Nonsolomamma

una cosa emozionante

"scusi, lei è…"

"sì, lo so. io sono nel posto sbagliato e lei è il responsabile del centro sportivo. mi scusi, me ne vado subito. lo so che è vietato stare seduti qui a guardare. il problema è che… vede quel bambino con lo sguardo da pazzo che sta stordendo di parole l'istruttore? ecco, è mio figlio ed è appena entrato nella piscina. invece quel bambino che sta arrivando, sì, quello con gli occhi verdi e i ricci, non è mio figlio, ma è con me. ha finito ora il corso e lo sto aspettando per la doccia. quell'altro là in fondo che si tuffa, sì, con la cuffia rossa, lui è…"

"proprio di lui volevo parlarle"

"di lui chi? quello che stordisce l'istruttore, quello con gli occhi verdi o quello con la cuffia rossa?"

"dello hobbit grande"

"dello hobbit grande?!"

"sì. lo abbiamo notato. abbiamo deciso di spostarlo in un corso più avanzato"

"ma come? lui è perdutamente innamorato della sua istruttrice, patrizia, non potete…"

"patrizia può continuare a seguirlo, in altra sede"

"in che senso scusi?"

"abbiamo selezionato un piccolo gruppo di ragazzini, classe 2002-2003, che ci sembrano più… lanciati, motivati, veloci, promettenti. vorremmo inserirli in un programma della federazione italiana nuoto e far fare loro qualche gara, con altri coetanei, di altre piscine milanesi. patrizia è stata incaricata di seguire il nostro piccolo gruppo. niente di impegnativo. così, un assaggio. però ci terremmo molto che lo hobbit grande partecipasse. quindi sono qui per chiederglielo"

"non so… certo mi fa piacere. però devo domandarlo a lui. io penso che lo sport debba essere una cosa divertente prima di tutto. e non vorrei che queste gare fossero motivo di stress per lui. è ancora piccolo…"

"capisco. allora ne parli con lui e mi faccia sapere. presto però perché il primo allenamento è sabato 19 novembre, dalle 15 alle 17".

elastigirl, che nello sport è sempre stata un imbarazzante impiastro e non ha mai provato l'ebbrezza di essere definita "lanciata, veloce, motivata, promettente", ha chiesto allo hobbit grande.
"allora, che ne dici?"

"se poi mi fa schifo posso smettere?"

"certo che puoi smettere, ci mancherebbe"

"allora va bene. se ci accompagna patrizia provo"

"sicuro?"

"sì"

"ok"

"mamma…"

"dimmi"

"è una cosa emozionante questa, vero?".

64 pensieri riguardo “una cosa emozionante

  1. Mio figlio ha iniziato a frequentare la piscina a 3 anni per i corsi di acquaticità; ha seguito tutta la trafila corsi di nuoto, preagonistica e, in 5 elementare la proposta di passare nella squadra agonisti.
    Le motivazioni furono le stesse che hanno dato a te, mio figlio era entusiasto ed io, pur essendo contraria, lo assecondai.
    Sono stati anni da incubo, 6 allenamenti settimanali, mediamente 4 ore ogni pomeriggio fra allenamento, doccia, andata e ritorno; la vigilia di Natale o il giorno di San Silvestro in acqua alle 7.30 del mattino, le vacanze di Natale in ritiro 8 giorni con la squadra. Gare che portavano via tutta la domenica ( per pochi secondi in acqua…)In prima liceo ha voluto (con mia grande gioia)abbandonare il tutto, dicendomi che,se avesse continuato, non avrebbe mai avuto una normale vita sociale e dei ricordi della sua giovinezza che non fossero accompagnati dalla puzza del cloro…
    Oggi ha 17, continua a rimproverarmi per non averlo dissuaso quando volle iniziare, mi dice che non si è mai divertito ma si è sempre e solo sentito un ingranaggio di una macchina.
    Sono d'accordo con lui, nel nuoto agonistico non esiste un lato ludico, sono solo l'atleta ed il cronometro, uno contro l'altro.Indipendentemente dall0età non c'è un educatore, come in altre discipline, ma sempre e solo un allenatore. La vita sociale, la scuola, le relazioni con i coetanei che non appartengono al mondo del nuoto, la famiglia, le festività, le vacanze, tutto è da considersi secondario rispetto all'impegno dell'allenamento (ovviamente non secondo me ma secondo le società nuoto).
    I miei figli hanno sempre fatto sport, minibasket, scuola tennis, nuoto, nulla è stato negativo quanto l'esperienza del nuoto agonistico. L'allenatore aveva utilizzato le stesse parole da te scritte, aveva fatto le stesse promesse che hai ricevuto tu riguardo all'impegno richiesto ai ragazzi…
    Lalla  

  2. Ho molta fiducia nella capacita' dell'hobbit grande di capire quando la cosa potrebbe diventare stressante per lui (anche in quella dei suoi genitori in verita'). 
    E quindi …… GODIAMOCI QUESTO MOMENTO EMOZIONANTE
     perche' la felicita' e' fatta di questi momenti
     Buon divertimento hobbit grande, buon divertimento elasti famiglia!
    M, da Houston

  3. Goditi l'emozione hobbitt grande, tutta solo per te.
    E ricordati sempre che l'importante è partecipare, i cronometri possono dire quello che vogliono, tu pensa a divertirti.
    ops… lo sai già, sei un bambino saggio.

  4. Lalla , e' la stessa cosa che ho vissuto io.
    E' inutile illudersi che sia solo per gioco.
    Quando sono in acqua, gli allenatori li spremono 
    fino a farli scoppiare.E li fanno sentire inadeguati e
    perdenti ,se non raggiungono i risultati che vogliono loro
    L.

  5. Cara Elasti, non mi piace fare la parte di quella che stronca gli entusiasmi altrui, ma anche a mia figlia a 8 anni quando frequentava un corso di piscina a Milanosport avevano proposto di fare nuoto a livello agonistico..in realtà è una cosa abbastanza comune, è successo anche a 2 sue amiche, e tutte e tre hanno mollato dopo 1 anno, mia figlia perchè anche se ha il fisico non è perfezionista nè competitiva, alle gare si annoiava a stare in ballo tutta la giornata per poi nuotare una manciata di minuti, noi inorriditi dall'atteggiamento degli altri genitori e degli istruttori che in queste occasioni subiscono una metamorfosi e tirano fuori  il peggio di sè.. E poi l'impegno in termini di tempo dopo un po' diventa pesante, tra l'altro sempre al sabato e alla domenica. Quando aveva iniziato anche noi ci aspettavamo un'altra cosa e quello che abbiamo visto non ci è piaciuto.Sono arrivata alla conclusione che non esiste un agonismo "morbido", perchè comunque è tutto finalizzato a ottenere sempre il massimo e sempre di più. Anche adesso che mia figlia va alle medie ci ha convocati il prof di ginnastica per dire che è ststa selezionata per rappresentare la scuola alle gare di atletica, e ci andrà, ma quel poco che abbiamo visto dello sport a livello competitivo ci ha lasciato addosso una certa ansia, alcuni genitori poi sono veramente dei malati (non certo tu!!). Comunque sono d'accordo che ci devono provare, altrimenti non possono sapere come sarebbe stato. Auguri per i vostri allenamenti. L.

  6. Io sono tra le emozionate!!!
    Bravo hobbit grande!!! E' una bella esperienza e poi si vedra'!
    Quello che forse mi spaventerebbe un po' e' l'impegno che non è indifferente e che coinvolge un po' tutta la famiglia, ma poi alla fine è solo questione di organizzazione! 🙂

  7. infatti provare non costa nulla…
    e te sei abbastanza sveglia per capire al volo se la cosa può essere buona o no
    anche io sono contro l'agonismo spinto per i bimbi piccoli…e anche per quelli grandi ma questa è una mia opinione

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