Nonsolomamma

gorghi neri

B aveva preparato tutto da tempo.
B aveva scritto alcune lettere, messo in ordine e sistemato le sue cose.
B non aveva detto niente a nessuno, come quelli che fanno sul serio.
B aveva un tarlo che gli rosicchiava l’anima.
B era molto stanco.
B ha chiuso una porta per lasciare fuori il mondo.
B è rimasto solo davanti a una finestra.
B ha chiuso gli occhi e ha visto un gorgo nero.
B li ha riaperti e il gorgo nero era ancora lì, ad aspettarlo, come sempre.
B questa volta si è lasciato risucchiare.

sono rimaste le sue lettere, un figlio incredulo e smarrito, una compagna che lo amava.

54 pensieri riguardo “gorghi neri

  1. ..è un privilegio che qualcuno ti apra la porta della sua vita e si mostri a te..grazie per quello che regali ogni volta che aggiungi un pezzo in questo tuo diario…

    ..mi dispiace che B sia stato ingannato dal pensiero che lasciare quella porta aperta ormai non avrebbe più cambiato nulla…
    ti abbraccio.
    Ladidalfioccoblu

  2. Non ci sono gesti o segnali che chi gli stava intorno avrebbe potuto intuire.
    Non ci sarebbe stato aiuto utile.
    Perchè chi vede quel gorgo nero è determinato a lasciarsi risucchiare.
    Chi rimane continuerà a chiedersi perchè ed a convivere con un vuoto lacerato, misto di rabbia, senso di colpa e dolore.
    Mi dispiace.
    Abbraccio te e gli altri. E B. Là dove si trova ora…

  3. Artù

    E’ lapalissiano dire che in ogni famiglia può capitare una tragedia, e da quanto ho letto, i tuoi lettori sono molto carini con te.
    Tu però sei bravissima a condensare in poche frasi tutte le fasi di queste tragedie: la disperazione che è stata alla base di tutto, la realizzazione del progetto, e la disperazione di chi gli ha voluto bene, e gliene vuole ancora.
    Ti abbraccio

    Artù

  4. succede.
    e ogni volta è uno smarrirsi istantaneo.
    è un momento dove in quel gorgo precipiti anche tu, un momento.
    un: a presto rivederci, vai in pace, sono con te, amico.

    guarda i nani e stringili, elasti.

    aleanna

  5. Non so cosa abbia scritto B nelle sue lettere ma so che cosa mi scrisse A.

    “Ho sperperato i miei giorni nella speranza di fare tante cose, non questa.
    Per tutto quello che avrei dovuto fare, dire, pensare e non ho fatto, ora prego.”

    Non ho nulla nelle mie mani. Avevo qualcuno, ora non più neanche lei.

    inconsolabile

  6. No man is an island,
    Entire of itself.
    Each is a piece of the continent,
    A part of the main.
    If a clod be washed away by the sea,
    Europe is the less.
    As well as if a promontory were.
    As well as if a manner of thine own
    Or of thine friend’s were.
    Each man’s death diminishes me,
    For I am involved in mankind.
    Therefore, send not to know
    For whom the bell tolls,
    It tolls for thee.

    (un abbraccio a chi resta)

  7. Preghiera in Gennaio

    Fabrizio de andre’

    Lascia che sia fiorito
    Signore, il suo sentiero
    quando a te la sua anima
    e al mondo la sua pelle
    dovrà riconsegnare
    quando verrà al tuo cielo
    là dove in pieno giorno
    risplendono le stelle.

    Quando attraverserà
    l’ultimo vecchio ponte
    ai suicidi dirà
    baciandoli alla fronte
    venite in Paradiso
    là dove vado anch’io
    perché non c’è l’inferno
    nel mondo del buon Dio.

    Fate che giunga a Voi
    con le sue ossa stanche
    seguito da migliaia
    di quelle facce bianche
    fate che a voi ritorni
    fra i morti per oltraggio
    che al cielo ed alla terra
    mostrarono il coraggio.

    Signori benpensanti
    spero non vi dispiaccia
    se in cielo, in mezzo ai Santi
    Dio, fra le sue braccia
    soffocherà il singhiozzo
    di quelle labbra smorte
    che all’odio e all’ignoranza
    preferirono la morte.

    Dio di misericordia
    il tuo bel Paradiso
    lo hai fatto soprattutto
    per chi non ha sorriso
    per quelli che han vissuto
    con la coscienza pura
    l’inferno esiste solo
    per chi ne ha paura.

    Meglio di lui nessuno
    mai ti potrà indicare
    gli errori di noi tutti
    che puoi e vuoi salvare.

    Ascolta la sua voce
    che ormai canta nel vento
    Dio di misericordia
    vedrai, sarai contento.

    Dio di misericordia
    vedrai, sarai contento.

    I DISCEPOLI TI SONO VICINI, E REGALERANNO UN PENSIERO A b.

  8. Leggo sempre questo blog, ma non ho mai commentato, sono una lettrice sfuggente, ma questo post mi ha stretto il cuore forte, fortissimo. Mi fa pensare che bisogna abbracciare di più i proprio cari, parlare, osservare, che niente deve essere dato per scontato. Il pensiero che chi ci è attorno abbia questo buio dentro e non ne condivida il peso con chi lo ama mi fa stare male. Ho sempre pensato che chi fa un simile gesto ha una grande anima, che gli rende insopportabili le bruttezze di questa terra e di questa vita. Ciao B, spero che quel buio sia ora per te luce calda e avvolgente e che il ricordo dei tuoi cari sia sempre tale da mantenere in vita il tuo ricordo.

  9. capisco il suicidio, capisco la depressione e il sentirsi un un buco nero che ti schiaccia e ti uccide la vitalita’. ho una famiglia in cui tre membri su quattro (indovinate chi e’ la quarta? ;)) sono ammalati di depressione, con varie sfumature, dal bipolarismo, alla mania depressiva alla sindrome da nido vuoto. la cosa fondamentale e ‘ che qualcuno si accorga che c’e’ la malattia, e prenda provvedimenti: un bravo psichiatra e una cura azzeccata. purtroppo non tutti se ne accorgono. e’ talmente insidiosa che puo’ rintanarsi in un piccolo angolo dell’anima e crescere, in silenzio, senza esternazioni. solo lo sguardo, vuoto e lontano. mi dispiace molto per quelli che restano, ma la decisione che B ha preso e’ degna di rispetto. a volte la vita e’ davvero un peso intollerabile e non c’e’ davvero nulla per cui valga la pena continuare.

  10. lo ha fatto anche mio zio… resta il solo conforto che ti fa pensare “è stata una sua scelta, come le tante che ha fatto nella sua vita… opinabile, discutibile, ma da rispettare”.
    un abbraccio.

  11. sono stata anche io una figlia incredula e smarrita…
    si continua a chiedersi il perchè forse per sempre, ma credo che chi si ama vada amato e rispettato anche nelle sue scelte più incomprensibili. E’ questa la cosa più difficile..
    un abbraccio stretto
    g.

  12. Ti mando la poesia che mi diede un’amica quando morì il mio bambino:

    Un golfo di silenzio ci separa.
    Io su una sponda, tu sull’altra.
    Non ti vedo, non ti sento
    ma so che ci sei.
    Ti chiamo col tuo nome di quand’eri bambino e faccio finta che l’eco
    del mio pensiero sia la tua voce.
    Come possiamo superare il golfo?
    Non più con le parole o l’abbraccio.
    Un tempo pensavo che potessimo superarlo con le lacrime.
    Ora voglio frantumarlo con i nostri
    sorrisi e le nostre risate.
    (K. Mansfield)

    Le parole non leniscono il dolore, ma aiutano…
    Ada

  13. Magari ora B starà meglio…ma è pur sempre doloroso rispettare una tale scelta…una scelta che lo ha portato via da gente che sicuramente lo amava.Questa cosa B,forse,non l’aveva ancora capita….ti abbraccio forte!FEDE!

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