lui è tornato, dopo otto giorni interi altrove, un po’ a londra, un po’ a new york per una conferenza e poi ancora a londra. ha aperto la porta, con il suo zainetto in spalla (come ha fatto a stare via otto giorni otto con un solo zainetto in cui dentro ci sono anche un computer portatile e almeno 500 pagine in fotocopie?), con il suo sguardo felice e stralunato, con una fame da lupi ché, quando viaggia, si dimentica di mangiare per giorni.
ha varcato la soglia di quella che dovrebbe essere casa sua, per ritornare dalla sua famiglia, dai suoi affetti e dal suo focolare.
e ha trovato:
uno hobbit grande che vomitava in un catino rosso, accasciato e devastato sul divano, in tinta con il catino.
una au pair, detta nina, che usciva con un cappellino di lana calato in testa e un enorme basso in una custodia che sembra una cassa da morto, ancor più grande del già mastodontico strumento. tuttavia essendo altissima e giunonica pure lei, nel complesso, forme e proporzioni del quadretto erano piuttosto armoniche, seppur smisurate.
uno hobbit di mezzo che farneticava e discettava, davanti a un programma di meteorologia, dei 32 gradi della provincia di gnana, comparandoli con i 29 di kkhoutsiri e con i meno 4 di deepwater, ignorando in quale parte del globo siano collocate suddette località dallo straordinario interesse climatico.
uno hobbit piccolo che urlava, seduto a tavola, ben oltre l’orario di fine cena, perché voleva lo yogurt con i cereali al cioccolato dentro.
una elastigirl, sull’orlo di una crisi di nervi, che spiegava per la dodicesima volta al piccolo che, se non avesse mangiato quelle ultime polpette al sugo ormai gelide rimaste nel piatto, non avrebbe avuto diritto ad alcun yogurt con cereali e che avrebbe potuto piangere per ore senza alcuna speranza di ottenere nulla al di fuori degli accordi pattuiti.
elastigirl ha pensato che, in quell’esatto momento, se fosse stata al posto di mister i, avrebbe richiuso la porta e sarebbe fuggita.
per fortuna lui, invece, è rimasto.
ps di servizio: domenica 8 marzo alle 17, elastigirl parteciperà a un incontro alla casa della cultura a milano dal titolo “il corpo che nutre il cuore e la mente”. ci sarà anche silvia vegetti finzi. qui i dettagli.
Secondo me tutte le famiglie sono un po’ disfunzionali. E in fondo quei “difetti” ce la fanno mancare quando siamo via per qualche giorno. 🙂
Sarei scappata anche io, per molto meno. Lo penso e non lo faccio mai… perché la nostra famiglia disfunzione è sempre la nostra (e se qualcosa non quadra sarà anche nostra responsabilità) ma poi cosa ci sarà mai di anomalo in un po’ di sano caos?
Se dopo otto giorni di assenza, anche se per lavoro, fosse fuggito perché la famiglia era sottosopra sarebbe stato un delinquente.
Beato lui che si può occupare solo di sé stesso in media tre giorni alla settimana e bearsi per i restanti giorni della sua splendida famiglia. Chiamalo bischero.
veramente….
Solo a leggerti mi si rizzano i capelli. Povero hobbit grande! Spero sia passato tutto.
Mister i vi ama così come siete, anche lui poi non è tanto giusto giusto. Quindi siete abbinati benissimo tutti quanti, au pair compresa.
Vi adoro!
Ecco come il personal motivator si è tramutato nello spazio di 24 ore in personal devastator. :-))
Bellissima!
Mamma mia, ma come fai a gestire tutto questo da sola e senza rancori verso il compagno giramondo..?! Chapeau!
Dovrei insegnare qualche trucchetti a tuo figlio. Quando ero piccola io stavo seduta tranquilla a tavola con la sfida negli occhi. Ti stancherai prima tu. Tanto prima o poi dovrai nutrirmi. Ero capace di stare per ore seduta composta a tavola fissando il vuoto senza toccare il cibo. È una gara di resistenza.
E ho sempre vinto io perché i genitori non lasciano morire di fame i figli, nemmeno quelli str.zi
Tzè. Sottovaluti la diversità del mondo umano. Io mio figlio lo lascio senza pasto senza alcun rimpianto! 🙂
franz: io ho un amico bello alto e proporzionato, che mangia UN SACCO (tipo: 3 etti e mezzo di pasta) ma non ingrassa
I suoi genitori l’hanno ottenuto col TUO metodo: quando faceva I capricci per finire la papa, dopo un po’ gliela toglievano di mano e la finivano loro
ha smesso SUBITO e ha cominciato a mangiare tutto 😀
Claire
io quando avevo ‘finito’ – cioe’ non volevo piu’ mangiare – mi sdraiavo sulla sedia accanto alla mia, sempre vuota perche’ eravamo in 5 e il tavolo era da 6
era una gara di resistenza che vincevo io
ma la posta in gioco era il contrario: io non volevo alter cose da mangiare, io ero ‘sazia’ e l’ansia iperprotettiva dei miei genitori no
Claire
Io me lo immagino Mr.Incredible nell’attimo prima di aprire la porta che fa un bel respiro profondo… e che una volta varcata la soglia pensi “Bene, tutto nella norma…”
M.
ma perché disfunzionale?
sempre una gran consolazione vedere che non sono solo i miei figli a fare i matti. Ieri il mio piccolo è rimasto senza cena, dopo aver urlato come un pazzo rifiutando la pasta perché voleva il “gurst”
E’ una crudelta’ far mangiare le polpette fredde al sugo.Sono cattive..Il mangiare è piu’ che altro una lotta di potere fra genitori e figli.Mio figlio,inappetentissimo bambino ,quando ha compiuto i 12 anni poco ci mancava mangiasse anche noi.Ora a quasi 40 è una bella bocca ed un fine gourmet.
Coraggio
Attendo in gloria il momento in cui l’appetito famelico ci sovrasterà tutti…qui si va avanti con tre penne alla pomarola (frutto di lunga trattativa eh!) ogni due giorni. Coraggio!
Elena, condivido in pieno il tuo desiderio e ti sono vicina 🙂 Identico anche qua!
coraggio!
ero una superinappetente, dalla nascita ai 15 o 20 anni, non ho idea…
mio papa’ mi chiamava ‘Biafra’ (in quella zona all’epoca c’era la carestia) perche’ secondo lui ero piccolo e magra
e invece non mi sono mai ammalata e sono venuta su sana e robusta!
guardate che magari se no ne vogliono piu’ sono sazi!!!!
(io non ne volevo piu’ perche’ ero sazia, e non era verdura, quella su cui litigavamo: erano carne (bleah!) e pastasciutta (bleah!))
Claire
Claire, uguale anch’io.
Da bambina volevo mangiare solo latte, latticini e frutta.
Non mi piacevano nè carne, nè pesce nè pasta.
Adesso mangio tutto e con gran piacere.
Io sono contraria ai capricci, ma se un bambino non vuole più mangiare quello che ha nel piatto non insisterei. Sinceramente preferirei mandarlo a letto digiuno che stra-sazio con rischio indigestione.
Stefania ci consoli 😉
io martorizzo i miei figli con le verdure!!! poveri, però è lo stesso modo in cui mangio io…quando vanno a casa degli altri, divorano il cibo, sempre più condito/ripassato/burroso di quello che gli preparo io!!!
Forse non a tutti è chiaro che Elasti non vuole costringere il pestifero e meraviglioso bimbetto a mangiare per forza le polpette. Il fatto è che il frugolo vuole un’altra cosa (latte e cereali) AL POSTO delle polpette. Indi il principio enunciato è quello sano di ogni madre educativa e normativa: no. Se hai fame mangi le polpette e, se hai ancora fame, puoi chiedere altro, anche il latte e i cereali.
Se non hai fame molla lì. Ma non puoi avere qualcos’altro al posto di quello che ti ho dato.
Facile, no?
quanti soprusi in nome dell’educazione. Ma chi mai si permetterebbe di costringere un adulto a mangiare qualcosa di cui non ha voglia, rinunciando a un’altra di cui ha voglia?
direi che se in una famiglia qualcuno, occasionalmente, non vuole quello che c’è ma qualcos’altro, si può fare. eccezionalmente. ma se tutti, ogni volta, s’incaponissero a volere altro, che si potrebbe fare? i pasti anarchici? e chi cucina? forse un po’ di educazione non ammazza ma, appunto, educa a stare insieme
Noi adulti ce lo diciamo da soli: non mangiare la cioccolata! Mangia l’insalata!
Dopo otto giorni di assenza sarebbe dovuto restare anche di fronte a una valanga addomonale prodotta da uno qualunque dei figli.
Se é stufo delle polpette e vuole lo yoghurt ai cereali, passione ereditata dalla mamma tra l’altro, io l’accontenterei, mica ha chiesto caramelle o schifezze!
Boh non lo so: polpette = proteine, yogurt e cereali = prevalentemente carboidrati e grassi… dipende da come ha mangiato il resto del giorno
In ogni caso io voto per il ‘finisci le polpette poi se vuoi mangi altro’
claire
Io da piccola ero sottopeso. Molto sottopeso. Mangiavo solo pomodori, chissà perché, e rifiutavo qualsiasi altra cosa. Sono cresciuta ugualmente. Adesso sono sovrappeso, tanto sovrappeso. E tanto per dar la colpa a qualcuno della mia voracità mi chiedo se io non sia diventata così anche per colpa di tutte quelle cure ricostituenti che mi hanno propinato. 😦
Argh! L’oliodifegatodimerluzzo!
Io sono un po’ sovrappesino non direi tanto, alcuni vestiti mi si chiudono ancora.. dici che e’ per quello? Che NON agisce sul momento ma ti rimane dentro e salta fuori sul piu’ brutto quando non hai piu’ tutta la giornata libera per correre e saltare (e smaltire)?
COMUNQUE la mia ginecologa mi ha detto che una volta come ricostituente alle donne facevano iniziezioni di ormoni maschili, il che faceva venire loro dei lunghissimi peli
Come dire: siamo state fortunate!
Claire
Mi chiedo anche io come fai a gestire 3 figli piccoli da sola senza rancori per il tuo giramondo. Scappare?E dove doveva andare se non in tuo soccorso elastiiiii?!
Una famiglia meravigliosamente disfunzionale. E un Mr I che sa quanto sia meraviglioso tutto ciò.
Oh mamma che scena gli si è parata davanti. Io avrei preso l’occasione del suo arrivo per prendermi una pausa.
è la prima volta (se non ricordo male) che scrivi dei capricci a tavola. se non ci fossero quelli allora si sareste una famiglia disfunzionale….