Nonsolomamma

muri e buchi

a cena, elastigirl, i tre hobbit e l’amico con i ricci, che il martedì va in piscina con gli hobbit.
“hobbit grande, ma a te giovanna sta simpatica?”
“a me sì. a te?”
“a me dipende. e vera?”
“pecché vela?”
“vera non la sopporto”
“vera è quella smorfiosa?”
“a me invece vera piace”
“io amo noemi. tutti blutti. noemi bella”
“certo che questo è proprio un ossessionato, eh?”
“e di francesca cosa pensate?
“non saprei. non la capisco. tu come la vedi francesca, hobbit grande?”
“io capisco noemi. bazo noemi così”
“hobbit piccolo, sei sicuro che a noemi piaccia essere baciata in quel modo? perché non è che a tutte le bambine piace essere baciate con la bocca aperta a forno. perché non provi, se proprio vuoi, a darle i bacini normali. quelli che ti danno anche la mamma e il papà?”
“noemi paze bazi così. guadda!”
“va be’, ho capito. ora chiudi quella bocca che è piena di pollo e mi fa impressione”
“io francesca la conosco da una vita. lei, all’inizio, era un muro”
“cosa vuol dire che era un muro, hobbit grande?”
“un muro. era una bambina felice e contenta. e molto simpatica”
“e adesso cosa è diventata?”
“un muro con tre buchi”
“cosa significa un muro con tre buchi”
“significa che era un bel muro solido, un tempo. poi è nato il primo fratello. e ha fatto il primo buco a quel muro. poi la sorella. secondo buco. poi l’altro fratello. l’ultimo buco nel muro”
“praticamente un colabrodo”
“ma dai! che immagine tremenda. allora pure tu, hobbit grande, sei un muro con due buchi, visto che hai due fratelli piccoli?”
“no, io di buchi ne ho quattro perché vi ci siete messi anche tu e papà a consumarmi…”
“pecché tu e papà? ‘vè papà? all’ombla?”
“no tesoro. papà è a londra, non all’ombra. te l’ho già spiegato tante volte. ma piuttosto, parliamo di questi buchi che ti consumano…”.

70 pensieri riguardo “muri e buchi

  1. sò soddisfazioni. Metti che tra un po’ di anni uno psicologo ti chiede conto dei buchi, tu li hai già metabolizzati. Credo 🙂

  2. Secondo me l’ha sentita da qualcuno e se l’è rivenduta 😉 L’ironia è che magari i genitori pensavano di fargli un regalo dopo un’infanzia passata a sognare un fratellino (sto pensando prima di tutto a me stessa, ovviamente, e al sogno di un secondo figlio). “Sono soddisfazioni”, diceva Coso!

  3. A me sarebbero venuti buchi da ”tarlo” nel cervello a forza di pensare al significato di quello che mi stava dicendo!

  4. l’hobbit piccolo è veramente innamorato!
    e noemi è il nome della bimba
    nella pancia della mia migliore amica!
    che meraviglia !!

  5. io mi inchino. fisicamente e metaforicamente. io che con i bimbi ci lavoro tutti i giorni, non smetto di stupirmi davanti al mondo infinito e profondo che si nasconde in quelle piccole immense testoline. l’immagine di un muro e dei suoi buchi stamattina mi ha steso 🙂

  6. Capisco che non sia una bella cosa da sentirsi dire, ma questa filosofia dei buchi che ti consumano… Mi piace e la trovo molto matura come riflessione. Un po’ pessimista e disfattista… Ma potrebbe essere un’ottima metafora per descrivere il nostro momento storico 🙂

  7. Caspita, che immagine evocativa!
    Poi, certo, un po’ rabbrividisco a pensare che tra qualche anno potrebbe dire qualcosa di simile il mio Piccolo Uomo, vediamo che dirà quando la piccoletta spunterà fuori dalla mia pancia, brr.

  8. “vi ci siete messi anche tu e papà a consumarmi”… son soddisfazioni! Un po’ come quando dicevo a mia mamma che l’avrei volentieri scambiata con la mamma della mia amichetta E.

  9. capisco che scritta così metta ansia e che, certo, sono grandi soddisfazioni. in realtà la faccia che ha fatto parlando del suo muro ridotto a un colabrodo era più da presa per i fondelli che da denuncia di buchi nell’anima. almeno, io l’ho interpretata così, pro domo mea.

  10. povera francesca! anche io a 10 anni avevo tre buchi che mi consumavano, piccoli e tutti e tre maschi

    a 17 me ne sono andata di casa!

  11. Che ridere lo hobbit piccolo!
    E’ stato difficile leggere trattendomi dal ridere in ufficio … immaginavo la sua facciona con la bocca aperta piena di pollo che fa tanta tenerezza.

    E’ lo stesso modo buffo di dimostrare amore del mio piccolino di 16 mesi, con i suoi baci bavosi e i suoi vigorosi “tuzzi” sulle labbra quando lo vado a prendere dal nido.

  12. Uhm. Elasti ricorda che lui è l’hobbit grande e che da bravo fratello si prende la responsabilità di questo suo incarico.
    Mi ci rivedo un po’ in questa sua riflessione, se penso al mio tempo da bambina: io di buchi ne avevo 4 + mamma e papà, ero felicissima ma qualche volta essere la grande mi pesava un po’.
    Bello che l’abbia detto e che ci rifletta su in compagnia. Chissà che magistrale interpretazione potrà farne a scuola di teatro…
    Bacio grande all’hobbit grande.

    1. io sto ancora rielaborando la fatica di essere la maggiore di 4… ancora ora, che la “piccola” ha 40 anni suonati!! ciononostante credo fortemente che meglio fratelli che unici!

  13. Ma no, non è che i buchi tolgono solidità, anzi: i buchi sono dei varchi per far entrare luce, aria nuova, ventate di allegrie ecc. ecc. Ecco. Non perché voglia difendere la categoria dei genitori ad oltranza, eh, per carità…!!!!

      1. Ma perché avete sempre tutto questo bisogno di spiegazioni e puntualizzazioni spicciole, non vi appaga il racconto evocatore e misterioso? Che palle di lettrici pissere.

  14. Hobbit grande sorprende. Al di là della faccia seriosa o meno con cui ha espresso l’equivalenza tra i fratellini e i genitori. Di solito i primi sono “concorrenti” e i genitori sono il premio da accapparrarsi tutto per sé.
    Il giovine hobbit intende “buchi” come qualcosa che pregiudica “felicità” “contentezza” e “molta simpatia” della sua amichetta. Io se fossi negli elastigenitori due chiacchiere di chiarimento me le farei… o no ?

  15. Mio figlio stamattina: “ma io voglio la sorellina!” e io: “Amore non si può scegliere, te l’ho già detto, e se viene un altro maschio?” (ha già un fratellino di due anni e mezzo). E lui: “Ma sì, dai, così se viene la sorellina, L. (il fratello) si trova un’altra mamma e un altro papà!” ecco, come farti passare la poesia di cercare il terzo figlio…

  16. di fronte a una faccia ironica avrei risposto “ma va a curcate” perché se loro sono baresi io sono da parte di papà siciliana! Di fronte a una faccia media avrei scritto una mail un po’ in ansia al marito all’ombra e sicuramente lui avrebbe risposto minimizzando la cosa! Il pregio di essere maschi (e vivere all’ombra).

  17. “io amo noemi. tutti blutti. noemi bella”
    Lo hobbit piccolo mi ha appena fornito la chiusa ideale per la lettera che scriverò al mio fidanzato in occasione del ns. terzo anniversario ;-D
    Siete fortissimi, altro che buchi!

  18. i discorsi della cena con gli hobbit sono sempre più complessi….
    a parte tutto..credo che i muri lisci e solidi e piatti non rappresentino nulla..i muri veri sono quelli scalfiti e capaci di sorreggere o proteggere qualcosa..e i fratelli che arrivano e i genitori servono anche a diventare quello..o almeno si spera!

  19. mi piacciono i tuoi figli…anche se ho sempre avuto un debole per il più mezzo di tutti, devo dire che anche il piccolino viene su un capolavoro.
    è dura ma direi che ne vale la pena!
    un bacione,
    chiara

  20. Sono senza parole! Il punto di vista dei bambini e’ sempre affascinante, cmq anche io mi sare scervellata per capire meglio cosa volesse dire. Bell’immagine dell’anima hobbit grande! Robb de matt!;-)

  21. Una gioia scoprire di aver traforato i propri figli facendo loro dei fratelli o sorelle. Ma pare poi che pure noi genitori abbiamo capacitá perforatrici. L’ultima cosa a cui si pensa quando si fanno figli. Ma avremo anche in dotazione lo stucco?

  22. Ecco sono tornata solo per dire che qui è unsaccobello. Come se non bastassero i tuoi post, ci si mettono pure i commenti veramente esileranti dei “seguaci”. Felice di averti scoperta anche in versione on line. Buona giornata, ciao

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