i giapponesi, dai 5 ai 95 anni, in metropolitana si dedicano a due sole attività: giocare con il telefonino e dormire.
i telefonini giapponesi sono tutti uguali ma di mille colori diversi. i giapponesi amano impreziosire un oggetto già di per sé piuttosto elegante, con ogni sorta di ninnoli dalle dimensioni variabili.
elastigirl ha visto telefonini personalizzati con sette o otto agghiaccianti pupazzetti.
in metropolitana tuttavia l’uso del cellulare, nell’accezione nota a noi umani, è vietato. il telefonino non può squillare, ma al più vibrare, non si possono ricevere né fare telefonate perché probabilmente si disturberebbe il sonno del vicino.
grandi e piccini usano il cellulare per
1. rintronarsi con i videogiochi (tetris e slot machine vanno moltissimo)
2. guardare la televisione, dai cartoni animati al telegiornale
3. navigare su internet
4. spedire email
chi non si trastulla con il telefonino, sviene sul sedile, spesso accasciandosi sulla spalla del vicino infastidito.
sembra un popolo cronicamente devastato dalla stanchezza, bambini compresi.
elastigirl è un soggetto piuttosto suggestionabile e con una buona dose di sonno arretrato (è l’onda lunga delle atroci notti con gli hobbit).
elastigirl ogni tanto va in giro da sola per tokyo perché mister incredible deve lavorare.
per raggiungere il centro di tokyo dall’albergo, elastigirl trascorre in metropolitana circa 45 minuti.
elastigirl da quando è piccola si addormenta ovunque, persino sotto la doccia.
elastigirl, non avendo un telefonino con cui giocare, appartiene alla categoria dei passeggeri che svengono nella metropolitana.
ieri elastigirl è stata colpita da narcolessia.
quando ha riaperto gli occhi il vagone del treno era deserto e un omino gentile le stava saltellando intorno, preoccupatissimo.
poiché in questo paese toccarsi è disdicevole e poiché elastigirl aveva nelle orecchie le cuffie dell’ipod, il signore cortese ha passato vari minuti nel disperato tentativo di riportarla in vita. probabilmente nutriva il sospetto che l’occidentale collassata sul sedile fosse ormai cadavere.
con una serie di inchini e frasi incomprensibili, le spiegava che quel treno era fuori servizio e che doveva schiodarsi da quel sedile.
elastigirl, in stato confusionale, ha ricambiato gli inchini e si è dileguata, sentendosi un po’ a disagio.
grazie per la storia del cellulare…
ora posso dormire tranquillo… 😀
Avrei voluto filmarti per il corto che devo preparare all’uni…
con affetto
Mataego
ma hai riposato bene? pare di si…
Sono nata in Italia. Vedi, ero felice e non lo sapevo!!
Ma quante ne stai combinando, che figure ci fai fare, mah
😀
Nel frattempo eri arrivata ad Osaka?
Elastigirl, non tornate!
Anzi fatevi mandare anche i bambini e preparate il terreno perche’ mi sa che vi raggiungeremo in tanti: stiamo per tornare un paese sub-normale in mano ai berlusconiani.
Scusa lo sfogo, sono avvelenata 😦
Eus
Un collega giapponese di mio marito ha vissuto per un annetto in Italia, ed è tornato a Tokyo da un paio di mesi. Qui fotografava ogni piatto di pasta gli servissero al ristorante, per poi tornare a casa e ingegnarsi al fine di riprodurne di tali e quali alle foto. In Giappone, adesso, va in ufficio alle 8 del mattino ed esce alle 23. L’altra sera ha chiamato all’una di notte (ora italiana!) e mio marito, svegliato dal dindondan del suo magnifico cellulare aziendale (come tale acceso 24ore al giorno, s’intende) gli ha detto “No Yoshi, this is night, here… sorry”… probabilmente il povero Yoshinori deve essersi chinato almeno una decina di volte davanti al suo Nokia per scusarsi…
il marito col collega giapponese è il mio.
Scusa ma mi è partito un commento anonimo.
Lamorachevola.
Ho immaginato la scena e riso un sacco..poi ho ripensato alla povera patria e non ho riso piu’.
DJ4L13n: hai dormito tranquillo oerché sapevi di non essere sulla metropolitana di tokyo?
MATAEGO: riposato bene??? il mio problema è che sono troppo rilassata!
VIOLACCIOCCA: anche adesso che è caduto il governo e rischiamo di tornare nelle mani dei mostri?
MEMY: hai ragione sono un disastro. il mio problema è che mi rilasso
FIODOR: grazie all’omino gentile sono rimasta nell’area di tokyo…
EUS: argh. ho saputo. però pure voi. vi lascio un attimo e guarda che disastro…
LAMORACHEVOLA: povero yoshi…
IHATEMUFFINS: anche io mi sento un po’ scema ora che so quello che sta succedendo a scrivervi le mie stronzate giapponesi
mi immagino la scena…
tu cheronfavi beata con un rivolo di saliva che ti scendeva dalla bocca e lui poveraccio…
ma che faceva per svegliarti suonava le trombe?
i piatti?
faceva capriole?
se non ti poteva scrollare?
più che leggo i tuoi racconti e più i giapponesi mi sembrano dei cartoons
anzi manga!
:DD
Signora Longari, lei mi scivola sul pisello… meno male che non ci si è addormentata sopra!
Leela
se ti addormenti a sulla metropolitanamilanese nessuno ti guarda nemmeno…
non riesco a capire se questo folle giappone ti piace o meno, le vostre avventure sono divertenti ma vorrei qualche dettaglio in più su mr incredible le cui avventure – visto il tipo – saranno certamente anco più surreali !!!!
la scena del sono in metropolitana è memorabile …..
baci
Avvocato preferito
per la serie “Japan in my mind”… mi corre l’obbligo morale di metterti in guardia dai futòn … mio marito (che in fatto di mode e tendenze non se ne fa scappare una -che fortuna!) ne aveva comprato uno quando viveva ancora con i suoi (primo esperimento di letto a una piazza e mezza -manco a due!- per ospitare la sottoscritta in trasferta nella capitale)… ora, la sottoscritta non è un fringuellino (dicesi fringuellino una donna di circa 40-50 kg massimo), per cui la sua idea di riposo beato corrisponde a un soffice, alto, morbidissimo materasso coperto da un altrettanto morbido piumone, dove il suo dolente corpo possa adagiarsi, senza preoccuparsi di avvertire alcun fastidio. Ora… il futòn è una rete a doghe stesa perterra, su cui giace un (cosiddetto) materasso di 5 centimetri. Pertanto, uno non si siede comodamente per poi passare alla posizione sdraiata, ma si inginocchia, di fronte all’altro (manca giusto l’inchino, stile incontro di sumo!) e poi si sdraia e può contare direttamente con le vertebre ogni singola doga. Un’esperienza certamente indimenticabile!
ahahah!
sei come me, io mi addormento ovunque. Ma mai come Lex, che si abbiocca solo ed esclusivamente quando guida. :S
…azzarola! Infettata dal tuo post di oggi stasera mi sono “narcolessata” in bus, poi svegliata e saltata giù all’ultimo secondo utile.
Un altro istante e partivo in crociera COTRAL verso Sgorgole o Roccacannuccia ;D
Lelela
BAMBOLINA33: credo che il signore gentile mi abbia svegliata con la forza del pensiero.
LEELA: ehm. ma tra poco torno tra voi e allora tornerò vigile come una faina
LATERRA: già, mi sono stupita che non mi abbiano abbandonata al mio destino sul treno vuoto.
AVVOCATO PREFERITO: difficile dire se ti piace un paese così diverso. diciamo che sono contenta di averlo visto, che vorrei tornarci con più calma, che non credo di aver capito molto ma che non vorrei mai mai mai viverci.
mister incredible non ha avuto molte avventure surreali perché era troppo impegnato a indottrinare gli studenti giapponesi.
LAMORACHEVOLA: grazie per l’avvertimento. per fortuna il nostro albergo ha un letto normale. e comunque questa è la nostra ultima notte qui, sigh
BOSSCARLO: niente male il tuo amico lex
LEELA: sei stata svegliata anche tu da un ometto giapponese?