le settimane nella città di A, nel mezzo del nulla del massachusetts, rappresentano uno dei rari prolungati periodi dell’anno in cui l’elasti-famiglia è riunita, in cui le settimane non sono scandite da partenze, assenze e arrivi, in cui si sta tutti insieme, sotto lo stesso tetto, intorno alla stessa tavola. queste sono le settimane in cui ognuno dà il meglio di sé. mister i ed elastigirl lavorano senza troppi stress e frenesie, o almeno ci provano, lo hobbit grande si gode il campo estivo naturalista e sfoggia un braccialetto blu che lo autorizza a fare il fenomeno nella piscina comunale, il medio parla come un italo-americano dei film (“ehi, guarda un po’! nel fridge c’è un whole bunch of sugo!”), perde le scarpe negli stagni o a casa altrui, il piccolo dipinge figure astratte insieme bambini “che pallano inglese mentle io pallo italiano e quindi nessuno capisse niente”. e poi il telefonino non squilla mai, non ci sono incombenze burocratiche e i ritmi sono molto, molto rilassati.
insomma, questo periodo ad A serve a tutti, per apprezzare la reciproca compagnia e per coltivare i propri spazi di autonomia, per saldare ulteriormente i legami, per sentirsi in vacanza e produttivi contemporaneamente e, soprattutto, per stare insieme, tutti e cinque, al completo.
elastigirl tuttavia doveva capirlo che, alla perfetta rotondità, nonché felicità familiare, mancava un elemento. doveva intuirlo dallo sguardo inquieto di mister incredible, dalla sua impazienza e, negli ultimi giorni, dalla sua trepidante seppur silente eccitazione. elastigirl dovrebbe ormai saperlo che, per essere al completo, hanno bisogno anche di lui, ormai.
“che ti succede? sei particolarmente irrequieto. sembra che scalpiti…”
“no, ecco. è che ieri sera…”
“ieri sera cosa?”
“è arrivato lui”
“non posso crederci. lui è qui? e non mi avevi detto nulla? o forse sì ma lo avevo rimosso… certo che voi due siete spudorati nel vostro amore!”
“eddai, siamo solo coautori… e amici ormai”
“e fidanzati”
“eddai, non fare la scema”
“ma no, io non solo gelosa. preferisco dividerti con hiroshi, tuo collega workaholic marxista giapponese che con natasha, studentessa siberiana”.
hiroshi è qui, assiduo, fedele, dove va mister i va lui. l’asse bari-tokyo non conosce frontiere. sono anni che si inseguono per il mondo. era giusto che anche lui fosse presente durante questa insolita congiuntura astrale, in cui non manca nessuno e ognuno offre il suo lato migliore. l’elasti-famiglia è finalmente al completo. e questo pomeriggio, per celebrare, è andata a mangiare il gelato in una fattoria, con le galline, le mucche, i vitelli e il latte non pastorizzato. tutti e sei. hiroshi è stato il primo a finire il suo cono tutto caffé, poi ha preso per mano lo hobbit piccolo e insieme sono andati a salutare gli animali.
Cosa sarebbe il mondo senza Mr. Hiroshi?.. Buon proseguimento di vacanze lavoro e campi estivi..in fondo gli amici, quelli veri, quelli del cuore, rendono la nostra vita migliore..cristina
Chissa’ se riuscirete mai a ragiungerlo in Giappone, mi piacerebbbe sapere com’e’ nel suo contesto, anche se immaginarlo ”inglobato” nella vostra famiglia e’ stupendo!
Ecco sapevo che c’erano dei vantaggi nel seguire il blog di Elasti quasi dall’inizio… aver letto anche i post su Hiroshi in Giappone. ^_^
Eh già! Noi fedelissime che la seguiamo da sempre sappiamo! 🙂
Ottimo. Questa info mi inquieta non poco.
seguo elasti da ben prima che nascesse l’hobbit piccolo e questi post non li ricordo, giusto una menzione al devastante terremoto. Pregasi inviarmi nome di un buon neurologo che mi sistemi la memoria, sigh! 😦
giustamente non vi portate piu’ gli amici immaginari dello hobbit medio…vi portate l amico reale di mister i.!
hiroshi oramai è uno di voi….io mi ci sono affezionata!
Mi sembravano meno stupefacenti le dinamiche di Marìotereso forse 🙂
Sai che inizio a preoccuparmi sul serio? bacii! Cristiana
Coautore? Lui e Mr I hanno pubblicato un manuale per l’università o qualcosa del genere?
no, solo mortali paper economico-matematico-marxisti lilleggibili
Dove c’è Hiroshi c’è casa.
😀
Mamma mia, inizia a diventare una persecuzione! Ma almeno Hiroshi sta imparando l’italiano?
Io avrei preferito la femminile complicità della studentessa Siberiana… vuoi mettere il fascino della taiga? 😛
L.
C’è chi ha il pechinese, chi il siamese, voi avete il giapponese come cucciolo di famiglia. Ma dorme su un tatami in cucina? 🙂
😀
Comunque anche a me Hiroshi ricorda un cucciolo. Penso sempre che quando è con voi può fare un po’ di scorta di affetto, premure, serenità e un po’ di sana confusione… Chissà perchè, mi immagino che invece quando è in Giappone sia solissimo…
Buone vacanze a tutti e sei!
ecco mi sembrava mancasse qualcosa per essere al completo!
Ahahahah, fantastico Hiroshi!
Veramente adorabile
boh sono felice per voi e per lui ma spero che non vi rovini gli equilibri
io adoro i rapporti di lavoro/amicizia (ne ho uno similissimo anch’io) ma credo che al tuo posto mi sarei un po’ seccata…
Uh! ho visto alcune foto di “Hiroshi”… non me lo immaginavo così! Ma è giovane, io me lo immaginavo asciutto, stempiatissimo e un po’ agè… 😀
dove,
se è concesso??
dove hai visto le foto, intendevo
ecco, non avevo pensato a questo…
mi spiace Francesca ma a Hiroshi è collegato il nome del marito di Elasti e anche se credo che molti, qui, conoscano il nome, non mi sembra corretto per la privacy.
Se invece conosci nome e cognome di Mr Incredible, allora…. puoi sempre cercare tra le sue pubblicazioni… 😉
Grazie Elisabetta, non conosco il nome e va bene così
Conoscere persone provenienti da paesi diversi, con altre abitudini, altre storie… è sempre un arricchimento! Ammiro la vostra capacità di godervi il mondo a trecento sessanta gradi!
Elasti, ammiro la tua ironia. Io, però, vi preferisco in 5. 🙂
Un abbraccio!
🙂
Ed Eliza?
Roberta
Hiroshi è sposato?
😉
Jane
Ma a Jane piacciono solo se sono sposati??? 😉
Ora si’ che siete al completo!
Dev’essere fantastico Hiroshi, ma anche molto solo, chissa’ com’e’ felice di stare con voi…
(sorry per gli apostrofi, tastiera inglese)
non siete al completo, manca la moglie inglese 😉
Per saldare i legami familiari non c’è niente di meglio che un viaggio e che viaggio è se non si incontra un amico di vecchia data.
Preferivo mariotereso
…l’importante è che non sei gelosa..
eheh :p
Lapo (23 mesi) ore 7.15: subito in piedi nel lettino senza dire una parola (perchè ancora non parla!) ha fatto capire che aveva bisogno di cibo prima di qualunque altra cosa; dopo aver tracannato in meno di 2 ‘ un quartino di latte e biscotti, mezzo vestito era già con un piede fuori della porta spingendo un passeggino giocattolo.
Irene (8 anni) ore 7.20: svegliata con riluttanza si è vestita al ritmo di un bradipo, è scesa spettinata a far colazione traccheggiando e parlando di cose futili e brontolando perchè era finito il suo yogurt alla fragola e in quello bianco doveva mettere tanti cucchiaini di zucchero per renderselo mangiabile.
Questi sono i miei figli!