Nonsolomamma

in partenza

questa sera, alle 21,30 locali, l’elasti-famiglia prenderà un aereo e tornerà a casa.
elastigirl ha il cuore spezzato e vorrebbe stare qui per sempre.
nonostante il timpano perforato, un’escursione termica di 35 gradi nell’arco di 24 ore, come succede solo nel deserto del kalahari e su marte, un esercito di vegani e l’assenza di lievito di birra in cubetti, elastigirl si è innamorata della città di A.
si è innamorata dei suoi boschi, della sua quiete, dei suoi ritmi placidi, dei sorrisi delle persone per la strada e persino dell’asilo delle libertà dove i nani corrono scalzi sul prato e mangiano lo yogurt con le mani.
elastigirl ha scoperto qui cosa significa smettere di correre e concedersi il lusso di sedersi a pensare, a guardare gli altri, a chiedersi se abbia un senso vivere a perdifiato tra le polvere sottili.
ha scoperto quanto possono essere selvaggi ed esilaranti due hobbit a tempo pieno e come può essere diverso, facile, divertente e rassicurante avere un marito che non prende il volo ogni lunedì mattina alle 4 ma resta, sempre, e tutti i giorni rientra in una casa con il tetto rosso.
elastigirl ha paura di tornare, perché quando tocchi con mano un’alternativa possibile, un tarlo si insinua dentro di te e il tuo mondo rischia di perdere il suo senso e i tuoi punti fermi inziano a vacillare.

73 pensieri riguardo “in partenza

  1. Prima?

    Ti capisco, ti faccio paf paf sulle spalle e ti auguro un buon rientro! 🙂

    Qualcosa puoi portarti dietro da questa vacanza e non solo i ricordi, dei nuovi ritmi, magari solo nel fine settimana! 😉

    Ciao, R

  2. noi non ti invidiamo per nulla…odiando gli united states….fosse stato il canada ancora ma l’America.no way.

    Comunque non ci sembra una cosa cosi’ impossibile no basta che ti trasferisci Mr Incredible non avra’ certo difficolta’ ad avere una catedra li e tu a trovare un lavoro.

  3. Di già? Come è passato velocemente il tuo periodo americano, fra compleanni a gogo e antropologia (ti ci voleva la zia matta, ma te la sei cavata benissimo).
    Elasti carissima, i mondi possibili esistono e lo sai. In genere ci teniamo quello più possibile, più comodo, più affine. Oppure a volte, ne sbirciamo altri, e forse questo ci aiuta a resettarci e cambiare le coordinate del possibile, comodo o affine.

    Sta a voi capire cosa vi rende più felici al mondo e se questo è (come per la maggior parte dei milanesi che conosco, che non li schiodi dalle polveri sottili manco a cannonate) per te Wisteria, l’elastiredazione, el dom e la fretta, why not? che ne sai come sono lunghi gli inverni senza lievito di birra a cubetti e circondata di vegetariani?

    Questa esperienza comunque vi ha arricchiti, adesso goditi anche il ritorno e lo sguardo da antropologa sulla tua città, male non fa un cambiamento di prospettiva.

  4. Quando tocchi con mano un’alternativa possibile… sai che l’alternativa esiste e, come ha detto qualche tempo fa hobbit grande, “ogni tanto bisogna cambiare. fa bene a tutti”.
    Tu sai che si può… Spesso sentiamo dentro di noi la necessità di un cambiamento, ma siamo presi da tante paure, anche ragionevoli. Credo che se avvertiamo quella necessità, se percepiamo la possibilità di un’alternativa, non sia un caso…
    Buon rientro, Elasti, e un mega abbraccio

  5. accipicchia come sono volati i giorni…
    non angustiarti, in fondo è così anche quando torniamo dalle vacanze. tutto torna a scorrere e rimangono bellisimi ricordi. almeno quelli non può rubarceli nessuno.
    tvb.

  6. Un’alternativa è sempre possibile e non è detto che sia necessario trasferirsi nel mezzo del nulla.

    Di tutte le cose che ti mancheranno, secondo me, quella che rimpiangerai di più sarà la noiosa, a volte snervante, ma meravigliosa quotidianità di un marito che ti resta accanto e non vive a migliaia di km da te.

    Dovreste pensarci su seriamente.

    Ecco. L’ho detto. Scusa l’indavenza.

  7. caspita 5 settimane sono volate,
    pero’ sono state belle e divertenti,a parte un po’ l’inizio, dai elasti, avete un bellissimo ricordo da portare a casa…la tranquillita’,la famiglia unita,gli hobbit e marito a tempo pieno…ecc ecc..ricordi che rimarranno sempre nei vostri cuori.
    A TUTTA LA FAMIGLIA BUON RIENTRO CON IL SOLE..
    beffy1

  8. caspita 5 settimane sono volate,
    pero’ sono state belle e divertenti,a parte un po’ l’inizio, dai elasti, avete un bellissimo ricordo da portare a casa…la tranquillita’,la famiglia unita,gli hobbit e marito a tempo pieno…ecc ecc..ricordi che rimarranno sempre nei vostri cuori.
    A TUTTA LA FAMIGLIA BUON RIENTRO CON IL SOLE..
    beffy1

  9. Come ti capisco Elasti. Io tornerò in Italia tra tre settimane e ho il cuore straziato. Tra le sequoie che avvolgono la mia università corrono indisturbati i cerbiatti; i fiori hanno colori accecanti; le luci e i profumi dell’oceano regalano felicità istantanea e duratura. E anche vedere Obama alla Tv che incoraggia il suo paese, dice cose credibili e intelligenti e riceve gli applausi dei giornalisti (in piedi) mi mancherà tanto. Torno, ma sarò una disadattata a vita.
    Anna in California

  10. C’è sempre un pò di nostalgia nel lasciare un posto dove si è stati bene…ma almeno puoi dire che è stata una bella esperienza
    Buon rientro
    Suysan

  11. E’ curioso, ma la statistica dice che praticamente tutti i miei conoscenti che sono partiti per gli USA negli ultimi anni “per uno stage”, “per un anno”, “per qualche mese”, poi si sono fermati lì.

    Potevano essere marxisti, antiamericani, reaganiani, o quel che si vuole, ma alla fine hanno preferito restare là, o comunque fare carte false per tentare l’esperienza.

    I tuoi legami con l’Italia sono troppo forti (a partire dagli hobbit e dalle necessità della famiglia), ma la tua sensazione è comprensibilissima.

    Comunque sia, welcome back home!

    Maritospiazzato

  12. Non tornare.
    Stai li, fermati, puoi farlo. Potete farlo.
    Avete la fortuna e il coraggio per poterlo fare….
    Io non girerei le spalle allo star bene..
    E poi Milano fa schifo.
    E li c’è Obama.
    Qui c’è Silvio.
    E ho detto tutto….

  13. Io sono rientrata in Italia dopo quattro anni di pieno paradiso, non ero negli STati uniti, ma in un posto “simile” per apertura e bellezza.
    Sono rientrata da quattro mesi e sono quattro mesi che ho le convulsioni.

  14. Azzolina lo vedo mooolto duro questo rientro (e i nani che dicono ?)
    Altro che tarlo… qui stiamo vacillando alla grande: da due mesi hai smesso di parlare (almeno pubblicamente) della hobbit femmina da mettere in cantiere (ma non disperiamo :-D) ed hai addirittura commesso il tuo primo errore di scrittura (non ti dico dov’èèèèè :-D) in un anno e mezzo che ti leggo !!!!
    La vedo dura tornare nell’open space, anche se ad accoglierti ci saranno Valentinadiolabenedica, lo zio scemo, la zia matta e tutti gli altri !!!
    In bocca al lupo Claudia !!!!

    JACOPO

  15. ciao Elasti, ti leggo sempre ma non ho mai scritto un commento, così in primo luogo faccio i complimenti per il blog, poi mi associo a tutti i commenti favorevoli al cambiamento, incoraggiando i più insicuri e “razionali” ad abbandonarsi alle aspirazioni più profonde che si agitano in noi. io faccio parte di una generazione che è rimasta fregata con questa crisi, e non solo, diciamo che è tutto l’ambaradàn che fa acqua da tutte le parti, ma sai cosa ti dico… inizio a percepire tanta libertà in questo, nei miei coetanei superlaureati e senza uno straccio di lavoro decente, non avremo grandi carriere davanti o grandi possibilità economiche, ma non abbiamo niente da perdere, per cercare di vivere le cose importanti al meglio, le piccole cose. poi forse pian piano tutto comincerà a rallentare… ne abbiamo bisogno…
    spazio ai sogni!

  16. HO tanto l’impressione che anche i cittadini di A. avranno difficolta a lasciar partire questa famiglia italiana un po matta con i figli che mangiano lo yogurt con i guanti e la mamma un po storna ma curiosa come una biscia che spia i discorsi di innamorati bavosi al parco!!.. buon rientro….

  17. … il bello sai qual è? che di tutto quello che hai scritto e di tutti i commenti la cosa che siamo andati a cercare tutti, ne sono sicura, è l’errore che hai fatto nel testo!!! e che,, siccome sei partita, non potrai correggere fino al tuo ritorno 😉

    Non tornare.. rimani lì, fallo per chi vorrebbe partire e non può…

    Un abbraccio :*

  18. opssssssssss i discepoli nel commento n3 si son dimenticati di firmarsi. Una cosa forse invidiamo l’essere circondata da vegani e vegetariani ma anche qua’ non siam messi male……
    cmq elasti non fare come tutti gli italiani che andando all’estero disprezzano la lora terra….va che qua’ in inghilterra non e’ meglio e pensiamo che nemmeno il posto che hai lasciato tu sia rose e fiori .nemmeno Obama non e’ un santo vediamo tra 4 anni ora e’ troppo presto per applaudire.

    w il leader sempre ed e’ made in Italy
    ( e’ made in Italy lo avete concepito altrove?)

  19. Finalmente!
    Hai provato che passare “tutto” il giorno coi propri figli non è necessariamente alienante e frustrante come scrivevi nei post quando erano piccoli e che esiste un’alternativa.
    Trasferitevi a Londra!
    F

  20. Oh Elasti quasi quasi mi dispiace che torni…io e mio marito economista marxista stiamo progettando la stessa “missione” per il prossimo anno, proprio lì ad A…era bello leggerti, un po’ come anticipare il viaggio. Quello che ho letto in queste settimane è stato molto importante per me, ha vinto le mie resistenze. Buon ritorno a casa!

  21. ciao elasti, ti scrivo seduta su un divano rosso che si trova in una casa col tetto rosso e il back yard, con le travi di legno che cigolano e l’edera sul cancello. ti scrivo da qui, e non da milano da dove vengo e dove ho abitato per tutta la vita. ti scrivo dalla mia alternativa possibile, con un hobbit miuscolo che russa dal lettino e un’altro, speriamo hobbessa, in arrivo. all’inizio e’ stata dura, lo e’ tutt’ora, ma nella fiabesca citta’ di B. dove viviamo adesso tutti girano in bici, le strade sanno di cannella, i parchi sono vivi e pieni di gente oche scoiattoli conigli gnomi fate e fiori, c’e un fiume dove si fa il bagno e tutti ma dico tutti gli autisti si fermano alle strisce pedonali! non ci sono gli aperitivi questo no, ma ci sono voli low cost e appena sento nostalgia faccio una scappata, mi mangio un panzerotto guardando le vetrine e torno felice di tornare!
    baci, tua affezzionatissima

  22. Perdonatemi se vado controcorrente.

    Secondo me troppo spesso siamo convinti di dover prendere la vita com’e’: di dover partire, o di essere costretti a restare, di non poter cambiare lavoro, o di dover andare in ufficio tutte le mattine.
    Uhm.. la realta’ ci impone dei limiti oggettivi, ma c’e’ bisogno di amplificarli?

    Non sara’ che troppo spesso abbiamo piu’ paura che voglia di un cambiamento?
    In questo gli americani sono molto diversi da noi, gli viene insegnato fin da piccoli che se vogliono una cosa devono andare a prendersela.

    Parlavo l’altro giorno con un americano che vive in italia e diceva “ma quanto si lamentano gli italiani? sono felici, e non lo sanno.”

    Francamente non lo so se siamo felici, ma che ci lamentiamo e poi accettiamo le cose come stanno, forse un po’…

    Comunque non ti dico buon rientro ma buona partenza. Perche’ una partenza presuppone nuove possibilita’, un rientro no. E chi dice che questa partenza non possa essere l’inizio di qualcosa di diverso?

    L.

    http://blog.bilinguepergioco.com/

  23. Io non la smetterò mai di raccomandarti il placido, sereno e verdissimo Hertforshire, che oltre ad avere molte delle caratteristiche della città di A (noi oltre agli scoiattoli in giardino abbiamo anche una tana con 5 tassi) ha anche il pregio di essere a mezz’ora di treno da Londra 😉

  24. E così è già ora di tornare….
    Un periodo di stacco dalla consueta routine che ti ha fatto scoprire un modo diverso di vivere la vita e il ritorno è carico di nostalgia….
    Buon rientro in Italia, Elasti e un grande augurio a tutti voi.

  25. Guarda, io domattina vado a visitare la mia Alternativa Possibile che in concreto sarebbe un casale con ettari di terreno nella profonda catalunya. Se mi piace non torno. Altro che polveri sottili! Tzè!

  26. mamma mia, sono già passate cinque settimane? come vola il tempo. Beh, almeno hai vissuto quello che desideravi da anni, una famiglia con LUI presente…Se è davvero quello che vuoi e che ti fa felice (io sinceramente pensavo che avresti avuto nostalgia di Milano e della tua vita di sposa part time), esigilo, te lo meriti. Buona fortuna. Ti ammiro e ti apprezzo.

  27. coraggio elasti, sara’ dura tornare, ma sono tutte tappe nel viaggio della vita.. un passo alla volta, e chissa’ dove arrivi.

    the joy is in the journey.

    un abbraccio forte da chi tante volte ha dovuto dire arrivederci e ricominciare (ma mai da capo)

  28. elasti sei bella ma mi metti l’ansia con tutto questo gironzolare mentale – non pratico, attenzione, mentale. fai quello che ti senti ma ricorda che ogni cosa ha i due lati della medaglia e non esisterà mai niente di perfetto sotto ogni punto di vista – di meglio sì, però.
    detto questo io i punti fermi li voglio e li avrò, e lo so.

    buon ritorno a tutti e quattro!

    pìesse: ma dove diavolo è l’errore? ho riletto tre volte ma cicca. e dire che faccio anche la correttrice di bozze, perbacco.

  29. è passato veramente in fretta!!! mi sembrava dovesse durare più a lungo o forse i piacevoli post che hai scritto hanno accorciato la nostra attesa! Buon rientro! Renata

  30. Oh Elasti, lo so: ogni volta che si sta tutti insieme in una quotidianità placida e gioiosa, è così difficile tornare ad una realtà faticosa e stressante. Ti mando un forte e malinconico abbraccio solidale.
    lucia

  31. Vivo a circa 100 Km. da Milano, il mio paese ha circa 1200 abitanti, come tanti altri paesi nei dintorni… e non lo cambierei per niente al mondo… anch’io corro, tra il lavoro, la famiglia, la casa… però mi guardo intorno e vedo le montagne, i prati, ma anche la scuola, materna e elementare davvero sotto casa, l’ufficio postale e il comune a 20 metri… certo, non ho il teatro, i ristoranti e tutte quelle occasioni di svago e “vita sociale” che ci sono in città.. ma non mi mancano. Forse i miei figli non hanno le occasioni che hanno i bambini in città, ma possono uscire di casa senza essere accompagnati, possono stare tutto il giorno a giocare ed io se devo chiamarli mi posso limitare ad affacciarmi dal balcone…. Ci sono molte cose che non mi piacciono in Italia, ma penso che anche gli Stati Uniti, così come qualunque altro Paese al mondo, visti dall’interno non siano poi così perfetti… quello che voglio dirti è che una vita senza polveri sottili, un po’ più a misura d’uomo… la puoi trovare anche qui, neppure molto lontano da dove vivi tu… scusa il disturbo.. Bentornati! P.

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