Nonsolomamma

un post per giovanna

questo è un post per giovanna, del commento 64 al post precedente. per giovanna che dice: "sono a volte triste e depressa e non riesco a fare tutto quello che vorrei, e allora elasti mi sembra un esempio irraggiungibile, che non soffre mai, che riesce a fare tutto con ironia, che riesce a dormire, a scherzare, a vivere". è un post per chi pensa che ci sia qualcuno per cui la vita sia in discesa, sempre e comunque. per chi pensa che l'elasti-vita sia un fumetto e che l'elasti-mondo sia truman show.
questo è un post per dirsi, per dirci, che siamo tutte, o quasi, sulla stessa barca, che l'ironia a volte è l'unica arma che ci rimane, che piangere si può, ma non in pubblico, che ognuna di noi, nessuna esclusa, perde qualche pezzo, giorno dopo giorno.

lui aveva annunciato: "questa settimana non parto, anzi no, parto solo per 24 ore. vado e torno. non te ne accorgerai nemmeno". e lei si era rilassata, come le capita sempre quando lui c'è: viene colta da una sorta di narcolessia, una generalizzata decontrazione, un improvviso incoercibile desiderio di mollare gli ormeggi e lasciarsi andare. "andrò a londra domani sera e tornerò mercoledì", aveva spiegato. lei non aveva dormito, aveva la tosse, il raffreddore, la nausea, la febbre, i brutti pensieri e l'ansia. non era andata a lavorare, vincendo senso di colpa e del dovere in una botta sola, ed era rimasta a letto, a dormire, mentre lui lavorava nell'altra stanza e vegliava su di lei.
alle 6 del pomeriggio la casa era piena di hobbit, lei era in pigiama, ancora ubriaca di sonno e influenza, lui si mise la giacca, le scarpe e si avviò verso la porta. "allora vado. ci vediamo domani", comunicò girando la chiave nella toppa.
e lei fu colta dal panico. perché non poteva restare lì con quei tre bambini. perché non avrebbe saputo badare a se stessa figuriamoci ai suoi figli. perché quello che solitamente era routine la paralizzò e la annichilì. le mancò il respiro. "la vita è troppo difficile per me", disse. "se vuoi posso partire domani e tornare giovedì", propose lui. "non si può. giovedì mattina vado a lavorare all'alba e se tu non ci sei a chi lascio i piccoli alle sei, quando esco?".
lui uscì. lei pensò: "non ce la farò mai". lo hobbit piccolo disse: "mamma, mi viene da gomitale. mi polti una bazinella?", il microbbit fece la cacca, lo hobbit grande si ricordò che non aveva fatto gli esercizi di aritmetica. lei voleva urlare, singhiozzare, accartocciarsi e farsi minuscola, nascondersi e diventare invisibile, arrendersi, scusarsi e scappare via.
inspirò, espirò e chiamò nonna J, la sua mamma, perché quando hai la tachicardia, la voglia di piangere e la consapevolezza di non riuscire a stare al mondo ci sono due sole persone che possono aiutarti: la mamma o lo psichiatra di cui è purtroppo sprovvista. nonna J non rispondeva o forse lei aveva sbagliato numero e intanto qualcuno non doveva più vomitare ma aveva molta fame, qualcun altro aveva infilato la testa nella lavatrice e un altro ancora non voleva fare i compiti.
la tachicardia, la voglia di piangere e la consapevolezza di non riuscire a stare al mondo furono ricacciate piano piano in qualche anfratto del pozzo nero, durante la preparazione della cena.
elastigirl quella sera scrisse un post sul desiderio di una pensioncina a sesto san giovanni e andò a dormire, sull'orlo del precipizio, senza dirlo a nessuno.

ciao giovanna.
elasti, l'esempio irraggiungibile.

199 pensieri riguardo “un post per giovanna

  1. forse mi ripeto.Non ti conosco ,ma ti voglio bene come alla mia migliore amica.Ho il tuo libro sul comodino, lo sto centellinando .Consiglio a Giovanna di fare lo stesso. Quando sei distrutta e pensi di non farcela, come tante, quando i toui figli cadono tra le braccia di morfeo contemporaneamente, fosse anche per 5 minuti, leggiti qualche pagina del suo libro.Il primo l'ho divorato , ma il secondo ho deciso di fare cosi, è terapeutico!Ti fa sorridere e ridere quando vorresti solo piangere e scappare.

  2. @Giovanna: il fatto stesso che tu abbia deciso di farti seguire da uno specialista significa che sei già a buon punto nel tuo percorso di rinascita. Un abbraccio solidale anche da parte mia.

    @Clearcross: non credo prorio che a Elasti piaccia soffrire; probabilmente non desidera un aiuto full-time, oppure non può permetterselo (concordo in pieno con l'analisi di S, commento n.112, sulla questione diritti d'autore, perché anch'io lavoro nello stesso campo). Vorrei anche chiederti – perdona la vis polemica – perché la "tuttofare" che lavora 12 ore al giorno deve essere per forza filippina e servile. Mi lascia un po' perplessa questa tua visione della colf, rigorosamente straniera, che oltre a occuparsi in toto della casa e dei figli ti prepara pure il bagno caldo, manco fossi Rania di Giordania… la trovo un tantino colonialista e svilente…

    @Madrifea: la maggior parte delle donne, a differenza di te, non può "decidere" di "non ammazzarsi di lavoro": deve farlo perché non ha altra scelta per campare. Per queste donne un "tenore di vita assolutamente normale", come lo chiami tu è spesso un'utopia, per non parlare del tempo libero, degli spazi per la coppia e così via.

    Credo che Artù, con la sua consueta levità e saggezza, abbia "fotografato" perfettamente Elasti: una donna che condivide le gioie e i dolori di tutte le altre donne, che cerca di sopravvivere come può al delirio casa-bambini-lavori vari-marito assente, ma che può contare su due straordinarie risorse, l'autoironia e la capacità di usare le parole. La sua scrittura limpida è un dono per lei stessa, in quanto liberatoria, e per noi che la leggiamo. Che peccato trovare così spesso, nei commenti, critiche a Elasti, consigli non richiesti che cadono dall'alto, lezioni di vita per lei e per tutte le lettrici del blog… Quanto possiamo essere taglienti noi donne, e quanto poco solidali e generose le une con le altre…

    Laura

  3. @150: e brava tu, invece, che stai coi piedi per terra e sei consapevole dei tuoi limiti e delle tue possibilità, che decidi di non sclerare per non far sclerare anche gli altri, che alleverai un solo figlio ma con giusta quantità di attenzione…perché i figli crescono, care le mie donne, e quando sono adolescenti son ancora più difficili da gestire, non si tratta più solo di farli andare a scuola con la tuta pulita o di accompagnarli alla lezione di nuoto in tempo, si tratta di seguire le loro tempeste emotive e ormonali, di essere presenti anche se invisibili, di esercitare tutta la pazienza del mondo, di tenere allertate tutte le antenne per cogliere le minime sfumature che vi possono aiutare a capire qualcosa più di questi improvvisi estranei che fino a ieri vi consideravano il loro universo e che oggi vi rifiutano e non riconoscete più, di sorridere aspettando che rientrino la notte sperando che non succeda loro niente di male…
    Se non altro sarete probabilmente ancora qui dentro, a consolarvi e auto-celebrarvi, aspettando tempi migliori

  4. @150
    io ho fatto il tuo stesso ragionamento,avrei voluto 4/5 figli,in teoria………………e a 1 ho deciso di fermarmi (daccordo con mio marito) per non perdere di vista quello che è e deve essere la mia vita oggi,adesso nel presente,
    alcuni benpensanti mi dicono e ma quando sei vecchia sai che bello avere tanti figli grandi che ti stanno vicino…………si,ma io vecchia spero di arrivarci in salute sia mentale che fisica,non posso distruggermi il presente per un futuro che forse,o manco arriva,o non arriva bene……….
    Cla.

  5. Madrifea, ariquoto. Anche io solo un figlio che ora è adolescente e chi li ha piccoli nemmeno immagina cosa voglia dire, che da piccoli basta appunto un grembiulino e la merendina. Poi crescono e so guai. Le antenne appunto sono sempre dritte e attente anche al minimo segnale, li si aspetta la sera per cena e quando entra lo si odora e scruta per capire se ha fatto qualcosa di "strano", una tensione infinita. Proprio ieri pensavo, come farei se ne avessi 2 o 3?? Che dire forse conne come Elasti hanno le palle per farne più di uno a qualsiasi prezzo, a qualsiasi costo, per scelta consapevole. Paola

  6. "I figli grandi che ti stanno vicino"? Ma chi l'ha detto, dove sta scritto? Facciamo figli per riempire le nostre solitudini presenti e future o per consegnare al mondo individui costruiti e solidi in grado di vivere serenamente la LORO vita, permettendo anche loro di dimenticarsi di noi se la loro esistenza li porta lontani?
    Tremo sempre quando sento questi discorsi, sono gli stessi genitori che arrivano ad esclamare "con tutto quello che ho patito e fatto per te, queste sono le soddisfazioni che mi dai?". 
    Genitori egoisti e ricattatori, la peggior specie.

  7. Per Giovanna: io un anno fa ho deciso, in un momento in cui stavo proprio tanto male, di iniziare un percorso di psicanalisi. E' stata una delle scelte più azzeccate della mia vita. Ora le cose vanno meglio, ma con alti e bassi (e quando arrivano i bassi si fa davvero fatica …). Quando ho preso la mia decisione l'ho fatto con il pieno sostegno di mio marito, mentre i miei genitori mi hanno guardata un pò come se fosse il capriccio di una ragazzina viziata (anche se a 40 anni, e con un lavoro da libera professionista che è piuttosto impegnativo …). Però va bene così. Forse i miei figli saranno dei ragazzi e degli adulti più sereni di quanto non sia stata io, e mi piace pensare che un pò sarà anche merito del mio desiderio di guardare in faccia le paure e le ansie che da troppo tempo mi portavo addosso. Vedrai che sarà così anche per te. In bocca al lupo, per tutto quanto. Gibì 

  8. da #150

    che sollievo, grazie a madrifea e alle altre che appoggiano la mia scelta del figlio unico.

    io credo che ogni donna abbia la propria strada e la propria famiglia, piccola o grande che sia, chiusa o allargata, ordinaria o stramba… l'unica cosa che ritengo importante, è scegliere secondo le proprie inclinazioni e con ONESTA' nel rispetto delle proprie possibilità psicologiche, culturali, economiche.

    Non siamo tutte uguali, e come io non mi permetto di giudicare chi sceglie di fare 4 figli mi aspetto di non venire criticata perchè scelgo consapevolmente di farne uno solo.

  9. Vorrei specificare che chi soffre d'ansia. Soffre con o senza figli. Infatti, io ne soffrivo ancora prima di diventare mamma. Può colpire chiunque, all'improvviso, con una forza paralizzante. Ovviamente con i figli, tutto diventa più difficile da gestire. Ma decidere in funzione dell' ansia, non sarebbe più vivere. Sarebbe vegetare. Ogni giorno è una sfida, ma quando riesci ad alzare la testa è una gran soddisfazione.

    Mara.

  10. Madrifea:
    vado fuori tema, ma io ce l'ho un padre egoista e ricattatore, proprio come citi tu, proprio su questi argomenti.
    E se con questa questione ho 'convissuto' piu' o meno bene per lungo tempo, cinque anni fa, a 44 anni, mi è scoppiata in faccia. Mi sono resa malata per questo, e sto lottando per uscirne. Grazie a Dio sono a buon punto e va meglio.
    Questo per dire, tra l'altro, che la famiglia può essere un inferno comunque, con figli, senza figli… non ha importanza.
    Un bacio a tutte,
    J.

  11. sfinimento è la parola maggiormente ricorrente nel mio lessico da quando, 6 anni fa, è arrivata la mia piccolina….desiderata da sempre….sono una mamma single, ma single davvero! padre inesistente, riconoscimento legale avvenuto un anno fa, professione impegnativa (dirigente statale) senza orari, nonni infermi….sono una mamma imperfetta e con i sensi di colpa, come spesso la vita contemporanea impone!
    3 figli erano il mio sogno, forza elasti!!!
    🙂
    Ale

  12. Cara Giovanna,
    io vivo costantemente con l'angoscia che prima o poi capiti anche a me e ogni urlataccia coi figli o somatizzazione di malessere lavorativo è analizzata e tagliuzzata ed ogni mio comportamento è criticato fino in fondo. Da chi ti dirai? Da me! e cosa hai paura che ti capiti? di essere come mia madre, depressa cronica, forse bipolare ma la diagnosi è impossibile. Eppure non riesco a staccarmi da lei perchè le voglio bene e perchè non avrei nessun altro più. Ed ogni giorno che passa la vorrei diversa, vorrei riavere quello che da lei non ho avuto e vorrei saperlo dare ai miei figli. Ringrazio il cielo di non aver avuto femmine, il mio terrore di replicare un clichè di rapporto sarebbe stato paralizzante. Scusa se non c'entra niente…è venuto così questo commento.

    Kira The Cat 

  13. Sono quasi al settimo mese di gravidanza, vivo sola perchè il mio compagno (nonchè il padre dello scricciolo qui dentro) abita e lavora a 200 km da me e mi raggiunge solo nei weekend; ho un lavoro precarissimo per cui da gennaio in poi sono out senza alcuna garanzia di rinnovo; ho due sorelle più grandi che vivono lontano e due genitori che sono tutto il mio mondo ma non stanno sempre benissmo di salute.

    Eppure continuo a sorridere, e cosa mi fa sorridere? La vita che cresce dentro di me, la forza che trovo ogni giorno nelle cose che faccio, l'amore delle persone che mi circondano.
    E, ovviamente, la speranza in un futuro migliore, per me e per lei che verrà.

    E il tuo blog mi aiuta a crederci.
    Grazie,

    S

  14. Peccato che sia un utente anonima giovanna acui non si possa rispondere con un "pat-pat" virtuale sulla spalla.
    Si Giovanna siamo tutte sulla stessa barca chi con uno chi con due chi con tre e magari chi con 4 o più.
    Poi magari la storia si complica se non hai amici vicini, o la mamma ( e perchè no la suocera) a portata di mano, o, come me vivi in un paesino di decerebrati. e allora i blog, FB, i forum di mamme diventano un buon modo per sentirsi meno sole in balia delle stesse onde che ci affliggono tutte.
    Come dice un'altra mamma famosa, Paola di "ero una brava mamma prima di avere figli" le super mamme quelle perfettissime non esistono.

    Se ti va di fare due chiacchiere passa pure dal mio blog: la mimi ha quasi 14 mesi e stiamo affrontando i problemini notturni.

  15. certo che si è stanche, preoccupate, con sentimenti di ansia e inadeguatezza ma, almeno per me, non è 24h su 24, se no saremmo delle pazze.
    io ho 2 figli e sono contenta che siano 2 (ne avrei voluti 3 ma onestamente non ce la si sarebbe fatta) e non come mamma ma come sorella, mio fratello è stata la spalla su cui appoggiarsi e piangere nei momenti bui, è stato il "mal comune mezzo gaudio", è stato il "tranquilla siamo sulla stessa barca ma almeno non siamo soli".
    non siamo complici come lo sarebbero state due sorelle, viviamo un po' lontani, ci siamo scornati fino ai 18 anni ma poi…come per magia…ci siamo accorti che non eravamo soli…una banalità, ma se non ci fai caso passa inosservata e ci siamo sentiti legati da qualcosa di particolare, viscerale.
    continuiamo a litigare ma come sempre passa subito (abbiamo convissuto nella stessa stanza per 27 anni non potevamo certo tenerci il muso per giorni).
    io sono contenta di avere un fratello e non volevo privare mia figlia di questa "esperienza" formativa, costruttiva e affettiva.
    poi ci sono i fratelli che sono meno confidenti del vicino di casa…ma questa è un'altra storia.
    un fratello è per sempre, la stanchezza è quando si ha il tempo per pensarci.
    Giorgia

     

  16. @ Giovanna
    abbiamo il terrore di lasciarci andare, di crollare per sempre, ma non è così. 
    è la paura della paura che ci paralizza.
    provare, lasciarsi andare, passare una notte da paura, ma farlo con la consapevolezza che tornerà l'alba, il mondo sarà lo stesso, non avremo combinato nessun disastro, le persone ci vorranno bene ugualmente.
    C.

  17. Perche’ ripetere spesso che un genitore e’ egoista se pensa di mettere al mondo piu’ figli! Perche’ non dovrebbe seguirli? Perche’ non ha tempo? E chi ne ha uno forse puo’ essere meno egoista? Ha piu’ tempo e che fa? Meglio di chi ne ha tre? Non diceva qualcuno “non e’ importante quanto tempo dai,ma come lo dai?” io non cambierei x nulla al mondo i miei tre maschi e soprattutto non cambierei la mia vita con una piu’ tranquilla! Non siamo sempre esaurite e stanche,ma felici di riempirci la vita!

  18. Nessuna polemica riguardo alla quantità dei figli…..io ho detto che mi sento di rimanere a uno perchè personalmente,conoscendomi,non credo di essere in grando di sostenerne di più e restare lucida mentalmente e fisicamente!
    Molto bene per te,e per tutte quelle come te,che ne hai fatti di più e sei felice!
    Cla

  19. io di figlia ne ho una, ho una mamma ( come dici tu… se non telefoni a lei a chi lo fai??), una suocera e un compagno davvero bravo, ma piango… con loro, da sola… e anche io mi sento in colpa se il letto non è fatto prima di uscire o se i panni non sono stesi subito dopo che è finita la lavatrice!
    anche noi abbiamo deciso che un figlio è abbastanza, probabilmente x il troppo egoismo, è vero e da me ammesso! e forse anche perchè siamo consapevoli che andando avanti sarà sempre più dura educarla al mondo in cui viviamo!
    con questo post mi hai fatto commuovere e i commenti capire che non sono sola e siamo tutte più o meno nella stessa barca!

  20. x Paola 155: azzardo una risposta, sulla base delle esperienze di amiche plurimamme con figli adoloescenti, se tu avessi più di un figlio adolescente i tuoi figli interagirebbero anche tra loro oltre che con voi genitori. Ci sarebbe un maggiore scambio sociale in famiglia e certi problemi che col figlio unico diventano ostacoli ostici e difficili si potrebbero smorzare nel mucchio.

    Almeno così mi raccontano 2 amiche, una con 3 figli (come me, ma ce li ha più grandi) e una che ne ha…..ehm……7. (sono stata più volte in casa loro, e tutte le volte ho guardato ammirata il tabellone delle incombenze e delle precedenze per il bagno….bellissimo, meglio che in un sommergibile).

    x Madrifea 156: giustissimo quello che dici sul fatto che ogni donna sa cosa scegliere per sè e non voglio questionare la tua scelta, ci mancherebbe. Ma non tutti coloro che fanno più figli lo fanno per avere qualcosa di ritorno nel futuro.

    Mio marito ed io abbiamo voluto 3 figli per 2 ordini di motivi: prima di tutto per loro, per non lasciarli soli, per dargli la possibilità di avere una famiglia anche quando noi chiuderemo gli occhi. Secondo, per quella molla interna che scatta ad una certa età, quando ti accorgli della fatica che hai fatto per capire qualcosa di questo mondo, e hai voglia che tutta quella fatica fatta non vada sprecata. Hai voglia di poter passare quello che hai capito a qualcuno, di poter dare la poca saggezza conquistata ad altre persone.

    Non tutti hanno la fortuna di fare gli insegnati, o di lavorare nella formazione. Allevare dei figli è un modo, almeno per per me e per mio marito, per mettere a frutto il nostro animo, quello che abbiamo dentro, l'elaborazione del mondo fatta dall'inizio ad ora, che continua e si arricchisce anche mentre loro crescono.

    Non sono brava come elasti a scrivere, chiedo venia per la confusione.

    un abbraccio solidale a tutte le madri, mono o pluri che siano

  21. Leggo l'Elasti-blog da due anni, tutti i giorni e mi ha aiutato nei momenti di stanchezza e di senso di ineguatezza…Poi leggo i commenti e mi sento piccola piccola: ammiro queste mamme con lavori precari, senza aiuto in casa e con il sorriso sulle labbra. Questo blog aiuta a condividere gioie e sofferenze ma anche a renderci conto di quello che abbiamo e a volte sottovalutiamo. 

    Credo che stasera darò un abbraccio alla mia mamma che è venuta a trovarmi per una settimana e che mi ha sempre dato fiducia e conforto.

    Un grande abbraccio a Giovanna, devi avere una forza dentro di te enorme per come stai affrontando bene una situazione familiare così difficile.
    Ti ammiro tanto

  22. bellissimo post, Elasti, anch'io penso che sdrammatizzare è l'unica arma per sopravvivere, anche se quando sono stanca e devo fare i salti mortali mi viene addosso una rabbia e ucciderei tutti, per primo A che non c'è mai e quando c'è, per lui, è tutto semplice (perchè non fa un sedicesimo delle cose che faccio io…) e mi viene da piangere e a volte non ho la forza manco di fare quello perchè per piangere impieghi delle energie che devi impiegare in altre faccende più importanti…

  23. "Quando uno è perso chiama la mamma…" …

    e quando uno la mamma non ce l'ha? …uno ci pensa due(mila) volte anche nel mettere al mondo un pupo, quando tu, di genitori, non ne hai…

  24. Cara Elasti, è ormai un anno che leggo  il tuo blog e lo adoro.
    Tu mi fai concludere la giornata con un sorriso e di questo ti ringrazio…ma da mamma e da donna   i post che  ho amato di più, quelli che mi hanno emozionata davvero e nei quali mi sono ritrovata al 100%, quelli fatti di sensazioni che anch'io ho vissuto  fino in fondo sono senza dubbio questo e quel meraviglioso post "ehi tu, alla paura ci penso già io" e voglio ringraziarti di cuore per aver così bene raccontato queste  tue fragilità, tanto simili alle mie.
    Laura

  25. Ti faccio i miei complimenti, cara elasti, per avere avuto il coraggio di scrivere questo post. Capisco quanto ti sia costato… Un tocco di dura realtà tra la comica e piacevole vita romanzata ci fa bene. Grazie, Lola

  26. Elasti quanti fiumi di commenti x questo tuo post! Sai anche io (come te immagino) credo fortemente nel potere Dell ironia…. Ma certe volte capita di venir fraintese.
    Cosa dire…”been there,done that”.. Come tutte noi. Si stringe i denti, si va avanti. Ricordo di essere rimasta chiusa in casa con le pupe con la varicella per 3 settimane. Senza marito. Avevo amiche che mi facevano la spesa e me la portavano a casa.. La famiglia in un altro stato.. Io malata e con carenza di sonno infinita.. Poi a posteriori salta su qualcuno che ti fa “ah ma te sei brava!” e te vorresti prendere il primo devoto oli a portata di mano e scassarglielo sulle cervella…. Ma brava cosaaaaaa? Coglione! Siamo tutte Lara Croft! Se dovessi dare un euro per ogni volta che sono scoppiata a piangere disperata (e nemmeno tanto in privato!) a questo punto avrei un buco finanziario che neanche la Grecia! Coraggio ragazze…

    TheTrailingMum

  27. cara giovanna
    ti ammiro tanto anch'io. sì perchè senza mamma -e papà- e senza la mia adorata sorella sarei molto meno di quello che sono: coraggiosa (avventata) e ottimista. facile, per me: ho un paracadute. ho due figli ne vorrei tre e non mi sono mai chiesta il perchè. è l'istinto della balena. lavoro, ho un compagno che mi stupisce e rispetta le mie solitudini ma non è esattamente una massaia. mi piace occuparmi della mia famiglia e non lo delego. ma a casa nostra non si stira e non si rifanno i letti. eppure conserviamo una certa dignità. sono stremata, ma lo dico solo a me stessa e sbaglio. ma i sensi di colpa li rifuggo come la peste. cara giovanna, ti ammiro tanto perchè hai regalato a tuo figlio una mamma coraggiosa (e senza paracadute, chè altrimenti è facile). sono nel mezzo di una settimana pesante in ufficio, stasera non ho avuto il tempo di mangiare e quando la mia piccola mi ha fatto la cacca in mano mentre la cambiavo ho riso con le lacrime. anch'io piango e mi dico non ce la farò mai ma ho fatto due figli, ne vorrei tre e non è ancora detto. che razza di cervello mi avete dato?
    cristina

  28. Ovvìa! Ora mi son fatta un bel pianto che mi ci voleva proprio stasera.
    Bacioni cara Elasti, da una che stasera perde tutti i pezzi, ma che domani spera di recuperarne un po'.
    Cristina

  29. Carissime tutte,

    se ripassate da qui vorrei che sapeste che ieri, dopo aver vuto forza da tutte voi, mi sono alzata dal letto dopo una notte insonne per l'ansia e per mio figlio con la tosse, ho ingoiato uno xanax in più, sono andata alla mia università a 200 km da casa tentando di non piangere in pubblico, ho partecipato alle sedute di laurea con una faccia e un abbigliamento non adeguati all'occasione (lì nessuno sospetta niente) e, per la prima volta ho difeso i miei studenti laureandi dallo stronzo presidente di commissione che, come al solito, aveva da ridire sui loro lavori, dunque sul mio. Secondo lui non erano all'altezza…. eppure ce l'ho fatta. Me ne sono fregata, ho pensato: chi se ne frega se piango, chi se ne frega se sono vestita dimessa, chi se ne frega se ho una faccia stralunata. è stato durissimo, ma ce l'ho fatta. E, per la prima volta, non ce l'ho fatta per loro, ma ce l'ho fatta per me. E' stato durissimo combattare contro la voglia di fuga, di pianto, di crollo, di sprofondo.
    Ma vedere la mia studentessa commossa dal 110 e lode, con le gambe che le tremavano e la vita davanti con un mattoncino di sicurezza in più è stato bellissimo.

    Grazie, grazie a tutte. Sul blog sono riuscita a dire quello che di solito non riesco a dire, e tante risposte mi hanno quasi stordita. Non mi sono vista scacciata in un angolo

    un abbraccio sentito a tutte

    Giovanna, che oggi è senza forze ma che si snete un po' meno sola

  30. Elasti, sono il commento n.183 e non so nemmeno se mi leggerai… ma te lo dovevo dire, sono qui con un uovo sodo in gola e mi viene tanta voglia di piangere. Oppure di abbracciarti forte. O le due cose insieme. E' bello sapere che siamo tutti/e sulla stessa barca. E' una gran consolazione. Ti voglio bene.

  31. brava Giovanna che "l'ho fatto per me stessa"
    brava Elasti per il post della pensioncina scritto dal baratro, raschiando il fondo
    brave tutte: senza figli, che i figli li hanno nel cuore, con un figlio – me compresa – con tanti figli, piccoli o adolescenti
    con la mamma (come me *), senza mamma, con famiglie cattive, con famiglie buone (*)
    firmato "monomamma che inizia a desiderare e si sinterroga se fare il bis" 

  32. Giovanna Meravigliosa!

    Poi trovo molto carino questo raptus coeso di affetto e solidarietà a doppia mandata per la Giovanna mitica – come hai fatto a scrivere un libro con tutti quegli sgambetti tra i piedi?   – e per la nostra Elasti.

  33. ciao a tutte,
    come al mio solito arrivo in ritardo su tutto e anche qui….

    be' giovanna è  una come noi, una donna moderna che cerca con tutte le forze di apparire brava a lkavoro, brava a casa , brava con gli amici, brava con il marito , brava , brava , e ancora brava….

    be' che palle basta di essere brave a tutti i costi BASTA!!!

    io ho una mamma che tutto ha fatto nella vita meno che la mamma, e ancora ad oggi e' un insulto alla categoria… non che fonte infinita dei mie tristi stati d'animo….quindi io non posso tel quando sono stanca e triste, ma per fortuna ho un marito fantastico (anche se anche lui part-time, e come tutti gli uomini un po' superficiale)  e' sempre pronto a spalleggiarmi in tutto e davanti al mondo noi siamo una squadra!!!

    poi ci sono gli amici che anche se pochi e ben selezionati quando mi sentono d'avvero triste bin un attimo sono da me….GRAZIE!!!!

    FORZA RAGAZZE I NOSTRI PARGOLI SONO UN DONO E QUINDI GODIAMOCELO !!!!

    mammapippoteo

  34. Cara Elasti, ti seguo da sempre, in tante cose ti sento vicina (ad es. marito che lavora lontano, prima figlia 2003 e secondo figlio nato a una settimana dal tuo microhobbit), con questo post ti sento ancora più vicina. Certe giornate pesanti, la paura di non farcela, il chiamare la mamma per una parola di conforto, e poi via un respiro per volta, una cosa per volta e imbastire una cena, leggere una storia…e la paura passa e arriva sera.
    Ironia, voglia di sdrammatizzare le situazioni e un pizzico di ottimismo gli ingredienti.
    I figli li abbiamo fatti, li abbiamo voluti (chi 1 chi 9, ma non è una gara, siamo tutte mamme), li amiamo, ma sono individui non soldatini ai nostri ordini e non è sempre tutto facile.
    Un abbraccio
    Dan(iela)

    ps: Forza Giovanna!

  35. Come dice elasti, si può piangere, ma da sole, lavoro a tempo pieno a 50 km da casa, la mia famiglia è lontana 300 km, i miei suoceri a 50 km e non sono in grado di tenere una bimba, va all'asilo nido, ha 11 mesi alle 6.30 la sveglio, si parte in auto in 3 io dietro le do il biberon, poi ruttino e in preghiera per il traffico, ci facciamo 120 km al giorno io mio marito e la bimba, la sera si riparte, ho un'ora di tempo per preparare la cena a lei, falla mangiare e preparare per noi, mangiare a tratti, in piedi, per terra, attenti a lei che gattona, per fortuna lei dorme alle 9.30 sviene e ci vediamo dopo 9 ore è la mia grande fortuna. E' dura, a casa non esistono pizza take away o 4 salti in padella cucino io perchè si risparmia e perchè è + sano,il sabato mattina 3 ore di pulizie la domenica sera si stira e quante volte penso di non farcela, quante volte mi dico "cacchio non sono riuscita a depilarmi questa settimana!!!" l'estetista??? che cos'è un marziano? si mangia? Siamo in tante e il problema non siamo noi è il sistema che non ci aiuta, a partire dal pensionamento alla stessa età degli uomini, ma noi lavoriamo il doppio!!!! Si piange è uno sfogo, ma mai difronte agli occhioni innocenti che ti guardano innamorati, li abbiamo voluti noi anche per un nostro sano egoismo perchè il figlio ti ama senza chiedere ti ama e basta puoi scegliere di non essere + moglie, ma mamma lo sarai per sempre!

    Valeria

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    visio 2010 
    microsoft visio 2010  

  37. Microsoft Office 2010 is so great.
    Office 2010 is my love.
    Office 2007 is the best invention in the world.
    Microsoft Office 2007 can make life more better and easier.
    Microsoft Office is inexpensive and helpful.
    Windows 7 is convenient!
    Microsoft outlook is helpful.
    Outlook 2010 is convenient!
    Microsoft outlook 2010 is powerfull.
    Acrobat 9 
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