“come è andata oggi a scuola, hobbit di mezzo?”
“bene, a parte a pranzo”
“perché?”
“perché oggi è mercoledì e il mercoledì è uno dei giorni difficili”
“?”
“perché c’è la maestra di matematica a mangiare con noi. e si trema. a volte si vomita anche. per esempio oggi abbiamo vomitato in tre”
“avete vomitato? in mensa? pure tu? al massimo avrai sputacchiato. non posso credere che tu abbia vomitato”
“dovevi esserci! non mi credi?”
“no, ti credo ma mi sembra tutto un po’ strano. raccontami per bene”
“la maestra di matematica dice che il cibo è la nostra benzina”
“ha ragione”
“avrà anche ragione. ma dice che dobbiamo mangiare tutto. ma proprio tutto quello che mettono nel piatto. quindi noi vomitiamo. cosa dobbiamo fare?”
“e oggi cosa c’era da mangiare?”
“minestra”
“hai vomitato la minestra?”
“no, quella l’ ho mangiata”
“poi cosa c’era?”
“carote”
“e…”
“no, non le ho vomitate quelle. e non ho vomitato nemmeno la mela. invece fabio ha sputato la minestra e ha vomitato le carote. giulio ha vomitato la minestra”
“ma che meraviglia, deve essere un piacere stare a tavola con voi. e tu cos’hai vomitato di buono?”
“i bastoncini di pesce. alla fine la maestra era talmente arrabbiata che ha detto che non mangerà mai più con noi”
“e voi?”
“abbiamo fatto una festa. ma dentro la nostra mente, così lei non se ne è accorta”.
Le feste mentali per non far avvedere gli altri della nostra a volte piccola perfidia sono un gran classico. È il motivo per cui quando un potenziale suicida danza sul cornicine sotto si formano capannelli di persone. Se fossero tutti sicuri che quello non si getterá, non ci sarebbe nessuno sotto,,,
sono una maestra e posso affermare che mangiare a mensa con i bambini è forse la parte più frustrante della giornata. Non puoi lasciare che sciupino il cibo o che ci giochino, non puoi in realtà obbligarli a mangiare ma sai che per principio almeno una buona metà di loro non teccherà quasi nulla “a priori” perchè è mensa o se lo farà dirà che fa schfo. Io ci mangio tre volte a settimana, non è la cucina di casa ma almeno da noi la ualità è medio alta anzi frutta e verdura sono molto spesso più buone di quelle che trovo io al supermercato. Cosa dobbiam fare? Nulla, cercare di spiegare loro il valore del cibo ma i sacchi della nettezza pieni di avanzi fanno impressione ogni giorno di più. Se solo potessimo darli ai canili se non altro… sarebbe meno frustrante. Poi alle 16,30 all’uscita eccoli lì i genitori con i veri pranzi, mega schiacciate con tutto lo scibile umano di affettato misto e pacchi industriali di merendine biscotti, tubi di ringo ecc… Amen
che tristezza. sprecare il cibo è veramente una vergogna. comunque a titolo di parziale consolazione non è una questione di mensa – e sinceramente ma tutte ‘ste mamme che schifano la mensa sono davvero tutte delle Petronille/Julia Child/Moreno Credroni?!?! – i bambini/ragazzini di oggi sono professionisti dello spreco. mio marito lavora in un ottimo ristorante (pasta fatta in casa, tirata tutti i giorni con il matterello dalle signore addette) e alle volte torna a casa con gli occhi fuori dalla testa dalla rabbia. porzioni intere gettate nella spazzatura, piatti iniziati, pasticciati e lasciati lì dopo una sforchettata, pizze (ottime) buttate quasi intatte. per non parlare del famigerato menù bambino coteletta e patate fritte che però loro non fanno perché dicono che è un abominio.
un po’ di e al posto di a 😉 ma non c’ho gli occhiali sotto mano, sorry
concordo con chi ha detto che le mamme sono una palla, soprattutto quelle che non lavorano perchè non hanno nulla di altro a cui pensare e si concentrano solo su quello. sono mamma di una bambino di quasi 5 anni e mi rendo conto che alcune mamme sono la rovina dei loro bambini, trasmettendo loro le loro fisime e inibendoli su molte cose. addirittura da noi si usano i soldi per il fondo cassa per comprare tende nuove perchè le altre non filtrano bene il sole e i bambini vengono “accecati” mentre giocano o per comprare grembiulini tutti uguali per quando fanno i “camerieri” in mensa. ci rendiamo conto? e poi abbiamo il problema di dover fare le fotocopie a casa o in ufficio perchè la scuola pubblica è rimasta senza soldi
Linda
ihihih mitico!
ps: va bene l’educazioni di finire quello che si ha nel piatto …ma forse è un po’ esagerato portarli all’estremo del vomito….?
per @valeria: si può fare un accordo con qualche ente benefico e dare gli avanzi (non premasticati!!!) alle persone povere. I cani è meglio che non mangino gli avanzi umani, altrimenti stanno male (giro di parole per dire ANCHE che darei la precedenza ai bipedi)
nel nostro asilo comunale c’è il cuoco. E’ più facile che il creaturo avanzi cibo a casa che a scuola.
Idem per il grande, ma siamo in una scuola pubblica paritaria, bestia nera e fumo negli occhi per chiunque, perciò potrebbe non fare testo (anche se il figlio collega giocatore del grande, passando davanti alla sua scuola, disse ” non entrate in questa mensa, perchè danno delle polpette di pesce vomitevoli!”, pre-cotte e post-riscaldate: ci credo che non sono appetitose)
Ma la cosa pazzesca sono i bambini-ruminanti: come fanno a vomitare una portata sì e una no? wow, come sono avanti a Milano