Nonsolomamma

day two

“come è andato il secondo giorno di prima elementare, hobbit piccolo detto sneddu?”
“benissimo!”
“sono felice di sentirti dire così. raccontami, cosa è successo?”
“una bambina si è addoRmentata sul banco”
“veRamente?”
“sì. ha appoggiato la testa e ha doRmito”
“e la maestra cosa ha detto?”
“ha uRlato: SVEGLIAAAAAAA!”
“oh povera bambina!”
“eRa puRe cinese”
“e questo che c’entRa?”
“i cinesi hanno bisogno di doRmiRe di più, foRse”
“non credo… senti, e poi cosa avete fatto?”
“abbiamo ascoltato una stoRia di pesci, abbiamo disegnato i pesci, li abbiamo Ritagliati e appiccicati al muRo e poi abbiamo fatto la Ricreazione e io non avevo la meRenda”
“scusa!!! non sapevo che doveste già poRtaRla. mi dispiace”
“nessun pRoblema. a scuola funziona così: se non ha la meRenda, mangi quella degli altRi”
“ah… una specie di scuola comunista. bello. quindi cosa ti hanno dato gli altri?”
“caRote e cRackers. buonissimi”
“allora domani porterai una merenda grande così potrai offrirla ai bambini che la dimenticano”
“vediamo…”
“e dopo la merenda cosa avete fatto?”
“abbiamo giocato, paRlato e studiato. e i fRatelli gRandi sono venuti a salutaRci in classe”
“anche lo hobbit di mezzo?”
“ceRto. è mio fRatello, no?”
“direi proprio di sì”
“alla fine però siamo andati a casa. tutti”.

ps l’elasti-bicicletta, abbandonata ieri, per l’emozione del primo giorno, nel cortile della scuola, triste e slegata, è rimasta al suo posto. sarà che l’umanità scolastica è mediamente onesta e che lei, la derelitta bici, ha smesso di sedurre i malintenzionati una decina di anni fa.

52 pensieri riguardo “day two

    1. ma che commento è?? chi parla di dislessia in questo caso specifico? Certo che da chi ha un nick così volgare non ci si può aspettare molto…

  1. Scusa se lo chiedo qui: sono mica arrivati i quattro libretti “preistorici”? Pare che il pacco sia partito dal museo-editore un paio di mesi fa, in vostra piena estate americana… si saranno persi nei meandri delle poste italiane…

    1. sono arrivati! li abbiamo trovati nel pacco gigante della posta di due mesi. a breve ne faremo una lettura collettiva. ma scrivimi in privato così poi ti racconto le impressioni. grazie!!!

  2. Allora se ti nausea questo Blog con tutti i suoi commenti e commentatori sei pregata/o di andare altrove e non continuare ad intasare con commenti cattivi e gratuiti.

  3. Suppongo che le parolacce non si possano scrivere….e comunque se fossero tutte childfree l’umanità sarebbe scomparsa!!!quindi si…è grazie a NOI che si va avanti!

  4. Mamma che ridere sta childfree!
    Se fosse vera sta proprio messa male a passar di qua!!!
    Altrimenti, basta non raccogliere le provocazioni.
    Tania

  5. A volte ritornano. Era già apparsa qualche tempo fa, stesso stile e auto incensandosi figa, magra e senza figli.
    Non la ricordate?
    Interessante personaggio, chissà cosa su cela dietro.

    1. È quella per cui gli 883 scrissero “Te la tiri” 🙂
      Invidia Paris Hilton e biasima Elasti, l’insoddisfazione la porta a passare di qui per “sentirsi meglio”, mentre in realtà la madre l’ha educata “Child free” perché si è accorta del madornale errore che ha fatto e ha avuto la saggia idea di eliminare la linea genetica :-):-) 🙂
      Grazie di esistere childfree. Il tuo lavoro ci paga la maternità!

    2. mi auguro che tu sia un troll…figa magra e senza figli.con carriera aumentata, insomma n’à poveraccia sola e destinata ad invecchiare come noi tutte sai cara?Solo che tu, quando finirai come tutti, ovvero sotto terra, non avrai lasciato niente, se non una bella dose di acidità..brava brava davvero…e qui finisco…

  6. Grazie a te! Lavora come una pazza, fai carriera, guadagna più che puoi, godi del tuo titolo sul biglietto da visita, comprati cose di lusso, vai in posti da VIP così noi possiamo dedicarci ai figli, sperando che non vengano su come te.
    Ti prego, salva il PIL di questo paese, ci pagherà la pensione!!

  7. Devi avere una vita interessante se vieni ad insultare gente che non conosci…avrai tante amiche,tanti amanti,tanti soldi…ma allora perché sei qui????

  8. Che tenerezza… Vedere crescere i nostri figli riempie il cuore… Ogni progresso ci riempie di orgoglio… Io mi sono commossa il primo giorno dell’ ultimo anno di nido del mio piccolino… Perché il prossimo anno andrà “alla scuola dei grandi”… E mi sono commossa qualche giorno dopo quando la mia quasi quattrenne, è tornata a casa dichiarando “Mamma andare all’ asilo è uno spasso”… Grazie per aver condiviso questi primi due giorni… È la prima volta che scrivo, ma ci siamo conosciute qualche anno fa… Sono una libraia, adesso sono anche moglie e mamma!!! F.

  9. HAHAHAHA!!! Oh mi sa che questa è “childfree” perché altro che magra, strafica e in carriera… sarà uno scaldabagno a pedali intrombabile che non ha altro da fare che stare qui a rosicare! Mi ci gioco quello che volete!
    A’ cozza, ma vatti a vendere a quelli che i tipi come te non li conoscono!

    1. Io avevo una collega che faceva discorsi simili , non così esaltata ma non perdeva occasione di denigrare chi pensava ad altro oltre al lavoro e alla forma fisica. Poi si è ammalata e ha cominciato in po’ a lamentarsi del fatto che ben pochi colleghi si interessassero della sua salute. Alla fine al funerale c’erano ben poche persone a salutarla per l’ultima volta.
      Comunque questa è un fare che commenta periodicamente qui ed in altri blog. Che vita di merda deve fare !

      1. aiuto che attacco di depressione che mi hai fatto venire .. POVERINAAAAAA!!!
        bisogna stare attentissimi a quello che si pensa, dice, fa perche’ diventa il nostro destino!
        (parafrasando la margaret tatcher)
        Claire

  10. io non ho figli e lavoro ,ma trovo molto divertente il blog e lei, non capisco tu con questa vita fantastica perchè perdi tempo a commentare??!?! forse perchè è un po’ vuota la tua fantastica vita childfree???
    ancora a fare il troll….LA NOIA!!!

  11. Che tristezza certi “umani”! Vomitano cattiverie senza avere mai guardato negli occhi chi stanno aggredendo verbalmente. Mentre non sarebbero in grado di sostenere una conversazione del genere di persona. Meglio sfogare le frustrazioni con qualche sport estremo o qualche lezione di boxe…

  12. Peccato davvero che tua madre non sia stata childfree….
    Noi mamme lavoriamo il doppio hai ragione ad essere felice della tua vita libera!

  13. Leggo spesso, anche su D-Repubblica e non ho mai commentato. L’impressione che si ha leggendo certi commenti assai livorosi è che siano il frutto della fantasia (e anche del modesto senso del ridicolo) di chi li scrive.
    Detto questo, non è che basta essere childfree per avere il monopolio della “figaggine”. Il mondo, quello vero e reale, è fatto anche di donne senza figli trasandate e sciatte, e di allegre madri lavoratrici, taglia 38, che non rinunciano al tacco 12. E meno male, altrimenti sai che noia.

  14. è passato di qui un troll. me ne sono accorta tardi. ha passato il limite. ho ripulito un po’ in giro. mi spiace per tutte coloro che si sono prese la briga di rispondergli.
    se torna sarà individuato, identificato, segnalato e bannato definitivamente.

    1. “È passato di qui un troll”… e la mia mente, che ormai ragiona a cartoni animati, ha subito visualizzato un orco con il moccio al naso, i piedi puzzolenti e la mazza in mano. Ecco, io la nostra amica la immagino così ^_^

  15. Aaaaaah, c’era il troll!
    Per un momento ho temuto che tutte le commentatrici fossero impazzite e parlassero da sole o con allucinazioni….della serie “vedo la gente morta” 😀

  16. io sono passata di qui adesso dopo un po’ di tempo e vedo solo i commenti di risposta al troll.. che tristezza! ci ha fatte deviare completamente dall’argomento del post
    accidenti sembra impossibile ma coi troll ci si casca sempre
    solo pochissimi (Viola mi pare) sono riusciti a ignorare e stare sul pezzo
    vorrei tanto tanto tanto sviluppare un vaccino antitroll!!
    Claire

  17. Ammetto che sarei la prima a offrirmi volontaria come cavia e so che il web dovrebbe seppellire i suoi morti, ma c’è stato qualcosa di istruttivo nelle motivazioni di un troll che a più di quarant’anni suonati sbandierava i miti delle quindicenni.

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