Nonsolomamma

meno due

sabato, alle 22,50, l’elasti-famiglia partirà da boston alla volta di roma, dove, un altro aereo, la porterà a brindisi perché, inspiegabilmente, alitalia non ha previsto un volo diretto boston-brindisi, che, anche fonicamente, stanno bene insieme.
motivi per cui essere tristi di lasciare la città di A dopo un soggiorno durato sette settimane per hobbit e mister i e sei per elastigirl:
1. le cene comunitarie on the porch, che sarebbe la veranda di brenda, la vicina di casa. ci si siede intorno al tavolo con la tovaglia a scacchi rossi e bianchi, si chiacchiera, si mangia cibo multietnico, si saluta la gente che passa per la strada di fronte e, piano piano, si uniscono commensali: una linguista indiana, una biologa brasiliana, un matematico nepalese, un economista thailandese e via così, ad aggiungere posti a tavola.
2. gli hobbit che scorazzano liberi nel giardino, che dipingono case per uccelli insieme a brenda, che tagliano erbacce per la padrona di casa, che svuotano il contenitore del compost, che si arrampicano sugli alberi e giocano a carte in veranda.
3. l’elasti-camminata quotidiana solitaria, mezz’ora ad andare e mezz’ora a tornare, da e per il campo estivo naturalista, con un audio-libro nelle orecchie e la follia verde della città di A tutta intorno. elastigirl non ha mai letto (ascoltato?) tanti libri come in queste settimane.
4. le persone che ti salutano, per la strada, sorridendo. perché, probabilmente, nella cantina, hanno un fucile o una pistola o la bomba atomica, ma, se uno non ci pensa, a vederli così, gli americani di A sono esseri umani gentili e amabili.
5. la convivenza, sotto uno stesso tetto, tutti e cinque. il tempo più lento. le chiacchiere, i giochi, le storie, le canzoni. perché qui, da sempre, ognuno dà il meglio di sé.
6. le lezioni di cardio kickboxing con i micidiali burpees incorporati. perché la devastazione fisica dà dipendenza.
7. le elasti-mattine, passate a casa, da sola, a provare a fare un lavoro sperimentale e divertente. e chissà se ne verrà fuori qualcosa di buono. e anche se non ne verrà fuori niente, è stato bello potersi dedicare a tempo quasi pieno a una cosa nuova.
motivi per essere contenti di lasciare la città di A:
1. la deriva linguistica degli hobbit, in particolare medio e piccolo, che fanno dichiarazioni di questo tenore: “ho messo un worm nel mio garden”, “sto portando un bunch di roba a brenda”, “ho fatto dei jobs e ho guadagnato two bucks”, “a tre inches di distanza”, “siamo andati al river e abbiamo catturato frogs e crayfish”.
2. il cibo, a cui bisogna sempre stare attenti. e avere paura di quel che si mangia è terribilmente faticoso.3. la sveglia alle sette, tutte le mattine, per andare al campo estivo naturalista.
4. il lunchbox per gli hobbit, da preparare tutte le mattine, alle 715, perché il campo estivo naturalista non provvede al cibo dei ragazzi. e forse è meglio così.
5. la famiglia, gli amici, gli affetti. il piacere di sentirsi a casa.
6. il mare. perché i laghi possono essere spettacolari, le passeggiate nei boschi anche, ma il mare…
7. le zampe di kushla, la gallina domestica, trattata come una regina e poi divorata da una volpe o da un procione, mentre tutti dormivano. brenda ha regalato le zampe agli hobbit che, grati come poche volte nella loro vita, le hanno messe in un sacchetto, nel frigorifero, come una reliquia. e come una reliquia le contemplano e le osservano. ritrovarle la mattina, cercando il latte, può essere molto fastidioso. prima di chiudere le valigie, sabato, bisognerà verificare che nessuno abbia infilato le immonde reliquie tra la biancheria e gli asciugamani.

33 pensieri riguardo “meno due

  1. Concordo, il mare è il mare. Mi spiace per la gallina Kushla, immagino che i bambini ci siano rimasti malissimo.

    p.s. ti segnalo un piccolo refuso al punto 1 della lista dei motivi per cui essere contenti di lasciare la città di A: “questo” invece di “questi” ; )
    Travel safe!

      1. Sto imparando Italiano, non per un esame, ma perche il mio posto di lavoro e pieno di Italiani. Ho trovato il suo blog per caso, e a volte il mio italiano assomiglia la linguistica di il hobbit medio. Nonostante faccio progressi in un modo molto divertante. Grazie mille a te e il tuo blog educstivo. Leslie.

  2. ma le zampe non subiscono il naturale processo di decomposizione /putrefazione (con asso rilascio di puzza immonda) tipico di tutti i corpi morti?

  3. ma brenda, quando viene in italia? 😉
    posso dire una cosa che potrebbe risultare antipatica? fra i commenti, tutti quelli che correggono i refusi: non vi sopporto.

    1. Cara Teresa, capisco che possa risultare antipatico far notare una sbavatura ma segnalare un refuso e correggerlo fa sì che la lettura di un testo scorra via più piacevolmente. Un refuso è come una macchiolina su una bella camicia bianca, semplicemente disturba.
      Non è un rimprovero all’autore, i refusi capitano a tutti, ma solo una segnalazione.

    2. brenda è venuta una volta un paio di anni fa ed è passata da milano. glielo diciamo sempre di venire ma non è così facile purtroppo. per quanto riguarda i segnalatori di refusi, io in realtà sono loro molto grata perché lì detesto. mi sanno di sciatto. a volte scappano però e magari non rileggo con sufficiente attenzione per fretta o negligenza. quindi no, dai, fanno un favore e un servizio a tutti noi!

      1. io personalmente li trovo simpatici: non sto qui a spiegare il perché.
        tu sei un bell’esempio di savoir-faire, elasti 🙂

  4. Avreste dovuto metterle nel freezer, le zampe, allora sì reliquia forever… ma meglio così, povera Kushla, che riposi in pace.

  5. si sente davvero dai tuoi racconti che questo posto tira fuori il meglio di voi. lo ripeto, adoro i tuoi racconti americani!
    ma per l’au pair, quest’anno niente selezioni? ci riservi qualche sorpesa?

  6. Ciao Elasty
    grazie per avermi fatto conoscere gli audiolibri. Mi sono fornita gratuitamente da un sito,pero’ adesso ho bisogno d’altro.Cosa e dove mi consigli prenderli o/e acquistarli. Grazie . bacio

  7. Non passavo di qui da tempo..
    complice il tempo sempre scarso, la morte di una persona cara e altre devastazioni…e separazioni che purtroppo stanno funestando questa estate che doveva essere di ripresa…ed è tutto meno che questo…
    Avete presente il fondo del barile?
    Ecco.
    Leggerti e leggere del vostro soggiorno è stata una piccola ventata di ossigeno, pensando che da qualche parte nel mondo, le brave persone se la possono passare anche bene e non necessariamente male!
    See you!

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