Nonsolomamma

gucciasana

ieri pomeriggio sulla navetta del park&ride che è una pratica barese (e probabilmente non solo barese) di grande civilità urbana.
“vieni a sederti vicino a me, mamma. ho bisogno di parlarti”
“eccomi, hobbit di mezzo”
“da grande farò lo psicologo”
“questo lo avevi già deciso, no?”
“sì, ma adesso ho pensato a tutto: riceverò i miei pazienti con un completo gucci azzurro cielo. avuna giacca azzurra, una camicia bianca, dei bermuda sempre azzurri e delle calze lunghe fino alle ginocchia, scarpe a punta azzurre con la suola perfettamente bianca immacolata, come la camicia. avrò anche dei grandissimi occhiali neri. ma la cosa spettacolare saranno le pareti del mio studio”
“perché?”
“perché saranno in tinta con l’azzurro del mio vestito gucci. e avranno delle minuscole G di gucci come tante piccole mosche sul muro. anche la poltrona per i miei pazienti sarà azzurra e loro potranno sprofondarci dentro ed essere felici”
“mi sembra tutto molto tamarro. e per quale motivo i pazienti dovrebbero scegliere proprio te?”
“perché nel mio studio troverebbero quello che cercano. lo capirebbero subito. anche dal nome…”
“quale sarebbe il nome del tuo studio?”
“gucciasana”.

15 pensieri riguardo “gucciasana

  1. Nooooo, ma non voleva fare il maestro? Digli che è meglio prevenire istruendo che curare terapizzando! (E credo che in aula il suo look passerebbe molto più inosservato…. 😁)

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