Nonsolomamma

newyorkesi

new york è una città bellissima. ma viverci deve essere estremamente complicato. perché tutto, case in primis, costa moltissimo, troppo. perché è una città caotica, rumorosa, frenetica che rischia di inghiottire chi la abita. perché la gente è ovunque, sempre. e alla lunga i propri simili, se assunti in dosi massicce, sfiniscono.
eppure i newyorkesi sorridono. e in metropolitana chiedono sempre a sneddu se vuole sedersi. e sono gentili e disponibili e tolleranti nonostante i turisti invadano le loro strade, le loro case e i loro mezzi di trasporto. i newyorkesi ti domandano da dove vieni. e sui treni leggono un sacco di libri di carta. c’è un account su instagram di newyorkesi in metro che mostrano il libro che stanno leggendo. ed elastigirl pensava fosse una cosa fatta ad arte. e invece leggono veramente.
“gli abitanti di new york sono simpatici, non come quelli di londra” ha detto elastigirl per far arrabbiare mister i. e lui ha risposto che anche i londinesi sono molto simpatici solo che non lo fanno a vedere. il che è una contraddizione in termini ma mister i quando parla degli inglesi è terribilmente suscettibile e quindi bisogna stare attenti.
“i newyorkesi sono empatici, a differenza degli abitanti di londra, di amsterdam e di parigi” lo ha provocato lei. lui ha detto “forse”.
la verità è che l’empatia in questo strano paese di individualismo e sogni e rimozioni e crudeltà è un’arma potentissima che rende questo popolo amabile anche quando non lo è per niente.

l’ultimo giorno a new york l’elasti-famiglia si è dedicata all’immenso e grandioso met (metropolitan museum of art) e al museo di storia naturale, con una interruzione a central park per mangiare panini autoprodotti da mister i.

15 pensieri riguardo “newyorkesi

  1. Confermo, dieci anni fa New York, non appena ci fermavamo incerti sulla strada, carta stradale in mano, c’era sempre qualche persona gentile a chiederci se avevamo bisogno di indicazioni. Stessa cosa a Boston.
    Invece sulla costa ovest questa empatia non l’ho riscontrata.

  2. New York non l’ho mai vista e in generale non amo le metropoli. Troppe persone confusione caos rumori cose luci immagini segnali impressioni (proprio così, senza virgola, perché è un flusso continuo che mi sfinisce con la sua inarrestabile ridondanza) .
    Premesso questo a Londra ho trovato sempre, in tutte le volte che l’ho frequentata, persone disponibili al di sopra delle mie aspettative e pronte ad una indicazione ed una chiacchiera anche dove non richiesto esplicitamente.

    1. Si sì verissimo, quelli che hanno tentato di distruggere la Barcaccia di Piazza di Spagna erano simpatici ed empatici…

  3. Non ci sono terre pure o terre impure di per se:la differenza sta unicamente nella malvagita’ o nella bontà della nostra mente.
    Nichiren Daishonin

  4. Già già viverci è un po’ complicato, sto rigenerandomi nella mia estate milanese e lavorativa che uno dice l’inferno e invece no, francamente riposante.

  5. non ricordo nessuno così gentile a new york… di quando ti fermi per strada con una cartina in mano….
    ma in tutta la siria (quando c’era la siria, uccisa) era normale che ti aiutassero, tutti ed ovunque,
    ma anche ad oslo ricordo persone gentilissime che non facevi in tempo a fermarti che erano già lì… boh, forse new yok è cambiata, io ci sono stata prima delle torri…. saranno cambiati?

    su QUELLA torre, una sera, che c’era il ristorante che gira e io avevo un’insana passione per quei posti lì…. non mi hanno fatta salire perchè ero vestita male.
    siccome era inverno tosto, io e la mia amica abbiamo detto: ma no, guardi, sotto questi calzoni ne abbiamo degli altri, più eleganti forse.
    e ci siamo tolte il primo strato lì davanti alla cosiddetta hostess dell’ascensore, che ci ha definitivamente cestinate.
    niente ristorante che gira.

  6. Sugli abitanti di Londra concordo, su quelli di Parigi peggio che andar di notte, sulle persone che abitano Amsterdam no, e sui Newyorkesi non saprei. Si fa per dire, ma noi italiani non è che ci difendiamo pure tanto bene.

  7. Un anno fa stavo per partire per New York con la mia famiglia. Emozionatissima. Viaggio preparato con mia figlia 15enne nei minimi particolari. Maschi al traino e pensavamo di essercene liberati già a Malpensa dove sono stati fermati per i controlli antidroga!!

  8. le vostre storie di cittadini del mondo sono bellissime. però potresti scrivere anche di detersivi, di scarafaggi o di funghi alle unghie e saresti comunque interessante. sei scorrevole, semplice, pulita e corretta. Thanks!

  9. Sono stata a New York ed ho trovato gli americani gentili e rispettosi, come nel resto degli USA. Cosa che non ho trovato a Mosca e San Pietroburgo: persone scostanti, malmostose e molto sospettose….un esempio su tutti: al Gorky Park ho perso di vista mio marito e mentre lo stavo cercando mi si è avvicinata una signora incavolatissima perchè pensava che la stessi osservando!

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