Nonsolomamma

il rapper

nell’elasti-casa ogni tanto si presenta un rapper. è insolitamente educato. e anche piuttosto bellino, qualità non comunissima tra i suoi simili. “ciao famiglia” saluta quando entra. e sorride di un sorriso che non ti aspetti da uno come lui.
appena arriva, si spoglia e resta a torso nudo. sostiene che è a suo agio così. all’inizio fa un effetto strano. poi ci si abitua. del resto, lo sanno tutti che i rapper sono eccentrici.
si dedica  volentieri ai videogiochi, rigorosamente seminudo. gioca in silenzio, con un’espressione torva e concentrata. dice di avere una catena, grossa e pesante, intorno al collo. ma nessuno l’ha mai vista. probabilmente è un accessorio immaginario.
si ferma spesso a cena e dà grandi soddisfazioni. mangia molto e volentieri, anche gli avanzi. pronuncia dei grazie spigolosi e limpidi, commoventi.
l’altra sera ha raccontato di avere registrato una canzone. ma non l’ha voluta cantare. preferiva così. ha raccontato che le parole sono dure e insensate. ma non ha voluto nemmeno pronunciarne un paio. “non le capireste”, ha spiegato.
ha sedici anni, ha viaggiato molto. è un tipo duro ma è dotato di una disarmante naïveté che lo rende irresistibile. è un tipo ruvido ma pieno della grazia sperduta di chi ancora deve trovare la strada.
racconta storie surreali e fa ragionamenti sbilenchi e ipnotici.
talvolta si ferma a dormire.
“aspetta che ti diamo un asciugamano”
“l’ho già preso nell’armadio, grazie. il mio preferito è quello rosso, se non vi dà fastidio”
“non dai mai fastidio, rapper”. lui ha fatto spallucce e si è chiuso in bagno con il suo asciugamano rosso.
“credo che verrò presto di nuovo”, dichiara quando va via.
lascia sempre un po’ di vuoto.
è un amico dello hobbit grande, questo rapper. forse un giorno diventerà famoso ed elastigirl potrà dire: io lo conoscevo. veniva a casa nostra. quando era adolescente. ma noi lo avevamo capito che era un grande già allora.

18 pensieri riguardo “il rapper

      1. Concordo sul fatto che si imbruttiscono. Inoltre l’adolescenza, soprattutto per i maschi, non è il periodo della vita in cui si dà il meglio di sé quanto a bellezza.

  1. A volte i nostri figli riescono a stupirci anche attraverso le loro amicizie. Mi chiedo spesso l’origine di certi legami, che in ogni caso li arricchiscono. E arricchiscono anche noi

  2. Adoro che la vostra casa sia un “porto di mare” da un lato e allo tesso tempo “rifugio sicuro” per famigliari, amici e amici dei figli, oltre che per simpatici estranei Pakistani in difficoltà.
    Spero di riuscire a fare lo stesso. 🙂

  3. Grazie per Questa immagine di famiglia “allargata” e accogliente: è bellissima.
    Sono cresciuta in una famiglia aperta agli altri: amici, fidanzati, ospiti occasionali e strampalati, a volte persone in difficoltà. Mi ha reso, spero, una persona migliore e vorrei riuscire a trasmettere anche ai miei figli la stessa idea di casa come porto sicuro ma aperto al mondo

  4. Io ti invidio. Perché in linea di massima i coetanei di mio figlio tredicenne mi fanno un nervoso tremendo tremendissimo. Irresistibile e incontenibile. Chissà.
    E trovo terribile anche chiunque stia con un copricapo all’interno. L’idea di qualcuno a petto nudo mi fa venire disperazione. Sei brava. Ciao ciao

  5. Sono una nonna. I miei figli, un maschio e una femmina portavano regolarmente i loro amici a casan. Tutti contemporaneamente. Venti persone in 100 metri quadri. Sono orgogliosa di aver lasciato che mi lasciassero impronte dapperttutto, il frigo vuoto. Ora i miei figli sono persone aperte agli altri, chi l’ha detto che i ragazzi italiani sono tutti bamboccioni?

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