“io lo so che non ce la faRò mai”
“a fare cosa, hobbit piccolo”
“a impaRaRe l’alfabeto!”
“ma certo che ce la farai! perché ti vengono questi pensieri?”
“peRché andRò a scuola e non sapRò faRe niente. io lo so. e saRà un gRosso pRoblema…”
“ehi! che dici? tu sei bravissimo!”
“macché”
“sai fare un sacco di cose, tu!”
“non è veRo!”
“sì che è vero! vuoi saperne qualcuna?”
“dai”
“sai già leggere”
“non è veRo”
“sì che è vero! cosa c’è scritto qui?”
“c-R-e-m-a”
“vedi? e sai anche scrivere le lettere”
“ma non sono bRavo”
“sei bravissimo!”
“mpf”
“e poi parli in inglese”
“non è veRo. faccio finta”
“farai finta ma ti capiscono!”
“a volte”
“io credo che tu sia un bambino molto in gamba”
“no. sono un disastRo. e non so nemmeno andaRe in bici senza Rotelle. così non posso andaRe a scuola”
“a parte che si può andare a scuola anche senza sapere andare in bici senza rotelle e poi, se ti va, ti insegno”
“è inutile. non ce la faRò mai. a impaRaRe l’alfabeto”.
sarà che è sempre stato il piccolo, a casa e fuori. sarà che ha sempre fatto cose più grandi di lui. sarà che due fratelli maggiori sono ingombranti. sarà che essere il numero tre è una buona scusa per restare nelle retrovie. sarà che l’insicurezza è una piantina velenosa che va estirpata sul nascere. sarà che aveva nascosto bene, fino a ora, le sue fragilità.
lo hobbit piccolo ha bisogno di un’iniezione di fiducia, di una dose extra di autostima, di un buon motivatore, di una maggiore consapevolezza di sé e dei suoi talenti, di essere al centro.
questa è la missione dell’estate.
Il mio è quasi coetaneo del tuo (nato il 12/12) e anche lui va in elementare da settembre. Lui è abbastanza tranquillo, nella bell’incoscienza della sua sindrome di asperger. Io non dormo…
Mi sento di risponderti, anche se non so bene cosa dirti: forse può farti piacere sapere che qualcuno ha colto le tue ansie. Non ho figli con tali problemi, ma per esperienza posso dire che grazie al lavoro e alla collaborazione di preparati insegnanti (e per fortuna ce ne sono), spesso si assiste ad un inserimento naturale e funzionale di bambini speciali nel gruppo classe. Ti auguro che vada tutto per il meglio. Per ora godititelo così, l’elementare cambia tutti. Un abbraccio
Grazie.
Ci riuscirete!
Un abbraccio forte forte a questo cucciolo che sta diventando grande.
Noi invece abbiamo una Sofia che in quanto ad autostima fa invidia anche a me a volte.
Stessi genitori di Eleonora, ma è andata in un altro asilo. Che sia merito delle maestre? 🙂
Questo cucciolo mi fa una grande tenerezza, mi ricordo che l’anno scorso non voleva andare al campo perché nessuno lo capiva o almeno lui si sentiva non capito. Raccontavi che ballava appena sentiva una musica e poi Eliza ha detto che il loro primo incontro muto si è risolto con la danza, ha interpretato che quando le parole non bastano si può comunicare con il corpo. Ha due fratelli gradassoni e ingombranti, talvolta si deve intervenire senza essere visti. Buona missione.
su su una bella iniezioni di sangue pugliese e vedi come gli da lo sprint!!!!!!!!
anche la mia piccola di 5 anni a volte fa la “timidona” ma sotto sotto buon sangue non mente!!!!!
Leggigli (anche) “il cane che non sapeva abbaiare” di Rodari.
Adoro Rodari, ma questo non l’ho letto…provvederò quanto prima, grazie per questo bel suggerimento…
grazie mille! glielo prenderò e leggerò.
elasti sloggata
Che tenerezza!
Il mio Cucciolo,gradasso e ingombrante, dà sempre l’impressione di sentirsi grande e forte,anche perché si deve difendere dai suoi imgombrantissimi fratelli. In questi giorni mi ha rivelato anche lui le sue paure(sarà l’estate),ma poi è partito…in senso reale e figurato. Adesso ha solo bisogno che io lo guardi (e non mi riferisco solo alla bicicletta)
Il primo grande passo è fatto ora che ti ha confidato le sue paure. Sarà che sono terza anch’io ma lo capisco bene.
Se vuoi ti lascio il mio (coetaneo del tuo nato il 20/12) che sta imparando ad andare in bicicletta senza rotelle, ma non sa fare null’altro di tutto ciò che sa fare il tuo (nè leggere, nè scrivere, nè parlare inglese)…
Che la carenza di autostima sia un problema comune dei dicembrini 2009?
M.
E’ il confronto che lo frega!!
Anche il mio n.3 si scoraggia perchè vede i fratelli che fanno certe cose meglio di lui: eccerto!! Sono più grandi, hanno più esperienza!!!! Glielo avremo spiegato mila mila e mila volte ma il concetto fatica a passare.
Comunque la sua faccia tosta non la batte nessuno!!!
Evviva la R!!! Evviva i piccoli di casa!!!
Anche mio marito, di origini pugliesi tanto per restare in tema, è il terzo di tre fratelli, ma decisamente l’autostima non è un suo problema…sarà stata la lotta per la sopravvivenza!! 😉 un abbraccio di incoraggiamento allo hobbit piccolo
Per aiutare il mio futuro scolaro ad acquisire sicurezza, mi e’ stato consigliato di fargli provare le arti marziali! A settembre iniziera’
La mia cucciola è uguale, non ha fratelli ingombranti, si attacca come una cozza a qualsiasi bambino che parla in qualsiasi lingua e si fa capire anche in unno & ostrogoto… ma non vuole andare a scuola! La maestra dice che sono bambini sani, che hanno capito davvero cosa li aspetta l’anno prossimo… sono tenerissimi… noi l’anno scorso li abbiamo voluti “grandi” e loro sano benissimo di essere ancora piccoli…
Se trovi un metodo rapido e indolore per aumentare l’autostima, passamelo! Forse sono un po’ in ritardo col mio primogenito di 9 anni… Le maestre ad un colloquio di III elementare hanno dato la colpa a me…. Sarei troppo pressante… Ma la verità e’ che sono uguale a lui e non so proprio come aiutarlo….?
Per Simo: anche il mio piccolo con problemi comportamentali deve affrontare una nuova scuola ed anche io non dormo la notte…
Guarda il mio ha grossissimi problemi di linguaggio e ipotizzano gia che soffra di dsa -disturbi specifici di apprendimento- ovviamente non da ggià leggere né scrivere e farà molta fatica…anch io npn dormo la notte
Il mio ha già una diagnosi di DMMS: non ho neanche capito bene in cosa consista…abbraccio forte tutte le mamme che non dormono la notte come me!
fantastico: io DMMS non lo trovo manco su google! e ho smanettato mezz’ora sui setting pure!
Ehi ragazzi non facciamoci imprigionare dalle definizioni !
una diagnosi sui nostri figli puo’ servire per aiutare e per anticipare problemi ma non e’ una condanna
la mente umana e’ complessa e l’apprendimento e’ una esperienza complessa
voi adesso non sapete come reagiranno i pupi a scuola quindi rilassatevi
potrebbe anche andare tutto bene
ci sono pupi con disturbi dell’apprendimento che se la son cavata strabene a scuola e nella vita
infine vi ricordo che il mio amico dislessico si e’ serenamente laureato in informatica e ha serenamente trovato lavoro ecc ecc, e che molte diagnosi sui bambini, tipo quella di deficit di attenzione, sono dubbie e dipendono dai medici che le fanno (io da piccola sarei finita sotto ritalin di sicuro! per fortuna 40 anni fa queste cose non c’erano)
quindi come direbbero gli inglese keep calm and go to school! 😉
in boca al lupo a tutti
Claire
la mia “piccola” cinquenne, proprio perchè ha un fratello abbastanza ingombrante, fa di tutto per emularlo. e sebbene negli sport faccia più fatica, a 3 anni ha imparato a sciare e appena compiuto i 5 ha deciso che era arrivata l’ora di togliere le rotelle. vuole scrivere e “fare ho matematica”. è femmina ed è tosta. ma ho fatto veramente fatica a convincerla che andare a settembre in I elementare proprio non era il caso…
Le femmine… quelle della nuovissima generazione hanno VERAMENTE una marcia un più. Stiamo pur certe che quando arriveranno all’età adulta non ci sarà proprio da scherzare con stereotipi e pregiudzi. Per fortuna si va avanti
Ilaria
che bello ragazzi!
speriamo che sia vero!
ce ne vogliono sempre di piu’ cosi’
Claire
Che peccato pero’ che la scuola ispiri ai remigini ansia invece di entusiasmo!
Forse dovremmo chiederci che messaggio passiamo ai piccoli sulla scuola..
Mi ricordo quando ero piccola la figlia di amici dei miei, piu’ piccola di me… i suoi han passato l’anno prima la scuola a ripeterle ‘guarda che devi comportarti bene a scuola’ e ‘vedrai a scuola..’ e questo e quello e lei ad un certo punto: ‘allora non vado!’ 😀
(Rassicuratevi: poi e’ andata benissimo, ha fatto il Classico ecc)
Auguri a tutti i cuccioli che si apprestano ad andare a scuola: e’ l’inizio di un’avventura bellissima, dove si fanno tanti nuovi amici e si scopre il mondo! (il titolo del mio Sussidiario: Scoprire il mondo!). E auguri ai genitori e alle loro ansie. Abbiate fi ducia negli insegnanti, molti sono dedicati e preparati, ne hanno viste di cotte e di crude, sapranno farcela anche questa volta!
Claire
Claire… non c’entra niente, ma ho visto il link che hai mandato qualche tempo fa e mi sono accorta che una delle mie migliori amiche ha lavorato come ricercatrice dove lavori tu (stessissimo posto), si è innamorata di un crucco e vive in Germania da tanto (senza ancora aver imparato il tedesco, lei :-))
Così… volevo dirtelo, perché ora ho capito perché cerco sempre i tuoi commenti: è come sbirciare sulla vita tedesca della mia amica 🙂
Baci!!
ehi – ehm – il tedesco non l’ho imparato manco io! 😀 col Crucco parliamo inglese (lui NON ha imparato l’italiano)
e non posso dire niente della tua amica anche se lo penso :*
perche’ il Crucco si lamenta quando, per ridere, gli mostro ‘esempi di successo di coppie miste’ (cioe’ mie amiche italiane che si sono messe con dei tedeschi e la storia va’ bene): dice che ho bisogno di rassicurazioni esterne 😀
Claire
Sarà bravissimo: solo i più intelligenti si fanno tante domande. A volte perfino troppe…
Martina, coetanea dello Hobbit grnde era così 🙂
Sapevamo che forse avrebbe avuto prolemi di dislessia ancora prima che iniziasse le elementari e così l’avevamo portata dalla logopedista ma questa cosa le aveva abbassato l’autostima.
Invece si è sempre distinta per la caparbietà e impegno e le maestre la hanno sempre presa come esempio da imitare e anche nelle medie delle quali io ero spaventatissima lei ha continuato a farsi valere
con la sua evve moscia mi dicono le prof, alza la mano e discute argomenti 🙂 e io sono fiera di lei 🙂
diglielo!
(che sei fiera)
Claire