a elastigirl torino, da sempre, mette soggezione.
saranno tutte quelle strade dedicate a re, regine, principi e nobiltà diffusa, o quei viali enormi, quelle piazze sontuose fatte per essere attraversate dagli eserciti prima che dalle persone, o quell’aria austera e algida, quell’eleganza sobria, quasi dimessa, eppure fulgida. saranno tutta quell’acqua, ché non è da tutti avere due fiumi nella stessa città, i palazzi barocchi, le caffetterie, il bicerin e lo spirito sabaudo. sarà natalia ginzburg che è una delle sue supereroine e l’einaudi dei suoi tempi con pavese, bobbio, vittorini e calvino. sarà che la conosce poco e quel poco che conosce non lo ha mai capito veramente.
per questo quando le hanno detto: “andrai a presentare il tuo libro al circolo dei lettori di torino”, lei ha pensato che no, non era il caso, non era pronta, non se lo meritava. e poi ha pensato che era felice perché il circolo dei lettori di torino, le avevano raccontato, è un posto magnifico.
così venerdì lei si è vestita da bambina per bene e ha anche tirato fuori le perle della sua mamma perché se non te le metti a torino le perle della mamma, dove te le devi mettere?
e andando in macchina in autostrada perché quel giorno c’era lo sciopero e i treni non andavano, si domandava se qualcuno, a torino, sarebbe andato a sentirla. ché i torinesi magari avevano altro da fare perché nella loro città succedono un sacco di cose.
e quando è arrivata le hanno detto “è un pubblico un po’ freddo, quello di torino” e lei ha avuto i brividi e ha pensato in quella sala grande e intimidente a cui era destinata, l’avrebbero congelata, lei e le perle della mamma.
e invece no.
c’era moltissima gente. e tutti sorridevano o ridevano e a volte applaudivano e si commuovevano. e le hanno portato così tanto cioccolato che probabilmente andrà in overdose e dovranno ricoverarla in ospedale, intossicata ma felice. e poi, a torino, ci si abbraccia moltissimo e ci si danno molti baci e ci si scambiano biglietti e parole piene di affetto. e ci si fanno le fotografie. ma non i selfie. perché i selfie sono volgari e a torino la volgarità non si pratica.
Sempre adorato Torino.
Esattamente, di quanto cioccolato parliamo?
se guardi quielasti su instagram lo vedi…
Da Torino, grazie, che bel ritratto della mia città!
Una descrizione perfetta. Parola di una milanese che un torinese se lo è preso in casa.
Ho visitato Torino la prima volta tre anni fa.ci sono ritornata l’anno scorso perché gia mi mancava.mi sono ritrovata nella tua descrizione.i tuoi pargoli hanno avuto qualche volta l’occasione di visitare il museo del cinema?È bellissimo.
Adoro Torino e consiglio anche io il museo del Cinema e la salita con l’ascensore.
Ma soprattutto…il cioccolato era di Gobino? Che mi viene la bava solo al pensiero?
Ci ho studiato due anni a Torino… ricordi meravigliosi… mai più tornata ma è nella scatola dei desideri💙
Cara Elasti, purtroppo il lavoro non mi ha consentito di venire a incontrarti venerdì sera al Circolo dei Lettori nella mia Torino. Se dovessi tornarci mi propongo come tua guida, ti porterei anche a scoprire la “corona di delizie” tutta intorno alla città. D’autunno poi Torino è nella sua stagione migliore!
Barbara
Ps. Grazie per la descrizione di Torino che fatta da una milanese come te risulta ancora più gradita.
Ps del ps. Nina sente l’ho regalato a mio marito che l’ha molto apprezzato….ora che lo ha finito posso cominciarlo io!
Grazie di esistere.
grazie!
Torino. La visita quando avevo 10 anni. Sarebbe ora di tornarci
Anche io pensavo le stesse cose di Torino, 30 anni fa, la realtà frantumò i miei pregiudizi, Torino ha quartieri che sembrano città, dove tutti si conoscono e riconoscono i loro punti fermi. Torini è algida come le sue acque, misteriosa al punto da essere inquietante. A torino torno per il festival del cinema perchè è uno dei più interessanti. Comprerò il tuo libro perchè mi piaci tu e poi ti dirò come è andata.
certo! aspetto che torni allora!
“Intossicata ma felice …” 😂😂😂 io ti amo!😘
A me Torino non piace, è nell’elenco dei posti dove non andare se non costretti. Mi mette ansia, mi soffoca, ai miei occhi è grigia e tetra.
Tutto il resto, le emozioni speciali che provi nonostante la fatica, invece mi rendono contenta per te 🙂
A me non piacciono le città in generale, sarà perchè ci sono nato e vissuto per tanti anni e non vedevo l’ora di andare in pensione per andare a vivere nei boschi, dove sono adesso, ma leggendo il tuo commento, ho pensato che tu non abbia avuto ancora l’occasione di conoscerla veramente la mia città. Certo in queste giornate uggiose e grige, può sembrare un box grigio e poco attraente, ma si sa che dopo la pioggia torna il sereno, quindi se avrai occasione, visitala, magari accompagnata da un torinese e gustatela, credimi, sarà una bella scoperta.
Grazie mille per questa descrizione di Torino. Da Torinese doc emigrata ormai da troppi anni in Germania mi prodigo sempre a sponsorizzarla in giro ad amici vari. E il cioccolato di Torino non lo batte nessuno :).
Da sabauda 100% doc non posso che ringraziarti per le parole. Non potevi rappresentare meglio la mia splendida città. Cerea né….!