Nonsolomamma

accidental poisoning

elastigirl ha un rapporto con il cibo non propriamente sanissimo ma, nel complesso, ha trovato un suo equilibrio, più o meno a metà strada tra il nutrirsi esclusivamente di carote e bacche goji e l’assumere una tavoletta di cioccolato ogni due ore e 45 minuti, di giorno e di notte.
del resto, ognuno è affetto e afflitto da personali nevrosi, quella di elastigirl, se non altro, danneggia solo lei senza coinvolgere altri.
a casa, in italia, idiosincrasie, manie e dipendenze alimentari sono di più facile gestione. le strade sono battute e familiari, i ritmi regolari e prevedibili e il cibo non nasconde insidie e tranelli.
nella città di A, in massachusetts, invece, la spesa è una corsa a ostacoli tra sciroppo di mais ad alto contenuto di glucosio, nascosto nel pane e nei biscotti, ormoni, usati nella carne, clorina e altre schifezze, usate per sbiancare la farina, vitamine, ferro e calcio aggiunti qui e lì per arricchire qualsiasi cosa, pesticidi, spesso da noi vietati, utilizzati su frutta e verdura.
pertanto, pur non essendo vegana, crudista, vegetariana, nella città di A, la scelta dei cibi è un’attività impegnativa e non sempre soddisfacente.
nonostante l’attenzione resti sempre piuttosto alta quest’estate, periodicamente, lei viene colta da mal di stomaco lancinante, mai sperimentato in patria, accompagnato spesso da antiestetici sfoghi in viso, neanche fosse un’adolescente in fiore.
e questi fenomeni, che somigliano a lievi intossicazioni o avvelenamenti, non si manifestano dopo un
banchetto a base di senape, ketchup, hamburger, hot dog e patate fritte cotte nella sugna, o dopo un’abbuffata di gelato al gusto di pasta di biscotto, noci caramellate e croccante alla vaniglia ricoperto di panna farcita di burro di noccioline.
la prima volta è stata male dopo che aveva mangiato lamponi, la seconda dopo un’insalata, la terza dopo dei pomodori buonissimi, di nome kumato, la quarta dopo dei mirtilli. e ogni volta sta peggio della precedente. e ogni volta pensa che forse è arrivato il momento di tornare al supermercato vicino a casa.

36 pensieri riguardo “accidental poisoning

  1. ho vissuto per un anno in texas al liceo, e ovviamente mangiavo quello che comprava la mia famiglia ospitante. mi ci sono voluti anni per disintossicarmi da ormoni e antibiotici nel cibo. una cosa spaventosa! ma ad a. ci saranno mille biologicie farmer’s market no? forse in america vale la pena spendere di piu’.

    1. infatti tendenzialmente compriamo biologico ma a volte abbassiamo la guardia e ci scappano i kumato non bio… in italia facciamo lo stesso. tendiamo a prendere roba biologica ma a volte prendiamo anche cose non bio. e non succede niente!

  2. ma non c’era un altro “post”
    riguardante mister i ?
    come mai non c’è piu’?
    avevo lasciato un commento..sono deficiente io?!?
    probabile n’è!!!

  3. Ma povera! Visto che tutte le cose che nomini sono vegetali mi chiedo se lavi tutto bene con l’amuchina…il mio fidanza credeva di essere allergico anche all’anguria ma da quando laviamo anche quella i pesticidi che entrerebbero tramite la lama del coltello vengono esclusi…

    1. no. non lavo con l’amuchina perché mi pare che anche quella non faccia benissimo. certamente il problema è proprio nel non lavare in modo certosino-maniacale tutto. ma io non mi capacito (e sbaglio) che se lavi le cose come le lavi in italia (quindi con attenzione ma senza ossessioni) qui ti avveleni!

  4. Immagino che la città di A siua ben fornita di negozi con cibo biologico… i vegetali che nomini sono stati comprati lì?

  5. da ora in poi solo schifezze (trash food) per te! e’ decisamente piu’ sano.
    >>> hai provato a guardare su internet se qualcun’altro ha reazioni simili? magari riusciresti a capire a che cosa hai questa reazione davvero allarmante.

  6. da come ne parli avevo creduto fosse un paese di vegetariani…
    Prova a lavare meglio frutta e verdura, lasciandola in ammollo più a lungo, probabilmente usano qualche pesticida che non reputano “pericoloso” e che non segnalano sulle etichette.

  7. L’anno scorso a Woodstock in qualsiasi supermarket, ristorante o casa di americani ci tenevano a sottolineare che il cibo era tutto biologico ed effettivamente frutta e verdura erano decisamente più saporite e fresche di quanto non siano qui in Italia. Adesso capisco il motivo di tanta apprensione, praticamente quello che non è biologico lì ti ammazza.

  8. Comunque, Elasti, se il mal di pancia è capitato dopo aver mangiato i pomodori, guarda che in generale sono piuttosto irritanti per l’intestino.

    1. ma li mangio sempre e non mi hanno mai dato fastidio… e poi i lamponi e l’insalata mi hanno dato lo stesso identico disturbo…

      1. In effetti anche l’insalata e i lamponi (per via dei semini) possono essere molto irritanti per chi ha già l’intestino un po’ “provato”. Ecco perchè ogni volta è peggio…
        Ahimé!
        B.

      2. sono stata male solo io, ma in famiglia sono quella che mangia più frutta e verdura di tutti gli altri messi insieme.

  9. Elasti, io il primo anno in America sono stata al pronto soccorso una decina di volte con dolori addominali tremendi. Poi il mio corpo si é abituato e adesso mangio cose abominevoli senza problemi! Ieri sera patatine con salsa al formaggio e caffè ghiacciato con latte e ho dormito come un ghiro!

  10. Comprate tutto da whole foods e occhio a tutto quello che dice “natural” perché non vuol dire niente. Su internet si trova la lista dei worst 10 o qualcosa del genere che dice quali sono gli ortaggi su cui spruzzano di più – mi pare di ricordare che i mirtilli fossero proprio in alto. Io li compravo selvatici surgelati.
    Io nel mio anno americano ho sofferto di cose mai avute prima e tutto è scomparso appena rientrata in Europa. In due mesi di Cina, inquinamento a parte, non avevo lontanamente avuto problemi simili.

  11. Ti consiglio di mangiare verdura cotta e frutta che si può sbucciare. Spero che la vostra permanenza nella città di A sia agli sgoccioli.

  12. Boh… io ho abitato negli usa perun po’ e non mi è mai successo niente, biologico o non biologico…. però dalla descrizione sembra una cosa di conservanti o antiparassitari… Sai che io ho smesso di mangiare insalata IN ITALIA da quando mi sono accorta che in frigo non marciva MAI? Il cespo intendo, non quella in busta. 😦

  13. Consiglio: mangia solo cibi cotti finché non torni a casa. Evidentemente trattano frutta e verdura con qualcosa a cui sei intollerante, non insisterci! :-))

  14. mai stata negli Usa, ma ho lo stesso tipo di problemi qui, intollerante a quasi tutta la frutta e a moltissima verdura. Compresa quella che coltivo io e sulla quale non viene dato il minimo antiparassitario, neppure il verderame! L’allergologo mi ha spiegato che é una reazione secondaria alla mia allergia primaria (graminacee, nocciolo,betulla e altre piante che non ricordo ma sono tante….). Comunque se mangio i peperoni oggi non mi fanno male, ma se li mangio anche fra due giorni sto malissimo, devo dare il tempo al corpo di espellere le tossine che accumulo…è una palla incredibile!

  15. Ciao Elasti. Un ottimo rimedio x eliminare i pesticidi è lasciare in ammollo in acqua e bicarbonato. Condivido cmq x acquisto Bio perché comunque col lavaggio si eliminano solo i pesticidi sulla buccia. Condivido anche no amuchina perché contribuisce ad uccisione flora intestinale. Sei simpaticissima e ti leggo sempre con affetto. Ciao!

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