Oggi, per dieci minuti, sono stata sola in casa. Erano usciti tutti. Persino Mister I che non esce mai ed era andato dal barbiere. L’ultimo ad andarsene è stato lui. Bam, ha fatto la porta. Era pomeriggio e stavo leggendo del rapporto tra Errol Musk e Elon Musk, padre e figlio. Pare che il primo considerasse il secondo un idiota. Tornerai a casa strisciando come un fallito, gli diceva. Bam. Sola. Ci ho messo un po’ a rendermene conto. Non succedeva da mesi. Forse da anni. Ho pensato che avrei dovuto celebrare andando a occupare il divano. Avrei dovuto sdraiarmici e occuparlo tutto. E poi allungare un piede e occupare anche l’altro, accanto. Avrei dovuto spaparanzarmi in sala come una regina. Chiudere gli occhi e godermi il silenzio e lo spazio e la proprietà privata che a casa nostra è un furto e meno male che non ho figlie femmine ma solo maschi grandi e grossi ché almeno i vestiti e le scarpe sono solo miei. Mi sono alzata dalla scrivania e ho salutato Errol il sudafricano e Elon l’americano che ha comprato al padre una barca, una macchina e una casa a Malibù ma comunque hanno smesso di parlarsi. Stavo per andare di là a conquistare i territori incautamente lasciati liberi quando ho sentito la porta aprirsi. Era lo hobbit grande rientrato da chissà dove. Niente, non sono stata abbastanza veloce. Chissà quando mi ricapita un’occasione così.
❤
Conosco bene quella sensazione di euforia che mi viene quando per un po’ resto sola…poi magari tra qualche tempo rimpiangeremo sicuramente la normale routine caotica di ogni giorno
confermo che le figlie femmine rubano i vestiti. Non le scarpe perchè per fortuna (mia) i ho 3 numeri meno di lei, ma per i vestiti è una guerra! l’unico vantaggio è che a volte rubo pure io 😉
Capisco perfettamente la sensazione! Le prime occasioni in cui mi ritrovavo da sola in casa ero felice, non c’erano rumori, richieste, affanni, cose da fare in fretta, salire, scendere scale ininterrottamente, aiutare a fare di tutto. Insomma è vero che non soffrivo mai di solitudine ma quello che emergeva era una gran fatica mentale e fisica! Quando uscivano tutti mi sembrava di essere in paradiso, godevo di quella pace e di quel silenzio! Mia madre mi chedeva se soffrissi della mancanza dei figli, ma io mi stupivo e quasi mi sentivo a disagio nel rispondere che stavo bene. Ora i figli sono fuori per studio e per lavoro, spesso la casa è vuota , io e mio marito ci ritroviamo soli quando torniamo dal lavoro, è un po’ noioso, cerco di trovare nuovi equilibri e riempio i vuoti cercando mille occasioni per stare in compagnia con gli amici . Non oso pensare quando andremo in pensione! E allora oggi quando i figli tornano godo di vivere nuovamente quel caos e quella fatica , comincio a pensare anche a futuri nipotini e sono felice!
…….quando poi tutti lasciano il nido ……….ci mancano !!!!!
I miei figli hanno lasciato il nido… e poi sono tornati accompagnati. C’è anche una bisnonna. Si va dai due ai 92 anni. Qualche volta mio marito e io ci chiediamo come sarebbe se fossimo solo noi due in questa grande casa che, più che un nido, è diventata un condominio. Forse ci annoieremmo a stare insieme o ci perderemmo di vista in questi ampi spazi. Ma ci piacerebbe provare, almeno per un po’.
Solo dieci minuti! Eppure hai percepito un vuoto: da riempire, da godere? Ma è stato un lampo, come quel flash del bozzetto pascoliano. Attimi che assaporiamo, ma poi preferiamo le nostre amate presenze!