Nonsolomamma

due stanze in due giorni

nonno A è in ospedale.
ha cambiato due stanze in due giorni.
ieri era insieme a un signore piccolo piccolo che guardava il muro senza vederlo. aveva i baffi e una figlia con gli occhi bistrati. “mi trucco da sola, sai? da quando ho 12 anni. senza trucco non mi sento a posto. l’anno scorso se ne è andata mia mamma. con lei sono morta pure io. a mio padre hanno dato ancora un mese, poco più. mi vedi così, allegra e truccata ma quando sono a casa non faccio altro che piangere. sai che hai dei bei capelli? 3 figli?! li hai allattati? per fortuna ho mio marito che mi sostiene. e l’inter che è la mia passione”, ha detto lei nel corridoio a elastigirl mentre i medici erano in camera intorno a nonno A, che aveva bisogno.
oggi è stato trasferito in una grande camera con altre sei persone, sei sorvegliati speciali, cinque uomini e una signora con i ricci, un po’ defilata. ogni letto ha un monitor che mostra quello che fa il cuore. in quella camera si può entrare uno per volta e prima di entrare bisogna mettersi le sovrascarpe blu come all’asilo nido e un camice verde che si allaccia dietro.
nonno A porta una vestina bianca e due tubicini nel naso, per l’ossigeno, che lo fa stare bene.
“i polmoni sono a posto”, hanno detto i medici. ed elastigirl avrebbe voluto piangere un po’, perché nonno A è un fumatore appassionato e accanito (“ma adesso smetto, eh? esco di qui e basta sigarette”).
“il cuore è un po’ sofferente, ci sono valori strani. comunque niente di grave, direi”, ha detto il cardiologo.
ma nonno A respira bene solo con quei tubicini dentro il naso.
“siamo un po’ preoccupati per i reni: non lavorano come dovrebbero”, dice un dottore di passaggio, con gli zoccoli.
“bisogna capire che succede”, dicono tutti.
“hai avuto un cedimento strutturale, papà”, dice elastigirl.
lui dice sì ma non ha tanta voglia di ridere, e nemmeno di leggere perché ha molto sonno.
elastigirl pensava di essere preparata a tutto questo.
e invece non lo è affatto e stanotte ha sognato la maturità e l’angoscia di non avere studiato niente.

78 pensieri riguardo “due stanze in due giorni

  1. non credo si possa essere mai pronti, Elasti… siamo abituate a essere sostenute dai nostri papà, e non a sostenerli… Ti stringo forte forte!

  2. Non si è MAI preparati. Pensa solo che in fondo gli è andata bene, visto che è ancora vivo. So che sembra brutto dirlo, ma è la verità: c’è ancora, ed è ancora in tempo a cambiare stile di vita per migliorare la situazione. Purtroppo non a tutti viene data questa possibilità. Un abbraccio.

  3. non puoi prepararti. mai. fattrelo dire da uno che ci è passato. è sempre pesante. sfibrante. ma bisogna farsi forza. e sorridere. un abraccio forte. Carminelaud

  4. In questi frangenti si passa, incredibilmente ed in pochissimo tempo, dallo stato d’animo più cupo ad un atteggiamento combattivo. Vedrai che tirerai fuori tanta grinta e serenità per stare accanto al tuo papà nel miglior modo possibile. mi permetto solo di dirti quello che una cara amica, che ringrazierò sempre, disse a me in un frangente simile: “adesso fai la figlia. Ok il lavoro, ok i figli e il marito, ok ciò che non puoi proprio delegare ma per il resto…. delega più che puoi, lascia fare agli altri e tu pensa solo a lui, stagli vicina il più possibile, perché questo solo adesso è importante, per entrambi”.
    In bocca al lupo Elasti!

  5. ti abbraccio forte, cara… vedrai che statà bene.
    è quello che voglio pensare io per te, per me, per tutti quelli che si trovano in queste situazioni

  6. Ciao Elasti, sono giuliad06, primo commento dal nuovo blog. Cambio di nickname e ora sto cercando di sistemare le altre cose. Ti mando un abbraccio e se lanci un sos sono sicura che qualche lettore milanese viene a darti una pacca sulla spalla Un abbraccio anche a tuo fratello

  7. Non credo che si possa arrivare mai davvero preparati ad alcune cose – comunque sottoscrivo il commento 5. Un abbraccio a te e a nonno A, che esca presto dal rischio sistemico!

  8. Poco più di un anno fa ero in ospedale ad assistere la mia mamma
    ricoverata per un intervento chirurgico. In una notte terribile al suo capezzale in cui ho temuto che la sua lucidità fosse ormai compromessa la compagnia del tuo libro mi ha aiutata a non cedere allo sconforto.
    Non l’ho fatto prima ma ora è il momento di dirti G R A Z I E!!!
    Ora la mia mamma sta bene ed è tornata quella di prima, anzi
    un pò meglio. Ed è quello che auguro anche al tuo papà!
    Ti sono vicina e faccio un tifo fortissimo per nonno A.
    Elena

  9. razionalizziamo. polmoni ok -e credimi, è tantissimo. cuore da indagare MA NIENTE DI GRAVE -ottima notizia. i reni si curano, sai bene che c’è chi è chi nato e chi vive bene anche con uno soltanto. i reni “si fa in modo che funzionino”.
    Tranquilla,
    un abbraccio

  10. I nostri papà sono i nostri eroi… quando si può essere pronti alla loro fragilità?
    Ti abbraccio, cara elasti.
    E tengo i miri pensieri anche sopra la signora che indossa il viso sereno quando incontra gli altri ma dentro ha una paura che la invade e ha bisogno di uscire per allegerirla.
    Intanto, per nonno A, speriamo individuino il problema e ne trovino una soluzione.
    Un bacio, Licia

  11. Elasti, ti abbraccio forte! Non si è mai preparati ti sono vicina perchè vivo nel terrore che capiti qualcosa ai miei, o meglio aspettando che capiti.. perchè prima o poi capiterà, è la vita, dicono tutti. E io mi sento di dire, la vita un cavolo!

  12. Coraggio. L’anno scorso è successo anche a me, cioè a mio padre. Anche lui fumatore accanito. Alla fine è andata bene. In bocca al lupo e un abbraccio forte.

  13. In bocca al lupo e, per quanto possibile, cercate di essere positivi per far star calmo il nonno che già sarà preoccupato. Sono frasi banali, ma sperimentate sulla mia pelle… Un forte abbraccio

  14. Ho pianto perché tutto questo è successo al mio papà ad agosto, e invece che andare in vacanza è stato un mese all’ospedale. Ora sta meglio, sono sicura che si rimetterà presto anche nonno A.
    Un abbraccio.

  15. sai 18 anni fa mio papà ha avuto un incidente e dopo rianimazione e prognosi riservata…..quando i dottori hanno cominciato a dirci “siamo nelle mani di Dio “..ho cominciato a preoccuparmi (avevo l’incoscienza dei 17 anni e una fede nella scienza incrollabile)…mio padre c’è rimasto mesi in ospedale…ogni tanto lo spostavano senza dircelo e noi a cercarlo…comunque il mio papà è stato con me quando sono diventata maggiorenne, quando mi sono laureata, quando mi sono sposata e quando è nato il mio GHIGO, e sabato festeggiamo il suo 79 compleanno perchè ogni giorno è un regalo! pregherò per voi…sono stata ascoltata una volta…hai visto mai 😉

  16. Mi unisco al coro degli auguri.
    Si può essere supermamme, ma quando siamo figlie, ci sentiamo proprio piccoline (… e te lo dice una che ha avuto sia la mamma che il papà con guai, ma che ora stanno bene)
    :)))

    In bocca al lupo
    Barbara

  17. Ti capisco: io ho ancora nelle orecchie il suono di quella macchina che pompa aria! Ma ti auguro con tutto il cuore che il finale della tua storia sia diverso dal mio.
    Però ti dico anche che i genitori rimangono sempre con te, anche quando se ne vanno prima del tempo.
    Domani in ospedale sarò accanto al letto di mio figlio e, seppur per un intervento semplicissimo a confronto, l’ansia di oggi come mamma non è neanche paragonabile a quella di 12 anni fa come figlia.
    Forza Elasti, leggerò il tuo blog domani dal mio iphone durante l’interminabile attesa fuori della sala operatoria e voglio leggere solo cose belle, ok?
    Carol

  18. la vita continua parallela tra noi, claudia. anche se da lontano. anche mio padre è messo male. sembrava in ripresa, ma… uff. è durissima. stanotte ho continuato a sognarlo come l’ho visto questo weekend, così fragile e spaventato… terribile.

  19. coraggio cara, lo scorso anno mio fratello era in un posto simile e io (che ce l’ho accompagnato) avevo il cuore straziato. vedrai che ti rimettono in forma nonnoA in un batter d’occhio.
    un abbraccio, tigli&gelsominO

  20. Per queste cose non si è mai preparati. Davvero mai.
    Però avere tuo marito, i tuoi figli, il loro amore, aiuta tantissimo. 🙂

  21. Non si è mai preparati alle sofferenze dei genitori e alla paura di perderli,anche se ormai si è adulti. I polmoni di nonno A stanno bene, è un’ottima notizia. Vedrai che tra un pò di giorni (almeno una settimana) uscirà dall’ospedale,luogo purtroppo carico di sofferenze da parte di pazienti e parenti (lo so perchè mia mamma anni fa è stata più di due mesi in ospedale)
    Coraggio Elasti e forza nonno A!
    Vivi

  22. Un abbraccio forte e tutto il mio sostegno Elasti, anche se passo sempre da te, ma resto a leggerti in silenzio per non disturbare. Sii forte anche per lui! A prestissimo!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.