Nonsolomamma

autogestione

“nooo! oggi devo portare gli hobbit in piscina. meno male che poi ci sono le vacanze di natale. il martedì pomeriggio è un devastante incubo”
“come sei enfatica ed esagerata”
“enfatica ed esagerata??? portali tu due hobbit e il loro amico in piscina. uno inizia alle 16,45 che solo arrivare puntuali, con la scuola che finisce alle 16,30, è una missione bestiale ed eroica, un altro alle 17,15 e l’ultimo alle 17,30. ne hai sempre, dico sempre, uno che si deve docciare, asciugare, vestire. senza contare le 4 merende a testa, perché il nuoto li trasforma in diavoli della tasmania, e il tifo a bordo vasca, di nascosto dall’istruttore-capo che se ti vede ti caccia urlando”
“va bene. li porto io”
“cos’hai detto?”
“ho detto ‘li porto io’. visto che questa settimana sono eccezionalmente a casa, oggi in piscina con loro ci vado io”
“non posso crederci! tornerai a pezzi e dimenticherai nello spogliatoio due costumi e un asciugamano se va bene, due bambini e una ciabatta se va male”
“tzk”
“ah, devi portarti un paio di ciabatte anche per te”
“non le ho!”
“come no? le infradito che ti hanno dato in omaggio quella volta che siamo andati all’hammam? eccole qui, hanno perfino i fiorellini”
“le murt'”.

mister incredible ha accompagnato in piscina gli hobbit e il loro amico con gli occhi blu e i ricci. è tornato sorridente, rilassato e di ottimo umore.
“allora?”
“allora è stato molto divertente”
“sì, un divertente inferno”
“macché inferno. ho letto il manifesto da cima a fondo, ho letto e sottolineato il paper “the possessive spirit of capital” e ho menato il luzzo alle mamme bône. però prima ho nascosto le infradito”
“e mentre tu leggevi e menavi luzzi quei tre poveracci cosa facevano?”
“si autogestivano”.
a volte c’è veramente parecchio da imparare.

85 pensieri riguardo “autogestione

      1. Meglio no?
        Ora almeno sai che i piccoli si sanno autogestire e dovranno farlo anche se ci sei te.

        uhm… ne riparliamo nel 2012 eh?
        Buonanotte.

  1. ecco a cosa servono i papà! 🙂
    fantastico racconto! ho imparato anch’io a lasciare che mia figlia e due sue amiche si autogestiscano in piscina e a pallavolo, ma non mi viene naturale, è una tortura! mi tengo alla larga dagli spogliatoi per non intervenire… ansia di controllo…

  2. beh la prima volta e’ sempre una bella esperienza…
    dopo la 3,4, volta….vedrai che cambiera’ idea pure lui.
    un abbraccio elasti e Buone Feste dalla terra straniera.
    Beffy1

  3. Alla nostra piscina (noi lunedì) ci hanno alleviato il delirio facendoci trovare in un piccolo tavolino caramelle, bibite gasate e caffeiniche normalmente vietate ma in giusta misura, e un bellissimo babbo natale sferoide, gonfiato e mezzo psichedelico (fuori misura come si conviene).
    I bimbi hanno avuto a disposizione pennarelli e cartoncini per decorare l’albero di Natale, e si sono molto divertiti.
    Siamo tornati a casa più tardi, ma devo dire che ho gradito!

  4. nn c’è niente da fare….. io questi uomini li ammiro…. dico sul serio, profondamente. e li invidio visceralmente.
    il papà della mia gnappa di 20 mesi affronta con una leggerezza sfrontata fatiche per me inenarrabili…
    il fatto è che trovano il divertimento dove noi vediamo solo il peso della responsabilità. attivano il guizzo dell’improvvisazione dove noi vediamo solo organizzazione. riescono a giocare davvero coi figli, mentre noi (o io per lo meno) sosteniamo il gioco per tempi limitatissimi, considerandolo un’attività del palinsesto quotidiano. gli uomini da adulti continuano a giocare. a calcio, a carte, a bowling, alla play. noi no. a un certo punto smettiamo e chissà poi perché.

    1. perchè ci sono: lavatrici,lavastoviglie,ferro da stiro, maestre con cui incontrarsi, riunioni, capi, scadenze, spesa, cena, fornelli… loro giocano perchè fanno queste cose “una tantum”. per noi è equilibrismo quotidiano…che purtroppo ci fa perdere il gusto delle cose.
      ma il mio mito è e resterà sempre fefo…:) ma sono convinta che in italia, con moglie italiana e vita italiana anche lui sarebbe stato meno perfetto!! è colpa della nostra cultura.

      1. Fefo è un mito davvero: dovrebbe tenere dei corsi di insegnamento…
        (però è anche vero, che magari NOI donne, in generale e in particolare italiane-anche se non amo le generalizzazioni- dovremmo imparare a delegare FIDANDOCI, e a non essere così ansiose, e a toglierci dalla testa il mito della superdonna..che tanto non esiste, e se esiste è una frustrata..)

      2. O forse i corsi dovrebbe tenerli mia moglie (svedese) che ad uno dei primi appuntamenti si rifiutò di stirarmi la camicia mettendo certe regole in chiaro dall’inizio 🙂 (dovevamo andare ad un ballo, la camicia si era sgualcita in valigia, avevamo meno di mezz’ora…ricordo ancora come preparò ferro ed asse e poi si mise a cenare…io ci misi 20 minuti a stirare la camicia, uscii affamatissimo ed al ballo mi ingozzai di salatini)

  5. a me oggi in piscina hanno rubato il portafoglio, che era dentro la borsa, chiusa con la cerniera, apeesa nell’appendino sotto il giubbotto.

  6. Nello spogliatoio della piscina non provo nemmeno ad entrare e il novenne è al secondo anno di autogestione: un po’ lento perché si perde via a chiacchierare e le marce indietro per recuperare gli oggetti dimenticati lo stanno facendo svegliare un po’.
    In quello di calcio, tra urla degli assatanati piccoli Maradona e le berciate delle mamme, sembra di essere in un pollaio. A breve, opterò anche lì per l’autogestione del seienne.
    Credo che l’ansia derivi dall’apprensività delle mamme italiane.
    Roberta

    1. Noi in piscina abbiamo una mamma che evidentemente pensa che ci sia un premio a chi esce prima dagli spogliatoi: noi stiamo uscendo dalla doccia e lei è già fuori con la giacca addosso e il bimbo con in mano la merenda…e urla in continuazione di muoversi (al bimbo…).
      Una volta di queste mi porto una patata e al primo urlo gliela caccio in bocca!

      1. 🙂 🙂 🙂
        mi hai fatto venire in mente un episodio di circa tre anni fa: uscendo dalla piscina mia figlia (allora cinquenne) mi dice quanto è contenta che io sia la sua mamma, quanto mi ama e mi apprezza… “perché, sai mamma, negli spogliatoi ci sono delle mamme-streghe che urlano continuamente strattonando i loro bimbi!”…
        le avevo notate anch’io e non avevo pensato alla “soluzione della patata”!!! 🙂

  7. Anche per me il martedì è il giorno più lungo… Due figli in due posti diversi allo stesso orario… meno male che sono vicini così lancio il più grande qualche minuto prima…. ieri come ciliegia sulla torta al termine di questa corsa ho avuto anche la RIUNIONE DI CONDOMINIO!

  8. madò… vedi… sono i papà che son così! mocc a loro! noi ci facciamo venire l’ansia e loro tutti rilassati se ne fregano e gli fanno fare quello che vogliono! quando torno a casa dopo averli lasciati col padre c’è il delirio, ma sono tutti felici!

  9. é che secondo me loro sono geneticamente portati a resettare il cervello nel momento del bisogno e a concentrarsi su una priorità per volta – tipo evitare l’annegamento ma fa niente se il calzino ha qualche piega sul tallone, mentre noi MAI.
    per fortuna di solito le capacità si alternano: tipo io mi diverto a fare il bagnetto, cosa che lui detesta, mentre lui esce indenne da una mattinata casalinga riuscendo anche a lavorare mentre la Gnoma per l’appunto si autogestisce (io invece di solito mi sfinisco in giochi eterni con lei anche quando non necessario e ho le antenne sempre dritte anche quando lei si fa beatamente i fatti suoi, cosa che mi sfinisce, ovviamente). Insomma, viva le differenze!

  10. una femmina di 8 anni che si autogestisce pure troppo ed un maschietto di 5 1/2 che se fosse per lui uscirebbe in costume ed accappatoio il sabato pomeriggio. che fortuna, mi può aiutare anche il marito (soprattutto gli anni passati). NO! perchè nello spogliatoio delle donne non ce lo vogliono e la ragazza di ormai 8 anni non vuole andare in quello dei maschi e così io sudo come in una sauna e alla fine mollo: la 8enne esce con i capelli ancora umidi ed il maschietto finisco di vestirlo io pur di uscire da lì il prima possibile!! 😀

  11. Ma solo io sento un’assonanza psichica e personalistica con Incredibòl? Io sono come lui . Poi non vuol dire che se andiamo in piscina con la prole tre volte di seguito non ci rompiamo i maroni, ma incoraggiamo l’autogestione e troviamo sempre delle ottime scuse etiche o pedagogiche per fare il meno possibile. 🙂

  12. Ieri sera avevo la cena aziendale e mio marito è riuscito a lavare/cibare/mettereilpigiama/fardormire i due nani senza capricci, né pianti, né urla. due damerini. secondo me li ha drogati.

  13. Eh si…Mr I è pur sempre M I….magari poi farlo x 2 settimane di seguito..altro ke autogestione!!! senti Elasti devo confessarti una cosa: ieri vedendo in tv Solfrizzi ho pensato a….tuo marito!!!! me lo immagino cosi…magari è solo x la baresità …ma mi fa morire dal ridere..e Mr I nelle vesti di Toti e Tata (mai capito ki era l’uno o l’altro)..bè è surreale no???
    Maristella (Ostuni)

  14. A volte resto di stucco a leggere certi commenti sulle presunte incapacità maschili…nel senso che vedo molte mogli e mamme stupirsi del fatto che i propri partner siano in grado di gestire i figli.
    Boh…scusate, ma che razza di arnesi vi siete prese se dubitate delle loro capacità?
    Non è che ci voglia un genio o un essere superiore per badare ai propri figli, ci vuole solo testa (nel senso di saperla usare) e di cuore…cosa di cui credo dotati le persone che avete voluto al vostro fianco.
    A volte credo che a certe donne faccia piacere rimarcare le incapacità maschili per sentirsi le uniche in grado di educare come si deve la prole.

    1. concordo con te!! non vorrei mai avere un compagno che reputo così impedito da dover sudare ogni volta che lo lascio solo con i nostri figli, preoccupandomi per la loro incolumità o pensare che li droghi… penso che forse, solo forse eh, pretendiamo un po’ troppo da noi stesse e così facendo riteniamo i nostri mariti dei poveri cretini, solo perché magari evitano di affannarsi il doppio del normale! sento sempre madri amiche mie lamentarsi dei padri che non fanno nulla per la prole, ma credo che in verità glielo impediscano 😀

      1. Concordo! A volte sembra proprio che i mariti siano degli incapaci in casa e con i figli. E la mia domanda, mai espressa però ;-), è sempre: ma dato che non per le attività sudette non serve un genio, ma che persona pensate di esservi scelte?!

      1. nono, sono solo una baby sitter (e studentessa) che inizia ad avere voglia di un bebè 🙂 🙂

    2. non é che li si reputi incapaci ma si cade in totale ammirazione quando fanno una volta con nonchalance delle cose per cui noi sudiamo sette camice tutte le volte .. (per cui dovremmo esser NOI le esperte!!) e senza provocare pianti e litigi!!

      beffy2

  15. scusate la domanda che non c’entra, ma non capisco perche’ il contatore mi dice un numero di commenti (tipo 30 commenti) e io ne vedo solo una parte (in questo caso solo 23). come faccio a risolvere? grazie!
    Alessia S.

  16. Grande Mr. I, ma gia’ mi aveva conquistato del tutto quando aveva pianto per lo sposalizio della sorellina. Percio’ ora basta! Ti prego fai qualche cosa che ti renda orribile, perche’ senno’ finisci per diventare un eroe buono e la mia stima e’ tale da volertelo impedire

  17. insomma, si sentivano abbandonati a se stessi e quindi hanno fatto quello che sapevano già fare ma è taaaanto comodo che te lo faccia qualcun altro.

    (non si può avere un video di MrI che pronuncia “le murt” perchè non riesco a capire gli accenti?)

  18. a voi donne piace sempre pensarvi eroiche e stoiche anche quando si tratta solo di allacciarsi un paio di scarpe. Quante storie… Te le vendi che paion d’oro.

  19. ciao! L’unica volta che mio marito ha accompagnato in piscina il sabato mattina la nostra prossima 5enne perchè io ero a casa con la 3enne malata, è sclerato !

    Ale

  20. Anche soffro della tua sessa sindrome. La sindrome della noi siamo meglio! Per motivi diversi ho dovuto lasciare a casa con il papà i tre figli dal 9 novembre (rientro quando posso). Ed è bravissimo sulla lunga distanza, a parte telefonate fiume per gestione crisi fraterne, mail di richiesta sulle somministrazioni di goccioline magiche omeopatiche (perchè un semplice foglio scritto in cucina non è sufficiente, non è incolonnato per figlio!) e dei meravigliosi graffiti ovunque ad altezza bimbi! Ma i bambini sono sereni! Io un po’ meno quando dovrò tornare a pulire i muri!

  21. Elasti, ma l’ansia del Natale? le 6 recite, i 70 muffin, le cene con i 40 parenti, i regali multipli? Quest’anno niente?

    Ilaria

  22. Figlio della mia amica, in piscina, spaventato dall’acqua: “Mamma mi devi portare tu in piscina, almeno mi incoraggi…papà legge tutto il tempo!”.

  23. pensare che non ho rinnovato l’iscrizione dei miei 2 bimbi per nn dover riaffrontare tutto questo….. Grazie mister incredible, a gennaio li iscrivo e, le murt, quel che succede succede!!!!!

  24. Bravo mister i !! Io sono per l’autogestione 😉
    Consiglio a tutte le mamme un libro da far finta di leggere mentre si tiene un occhio discreto sui pargoli, per placare le ansie senza minare la nascita del sentimento all’autogestione 😉

  25. L’importante é raggiungere l’età dellautogestione. I miei nani di 2 e 4 anni al momento non mi consentono di optare per tale, fantastica alternativa.
    Comunque, massima ammirazione per Mr.I.

  26. Secondo me ci sono delle cosucce da chiarire:
    1. MI non avrebbe mai potuto fare questo exploit se la truppa non fosse stata precedentemente addestrata con fatica, lacrime e sangue da Elasti. Raccogliere frutti che altri hanno seminato mi sembra il massimo della truffa.

    2. E’ vero che noi mamme dovremmo puntare all’autogestione ma ci vuole tempo, pazienza e gradualità. Uno può aver fortuna una volta, ma non sempre, e il pargolo di 5 anni può anche sopravvivere 3 volte alla doccia autogestita, ma alla quarta che ti scivola e batte il cranio e ti ritrovi in ospedale ti senti una merdina secca.
    Ogni frutto ha la sua età. Certo a 15 anni la doccia pretendono, a ragione, di farsela da soli, 5 mi sembrano decisamente troppo pochi. E’ un azzardo.

    3. Spezzo un fascio di lance per le mamme che urlano e strattonano negli spogliatoi. Alzi la mano, tra le madri presenti, chi non lo ha fatto mai. Ci siamo passate tutte, e non mentite spudoratamente, dalla fase
    sclero-perchè-sono-stanca-finita-e-urlo-perchè-ho-fretta-e-devo-andare-a-casa-dove-so-che-mi-aspetta-una-lista-infinita-e-sfinente-di-cose-da-fare-e-invece-sono-qua-in-uno-spogliatoio-pieno-di-minori-e-non-posso-neanche-dire-una-parolaccia, e magari le mamme serene e tranquille che mi guardano dall’alto in basso hanno a casa, o lì con loro, la tata-nonna-suocera-sorella, che le aiuta e hanno un figlio solo.

    Un abbraccio appassionato e tutte le madri che urlano e strattonano. Forza e coraggio.

    laquarantatre

      1. urliamo e strattoniamo un sacco anche qui a Roma, non ti preoccupare. la piscina è veramente la cosa più pallosa e noiosa del mondo! Lo facciamo solo per dovere. Io dopo tre anni di piscina la mattina del sabato alle 9 con secondo mi sono fermata al secondo brevetto: imparerà da grande, e sia!
        Ilaria

      2. Per carità: tutte una volta nella vita (o anche di più, in effetti…) abbiamo sclerato, urlato, strattonato.
        Sono quelle seriali che non capisco: se ti pesa così tanto, stattene a casa, che nessuno ti obbliga a portare tuo figlio in piscina/calcio/pallavolo ecc. Oppure quelle che ti dicono “mi servirebbe una vacanza di due settimane da sola per riprendermi da una settimana al mare con la famiglia!”…
        Io con i bimbi mi diverto, cerco di essere più indulgente nei confronti di me stessa e di questa ansia da prestazione che ci rovina l’esistenza..

    1. e vogliamo parlare del clima tropicale con un’umidità al 98%?!??!!?
      a me manda ai pazzi!
      laquarantatre, mi hai tolto le parole di bocca.
      JJ

  27. ….. mannaggia! da un lato che rabbia… noi ci ammazziamo ecc e loro ci “battono” così!
    d’altro canto… ora che sai che i pargoli sono capaci da soli starai più serena!! auguroniiiiiii

  28. è colpa nostra, di noi mamme,dico ! siamo troppo ansiose !
    i papà invece no. dunque, compatibilmente con i gravosi impegni lavorativi li accompagnino più spesso loro!
    merry xmas!!!!!! 😀

    1. sono d’accordo! e poi, diciamocelo, mica ci vuole una laurea per accompagnarli a nuoto. Elasti, Pollyanna come sie ti sei caricata anche il terzo bambino. Come me una mamma di due gemelli pestiferi mi ha chiesto: facciamo i turni? e io, molto serenamente: per carità, non ce la farò mai, già uno è tanto!
      Alessandra

  29. La prima volta che mia mamma lasciò me (tre anni e mezzo) e mio fratello (due) da soli con papà per andare dal dottore, successe che vide uscire il dottore dallo studio e si sentì dire: “Sto andando a casa tua”… Mio fratello si era trapassato da parte a parte il labbro superiore con i pezzi di vetro di un bicchiere che aveva rotto e nemmeno stava piangendo. Iniziò a piangere quando mia mamma si mise a urlare per il terrore di vederlo tutto insanguinato.
    Da allora in avanti è andata meglio, senza spargimenti di sangue, intendo ;-). Nel senso che con papà eravamo più stimolati ad essere indipendenti, mentre con mamma facevamo i bambini piagnoni.
    Fortuna che si son sempre compensati… 🙂

  30. non penso sia una questione “mamma” o “papà”, ma semplicemente di persone, ci sono mamme ansiose e mamme zen, e altrettanto i papà.solo che tendiamo a non fidarci se qualcun altro fa una cosa che solitamente facciamo noi, perchè appunto “non la fanno come la facciamo noi”!e quindi deve essere automaticamente non fatta bene….ed è logicamente stressante per chi si occupa dei propri figli, perchè se si tratta di essere sostituiti in cucina, vabbe, si può sempre spenere l’incendio e telefonare per le pizze, ma se uno parte con due figli e torna con uno(e magari non tuo)?? 😉 esagero….o forse no!

    1. Non sbagli, non sbagli. E’ proprio questo il punto sulla annosa questione dell’autonomia: i tempi, i modi ed i rischi che siamo disposti a correre sulla pelle dei nostri figli.

      Noi latine siamo disposte a rischiare molto, ma molto poco, forse perchè siamo frutto di terre generose e culture che hanno messo da millenni al centro di tutto il valore della vita umana.
      Altri popoli, altre genti, avvezze dal rigore delle loro terre a morti e perdite, prendono certi rischi con più rassegnata quiete, ma a me non sembra una conquista a cui puntare.

    1. No, no, non so niente di antropologia, faccio l’avvocato. Erano solo ragionamenti basati sui racconti della figlia di un’amica che ha scelto di fare il liceo internazionale in Svezia. Abbiamo parlato della contraddizione tra i servizi ottimi che hanno lassù e i tassi di suicidio molto più alti che da noi.
      Secondo questa ragazza più di metà delle sue compagne prende antidepressivi.
      Boh? C’entra qualcosa con la flemma con cui le madri nordiche affrontano i rischi che possono correre i figli? Non lo so, io c’ho visto un nesso, ma per carità, niente di professionale.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.