Nonsolomamma

lo sciatto

elastigirl ama i contenitori di plastica per il cibo. se poi sono colorati e a chiusura ermetica può fare follie per loro. a casa sua a milano li tiene in uno spazio d’onore in cucina e anche se hanno una tendenza all’entropia e, ancora peggio, a separarsi dai propri coperchi, lei li perdona sempre perché il suo, ancor più che amore, è feticismo.
Lo ha ereditato da sua madre, anche lei affetta dallo stesso disturbo. insieme possono discorrere per ore di contenitori in plastica. quando vanno in visita nelle rispettive case, con discrezione, ognuna delle due controlla che l’altra non abbia preso in ostaggio un contenitore non suo.
“elasti, questo è mio! non me lo hai mai restituito da quella volta in cui ti ho portato l’arrosto. sapevo che nel mio armadio dei contenitori mancava qualcuno all’appello!”
“ti sbagli! questo è mio. e ti prego di rimetterlo dove stava perché è uno dei miei preferiti”
“ha il coperchio rosso. è mio di certo. me lo riprendo”
“guai a te! lascialo lì».
ognuno ha la sua croce. la loro ha la forma di un contenitore in plastica a chiusura ermetica.

ieri nella città di A, elastigirl era ferma al semaforo. accanto a lei c’era un signore. sulle spalle aveva uno zaino nero con la cerniera aperta, da cui spuntava un contenitore in plastica in pericolo.
“mi scusi signore… ha lo zaino aperto”, lo ha avvertito lei.
“lo so, grazie”
“quel bel contenitore rischia di cadere per terra”
“so anche questo, ma è per colpa sua che la cerniera del mio zaino non si chiude”
“sarebbe un peccato perdere un oggetto così pregevole”
“non troppo. c’era dentro il mio pranzo e io l’ho già mangiato. quindi, come vede, il contenitore ora è vuoto e non vale più niente. pazienza se si perde”.
elastigirl avrebbe schiaffeggiato il signore sulla pubblica piazza e poi messo il salvo il povero contenitore negletto.
si è trattenuta soltanto perché, per una cosa del genere, potrebbe essere sbattuta sulla prima pagina del gazzettino di A, oltre che in una prigione del massachusetts.
e non forse è il caso.

12 pensieri riguardo “lo sciatto

    1. Io amo tutto ciò che appartiene alla categoria cancelleria/cartoleria….solo che ormai i tempi della scuola sono lontani e devo trattenermi… 😉

  1. io invece non li amo. detest(av)o perdere tempo a ricostruire le coppie coperchio-contenitore, li costring(ev)o a improbabili tetris pur di risparmiare spazio per altro, non me ne ritorn(av)a mai mezzo di quelli che prest(av)o a mamme suocere e co. Cambiata casa, smaltito marito, ne ho in casa numero 3 contati rigorosamente ikea e devo dire poco fastidiosi. quelli che entrano pieni di gelato li getto vuoti nella plastica, conservare per riciclare mi sembra da accumulatrici compulsive ;-).

    1. Ho scoperto di recente che quelli del gelato non andrebbero utilizzati come contenitori per altre cose, ma buttati, come fai tu giustamente…mia mamma potrebbe morire dopo una notizia ferale come questa 😀

  2. Si incontra proprio di tutto in giro!!!
    Claudia sei una scrittrice fantastica! Riesci a rendere spassoso e divertente il più banale degli episodi: ti stimo! Bravissima!!! Grazie!
    Continua così x favore!

  3. Cara mammina dovresti fondare un’associazione dei contenitori di plastica abbandonati, come quelle per gli animali. Poi stampare una targhetta o un tesserino e quando incontri gli scriteriati neghittosi che trascurano i preziosi contenitori gli potrai intimare di consegnarteli immediatamente per il loro ricovero in una struttura protetta.
    Casa tua ovviamente, famiglia permettendo

  4. Sono stata troppo a lungo, fino ai miei 27 anni, in casa con la mia mamma che pratica lo stesso feticismo.
    Io ODIO i contenitori,se resta qualcosa lo metto tra due piatti, oppure mi strafogo per esaurirlo 😀

  5. Senza pudore, in questi tempi di forzato ecologismo, dichiari codesta inquinante passione per la plastica?
    Temeraria!
    Io e mia madre abbiamo la passione per i campioncini: molestiamo commesse di profumerie e farmacie!

  6. Elasti, anche io condivido questo feticcio con mia mamma! Qualche anno fa un’amica londinese conoscendo la mia dipendenza mi regalò un set di contenitori bellissimo, coloratissimo, con delle stampe di frutti vari, che è stato da subito la passione di mia madre quando venne a trovarmi. Quando sono rientrata in Italia ho buttato e regalato tante cose, ma quei contenitori sono venuti con me, anche perché nonostante l’uso erano come nuovi. Inutile dire che la genitrice se ne è appropriata nel giro di due giorni! Ormai ho ceduto, e mi fa anzi piacere vedere degli oggetti che per me appartengono ad un’altra vita nella sua cucina… 🙂

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