Nonsolomamma

insultami tutto ma non la simmetria

“oggi la prof di arte mi ha offeso profondamente”
“non posso crederci, hobbit di mezzo”
“nemmeno io potevo crederci”
“cos’ha detto?”
“ha detto che nell’arte la simmetria non esiste. che la creatività non prevede la simmetria. e che la simmetria fa schifo”
“be’, non ha offeso te personalmente. ha parlato in generale della simmetria”
“sì, mamma ma io vivo per la simmetria, io amo la simmetria, io sto male in un mondo asimmetrico. avrei preferito che insultasse me, te, il papà, i miei fratelli e la mia casa. ma la simmetria non me la doveva toccare”.

21 pensieri riguardo “insultami tutto ma non la simmetria

  1. uhm
    di’ pure all’Hobbit di Mezzo che io non sono sicura che la prof di Arte abbia ragione, che e’ dimostrato che il nostro senso del bello passa attraverso la ricerca della simmetria (digli di cercare l’esperimento su quali visi un gruppo di candidati trova belli e quali brutti e perche’), che alcune delle cose piu’ belle e imponenti del mondo, i templi greci, sono state fatte rispettando rigorosissime proporzioni (digli di cercare sezione aurea)
    forse la prof d’arte voleva dire che no tutti gli artisti si mettono li consciamente a cercare di rispettare la simmetria (vista come esterna cioe’ vincolo): essi CREANO e quel che vien fuori e’ bello ma spesso lo e’ proprio perche’ simmetrico
    mi vengono in mente le SCULTURE del 1600: il punto li e’ proprio rompere la simmetria destra sinistra mettendo o togliendo forme e rotazioni a destra o a sinistra della statua… e, come sanno tutti, se una cosa la “rompi” o ci lotti contro vuol dire che per te e’ importante!

    1. DISCLAIMER:
      ovviamente al bambino in realta’ va detto che bisogna separare se stessi dall’oggetto di studio e l’insegnante dall’oggetto di studio e che dunque quel che dice l’insegnante sull’oggetto di studio non e’ riferito a se stessi
      la relazione e’ fra l’insegnante e l’oggetto di studio ed essa non ha, tecnicamente, effetto sulla relazione fra se stessi e l’oggetto di studio
      (che e’ in altre parole esattamente quello che gli hai detto)
      inoltre i concetti astratti hanno quello di bello: puoi dire loro quel che vuoi ma non si sporcano e non si offendono
      gli oggetti materiali si sporcano
      le persone si offendono
      i concetti astratti no, se uno li insulta sporca o offende solo se stesso
      (ma qui ci vuole Platone: nominaglielo, magari lo cerca su internet e si placa)

      1. In realtà non sono ferratissima sull’argomento, ma mi ricordo che un professore di storia dell’arte al ginnasio ci disse che i templi greci hanno impercettibili asimmetrie proprio affinché risultino simmetrici alla vista…

  2. tra l’altro la prof di arte non capisce niente! La simmetria è sfruttata geometricamente dai più grandi autori del rinascimento. Per non parlare delle spirale di fibonacci che deliena l’intera fisionomia umana

    1. Calma. Intanto, la spirale di Fibonacci non è simmetrica. E prima di dire (soprattutto ai nostri figli) che un(‘) insegnante non capisce niente, è meglio verificare di capirci noi e, ammesso che si verifichino entrambi i presupposti –insegnante non capisce + noi genitori capiamo–, valutare il danno che procuriamo ai figli delegittimando una persona che li vede tutte le settimane con una funzione specifica ed importante

      1. Ed Elasti ha gestito bene la situazione. Magari lo hobbit di mezzo apprezzerà col tempo

  3. Consiglio allo hobbit il libretto “Questa (non) é matematica” che propone diversi esercizi di disegno dimostrando la correlazione tra arte e matematica. Gli argomenti sono trattati in maniera superficiale perché è rivolto a dei ragazzini però è molto interessante 😉

  4. Sono piacevolmente sorpresa dal livello culturale altissimo dei commenti qui sopra. Che bello leggere questi post. Brave a tutte, è stato un piacere leggervi. 🙂

  5. Beh in effetti mi sembra un po’ forte pensare che la prof abbia detto davvero che la simmetria faccia schifo.
    Soprattutto se consideriamo che una storica dell’arte dovrebbe sapere bene quanto questa sia spesso ricercata per rispecchiare un senso di “bello”. Basti pensare che i visi simmetrici vengono generalmente considerati i più attraenti.
    D’altro canto, credo che il messaggio positivo e costruttivo che l’insegnante abbia cercato di passare sia che la simmetria non è sempre necessaria, che il bello possa esistere e anzi spesso si trovi laddove la perfezione viene a mancare. È una cosa bella e preziosa, soprattutto perché è una nozione che negli anni difficili dell’adolescenza può aiutare ad accettarsi e piacersi. Io ho vissuto anni con il complesso di un canino leggermente sporgente, anomalo per una dentatura altrimenti perfetta. Tra due mesi festeggerò l’undicesimo anniversario con il ragazzo che alla seconda uscita mi disse “mi fa impazzire, questo tuo dentino da vampirella”. Sarà che la simmetria è piacevole, ma è delle asimmetrie che ci si innamora… 🙂

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