Nonsolomamma

l’intervistatore inglese

“sai, mamma, ho cambiato un po’ la mia routine quando vado a scuola”
“ah. e cosa fai di diverso, hobbit di mezzo?”
“mentre cammino da solo rispondo a delle domande di un intervistatore inglese”
“qualche settimana fa mi avevi raccontato che andando a scuola parlavi con la tua cintura… avete litigato?”
“no. è che non la metto sempre la cintura. e allora quando non ce l’ho c’è questo intervistatore inglese con i suoi due cameramen che mi intervistano”
“addirittura due cameramen???”
“sì. più che un’intervista è uno show. si chiama ‘the middle hobbit show'”
“wow. e cosa ti chiede questo intervistatore?”
“mi chiede cose in inglese, con un forte accento britannico. e allora anche io, per farlo sentire a suo agio, gli rispondo in inglese con forte accento britannico”
“capisco… e di cosa parlate? per esempio, stamattina qual era l’argomento dello show?”
“oggi abbiamo parlato delle mie gambe – my legs – che quando cammino si muovono senza che il mio cervello – my brain – le controlli perché sanno da sole cosa fare”
“…”
“ho spiegato all’inglese, che era un po’ lento a capire, che le mie gambe hanno il loro cervello – their own brain – e il loro cuore – their own heart – che sono indipendenti dal cervello e dal cuore del resto del corpo – rest of the body”
“interessante”
“già. e gli ho anche spiegato che c’è solo un modo perché il cervello del resto del corpo prenda il controllo – to take control – sulle gambe”
“quale sarebbe questo modo?”
“galoppare. così: guarda! come un cavallo”
“chiarissimo. ma perché un intervistatore inglese e i suoi cameramen dovrebbero essere interessati al funzionamento tue gambe?”
“gli inglesi sono gente curiosa – curious people”
“che faccia ha questo intervistatore?”
“non lo so. non ci ho ancora pensato. per il momento mi concentro sulle sue domande”
“e quando arrivi a scuola l’inglese dove va?”
“si smaterializza. ma prima mi dà appuntamento all’indomani, sperando che io non abbia la cintura”.

14 pensieri riguardo “l’intervistatore inglese

  1. Voglio sognare di avere accanto un nipote come tuo figlio, apriti cielo del divertimento creativo, che noia le giornate senza hobbisti di mezzo

  2. Hobbit di mezzo riesce a mantenere l’attenzione in classe?
    Ricorda molto mio figlio ma lui fatica a mantenere k’attenzione durante le lezioni e si perde dei pezzi di spiegazioni o non segna turto sul diario
    Purtroppo non so come aiutarlo…

  3. Voglio assistere allo show! Sono disposta a pagare qualunque cifra per il biglietto. Ho appena fondato l”Hobbit di mezzo fanclub

  4. come mi sento a mio agio con l’hobbit di mezzo…
    fa proprio tutte le stesse cose che faccio io…
    anche io mi faccio dei gran dialoghi immaginari con specifici e precisi personaggi* e delle volte se qualcuno (reale) mi distrae perdo il filo (immaginario) e mi arrabbio…
    se lui non avesse 11 anni e io 46 non solo lo vorrei come amico, ma direi pure (come dico di pochissime persone al mondo): “meno male che ci sei: mi fai sentire normale”

    *da piccola era per lo piu’ il giudice in tribunale ed io ero l’avvocato e facevo l’arringa
    sono miei amici lontani o studenti immaginari a cui spiego la fisica o dottorando immaginari a cui spiego come fare ricerca…
    come oggetti invece ci sono la macchina (dotty) e la bicicletta (jamaica), lo spirito della bicicletta passata (pink bike) con cui sono cosi’ abituata a parlare che parlo ancora anche se da 20 anni non e’ piu’ mia…

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