Nonsolomamma

sotto un ombrello

elastigirl ha un problema con gli ombrelli. ritiene che siano inutili. cioè non è che, razionalmente, pensi che non servano, soprattutto quando viene giù il finimondo acqueo e tra la metropolitana e casa ci sono circa 20 minuti di cammino. tuttavia, con la pancia, detesta l’oggetto ombrello, probabilmente per colpa di qualche trauma infantile perché, lo sanno tutti, è sempre colpa loro. pertanto non lo usa. e, se per sbaglio lo usa, lo dimentica. quindi non ne possiede nemmeno uno. anzi, uno sì, bianco e rosso. c’è scritto amref uganda ed è così grande che sotto ci sta un villaggio intero. ma è talmente enorme, maestoso, evocativo e prezioso che resta lì, chiuso, come un trofeo.

mister incredible è, nell’animo, un monaco trappista, non possiede alcun oggetto voluttuario che non siano fumetti ed è talmente svagato che quando piove non se ne accorge.

Gli hobbit grande e medio hanno solo felpe dotate di cappuccio perché, pare, è la loro cifra stilistica. a loro basta il cappuccio per affrontare la pioggia e i mostri.

“io voglio un omblello”, ha dichiarato tempo fa lo hobbit piccolo, inascoltato, come accade spesso ai numeri tre.

“pelché non posso avele un omblellino mio?”, ha chiesto durante una settimana piovosissima ottobrina, fradicio.

“ho bisogno di un omblello di spaidelmen”, ha ribadito.

la sua insistenza sarebbe rotolata giù in un tombino, nel generale disinteresse, se non fosse stata colta ieri da nonna J di passaggio che, prontamente, ha esaudito il legittimo desiderio del nipote piccolo.

“piove, velo?”, ha chiesto stamane, uscendo per andare all’asilo.

“no, ma se vuoi puoi portarlo, il tuo ombrello tutto nuovo”

“posso?”, ha chiesto illuminandosi.

“certo che puoi”.

così è uscito di casa, sotto il suo ombrello rosso. è uscito ballando, con la felicità che gli usciva dai piedi, dalle mani, dalle gambe e dalle guance. ogni tanto scoppiava in una risata fragorosa, di gola. a un certo punto ha anche battuto le mani e l’ombrello è cascato per terra e lui ha capito che doveva trovare un altro modo per tirare fuori quella felicità prepotente e incontenibile.

e a elastigirl è venuta voglia di regalargliene cento di ombrelli rossi, perché lo spettacolo della felicità non finisse mai.

76 pensieri riguardo “sotto un ombrello

  1. anche io odio gli ombrelli ma qui devo averlo per forza mi dicono le colleghe…per il momento ho capitolato..ma sto cercando un cappello…comunque avrei voluto vedere la felicità dell’Hobbit piccolo…magari di riflesso…ne sarei stata investita anch’io

  2. commovente! Quando un desiderio grande si realizza, è il cuore che si apre alla gioia pura e incontenibile… anche da adulti…
    Adorabile piccolo hobbit!

  3. Che bello! Ricordo Leli che a tre anni scrutava ansiosamente il cielo tutti i giorni perchè sperava piovesse per poter sfoggiare le sue nuove galoches (rosse pure loro).
    Quando poi ha piovuto…schegge di gioia pura!

  4. Che gioia, il primo ombrello!!
    Il nostro terzo primo ombrello (nel senso : del terzo nano) è finito malissimo, calpestato dai compagni urlanti all’uscita dell’asilo. Dopo una settimana di lutto, la farmacista gli ha regalato un ombrello blu, che se si bagna (ossia quando piove ovviamente!) fa comparire un disegno…maggggicoooo!
    Lui (il nano) fa la danza della pioggia una sera sì e una sera no…

  5. Oddio come lo capisco! Tanto adesso odio gli ombrelli quanto da infante li adoravo (non so cosa sia successo nel mezzo!)! Ombrelli e soprattutto trombini gialli! che meraviglia… Che meraviglia soprattutto provare gioie incontenibili, quand’è che la felicità smette di uscire dai “piedi, dalle mani, dalle gambe e dalle guance”?

  6. Che invidia! Io ho un pessimo rapporto con gli ombrelli ma ne ho un pò ovunque: in borsa, in macchina, in ufficio..giusto x i mega temporali con acqua a catinelle!!! X il resto appoggio la politica degli hobbit grande e medio: giacche coi cappucci e cappellini impermeabili!!! Perciò non siete soli Elasti-famiglia nei problemi cogli ombrelli!!! =0)

  7. A volte è difficile essere terzi figli, si ha tutto di riciclo e nessuno fa gran caso a te, ce ne sono almeno altri due che strillano ben più forte.
    Ma avere una cosa nuova, solo propria e tanto desiderata è bellissimo, è rivincita contro i fratelli maggiori, è gioia pura.

    1. vero…io sono l’ultima di quattro… Credo di aver avuto dei vestiti SOLO miei (cioè nuovi/ di prima mano) soltanto verso i 15 anni. Se andava bene erano di seconda mano (cioè usati da mia sorella), altrimenti erano già usati dai tre precedenti 🙂 Ma nelle famiglie numerose è giusto così. 🙂

  8. ti è scappata una maiuscola…c’era qualcosa di strano…
    cmq non ancora inizia la stagione e ho già comprato due ombrelli e la mia piccola porta tutte le mattine con sè l’ombrello aperto da casa alla macchina perchè, si sa, “gli ombrelli mamma riparano dal freddo”, anche se non piove…

  9. Ah, speidelman…ne so qualcosa, il mio bimbo (4 anni a dicembre) con il suo “omblello di speidelman” fa gli spettacoli in cucina…lo rotea e lancia, e io ho sempre il terrore si faccia male o rompa qualcosa…ma il suo viso felice e furbetto e’ una gioia!

  10. Ieri sera ho guidato sotto un temporale assurdo, ma adesso che leggo della felicità dello Hobbit piccolo, potrei anche rifarlo volentieri. Me lo terrò a mente. Un bacione all’Hobbit piccolo!

  11. Il mio quattrenne spera sempre che piova per andare all’asilo col suo ombrellino blu…!!! W le piccole cose che rendono felici.

  12. Il sorriso e il sonno profondo di un bambino, credo che poche cose in natura li possano eguagliare!
    devo avere una tonnellata di foto fatte quando le guanciotte sono abbandonate al riposo del guerriero o ridono con quella luce negli occhi aperti con purezza e avidita’ al mondo

  13. Hai rappresentato un’immagine bellissima… Come averla vista. Poi dici “perché leggi nonsolomamma”. Comunque morte agli ombrelli, che ti fanno venire il gomito del tennista e quando li chiudi per salire in macchina, in tre secondi sei zuppo come se non l’avessi mai avuto. Certo forse con quello di Spaidelman è un’altra cosa effettivamente…

  14. Che bellezza!!!
    Ricordo il mio primo ombrello, per il quale ho tanto rotto…
    Era uno di quegli orridi ombrellini di plastica trasparente con sopra i puffi, o qualcosa di simile.
    Non ho idea di come abbia fatto a convincere la pragmatica britannica madre a comprarmelo.
    Ricordo molto bene che durò un giorno, si sfasciò ingloriosamente.
    Meno male che quel tipo di ombrello anni ’80 non è più in voga…sarebbe stato troppo brutto se l’omblello di spaidelmen si fosse rotto al primo giorno
    L’hai raccontato benissimo e ora vedo un pupattolo saltellante stile “Cantando sotto la pioggia (che non c’é)”
    Bello

  15. Ciao Elasti, anch’io non vada proprio matta per gli ombrelli, li scordo qui e là, li trovo anche un po’ troppo esosi a volte, non perchè effettivamente lo siano, ma per il pensiero del “20 euro per un oggetto che userò due volte, e poi dimenticherò chissà dove”.
    Poi devo aggiungerci il commento di un’amica tedesca che, in una giornata piovosissima, di fronte alla mia proposta di spostarci in macchina, ha indossato il cappuccio della sua giacca dicendo “non si è mai sciolto nessuno sotto la pioggia”. La scorsa primavera, un giorno che pioveva, ne ho acquistato uno rosso a pois bianchi, carinissimo, uno di quegli oggetti che sembrano avere una certa personalità…. peccato poi non ce l’abbia mai con me quando serve!
    Mitico hobbit piccolo, questi bambini pieni di meraviglia, per tanto poco!
    bea

  16. Sentire, a 35 anni, la voce del tuo capo che dalla finestra ti urla: “Dottoressa, la pianti di saltare nelle pozzanghere, non è mica una bambina!!”, E vedere quasi dieci anni dopo tua figlia che con stivaloni e ombrello di Peppa PIg va all’asilo di pozzanghera in pozzanghera..Questa è vita!! PS. Io gli ombrelli non li uso: avete mai provato a vivere a Venezia con la pioggia???

      1. Potresti considerare il Lido di Venezia. A 15 minuti da S.Marco i turisti ci sono solo d’estate e durante la mostra del Cinema.
        Io comunque a Venezia li uso gli ombrelli. Ne ho uno a pois che parla di me.

  17. l’ultima frase e’ bellissima!! leggere “e a elastigirl è venuta voglia di regalargliene cento di ombrelli rossi, perché lo spettacolo della felicità non finisse mai” mi ha riempita di gioia in questa giornata grigia, brutta giornata milanese/brianzola (casa e lavoro).
    mi ci sono ritrovata quando sento ridere di gioia la mia bambolina 2enne, anche lei iperfelice quando puo’ usare il suo ombrello.

  18. Bellissimo….sono post come questo che mi ricordano perchè ti leggo! Bello, bravissima!
    (W la nonna che arriva dove i genitori integralisti non arrivano!)

  19. Ciak ciak. E’ il rumore degli stivaletti rossi nelle pozzanghere. E la gara è tra chi fa gli schizzi più alti e larghi. Tra me e i miei figli. Guerra agli ombrelli.
    Roberta

  20. A me gli ombrelli sono sempre piaciuti, specialmente quando ce n’è uno per due 🙂 mi piace stare abbracciata lì sotto “stretta stretta vicina vicina” cercando di fare i passi della stessa lunghezza e tirando l’ombrello dalla tua parte per non bagnarti troppo

  21. Amooorreeeeeeeeee, me lo immagino!!!!
    Xò che modi…. ma povero piccino che ti costava esaudire questo desiderio!!!!! 😉

    1. ma se fosse stato esaudito alle prime richieste non sarebbe stato un grande desiderio con annessa gioia incontenibile nel vederlo finalmente realizzato

  22. I nonni hanno la capacità di portare alla ribalta dei primi posti nella speciale classifica “cose da fare/decisioni da prendere/appuntamenti vari” i punti che noi avevamo inserito in coda alla lista… Forse perché sui punti normalmente in Top-Ten loro non possono/vogliono intervenire o forse perché riescono a guardare le cose da un altro punto di vista, un occhio speciale che a noi manca completamente… Belli i nonni, spesso i miei figli mi fanno capire che hanno bisogno di stare un po’ con la nonna e possibilmente senza di me!

  23. Io non so se adoro o meno gli ombrelli visto la frequenza con cui li semino in giro, però ho amato talmente il mio ombrellino di plastica trasparente che quando ne ho trovato uno da adulta l’ho subito comprato e il pensiero ed il cuore sono volati a mamma che mi attendeva all uscita da scuola nei giorni di pioggia. Mamma, ovunque tu sia, ti voglio bene, mi manchi!

  24. Ricordo la prima volta, un paio d’anni fa, che ho portato il mio primogenito (ora 4 anni) a “scorazzare” nelle pozzanghere dotato di stivali di gomma nuovi fiammanti. Non dimenticherò mai il suo sorriso, le sue risate, gli occhi lucenti: gioia incontenibile, felicità allo stato puro…
    E ti accorgi che quella felicità dà un senso alla tua vita. 🙂

  25. Tenerissimi tutti!
    A mia figlia non è necessario aspettare la pioggia per usare gli ombrelli……………li apre in casa per fare una grande capanna e poi tutti lì sotto a fare merenda! Per fortuna non siamo scaramantici.
    Ti abbraccio.

    Lory

  26. il mio grande odia e ha sempre odiato stivali, impermeabili, ombrelli.
    la piccola è incontenibile quando con una divisa rigorosamente rosa ( impermeabile più lungo di lei, stivaletti di gomma e ombrellino di peppa pig) salta in tutte le pozzanghere. è indescrivibile la felicità di un bimbo!

  27. E’ bello il colore dei sorrisi dei bimbi, e’ buono l odorino dei loro corpi, e’ acceso il colore dei loro pensieri ……e’ una cartolina bella da portare sempre nel libro dei ricordi.

  28. Singing in the rain…Carissima Claudia, soon certa, certissima, che lo hobbit piccolo ricorderà molto bene questo episodio come uno dei momenti più belli della sua vita…fidati..ci sono passata!!! 😉

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