Nonsolomamma

l’intrusa

venerdì mattina mister incredible è partito per il suo semestre all’università di A, in massachusetts. lui ed elastigirl hanno prima accompagnato gli hobbit grande e medio a scuola, e lui ha vacillato. poi hanno portato il piccolo all’asilo, e il pater familias partente ha dichiarato: “con lui è ancora più difficile. è il cucciolo”. “senza contare che hai cominciato a volergli bene veramente solo al compimento dei tre anni, nemmeno un mese fa…”, ha risposto lei. lui ha bofonchiato qualcosa e si è soffiato il naso. alla fine elastigirl lo ha accompagnato alla stazione, dove lui ha preso il pullman per l’aeroporto. “facciamo finta che sia una partenza qualsiasi, mister i. altrimenti non ne usciamo” “d’accordo. facciamo finta” ” allora ciao. buon viaggio” “ciao. grazie. ci vediamo prestissimo” “non dire idiozie…” “ma avevi detto che… no, cosa fai? non stare a uscire dalla macchina” “ma ti sembra? manco ti saluto per bene?” “ciao” “ciao”. lei è tornata a casa, e, mentre guidava, ha pianto tutte le sue lacrime e il tasso di umidità nell’abitacolo ha raggiunto il 160 per cento. ha parcheggiato la macchina, si è ricomposta, è scesa ed è andata in cantina a recuperare la bicicletta per andare a lavorare. e, vanificando la ricomposizione, tra il quadro elettrico e la caldaia, si è fatta un altro bel pianto, pensando che, in fin dei conti, piangere è un’attività liberatoria niente male e bisognerebbe praticarla più spesso e con meno reticenza.

sabato mattina, mentre faceva colazione con eliza, la delizia americana alla pari, e gli hobbit, elastigirl ha sentito uno strano odore. e anche uno strano rumore. ma lo hobbit piccolo ha detto “water, please goodnight. yes. what” e lei si è distratta e se ne è dimenticata. sabato, verso sera, mentre l’amica kappa beveva il tè, lo ha risentito, quel gorgoglio, ma era troppo occupata a chiacchierara per curarsene.

domenica pomeriggio, mentre elastigirl teneva a bada gli hobbit che zompettavano famelici intorno a un vassoio di muffin portato da amici in visita, è arrivata una zaffata familiare, che sapeva di lievito, di fermentazione, di pasta madre. e di nuovo quel glu glu glu, proveniente dall’armadio delle scope, dell’aspirapolvere, dei sacchetti, dei detersivi e delle scorte di carta igienica. ma gli ospiti l’hanno distratta e, di nuovo, e non ci ha pensato più.

stamane ha capito tutto. “ehi, tu!” “ciao elasti! come stai. qui sono le sette del mattino ed è tutto coperto di neve. è bellissimo. dovreste essere qui” “l’hai fatta ancora” “cosa?” “come cosa? la birra! ho trovato il bidone da 25 litri che borbotta e fa le puzze tra l’aspirapolvere e la carta igienica! l’hai fatta di nascosto quando ero a lampedusa! vigliacco! io odio avere il bidone che parla dentro l’armadio. mi mette l’ansia e non so come gestirlo. e se poi qualcuno per sbaglio gira il rubinetto e allaga la cucina con quella sbobba maleodorante? ma si può sapere cosa ti è venuto in mente?” “eddai, eravamo soli io e i piccoli e ho pensato che fosse un’attività divertente da fare tutti insieme, noi maschi”.

e di colpo, diciamolo, tutte quelle lacrime le sono sembrate superflue.

127 pensieri riguardo “l’intrusa

  1. Ma come, non capisci? E’ un gesto romantico per farti pensare a lui tipo: ”se gusrderemo alla stessa ora la stessa stella…” , ”…quando borbottera’ la birra…”

    Ps di servizio: mi e’ successo diverse volte che mi arrivi l’avviso di mancato recapito delle mie mail, ma mica subito, a distanza di 3-4 giorni; mi hai spammato (in caso tranquilla, senza rancore) o e’ capitato altre volte?

  2. Beh, in fondo ti ha fatto un piacere: così non lo rim-piangi troppo… un accidente qui e uno là e il tempo passa prima.
    Se poi l’intrusa è troppo intrusa butti via tutto.

  3. Sei fantastica Elasti!
    E mi hai fatto tenerezza quando hai raccontato dei saluti con Mr I: io, mio marito, che parte ogni 2 settimane e dopo 15 giorni torna, lo scendo in curva, spalancando la portiera dell’auto, di fronte all’aeroporto per evitare i lunghi e tristi saluti…
    Un abbraccio solidale,
    Lucia

      1. E’ una forma “dialettale”, un gergo, un modo di dire che in alcune zone si usa…
        Anche dalle mia parti capita di sentirlo… quindi difendo Lucia.
        Non so di dove sei tu, ma anche al nord a volte si usano delle forme parlando in ITALIANO (e non in dialetto) che fanno rabbrividire!!!
        Cara “p”… ma che noia!!!!! Rilassati

      2. E’ l’area commenti di un blog “rilassato” e rilassante, non l’accademia della crusca…

        Io AMO l’espressione “lo scendo in curva”. Non l’avevo mai sentita ma rende perfettamente l’idea 🙂 Elasti, alla prossima partenza di Mister I “scendilo in curva”!

      3. A scuola ho sentito una maestra di prima elementare dire “GRAZIE CHE ME LI HAI SCESI” che voleva dire:” Grazie che hai portato al piano terra i miei alunni”.
        Potrebbe far simpatia, ma detto da un’insegnante fa venire la pelle d’oca…

      1. ma che dite? vergogna! posso solo augurarvi che non pensiate e agiate con lo stesso lassismo che applicate alla lingua. Trasformare un errore marchiano in un’espressione simpatica, la solita orrenda mentalità cattolica.

      2. crusco non poteva che essere linguisticamente bacchettone: voto per lo scendo in curva.
        e viva le espressioni dialettali.

  4. È la magia dell’amore: prima è lui che fa crepare te di nostalgia e poi vorresti tu creparlo …ma di mazzate!!!
    Io, il luppolo ettù! 🙂

  5. Beh si: io mio marito lo scendo in curva. Scusa, tu come avresti detto? Io, soffermo l’autovettura in prossimità di sinuosità stradale ed invito il mio gentil consorte ad abbandonare il suo posto di passeggero? Se ti avanzano parole puoi farlo, ma se ne sei a corto converrai che dovrai scenderlo in curva pure tu.
    Amici, muffin, barili di birra: il semestre di perdizione sta per cominciare…

    1. Scendere è un verbo intransitivo che solo in rari casi può diventare transitivo (scendo la rampa di scale)… “lo scendo”, “lo telefono”, “lo esco” semplicemente sono forme decisamente non corrette nell’italiano standard, ma accettabili nella lingua regionale.
      Personal, decisamente brutta da ascoltare e preferibilmente evitabile, tuttavia tecnicamente non completamente scorretta…
      Silvia

      1. un classico dell’umorismo: “ti piscio il cane” 😀
        ma a prescindere dalla correttezza o meno di un’espressione, a chi verrebbe mai in mente nel quotidiano di correggere le persone con cui si sta parlando?!?!

  6. elasti, imbottigliala e fai dei graziosi presenti agli amici 😀 tu e gli hobbit vi divertirete tanto a fare le etichette *Incredible birra*

  7. ma scusa, significa che te la devi imbottigliare e soprattutto pulire tutto tu!!? ma poi la sbobba maleodorante diventa aroma flagrante, vero?
    dischgrazzziatto !

  8. Vai Elasti, che sei tosta! La birra è certamente uno stratagemma per alleviare li struggimento… Ahahaha! Io odio la birra e sarei immediatamente partita per la città di A. a strozzare Mr. I.! Almeno tu fra qualche giorno potrai bere per dimenticare…

      1. anche a me, inoltre ognuno scrive come può o come sa…o bisogna essere laureati in lettere italiane per stare qui dentro?

      2. lettere italiane… anonimo, questa insensata espressione basta da sola a qualificarti nel tuo incerto rapporto con la lingua italiana

    1. Anche a me aveva fatto ridere.
      Peraltro, l’uso dei verbi uscire e scendere usati in modo transitivo è usatissima in Sicilia da tutti, laureati e non, ed è un francesismo, credo retaggio della dominazione normanna. In francese, infatti, sortir e descendre sono usati anche in modo transitivo.
      E comunque, non può essere che magari la commentatrice abbia volutamente usato quell’espressione per colorare il suo racconto?

      1. È vero, in Sicilia si usano i verbi “uscire” e “scendere” in modo improprio. Però, dal momento che dalla dominazione normanna ne è passato di tempo, credo sia il caso di cominciare ad applicare le regole della lingua italiana. Da siciliana a me infastidisce sentire certe espressioni come “scendi il cane” o “esci la carne dal frigo”.

      2. Si, comunque sono d’accordo con l’ultimo commento: se si usa un’espressione dialettale, forse è meglio metterla tra virgolette, o no?

        Floralye

      3. Io una volta durante una vacanza in Sicilia ho sentito ulrare dalla strada al balcone del primo piano “SCENDI LA BAMBINA CHE LA GIOCO” giuro è vero

      1. ma l’uso non le rende legittime – non è difficile da capire. Perché tutto deve essere giustificato? Chi ha usato quell’espressione ha commesso un grave errore di lingua. Non meriterà la galera per questo, siamo d’accordo, ma l’errore resta, e la vostra ottusa solidarietà non lo rende meno evidente.

      2. Scusate, senza fare “processi” a nessuno, però, se io dicessi: “ho andato a prendere la Luisa, e lo scesa alla strada vicina”, anche si tratta di un’espressione tipica della città Piripicchia, del paesino Piripacchio o della regione Piripacchia, in italiano comunque è sbagliato. Io poi, lo so di essere probabilmente un po’ rompina, ma preferisco correggere i miei figli in modo da farli parlare correttamente… e anche gli altri familiari. Ovviamente non correggo chiunque parli scorrettamente in pubblico, però me ne accorgo… e poi secondo me è indicativo del livello di una nazione, il modo in cui parlano i suoi abitanti. Scusate il pippardone…

        Floralye

      3. Appunto, Crusco e Floralye, pensate a correggere i vostri figli, e non le commentatrici del blog, che fino a prova contraria hanno tutto il diritto di esprimersi anche se hanno un “rapporto incerto con la lingua italiana”: in questo modo chi è conscio di avere limiti culturali non si sentirà più di dire bah, qui dentro… anche se magari intende esprimere concetti molto interessanti e quindi potrebbe sortire effetti molto più proficui di quanto non faccia la Crusca, seppur accademica.

      4. bè, Tilly, come desideri: manifesti con tanta determinazione un desiderio così ottusamente ingenuo che sarebbe pura cattiveria non accontentarti. Il goffo piacere che provi nel rendere evidente a chiunque la tua ignoranza induce del resto a disperare che tu possa mai avere qualcosa di interessante da dire

  9. E i buoni proposito per il 2013? Te lo dicevo che eri accomodante solo perché pensavi che la birra si trasferisse negli States!

  10. Il post e’ divertente come al solito ma…Io ho riso fino alle lacrime per “lo scendo in curva”… Sara’ l’effetto della notte in bianco passata a cullare il pargolo? 🙂

  11. 🙂 🙂 🙂 I mariti sono così… sembra che ti manchino, sono lì lì a un passo dal mancarti, potresti anche perdonare tutto, passare sopra a tutto, ti dici che non puoi stare senza… poi ecco, di colpo quel particolare, quella nota stonata, quelle scarpe impunite sul divano per la centesima volta, quei vestiti in giro, quella birra nell’armadio (nel tuo caso) che non ti fa pentire più di “averli scesi in curva”.
    Baci e tanto buonumore

    1. un sunto fantastico della vita tra moglie e marito…bellissimerrimo (così come “lo scendo in curva”..rende l’idea come poche altre frasi..)

  12. Elasti, il post è comicamente realistico………ed ho riso fino alle lacrime……ma “scendere in curva” ho deciso di adottarlo nel mio vocabolario corrente per tutta, tutta, ma proprio tutta la vita! E goditi la pace infinita che hai dentro casa, con gli hobbit a tua immagine e somiglianza!!!

    1. Hai ragione Roberta! Scendilo in curva e/o scendimi in curva, penso entreranno velocissimamente a far parte del mio lessico familiare! Troppo belli!

      1. crusco ma sei sicuro di non essere quella dipendente comunale veneta che (in orario di lavoro) di tanto in tanto viene in questo blog a farsi beffe delle commentatrici e dell’autrice?
        le assomigli tanto!

      2. ma figuriamoci, mi fermo qui, mi limito a prendere atto della vostra inguaribile insipienza e del successo con il quale vi cimentate nei vostri esercizi di insignificanza intellettuale

      3. oddio son tornate le/gli spammone/i di un po’ di tempo fa….riconosco lo stile e l’acidità dei commenti! Claudia, vedi se si può ri-fare qualcosa!

      4. nessuno spam, solo salutare indignazione per la faciloneria e l’incivile indulgenza di certuni/e – Lei permette?

      5. Mi scusi, signor/signora crusco, vorrei farle umilmente notare che quella che lei definisce con arroganza “incivile indulgenza” non è altro che un insulto all’intelligenza delle commentatrici di questo blog, nel quale peraltro non è richiesta una laurea per lasciare un parere sensato o triste o spiritoso (e oltretutto penso che molte persone qui presenti siano laureate). Credo anche che ognuno sia libero di scrivere come vuole.
        Inoltre, visto che si sente in diritto di insegnare a tutti/e la lingua italiana, le faccio presente che qui sopra, in una risposta a un commento di Tilly, lei ha scritto “bè”, suppongo come troncatura di “bene”. Vada a dare un’occhiata allo Zingarelli o altri dizionari: “bene”, in senso familiare, si tronca in “be’ o beh”, non certo in “bè”. Un bagno – va bene anche una doccia – di umiltà non le farebbe male.

      6. grazie per il chiarimento, signor papageno. vede, Lei dice cose insensate e pericolose (“ognuno può scrivere come vuole, nel disprezzo delle regole”…), però le dice in modo del tutto corretto, e anzi riesce anche a correggermi – lo apprezzo molto e Le manifesto la mia stima

      7. Crusco, non faccia passare per mie parole che non ho scritto, «nel disprezzo delle regole». Si prenda le sue responsabilità di quello che scrive, per favore. Che ne dice di un faccia a faccia a Ballarò?

  13. Certo che ora capisco come mai i tre pargoli siano tre marpioncelli… giustamente hanno preso dal papà! E si chiarisce anche il tentativo di distrazione a base di “water, please goodnight… ” del più piccolo…
    Comunque, un uxoricidio potrebbe anche starci… 😉 e infatti, prudentemente, mister incredible ci ha “messo di mezzo il mare”!

    Floralye

  14. 🙂 divertente lo sviluppo della storia. e sigh l’inizio mi ha fatto quasi piangere, cavolo elasti come ti capisco! io ho la lacrima facile e direi che in questo tuo caso sono più che giustificate.
    senti ma la birra, la birra che bolle e fa le puzze, ma buttala nel wc. e non mi saltate – lettrici tutte e lettori – alla gola dicendo “orrore è scorretto”. no, non è scorretto è la risposta giusta a una decisione presa nonostante gli accordi. ti avevo pregato di non farla, tu l’hai fatta, mo’ te la butto. a me non piace sprecare il cibo, ma in questo caso che sarà un po’ di luppolo?

  15. Ahahahhah, un idolo!

    Però che bello: Mr. I ha anche questo blog da scorrere, nei momenti di quieta nostalgia.
    (A te non servirebbe: hai tre hobbit e un barile di birra nello sgabuzzino, troppo da fare per lunghi momenti laconici).

  16. Elasti, condivido: niente più lacrime! Credo che in questo semestre forse saranno proprio questi episodi a mancarti…ma dont’worry al suo ritorno ne potrà ideare molti altri per sorprenderti.
    A presto Ellen

  17. cara elasti sei super! in questo momento in cui ho poco da ridere (mio marito mi ha comunicato che non provo più nulla per me e che vuole la separazione) comunque riesci a farmi sorridere, a farmi ridere……..oltre a tutto il resto. sono contenta tu esista. grazie.

  18. cara elasti, sei super! in questo momento in cui ho poco da ridere (mio marito mi ha comunicato che non prova più nulla per me e che vuole la separazione) tu riesci a farmi sorridere, riesci a farmi ridere……….oltre a tutto il resto. sono contenta tu esista. grazie.

  19. “Scendimi il cane che lo piscio” è bellissima!! Ho riso come una matta.. rende bene l’idea.. ahahahaha.. Che meraviglia i dialetti!!

  20. Ho avuto per 5 anni un professore di educazione fisica che ogni volta diceva: Uscitemi i palloni dall’armadio che giochiamo!

  21. personalmente queste espressioni mi fanno l’effetto di una mazzata sulle orecchie, forse perché vivo al nord.
    indubbiamente non sono corrette, però ci sono espressioni dialettali o più volgari che a volte rendono meglio l’idea rispetto all’italiano!

    1. cara, al nord dicono pure, e feriscono le mie di orecchie, “la Francesca” “il Mario”, mettendo l’articolo determinativo davanti al nome proprio di persona! Madai, non farne un fatto di campanilismo fra nord e centro e sud, ogni dialetto ha le sue cose carine e buffe e quelle che non piacciono! Non è un problema di nord, centro o sud, secondo me!

  22. fa il paio con “ho rimasto” di romagnola diffusione… e io scendo o esco la carne dal freezer, dicendolo senza vergogna, consapevole del suo uso, diciamo, domestico, nonostante le mie scuole “alte”!!! che palle, relax, signorina P…erfettini!!!
    Io lascio mia figlia ai nonni e parto, ormai senza quasi più lacrime, da quasi due anni…lontane 1200 km…è capitato di non vedersi per 4 mesi…mia figlia ha solo 2 anni e io dentro di me dico sempre che sto perdendomi la parte più bella della sua prima infanzia…ecco perché piangere è diventato inutile, accettare e andare avanti aspettando di rivederla…stesso discorso per mio marito…

    1. acc…questo mi pare ben più difficile e pesante…da una parte mi viene da farti i complimenti x la perseveranza e la volontà…dall’altra penso che non ci sarei mai riuscita….se è giusto per voi non demordere!

  23. Elasti, il tuo post ha quel sano cinismo che rimette tutto a posto. Ho riso tantissimo, grazie.
    Per il resto francamente ognuno è libero di esprimersi come vuole, senza perdere di vista il rispetto. Poi… La mia giornata è talmente piena di cose da non lasciarmi spazio alla tigna non richiesta sui ‘difetti’ altrui. Ne ho già abbastanza dei miei…

  24. Che uomo dolce! Aveva calcolato tutto, prevedendo che una volta scoperta la birra segreta, la voglia di strangolarlo avrebbe preso il sopravvento sulla nostalgia….se non è amore questo 😉

  25. ¡Che ridere! d`ora in poi esisterà solo ‘esci il gatto / scendilo che lo piscio / cago (si dice anche ‘lo cago’? sempre con pardon parlando..eh!.)
    beh, la strategia di mister I è tutta da imparare! devo capire cosa mettere al posto del barilotto della birra.

  26. Anche secondo me l’ha fatto apposta, per lasciarti qualcosa di lui! Guarda siete anni luce lontani danoi come tipo di coppia ma mi fate veramente scompisciare! questa della birra e’ veramente fantastica!

  27. mi è piaciuto la parte in cui miste si è affezionato al piccolo quando ha compiuto i tre anni…..ma sono tutti così gli uomini? se non interagiscono non comprendono bene chi hanno di fronte….
    un bacio

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