elastigirl è arrivata in uganda dopo un viaggio milano-gulu porta a porta di 24 ore esatte. prima della partenza ha alternato, senza soluzione di continuità, euforia incontenibile, panico, ipocondria, struggimento ed eccitazione molesta.
non è escluso che, quando ha finalmente varcato la porta di casa, armata di repellente per zanzare, zaino da sedicenne in inter rail e ansia, mister incredible, gli hobbit e super w, la nonna, venuta per l’occasione, abbiano tirato un sospiro di sollievo.
nelle ultime 24 ore, all’aeroporto di londra, ha incontrato valeria che lavora per amref e ha due bambini che le mandano gli emoticon via skype, ha scoperto che a heathrow c’è una faith room dove pregare qualsiasi dio si voglia, ha mangiato la pasta con le melanzane di british airways, è svenuta sul suo sedile 21E, realizzando che il vero problema, nei viaggi in aereo, non sono i sedili striminziti, le lunghe ore di immobilità, il cibo di plastica e il vicino che accende e spegne la sua lucina abbagliante mentre tu vuoi dormire. il vero problema, nei viaggi in aereo, è la presenza dei figli: se non ci sono, volare per nove ore consecutive può essere perfino piacevole.
nelle ultime 24 ore ha conosciuto tommy, quello che diceva via mail che l’uganda non è la luna, che ha scoperto che la sua strada era l’africa 25 anni fa. “se non l’avessi trovata, oggi probabilmente sarei infelice”, dice, anche se, prima di incontrare la sua via, traduceva i dialoghi di beautiful, dei telefilm e delle soap opera degli anni ’80 senza i quali non saremmo quello che siamo.
nelle ultime 24 ore ha ascoltato una storia di una donna che si è lasciata morire dissanguata perché non c’era il marito ad autorizzarla ad andare in ospedale, perché le donne in uganda ubbidiscono ai loro uomini che a volte hanno varie mogli e tantissimi figli perché la contraccezione è una pratica poco diffusa, quando non ostacolata.
nelle ultime 24 ore ha viaggiato su una jeep a velocità supersonica lungo una strada di terra rossa. ma le hanno spiegato che ci sono codici e regole a noi stranieri oscuri e che bisogna stare tranquilli ché tutto è sotto controllo.
nelle ultime 24 ore ha visto passeggiare, lungo quella strada di terra rossa, delle scimmie piccolette e dei babbuini, un rinoceronte, mucche e capre. ha incrociato bambini che salutavano, mamme con piccoli legati alla schiena e taniche piene d’acqua sulla testa, uomini in bicicletta. e si è sentita proprio come in un film, dentro il suo immaginario dell’africa.
nelle ultime 24 ore ha visto il nilo che esiste sul serio e non è un artificio cinematografico o una trovata propagandistica dei libri di storia.
nelle ultime 24 ore ha visto capanne con il tetto di paglia, esattamente come la casa di pik badaluk, il libro preferito dello hobbit piccolo. capanne che fungono da camera da letto, da cucina o anche da rifugio notturno per le capre, altrimenti le rubano. ma non fungono da bagno, perché qui i bagni, quando ci sono, sono dei buchi nella terra che quando si riempiono si chiudono e se ne fa un altro, altrimenti si va nel bosco. e l’acqua per bere, lavarsi e cucinare, si va a prendere alla fonte o al pozzo.
nelle ultime 24 ore ha conosciuto una mamma di 5 figli che sembrava una principessa e quando l’ha salutata le ha dato il suo numero di cellulare, anche se sembra bizzarro avere il cellulare e non avere l’acqua corrente in casa.
ha conosciuto una donna che è stata bambina soldato, per sette anni. poi un giorno è tornata, fuggita dalla lord’s resistence army che per oltre 15 anni ha combattuto contro il governo, seminando il terrore nel nord dell’uganda e sequestrando 20.000 bambini dai sei anni in su, per ridurli in schiavitù e spesso ucciderli. si chiama atim, parla poco, sorride di rado e, grazie all’eredità da quei sette anni, ha l’aids e dei buchi neri che probabilmente non si richiuderanno mai.
nelle ultime 24 elastigirl ha assaggiato le patate dolci, offerte da una donna che, mentre il marito conversava, si inginocchiava davanti a ogni ospite per versargli l’acqua con cui sciacquarsi le mani prima e dopo avere mangiato.
nelle ultime 24 ore elastigirl ha vissuto più che negli ultimi 24 giorni e adesso, come direbbe forrest gump, “è un po’ stanchina”. e anche un po’ confusa. ma felice di essere qui.
ps di gratitudine. ieri sera l’elastiblog, alla blogfest a riva del garda, ha vinto il macchianera blog award come miglior sito per mamme e bambini. è stata una sorpresa e per questo grazie mille.
Buon proseguimento cara elasti, e grazie per regalarci “in diretta” il diario di questa esperienza…come sempre sei coinvolgente ed emozionante. Regala un sorriso a tutte le persone che incontrerai laggiù da parte nostra.
Molto seriamente mi associo..!
Complimenti per tutti, anche per il Macchianera!
anche se non sono una mamma, ti leggo sempre perchè mi diverto!
I tuoi bambini e la tua famiglia, e tu stessa, siete super!
Facci sapere dell’Uganda, chissa’ che, mamme e non mamme, possiamo aiutare in qualche modo, , i bambini sono una richezza di tutti.
Ho scoperto il tuo blog grazie a Bambini e basta e un po’ mi vergogno per non averlo fatto prima.
Complimenti per il premio!
Sara
Grazie per avermi permesso di rimettere i miei problemi(ni) nella giusta prospettiva. Oggi ne avevo bisogno.
Mi aggiungo a questo commento, condividendolo appieno. Oggi mi è sembrato spesso di sentirmi ad un passo dal perdere tante certezze e stabilità..poi ti ho letta e ho pensato che forse le priorità nella vita sono altre…
Ho visto il tuo video al MIA ieri in streaming, è molto te, sono felice che tu abbia visto e sinceramente a me sembrava una cosa così scontata che anche se noi eravamo lì a fare il tifo alla Bogo che rappresentava genitoricrescono, con te prima siamo felicissimi di essere arrivati terzi. E l’ anno prossimo a Riva ci andiamo tutti insieme in gita scolastica a vedere come funziona il kindergarten che hanno messo su, e poi se funziona bene ce ne andiamo a sbevazzare.
E lo so che nel post sull’ Uganda un commento come questo risulta insultantemente frivolo, ma visto che sono cose che in un certo modo a volerle sapere, si sanno, io sono felice che grazie a te adesso le sanno un pochino più di persone e occorre continuare così.
ecco, quando venite fatemi uno squillo che vi porto un po’ in giro e faccio l’ospite, che ormai vi leggo da tanto e sembra di conoscersi 🙂
Auguri!
Beh, Elasti, stai arricchendo te ora e tra una settimana gli hobbit e Mr. I.
Roberta
Complimenti! sia per il blog, sia per la straordianaria esperienza che hai deciso di intraprendere! =)
Riesci sempre a regalarci delle grandi emozioni! grazie!!!
cara Elasti, sono una delle “colpevoli” del tuo superviaggio in Uganda. E leggendo il tuo post sono ora ancora più felice…. perchè per una donna, una mamma, quei luoghi non te li toglierai più dal cuore…. !!!!! ASSICURATO !!!!! Quindi grazie per aver preso parte al nostro progetto, a quello che AMREF cerca di portare avanti per le donne, per i bambini, per popolazione svantaggiate ma piene di risorse, cultura, orgoglio… grazie per voler testimoniare tutto questo ! A presto !! Anzi, al prossimo post…. 😉 Gabriella
Il mondo è pieno di brutture e lo sappiamo,
ma sentirle raccontare dai testimoni diretti
è certo tutta un’altra cosa…
Quanta strada devono ancora percorrere gli esseri più discriminati del mondo … le donne!!!
quanta strada devono ancora percorrere gli esseri umani tutti, oserei dire! ‘chè in generale non siamo messi benissimo!
Hai guardato gli hobbit degli altri sul volo e, tra gioia mista mini senso di colpa, tirato un sospiro di sollievo?
PS Affascinanti le storie sull’Uganda, fanno venir voglia di venire lì DS
Elasti, sei davvero unica!
daje elasti daje – tutto bellissimo davvero. Un bacio, e scrivi più che puoi così non ti perdi niente.
Mi Sa che quella incredibile dei tu, altro che mr i.!!! 😉
Grazie per aver condiviso queste 24 ore con noi tuoi lettori.
la terra rossa dell’africa mi rimarra’ sempre nel cuore…gli occhi dei bambini che ti guardano incessantemente….
brava Elasti, per il premio, e per quello che stai facendo…sei tutti noi!
… e grazie anche da me, che di solito leggo e basta, perché da qui ci fa bene ogni tanto provare a guardare lontano.
Oh, mamma mamma! Ho letto, anzi no, bevuto le tue parole con un’agitazione addosso da aumentare i battiti cardiaci. Questo viaggio lo stai facendo con altre nmila persone, e io sono una di loro.
Complimenti per il premio meritatissimo!!! (l’ho letto ieri su twitter) 🙂
so che è marginale rispetto alle cose importanti di cui scrivi nel post ma…Pik Badaluk!!! esiste ancora? Mio nonno me lo avrà letto 10000000 volte, 30 anni fa… Complimenti allo hobbit piccolo per i suoi gusti letterari (e a te, per il tuo coraggioso viaggio)!
Le prime 24 ore le hai riempite come fossero due settimane. L’africa dilata il tempo, dilata il cuore delle donne come te capaci di renderlo elastico, disponibile a una dosa di amore che un cuore normale non potrebbe mai contenere. Buon proseguimento!
Africa…donne….bambini….terra rossa….capanne….raccontami tutto Elasti sono posti ed emozioni che forse non vedrò mai….ti leggo con il cuore un abbraccio
Ps mi unisco a possibili aiuti facci sapere!
Spero che continuerai a condividere con noi il tuo soggiorno in Uganda Elasti! Sei davvero una forza!
I had a farm in Africa…nel mio stereotipato immaginario mi vengono imente quete parole…Elasti racconta ancora! E omplimenti x il meritato premio, yuppi!
http://www.ilsussidiario.net/News/Storia-della-Settimana/2008/9/22/BAMBINI-SOLDATO-Come-ho-ricominciato-a-vivere-dopo-tre-mesi-nelle-mani-dei-ribelli/5660/
(In Radio domani voglio recuperare l’intervista che avevo fatto a Suor Rachele. Se tu riuscissi per caso a metterti in contatto con lei -Direttrice della scuola delle ragazze rapite-me lo faresti sapere cara Claudis? Grazie*)
Complimenti… per tutto! 😉
Sono contenta:
Perche’ sei arrivata e ce lo hai fatto sapere,
Perche’ -dopo sole 24 ore- gia’ intuisco che sara’ un viaggio ricco,
…perche’ il premio fa comunque piacere!
Ciao Elasti!!
Credo che quelli che scriverai saranno i post piu’ belli e intensi che tu abbia mai scritto…senza nulla tigliere ai tuoi hobbit o mister i….. vivi ogni attimo con la stessa curiosita’ e sensibilita’ che ti contraddistinguono…. mari 😉
Anch’io ho la stessa convinzione.
Continua il tuo viaggio, Elasti, e portaci con te.
si…facci vivere con te questo viaggio, nell’Africa e nell’anima….non vedo l’ora di leggere il post di domani!
Questo post conferma, per la miliardesima e non ultima volta, che non esiste premio all’altezza del tuo blog… Mi sento davvero fortunata a poterti leggere, e a conoscere persone e luoghi attraverso i tuoi occhi e le tue parole…
Bella esperienza, mi unisco a chi ti invita a raccontare più che puoi, perchè ne abbiamo bisogno, anche solo per sapere che c’è altro da noi e dai nostri affanni e problemi…
Complimenti per il premio!!!
Floralye
Brava Claudia per il giusto riconoscimento alla blogfest, perché raccontandoci fai riaffiorare in noi sentimenti che non tutti sappiamo esprimere come sai fare tu. Ti ammirò molto per questi giorni con Amref in Uganda. Vedrai sarà un’esperienza bellissima e unica, che ti trasformerà e lascerà in te il ricordo di vite, sofferenze, difficoltà, ma soprattutto sorrisi e darsi agli altri che per noi ormai sono rarità. Grazie per rendermi partecipi di tutto quanto ancora ci racconterai. Vorrei essere un po’ li con te, un grande abbraccio
Meraviglioso.
Ti seguo quasi sempre in silenzio, ma mi sento sempre “onorata” di leggerti… E ogni tua parola è una ricchezza in più.
Complimenti anche per il premio 🙂
Diana
bellissime storie e tremende. ricollocano in effetti le prospettive. oh, io avevo votato gc. che tanto ti aveva già premiato nonno! 🙂
Grazie a te! Che continui a renderci partecipi della tua vita, dei tuoi pensieri, della tua umanità…
scommetto che questo è solo l’inizio, il tempo di sedimentare tutte le ultime emozioni vissute e diventerai un fiume in piena, e noi abbiamo ancora voglia di Africa 🙂 ps. pik badaluk è stato l’ossessione della nostra primogenita per tutti gli anni del nido, con rappresentazione in costume finale! la domanda alla quale ancora non riesco a dare risposta è: che ci fa un libro così nelle scuole dei nostri figli? e perché le maestre lo adorano????? bentornata 🙂
Intanto complimenti, come al solito, per la descrizione dolce di chi osserva con meno pregiudizi possibili.
Poi una domanda “tecnica”. Dov’è che hai visto il rinoceronte?
in un luogo che non saprei dire tra kampala e gulu
Grazie, cercherò. Perché ci voglio andare!
Prima la parte di polemica sterile e sciocca, tanto per levarsi il pensiero.
Complimenti per il premio, anche se onestamente trovo un po’ ridicolo il criterio con cui vengono selezionati i finalisti, no ti spiego avendo io criticato uno di quelli che lo ha ricevuto adducendo la sua vincita alla sua grande notorietà più che ad effettivi meriti… non è che se vinci te(unico blog di mamme che leggo, non potevo votare la categoria leggendo solo te, scusa… si avrei votato te se fossi stata obbligata a votare tutte le categorie come lo scorso anno e non solo 10) allora cambia la sonata, sempre di premio legato a quanto si è già noti… d’altro canto se quando viene creato un premio per blogger poco noti(Gli affidabili o una cosa del genere), con tra le regole proprio il fatto di segnalare i blog con poco noti e la gente segnala il tuo, che di poco noto non ha niente, cosa pretendere dai macchianera che non hanno quella regola?
Fine polemica idiota.
Adesso le cose serie.
Grazie per la condivisione della giornata.
Non mi importa se non scriverai giornalmente, tanto sono certa che prenderai appunti e che avrai ancora molto da racocntarci anche dopo il tuo rientro.
E grazie per la foto di ieri che ho infilato nei preferiti per ricordarmi di farla vedere alla mia mamma quando rientra dalla sua villeggiatura. (Un giorno pagherò per questo pessimo senso dell’umorismo, lo so)
PS
Grazie anche per un sacco di altre cose che non scrivo.
Giusto nel caso pensassi che fosse tutto lì.
^_^
ammirato e senza parole!
Complimenti elasti, sia per il tuo viaggio …che per il meritatissimo premio del blog!
🙂
“io ti stimo tantissimo”, come dice la Pina al suo Ugo Fantozzi… 🙂
Rinoceronte?????
brava. scrivici ancora del tuo viaggio. mi piace tanto…come te nessuna mai!
chiara
Sei troppo brava Elasti e ti meriti tutto:premi,complimenti,ecc.ecc. 😉
Baci
Rita
grazie a te per i tuoi meravigliosi post! come questo!
Grazie per aver condiviso questi pezzi di vita.
grazie per questa montagnetta di esperienze preziose che leggendoti appartiene in piccola parte anche a me. E’ un regalo! Complimenti e avanti cosi’.
Confermo, i viaggi senza pargoli sono viaggi normali, persino piacevoli.
Vai Elasti!
Che gioia leggere le tue prime impressioni sull’Uganda e l’Africa :-))
Grazie a te che con il tuo blog mi fai sorridere e sorprendere ogni sera, anche nei momenti più cupi e in quelli in cui la stanchezza ha il sopravvento su tutto!