sono stati mesi faticosi, di gran lavoro. certo, lavoro talvolta autoinflitto, spesso divertente e gratificante, ma comunque frenetico.
da settembre a oggi elastigirl è stata in trasferta undici fine settimana su quindici e tutti i giorni lavorativi senza alcuna esclusione dal 15 settembre a oggi, si è svegliata alle 4,20 del mattino per la radio.
ci sono affanni peggiori e lei ne è ben consapevole, eppure ora è sfatta.
ieri, rientrata da un pernottamento romano con festa aziendale incorporata, si aggirava con sguardo vitreo e passo incerto per l’elasti-appartamento vuoto, in preda ai grandi interrogativi esistenziali che affliggono i filosofi, i confusi e gli stanchi. in preda a un languore non meglio precisato è entrata in cucina, ha aperto il frigorifero e ha visto lei, la bottiglia con dentro un liquido denso, giallo e artigianale. gliel’aveva mandata un amico lontano, autore del pregiato manufatto, la cui formula viene tramandata in segreto di padre in figlio, da generazioni.
è stata lì a osservarla per un po’ ciondolando da un piede all’altro e quando l’elettrodomestico ha lanciato un bip perché la sua porta era rimasta aperta troppo a lungo, elastigirl, rompendo gli indugi, ha afferrato la bottiglia, la ha agitata come prescritto dalla ricetta e ha versato un dito del suo contenuto in una tazzina da caffè.
“delizioso!” ha esclamato, improvvisamente rianimata.
“è esattamente quello che ci vuole per scaldarmi l’anima e le membra”, ha aggiunto con l’entusiasmo della neofita.
così se ne è versate altre due dita e, in uno stato di ebbrezza da zuccheri e alcol, è andata felice a stendersi sul letto dove, dopo avere tentato di leggere qualche pagina del suo libro senza riuscire neppure a distinguere le parole, è crollata addormentata.
il primo pensiero appena sveglia è andato al liquido dolciastro che è rapidamente diventato il leit motiv degli ultimi due giorni.
lei, prima solo stravolta, ora stravolta e ubriaca, era astemia prima. ora ha una dipendenza ossessiva da vov artigianale.
forse l’unica soluzione è finire quel nettare e mettersi l’anima in pace.
lei però al momento si scusa, ma la bottiglia la sta chiamando.
Lo zabaione! 🙂 Anche io lo adoro!! In certi casi è meglio della Nutella…
però quello ha anche l’alcol oltre al marsala…
Io al momento soffro di dipendenza ossessivo-compulsiva per lo stracchino. Cerco di convincermi che si tratta solo della gravidanza…poi passa…forse
Si passa. A me e’ successo con il succo d’arancia (1* gravidanza) e con le prugne secche (2*)…
anche io in gravidanza avevo la dipendenza per lo stracchino!!! Qualcuno mi spiegò che forse il mio organismo aveva bisogno di calcio…
Io invece per l’acqua tonica! cercando di bandire vino e birra avevo bisogno di qualcosa di più saporito dell’acqua
@Chiara l’acqua tonica ha più o meno le calorie del vino, ma non gli antiossidanti… meglio un buon bicchiere di rosso
…a meno che la tonica non sia completata da un Bombay Sapphire…
…provalo riscaldato con panna montata sopra, come lo servono sulle piste da sci!
da farsene mandare altre bottiglie via corriere espresso! 🙂
*dipendenza DALLO stracchino, sorry
Brava, finisci la bottiglia…. poi arriveranno le vacanze baresi, e al tuo ritorno avrai completamente rimosso questa nuova dipendenza!
Alle brutte prova qui: http://www.alcolismo.com/Aiuto-Alcolisti 😉
Deve essere buonissimo 😊. Il fatto che sia artigianale non fa che rendere la dipendenza irresistibile come un amore estivo: sai che non durerà,che sarà irripetibile ed e’ bello proprio per questo. Concordo col consiglio di scaldarlo e coprirlo di panna…
leggendo avevo pensato si trattasse di limoncello. e anche quello aveva un suo perché…
Fantastica!
Eggnog!
Lo preferisco senza panna e freddo, ma Cona spolverata di noce moscata. Per fortuna solo ed esclusivamente a Natale XD
ma con una*
Maledetto correttore.
Mio marito impazzisce per il Fil de Ferr, che è una variante del Vov, solo prodotto dalle parti della Valdossola.
Ho appena letto l’articolo sul D di Repubblica e mi è venuto da ridere, perché proprio oggi ho scoperto di aspettare un maschietto…tempismo eccezionale 😀
Auguroni Giorgia! Auguroni al tuo piccolo in arrivo….a che mese sei? Passate le nausee?
Fine del quarto mese! La nausea va molto meglio, grazie mille 🙂
Sto tornando finalmente a vivere!
…il vov a natale è un must…io ho adattato la vecchia ricetta della mia nonna al bimby e… dall’ 8 di dicembre comincio a “sfornare” litri e litri di bevanda da regalare a parenti e amici che ormai lo “pretendono”… i miei cavalli di battaglia sono, oltre al classico, il vov alla cannella, quello al “rusco” (polvere di varie spezie che si usa per i dolci topici bolognesi) e quello nuovissimo edizione Natale 2016 alla NUTELLA…è …libidine allo stato puro…
voglio essere tua amica…!
…😊…
Ricettaricettaricetta… (anche io sono bimby-dipendente ) 😋😋😋
Come ti capisco! Io me lo preparo in casa ,ma molto raramente, perchè…è troooooppo buono!
Baci natalizi
Rita
Ecco la ricetta del nettare …
Liquorini – VOV di Nonna Vittorina
INGREDIENTI:
800 gr di latte
550 gr di zucchero (anche tutto di canna)
8 tuorli d’uovo
odore della vaniglia
250 ml di marsala (* semisecca)
200 di alcool (messo a caldo)
Vov di Natale
Ingredienti base
1 cucchiaio di cannella o rusco o …
Vov alla Nutella
Ingredienti base
140 gr di Nutella
PROCEDIMENTO Bimby:
• Montare i tuorli con lo zucchero (37° vel.3 – circa 4,30 min).
• Aggiungere il latte, la vaniglia e il marsala (90° vel. 3 – impostare 15 minuti).
• Lasciare raffreddare nel boccale poi aggiungere l’alcool, amalgamarlo 10 sec velocità 4.
(meglio conservarlo in frigorifero non più di 3 mesi).
(scusa il ritardo mammadi3podista!!!!)