Elasti sei a casa tua puoi fare quello che ti pare, ci mancherebbe. E' solo che in questo post non sembravi neanche tu. Leggendolo pare quasi che la tragedia sia frutto della caliente fantasia italica, sembra che non sia vero quello che sta accadendo. La descrizione dell'atteggiamento superiore di Mr I. , unita alle parole riportate fedelmente del vostro amico giapponese, non bilanciate da una riflessione di pietà per quel popolo disciplinato che disciplinatamente è da due giorni in "coda davanti al nulla" hanno suscitato perplessità in qualcuno, me compresa. Tutto qui. Certo commenti al post poi, così leggeri e inconsapevoli hanno contribuito alla sensazione poco piacevole. Perchè noi non siamo giapponesi, non coltiviamo come una virtù assoluta l'assenza totale di emozioni anche di fronte alla peggiore delle catastrofi. Non abbiamo però neppure lo stesso senso di appartenenza alla collettività, nè la stessa ferrea volontà di mantenere l'ordine sociale, tant'è che solo gli occidentali (alcuni) possono pensare di andare in Giappone per diletto o quasi in un momento in cui perfino l'acqua è razionata, in un momento in cui il problema è la sproporzione tra risorse di ogni tipo e residenti. Va be', è bello anche discutere qualche volta, no?
     http://www.nonnasidiventa.blogspot.com/

  19. nonnasidiventa: certo che è bello anche discutere. ci mancherebbe. è che a volte la responsabilità di un post è superiore al post in sè. e questo a volte mi spaventa, soprattutto nei momenti di fragilità. tutto qui

  20. Non so come dirlo, mi spiace, ma … Elasti, non è che il caro Mr. I é un tantinello esse ti erre o enne zeta o??
    Si, magari vuole fare la parte del razionale, ma finisce per dimostrare l'esatto contrario e quando un uomo (uomo maschio, ovviamente) si vuole far pregare la cura migliore è un sonorissimo, forte, deciso e molto molto femminile calcione nel sedere, metaforico s'intende!!
    La corretta risposta non è: "Nooo, tesoro, non andare, è pericoloso, nooo" ma bensì (con tono distaccato e distratto): "Si, si, va bene, fai bene ad andare … a proposito, quando torni vai direttamente in albergo, lì ti lavi, lasci i vestiti, ti fai decontaminare e poi forse accedi ai bambini. Buon viaggio"
    Laperfezionestanca
    PS che effettivamente a volte 'sti uomini sono stancanti forte

  21. quoto il post 109 di Hachico. ragionevole con buon senso e lucido spirito di osservazione dell'elasti menage.

    personalmente sono convinta, cara Elasti, che il tuo uomo non partirà. ma non credo che parli per farsi convincere o per sentirsi importante.
    parla così perché è un idealista. così a me traspare da tutti i tuoi post.
    un idealista non si arrende alle difficoltà, vuole lottare per un mondo migliore e crede forsennatamente nel suo lavoro, non per guadagno o gloria personale, ma per vantaggio dell'umanità. un idealista, in una fetta del cervello, ritiene più importante il bene collettivo rispetto al miope sguardo di chi ama e tutela solo il microcosmo familiare. e in questo caso Mr Incredible ritiene utile in senso vasto il suo paper e il convegno.
    e poi, somma cosa, un idealista non sopporta di cedere alla paura.

    ma alla fine la prudenza vincerà sull'idealismo. mi gioco un anno di cioccolata che non parte!!

    StellAnto

  22. Non mi leggo tutti i 124 commenti, anche se so cosa è stato deciso
    (ho già letto l'altro post) , ma lo hai menato dopo l'esternazione " valuterò mercoledì" ?

  23. 96 Dolores:

    io non vedo proprio perchè insistere così tanto… Ho usato il termine LATITARE che non significa solo nascondersi ma anche essere insufficiente, assente e questo, almeno da ciò che emerge dal blog è un dato oggettivo perchè diversamente non si discuterebbe dell'adeguatezza o meno di Mister I. in molte situazioni.
    E poi 4 giorni o giù di lì li passa a Londra e per me non significa essere presente nella quotidianità dei figli (e alla loro età mi sembra assai importante), Elasti stessa scrive della mancanza di senso pratico di M.I. e del lavoro che lo assorbe e isola anche a casa. Scusami tanto a me sembra che dai suoi post emerga un giustificato e pienamente condivisibile senso di disagio che cozza con la tua affermazione.
    Ora non sono assolutamente nessuna per giudicare (e nemmeno mi interessa), la loro routine funzionerà perfettametne così, Mister I sarà un padre affettuosissimo e compenserà l'oggettivamente poco tempo che trascorre con la sua famiglia, nessuno (moglie e figli) risentirà mai di queste scelte di vita ed Elasti a breve tornerà ad essere vitale ed allegra appoggiando ogni colpo di testa del marito…
    E' vero io non lo conosco e pertanto, come già ho scritto ad un altro, non ha senso dubitare, però per quanto mi riguarda, ogni volta che leggo di atteggiamenti come questo (e ultimamente accade spesso), ringrazio il cielo di avere accanto un uomo come mio marito e non un Mister I. qualsiasi!

    Silvia

  24. Mi sembra che un sacco di commenti si siano allargati su altre cose che magari non ci entrano – il menage, la qualità della relazione, la presenza con i figli… mi sembrano cose indipendenti. Ci sono mariti full time, anche ottimi, e forse anche qualche moglie – che una cazzata analoga l'avrebbero fatta lo stesso. Jamsine credo si riferisse a me, ma io non mi pento affatto di aver detto che in questa occasione incredible si sia comportato da cretino. La gravità degli eventi e l'intelligenza di cui dispone lo rendono particolarmente facile alle critiche – con un mio amico, avrei fatto lo stesso.

  25. Sono la 82. Mi allineo con la dolcissima saggia nonna si diventa (mi adotti???)

    Togliamo pure l'ironia, che evidentemente non c'era, e anzi scusami, rimane il fatto che non si può, a mio parere, utilizzare una tragedia di questa portata quale espediente per raccontare di sè. Meglio tacere: la dimostrazione è appunto nelle reazioni al blog, tutte assolutamente estranee all'evento del Giappone in sè, che diventa così un pretesto per le azioni (biasimate o lodate) del Nostro personaggio.
    Però come meglio sa dire nonnasidiventa questo non toglie niente a te e alle tue belle storie. La responsabilità di un post, a volte pesante, la fragilità. Lo capisco, una si mette in gioco e a volte, con le critiche, la voglia di gettare la spugna. Ma stavolta, per chi critica, la spiacevolezza è data in buona misura dalla quasi totale mancanza di contraddittorio e di spirito critico nei commenti: una bella tifoseria allineata e (credo) molto poco interessante e accrescitiva, anche per l'autrice.

  26. Io queste critiche al post continuo a non capirle. Ma perchè, sentiamo, voi nel vostro quotidiano passate il tempo a piangere calde lacrime sul Giappone? O continuate la vostra vita di sempre, dicendo i soliti luoghi comuni con colleghi, amici, familiari, mentre nel vostro intimo passa ogni tanto un lampo di umana condivisione col dolore altrui, talmente immenso che non si può comprendere fino in fondo? Elasti ha scritto quello che capita normalmente, ognuno vive la tragedia dalla sua angolazione. Io per esempio ho un amico col maggio musicale fiorentino e sono preoccupata per le radiazioni, anche se ora loro stanno venendo via, il che non significa che non mi si stringa il cuore vedendo ogni giorno immagini che mai avrei pensato di vedere. Qui non si tratta di diritto di critica, ma di ipocrisia.

  27. elasti, leggendo il tuo commento 116 mi è venuto da pensare una cosa.
    E' giustissimo quello che hai scritto, è talmente chiaro che lo definirei ovvio e superluo da esplicitare; e ogni volta mi chiedo come sia possibile che qualcuno non capisca il senso, nell'evidente contesto di questo blog, e ci sia bisogno di fare la precisazione che hai fatto.
    …ma si tratta sempre di una molto esigua minoranza 🙂

  28. Leggo il blog da anni, ho comprato i libri ma non commento mai essendo un ragazzo e non avendo figli (ma mi piace scrivere, e quindi "studio" il blog e i suoi personaggi), ma intervengo per quotare in toto StellAnto, che ha scritto in maniera molto educata ciò che io avrei scritto con molto più livore.

    Eh sì, perché certi commenti non si possono leggere, non gli basta commentare la vita di Elasti, devono pure dare lezioni di vita non richieste agli altri.

    Nemmeno io ho visto l'ironia nel post di Elasti, e sicuramente non lo trovo irriverente nei confronti del popolo giapponese. Il blog è personale e lei parla di un evento personale, punto. E' in linea con il blog di Elasti, che non è Spinoza ma nemmeno la rubrica della Palombelli.

    William The Bloody  

  29. Mollalo una buona volta.
    Lui non se ne accorgerà per un pezzo, e tu un altro compagno più degno  lo troverai facilmente (sempre se vorrai).
    Te e i tuoi figli vi meritate qualcosa di meglio.
    perdona la crudezza, ma sono un uomo, e non riesco a girare intorno alle cose.
    Lorenzo

  30. non ho commentato subito e ora so come è andata a finire. ma non mi sarei mai permessa di criticare con tanta enfasi il comportamento di Mr I o di elasti.
    come ci si può permettere di usare parole anche molto offensive, consigliare ad Elasti di educare il marito o di cambiarlo? Ma scherziamo? Non vi è venuto in mente che nel bene o nel male quel marito ad Elasti piaccia? I vostri mariti sono tutti perfetti? (si, e poi che noia!). Oppure li avete tutti rieducati? (che mollaccioni…).
    132: concordo in toto con te e altrove l'ho scritto anche io.
    un abbraccio a tutta l'elasti famiglia
    mammamedico

  31. #134    c'è poco da educare persone come mister I (che secondo me bisognerebbe ri-nominare mister I.C., cioè incredible colli…e), il problema è che troppe donne sono inzerbinite a bestia di questi personaggi, e sai perchè?perchè queste donne non chiedono di meglio che poter soffrire ed essere sottomesse – in tutti i sensi – a personaggi assurdi e fuori dal mondo come questo MISTER I. COLLI1!!!

  32. #134    c'è poco da educare persone come mister I (che secondo me bisognerebbe ri-nominare mister I.C., cioè incredible colli…e), il problema è che troppe donne sono inzerbinite a bestia di questi personaggi, e sai perchè?perchè queste donne non chiedono di meglio che poter soffrire ed essere sottomesse – in tutti i sensi – a personaggi assurdi e fuori dal mondo come questo MISTER I. COLLI1!!!

  33. Ben vengano le opinioni più disparate e varie e ben vengano i dibattiti
    …ma innalzarsi a giudice e sparare frasi piuttosto pesanti sulla situazione strettamente personale di elasti, di Mr.I. e della loro famiglia; basandosi solo sull'aver letto un blog… beh mi sembra veramente assurdo, fuori luogo, pretenzioso, indelicato …orribile insomma!
    Continuo a chiedermi come sia possibile che qualcuno (pochissimi!) non capisca il senso e lo spirito di questo blog; o magari lo capiscono ma si divertono in questo modo…….

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