all’inizio è stata una lieve vertigine. poi sono arrivati sgomento, incredulità, horror vacui. con la presa di coscienza dell’ineluttabilità del problema, ha perso l’appetito e le è spuntato un brufolo sul naso. una volta toccata con mano la sua impotenza, tuttavia, elastigirl si è rassegnata. e infine si è rilassata. ed è stato bellissimo.
l’elasti-telefonino, dopo una vita di onorato servizio passata a cascare per terra, si è spento. lo ha fatto in modo subdolo, a intermittenza, dandole l’illusione che fosse un processo reversibile. si spegneva, abbattendola, e si riaccendeva, deliziandola. poi, un sabato mattina, lui le ha mostrato uno schermo verde persistente e beffardo. e così è rimasto. dentro c’è vita, fuori il verde. in previsione di giorni itineranti, il suo destino è di restare così, fino al ritorno a milano.
e giorno dopo giorno, lei si è disintossicata. ha perso automatismi nevrotici e ogni contatto con il resto del mondo. forse nel frattempo le ha telefonato mister universo per chiederle di uscire a cena, la bbc le ha mandato un whatsapp per proporle di diventare direttrice generale, il monopolio di stato l’ha contattata per una vincita miliardaria della lotteria dello scorso capodanno (di cui non ha mai comprato nemmeno un biglietto piccolo) e un notaio newyorkese l’ha cercata invano per comunicarle il decesso a 150 anni di una ignota prozia della louisiana che le ha lasciato in eredità una catena di ristoranti di cucina cajoun.
pazienza. nel frattempo elastigirl si gode il silenzio.
Rigenerata beata e sfarfallante.
Fai sempre il backup, vero? 🙂
si per fortuna
Io in vacanza mi disintossico sempre. Niente telefonino durante il giorno. Però la sera controllo i messaggi, le chiamate e le mail. Non si sa mai che vinca a quella lotteria di cui non ho preso il biglietto!!! Congratulazioni per la tua filosofia, cara elasti!
Dev’essere bellissimo!