Nonsolomamma

gomito a gomito

in questi giorni l’elasti-casa è un accampamento. ci sono i tre hobbit che razzolano lasciando ovunque tracce del loro passaggio, c’è nina, la ragazza alla pari che è la più alta e la più grande di tutti anche se per età è la quarta più giovane, c’è eliza, la ragazza alla pari dell’anno scorso, in visita in europa dalla comunità hippie del massachusetts dove vive dentro una casa di fate nel bosco, c’è mister incredible, rientrato nella notte da londra, e c’è elastigirl che cerca disperatamente luoghi tranquilli in cui lavorare e pensare in solitudine.

tuttavia gli hobbit stanno meglio nel caos e sono sempre e comunque convinti che the more, the merrier, mister incredible, abituato a un’infanzia e a una adolescenza in una incontenibile famiglia del sud, è in grado di isolarsi anche al centro di un campo da calcio durante la finale dei mondiali, nina usa delle cuffie enormi che la preservano da qualsiasi interferenza, ed eliza ha lo sguardo luminoso, sognante e stralunato di chi è in vacanza, strutturalmente tende alla felicità e alla pace dentro e fuori e non si lascia turbare da alcunché. elastigirl, invece, lei no. lei non si abitua, lei si fa prendere dal panico se l’entropia prevale, lei è cresciuta da figlia unica e ancora non si è abituata alla condivisione degli spazi, dei silenzi e del cioccolato. lei ha bisogno di silenzio e il rumore la soffoca.

così questo pomeriggio ha cercato disperatamente un angolo tranquillo, invano. allora è entrata in camera da letto e ha trovato mister incredible, che lavorava semisdraiato, concentratissimo, serissimo, con il computer sulle gambe, ascoltando a ripetizione la sua nuova ossessione musicale super trash, che si chiama el taxi ed è cantata da tra tamarri di raro talento di nome osmani garcia, pitbull e sensato.

“ho l’ansia. qui fuori è il caos universale e non c’è un angolo per lavorare tranquilla. posso mettermi qui accanto a te con il mio computer?”

“ma certo, elasti”

“grazie. sei un amico”

“figurati”

“ehm…”

“cosa?”

“non è che puoi abbassare questa… immonda roba?”

“è una canzone fantastica. ce l’ho in loop da quattro ore”

“ecco. appunto. allora puoi anche fare una pausa intanto che sono qui io…”

“certo che tu sei veramente un debito: ti si dà una mano e ti prendi il braccio e vuoi dettare legge…”

“è che ho bisogno di tranqullità. mica per tanto tempo…”.

così si sono messi vicini, semisdraiati uno accanto all’altra, con i rispettivi computer sulle gambe. come quando erano studenti e condividevano spazi piccoli e a volte inospitali ma erano felici di stare un po’ schiacciati uno addosso all’altra. ed è stato bello anche oggi, come allora. se si fa eccezione per quei tre tamarri che cantano el taxi.

34 pensieri riguardo “gomito a gomito

  1. Che carini gomito a gomito. Certo che trovare pace in una famiglia così grande e caotica è un’impresa! Anche a casa mia, con solo due figli e tanto spazio non si sa dove sia un angolo per pensare e lavorare… perché è dentro che la pace è finita.

  2. Il silenzio è il mio desiderio assoluto, ma da queste parti c’è chi parla anche nel sonno. Mia suocera sostiene che tra qualche anno rimpiangerò questi momenti di caos e odierò la solitudine. Mah!

  3. Già lo scrisse Virginia Wolf: per coltivare il proprio talento ogni donna dovrebbe avere “una stanza tutta per sé”

  4. Povera piccola. Mi verrebbe voglia di dire ” vieni qua da papà”
    Scusa, almeno solo per oggi lasciamelo scrivere.

  5. ehm elasti mi vuoi ancora bene se ti dico che lavoro con le canzoni in loop pure io?? 😀
    (io pero’ uso le cuffiette per rispetto dell’universomondo)
    Claire
    PS
    Ti prego dimmi che siete finite a fare l’amore.. da lavorare gomito gomito a fare l’amore il passo e’ breve ed io sono gia’ commossa

    1. claire, lo sospettavo che lavorassi con la musica in loop nelle orecchie. deve essere una caratteristica di voi studiosi pazzi. per quanto riguarda l’epilogo, sarebbe stato di certo come dici tu, se solo non ci fossero state cinque persone oltre la porta che, in ordine sparso, mettevano la testa dentro la camera per chiedere cose inutili…

      1. vabbeh ho letto solo ora: ho avuto 4 giorni per sognare 😉
        Ti auguro presto altre ottime occasioni
        Claire

  6. Ho riso fino alle lacrime a veder nominata el taxi! Perche’ e’ sul serio la peggior tamarrata del ventunesimo secolo e non esattamente sottofondo da lavoro…ma poi come fa mister i ad ascoltarla fermo e concentrato? Io se la sento mi shakero tutta, guidata dalla mia parte tamarra! 🙂

  7. Ciao Elasti!
    Io non commento quasi ma ti leggo sempre con devozione. 🙂 mi piaci un sacco anche se sono l’esatto opposto tuo. Ma oggi non ho resistito dovevo dirti che appena finito di leggere il post mi sono sentita in dovere di andare a sentire El Taxi.
    Le tamarrate pazzesche mi attirano moltissimo. E questa è proprio una gran tamarrata!
    Buon Pomeriggio 😀

  8. Si dai ha un bel ritmo ci sono tamarrate e tamarrate. E anche il video ha un suo perché, come quelle cose che sono talmente kitch da diventare bellissime. Comunque e’ ascoltabile, magari non lavorando

  9. Oggi non è uscito D che brutto sabato! Comunque la settimana scorsa ti ho detto che avevo la casa invasa da figli e amici dei figli io sono andata a dormire a casa dei miei!

  10. Domenica mattina con D! Che dire è stata la festa del papà ci stavano proprio quei ricordi! Comunque anche io sono fissata con gli odori! Credo avrei potuto fare il naso di professione! Non tocchiamo argomento lavoro, università… Buona domenica a tutti ! Sai comunque tuo padre aveva un bellissimo viso!

  11. Beh elasti… con 2 tate presenti bastava chiudere la porta a chiave! 😉 10 minuti e via! O sono troppo pochi per voi? :)))

  12. Uguale…
    – Figlia unica.
    – 3 figli (ma tre i tre c’é una femmina, che nella pace familiare non sposta l’asticella di un millimetro, te lo assicuro)
    – 2 gatti (ma loro sono sileziosi)
    – Marito proveniente da famiglia numerosa
    Ora abbiamo tanto spazio, viviamo in Germania in una casetta con stanze e piani dove “sparire” per qualche tempo. Ma tra 4 mesi rientreremo in Italia, e seppure il nostro appartamento al 5° piano é sicuramente spazioso, non offre cosí tanti posti dove nascondersi e io giá temo l’affollamento!!!! Fisico e acustico…

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