Nonsolomamma

su e giù

sabato ha lavorato a roma tutto il giorno poi, la sera, ha preso un aereo, è arrivata a milano, ha preso una macchina e ha raggiunto gli hobbit che erano con nonna J e artù in campagna. li ha trovati in pigiama che le correvano incontro sul prato, scalzi, al buio e, quando li ha visti, è stata così felice che sarebbe stata alzata a ballare insieme a loro sul quel prato tutta la notte.

domenica hanno giocato, raccolto amarene, mangiato amarene, snocciolato amarene fingendo che il succo fosse sangue, fatto indigestione di amarene e preparato marmellata di amarene. e alla fine hanno odiato le amarene. hanno letto un libro su un mostro che abita su un isola e ripassato i verbi. poi, la sera, lei è partita per milano e proprio non ne aveva voglia.

lunedì mattina lei ha lavorato a milano all’alba poi ha preso un treno ed è andata a roma dove è stata chiusa dentro uno stanzone dai soffitti altissimi fino a sera, truccata e vestita da sciantosa. poi ha preso il car sharing sentendosi la donna più stravolta ma anche più inserita e integrata dell’universo, e si è diretta verso la casa che occupa, non abusivamente, in zona san giovanni. si è fermata a comprare del cibo pronto e un solvente tossico per togliersi il rossetto. deve essere svenuta verso le nove, dopo una chiacchierata lunghissima e demenziale via skype con un mister i a londra.

oggi era in semi-vacanza, ha lavorato un po’ e poi ha deciso che roma è troppo bella per non approfittarne. così si è messa le scarpe da jogging e si è vestita come un’americana in gita e ha camminato fino a campo dei fiori e poi ancora, perdendosi e ritrovandosi. e ha pensato che la solitudine è una pratica benefica e insidiosa che va esercitata più spesso per abituarcisi.

ora vedrà il telegiornale che romperà questo gran silenzio dentro e fuori.

25 pensieri riguardo “su e giù

  1. Pero’ la solitudine, quel riappropriarsi un po’ di se a volte fa un gran bene. Avrei bisogno di un po’ di beata solitudine, non troppo, giusto un pochino per riuscire a sentire quello che mi dice la testa che con questo frastuono non lo capisco più

  2. vivere da soli, per un breve periodo, che sembra quasi rubato, dà un senso di indipendenza e fiducia in se stessi incredibile. sembra che ci si stia riappropriando di una vita spesso fagocitata dalla famiglia (sia pure amatissima)

  3. ciao,
    mia moglie Stefania è una brianzola che vive per colpa mia a Roma da quasi 10 anni….e segue il tuo blog da anni…io lo seguo per interposta persona e spesso ho discusso con stefania di quello che scrivi…
    quando ha letto che sei a roma e nel nostro quartiere ha gioito…
    io le ho detto: “invitala a cena!”
    lei risponde:”ma sei scemo…non verrà mai..”
    Io ci provo lo stesso…in cambio promettiamo: cena e racconto di tante cose da vedere che non troverai nelle guide (il marito romano serve a qualcosa), più dritte sul quartiere,…ovviamente siamo romani atipici come tutti i veri romani 🙂

    Benvenuta a Roma
    Davide
    p.s. se vieni a cena guadagno 1000 punti con mia moglie…e dimostrerai che quello che pensa mia moglie di te è vero 🙂

    1. Si vabbè, arriva lui fresco fresco. Io mi sono appostata 2 anni fa in zona Quirinale, poi alla presentazione per Amref, poi alla Rai, ora bazzico casualmente “zona San Giovanni”. Il fan stalker è un lavoro serio, mica te la cavi così!

    2. cari stefania e davide, datemi una mail così vi rispondo in pvt. intanto grazie!!!! ps scrivetemi a elasti AT nonsolomamma.com

  4. Bella la solitudine ogni tanto, ti capisco perfettamente!! Forse non centrerà niente con il tuo post, però leggerti mi fa venire voglia di tenere un diario ultimamente, così da non perdere pezzi di memoria e di vita per strada…non un blog, proprio un diario…lo so che sono arcaica, ma non credo che quel che mi succede possa essere di qualche interesse per gli altri…chissà se riuscirò a farlo… 🙂

    1. che hai contro quelli che tengono un diario?? 😉
      non e’ arcaico per un tubo!
      Io ho sempre scritto da quando so scrivere, il mio diario ha avuto diversi supporti, carini ed appropriate, sgarrupati, grandi, piccolo, elettronici… ma c’e’ sempre stato e sempre ci sara’!
      fallo, fallo: e’ una cosa bellissima e aiuta un sacco, a me fa stare bene…
      Claire

      1. Davvero, ancora? Io ho tenuto diari per tantissimi anni, anche i miei erano di ogni tipo, ho anche aperto un blog ma la dimensione pubblica trovavo che togliesse spontaneità allo scritto dunque dopo poco l’ho chiuso…. mi manca tenere un diario, perché è vero che fa bene… ma non mi viene più voglia… hai qualche consiglio per ricominciare? 🙂

      2. cara keiko
        il diario e’ un piacere e se in questo preciso momento non te ne viene voglia rispettati e aspetta che ti torni!
        io poi non scrivo sistematicamente tutto quello che mi capita, ma solo quello che mi ‘tocca’
        di fatto a me serve per buttar giu’ I pensieri, metterci ordine, trovare la soluzione ai problemi, collezionare le idee che la gente che leggo in giro mi da, sfogarmi prima di esplodere o di far qualcosa di insensato…
        per me e’ proprio una esigenza istintiva
        anche io ogni tanto smetto perche’ mi sento patetica o perche’ trovo che il diario mi aiuti a lamentarmi o a concentrarmi sulle cose negative
        ma poi patetica de che??? siamo come siamo, sarebbe figo (forse? non so..) essere perfette, bellissime, di successo, mai un pensiero fuori posto, mai un sentiment inappropriate, tutte capaci di passare attraverso la vita con maestria come il nostro navigator satellitare attraverso il centro di Milano
        ma mica e’ cosi’ la realta’… ci sono gli alti, I bassi, gli errori nostril e degli altri, I periodi di merda, I colpi di fortuna, le ingiustizie, quello che otteniamo perche’ ci siamo impegnati tanto e quello che invece ci arriva facilmente, I periodi in cui ci sembra di poter essere da esempio all’umanita’ e quelli in cui non ci suicidiamo solo per ragioni etico-idealiste ma ci disprezziamo…
        ecco, io credo che il diario serva a tenere traccia di tutto questo e a dirci in ogni momento che meraviglioso equilibrio di volonta’ capacita’ fortuna aiuti degli altri siamo per stareal monto
        avete presente un aereo? noi lo vediamo li’ perfetto in volo, ma di nascosto da noi mille sistemi automatici controllano e soprattutto correggono in ogni momento I suoi parametric, per evitare che soccomba alle turbolenze o al malfunzionamento di qualche apparato
        il diario e’ la nostra scatola near e chi lo dovesse trovare dopo la nostra morte dovrebbe solo averne rispetto e ammirazione, inginocchiarsi e dire: questo e’ un uomo! (o questa e’ una donna)
        Claire

      3. hai ragione, so che è una cosa bellissima, da piccola lo tenevo in qualche periodo, è che adesso ho paura di non trovare il tempo, ma ci riproverò…grazie 🙂

      1. L’anno scorso ho buttato due diari Moleskine che contenevano la mia vita dal 2001 al 2004. L’ho fatto perché rileggere certe cose che ho fatto e pensato mi faceva sentire stupida e all’idea che mi potesse accadere qualcosa e qualcuno avrebbe potuto trovare quei diari e leggerli mi metteva un’ansia incredibile. Però anch’io penso che dovrei rimettermi a scriverne un altro.

  5. la solitudine…ecco ci stavo pensando proprio oggi. marito in viaggio di lavoro e due figli invitati a contemporaneamente a cena da rispettivi amici. sono 9 anni che aspetto questo momento e ora mi chiedo che fare di questa nuova ritrovata libertà. cinema? pedicure dalla cinese aperta a oltranza? altro? boh….

  6. venerdì pomeriggio scorso: bambina ad una festa di compleanno che non finiva più, marito al lavoro che non finiva più e io? shopping che non finiva più, con l’aggiunta di un aperitivo con un’amica carissima che non vedevo da mesi (eppure abito in una piccola città di provincia) …e che pure non finiva più…assolutamente da ripetere al più presto

  7. bello scoprire la gioia dell’incontro casuale, dello strano, del prodigioso, oltre l’esperienza pietrificata in una ripetitività noiosa e spesso priva di senso…

  8. Camminare è ciò che più amavo fare nella mia vita romana: mi sentivo piccola piccola, solo un pezzetto di un universo e di un tempo infinito; eppure in mezzo a tanti, mi scoprivo sola e mi sentivo bene…grazie per avermi ricordato quella sensazione. Soprattutto per avermi distolto dalla mia routine quotidiana, che in questo periodo è ricca di eventi di fine anno ma anche di… ciliegie da snocciolare 😉

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