Nonsolomamma

newport, rhode island, e aragosta

“il rhode island è il più piccolo stato dell’unione. lo sapevate?”
“l’unione di cosa?”
“degli stati uniti d’america”
“ah”
“che sgnacchere sono le tipe del rhode island, mica come in massachusetts. dove siamo noi, le ragazze vanno in giro come delle disperate e non si depilano mai. qui sembrano tutte modelle… perché per anni siamo andati nel posto sbagliato? è stato un errore o una scelta?”
“non fare la bestia per cortesia, hobbit grande. questa è una località di mare, turistica, piena di gente in vacanza…”
“la città di A è un luogo di fricchettoni marxisti che fanno yoga, predicano il pedal power, che poi sarebbe il potere della bicicletta, e discettano di mirtilli biologici e di fluidità dell’identità di genere. qui invece per anni c’è stata l’america’s cup che è la competizione più importante al mondo di barche a vela. rendo l’idea?”
“nooooo! guarda quelle barche! fichissime!!! io da grande me ne compro una uguale”
“si chiamano yacht. se te ne compri uno, mi inviti, sneddu?”
“no”
“in questo mare ci sono gli squali? e le balene? si può nuotare? abbiamo il costume? posso fare il bagno vestito? eh, mamma? eh?”
“se l’anno prossimo venissimo qui a fare un bel campo estivo naturalistico?”

questo fine settimana, contravvenendo alle abitudini stanziali, l’elasti-famiglia è andata in gita fuori porta a newport, nel rhode island, che è uno stato minuscolo a sud del massachusetts e a est del connecticut.
hanno visto un ponte mozzafiato, le ville sontuose dei ricchissimi americani dei primi del 900, varie limousine chilometriche, le spiagge sull’oceano dove lo hobbit di mezzo ha fatto il bagno vestito, sneddu ha catturato granchi e il grande se ne è stato appollaiato su una roccia a pensare alla fauna femminile locale.
a cena sono andati in connecticut, con amici, in un baracchino sulla spiaggia dove si mangiano aragoste che qui un tempo erano considerate cibo per schiavi e c’era la legge secondo cui ogni schiavo non poteva averne più di cinque a settimana, altrimenti si sarebbe intossicato. sneddu e lo hobbit di mezzo però, invece di mangiare aragoste, hanno nutrito i pesci con dei croccantini che si chiamano oyster crackers, pensati per accompagnare le ostriche ma condannati a un destino miserevole.
per la notte, sono stati ospiti dagli stessi amici con cui hanno condiviso l’aragosta e che vivono in una enorme casa blu in una di quelle cittadine costruite senza un centro, senza un contorno, senza alcunché che, a occhi europei, le renda degne di tale nome. però, quella casa blu era meravigliosa, anche se sneddu continuava a ripetere “ehi, che creepy! aiuto. questa casa è proprio creepy”, perché ha dimenticato che si dice paurosa e ha temporaneamente cancellato il confine linguistico tra inglese e italiano e produce suoni e frasi che fanno rabbrividire quasi come gli angoli bui di quella casa su due piani.
c’erano tappezzerie a fiori e cuscini e quadri e oggetti strani alle pareti tra cui un braciere antico, e poi sotto ogni letto o divano o tavolino stavano nascoste decine, forse centinaia di strumenti a corda perché il lui, della coppia di amici, oltre a essere economista marxista, suona qualsiasi cosa abbia delle corde. c’era anche un bagno degli ospiti con una vasca con i piedini proprio nel mezzo e un telefono nero, con la rotella, su una sedia di vimini accanto alla vasca. e poi c’erano vecchi caloriferi di ghisa e un salotto e un altro e uno studio con un pianoforte e una biblioteca e una stanza per i gatti e varie camere da letto e su ogni letto moltissimi cuscini (“guarda che creepy anche i cuscini!” “ma ci sono ricamati gatti!” “appunto! creepissimi!”) e un orologio a cucù che allo scoccare dell’ora faceva una melodia lugubre che non finiva mai.
nel mezzo della notte lo hobbit di mezzo è arrivato, gli occhi tondi da civetta e un messaggio ferale da consegnare: “odio essere io a dirvelo ma il grande sta vomitando l’anima”. elastigirl e mister i si sono precipitati nella zona hobbit di quella casa enorme pensando, senza però dirselo: “starà vomitando sul tappeto”, “starà vomitando sul materasso”, “starà vomitando sui cuscini con i gatti ricamati o direttamente sui gatti veri”, “starà vomitando su sneddu che dorme”, “starà irrimediabilmente danneggiando questa casa fantastica e i padroni di casa da domattina non saranno più nostri amici e ci cacceranno di casa e dal connecticut e non vorranno vederci mai più”.
e invece lo hobbit grande era riuscito a trascinarsi nel bagno con la vasca con i piedini, al centro della stanza. e se ne stava ancora riverso sulle piastrelle (lavabili), inondate dai poveri resti di aragosta. “pensavo di morire”, ha dichiarato. “e ora come ti senti?” “benissimo. ho fame. non è che hai qualcosa da mangiare, madre?”
dopo aver cercato, come ladri nella notte, un prodotto per pulire quel disastro, hanno fatto sparire ogni traccia dell’accaduto e sono ritornati a dormire mentre il cucù segnava le tre.
se non fosse stato per lo hobbit di mezzo, che mattiniero e ciarliero, il giorno dopo si è presentato per primo agli anfitrioni in cucina regalando dettagli splatter dell’incidente notturno, nessuno si sarebbe accorto di nulla.
gli amici hanno preparato un brunch con i pancake e le noci e sette tipi diversi di sciroppo d’acero, e bagels e banana bread e pane e marmellata e bacon e salmone e formaggi e fragole, uva e mirtilli e pinte di latte e di caffè e tutto, ma proprio tutto, era grandioso e prefetto.
sulla strada di casa hanno incontrato una casetta, ai margini del bosco. c’era un cartello: pizza & firearms unlimited, che voleva dire pizza e armi da fuoco senza limiti.

13 pensieri riguardo “newport, rhode island, e aragosta

  1. Che esperienze fantastiche lì oltreoceano! Ricordo qualche anno fa quando eravate finiti in quella casa enorme con la stanza delle bambole e …la stanza proibita , quella piena di armi!

  2. anche io di Newport ho un riordo magnifico, è un posto meraviglioso… non a caso Jacqueline Lee Bouvier (sì insomma l’icona di stile Jackie) si sposò lì la prima volta!

  3. Ho visto la foto dello hobbit piccolo : e’ una meraviglia !!!
    La bambina che gli ha preferito il compagno di classe deve essere impazzita !!
    Un futuro scienziato…..e pure bello!!

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