Sneddu in queste settimane all’Avana ha frequentato coetanei cubani. Prima grazie ai laboratori di un centro per adolescenti e poi grazie a Itabuna, un insegnante di capoeira, che sogna la Nutella e la Spagna, in quest’ordine.
“Qui a Cuba tutti hanno un sogno” mi ha detto Sneddu. “La prima cosa che ti chiedono, quando ti conoscono, è: qual è il tuo sogno?”
“E tu cosa rispondi?”
“Che al momento non ne ho. Sto nel chill e ho tutto quello che mi serve”
“E loro?”
“Loro non si capacitano che ci siano persone senza sogni. La povertà genera sogni. La fast life milanese invece li ammazza”.
Questa è la prima estate della mia vita in cui non so cosa farò a settembre. La fine, un po’ brutale, del lavoro all’alba alla radio, dopo 11 anni, è stata una botta in testa. Quando, una decina di giorni fa, l’ho saputo indirettamente, via Whatsapp, ho passato le prime 24 ore a piangere, per la rabbia, per la malinconia, per l’arbitrarietà feroce di alcune decisioni. Le prime tre notti non ho dormito perché ero triste e avevo deliri di rovina. È complicato trovare un nuovo lavoro il 29 di luglio dall’Avana.
Poi, piano piano – saranno questa città, lo yoga, l’impotenza, un latente ottimismo, la prospettiva di riappropriarmi di una vita senza sveglia alle 4 del mattino, i tanti messaggi ricevuti, pieni di affetto e fiducia – ho smesso di macerarmi.
Qui tutti hanno un sogno, dice Sneddu.
In questa estate di incertezza e smarrimento, dovrei averne parecchi. E invece no. Cuba richiede presenza e al momento sono troppo impegnata a vivere.
mi spiace non sentirti più al mattino, andando al lavoro, in auto.
noi ascoltatori siamo abitudinari ed ogni cambiamento ci destabilizza. Ricordo ancora quando la rai ha chiuso fabio e fiamma, o quando ha smesso di trasmettere le radio novelle…
tuttavia poi ci si riprende e si ricomincia, vedrai che troverai qualcosa che ti darà altrettanta soddisfazione.
a me piace come racconti i viaggi, la tua capacità di farci sentire come se fossimo lì con te.
magari questo potrebbe essere il tuo prossimo lavoro!
comunque grazie per tutto.
ti leggo dagli anni di Splinder e ti ho ascoltata ogni mattina alla radio: sentire la tua voce argentina, il tuo entusiasmo a quelle ore, mi ha aiutata moltissimo! pensavo: se ce la fai lei con la sua vita ad essere così elastic woman ogni giorno, ce la posso fare anche io! e infatti, è andata proprio così! i miei 4 figli ora sono cresciuti e sono certissima che il futuro ti riserverà grandi sorprese! auguri Cla!
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Cara Claudia, mi dispiace molto per questa situazione. Sono certa che ti aspettano nuovi scenari! Dopotutto sei elasticgirl