Nonsolomamma

quattro giorni

è arrivato mercoledì, inspiegabilmente otto ore dopo l'atterraggio del suo aereo da tokyo.
ha portato in regalo uno stupefacente servizio da tè verde con un tè verde amarissimo che piace a mister incredible perché gli ricorda l'amaro delle cicorie.
ha lavorato di notte, lavorato di giorno, dormito forse, quando il mondo intorno a lui era distratto.
ha avuto in diretta la notizia di un altro forte terremoto in Giappone, si è irrigidito. poi ha esclamato "solo 7,4 di magnitudo", ha tirato un sospiro di sollievo e ha ricominciato a lavorare.
ha detto che in giappone tra amici e parenti non ci si bacia né ci si abbraccia. e nemmeno ci si inchina perché è troppo formale. si dice "ciao", con un cenno della mano.
ha mangiato la pizza, il branzino, le patate al forno, il gelato, la pasta e il sushi take away. il sushi gli è piaciuto molto, ma ha mostrato di apprezzare abbastanza anche il resto.
ha visto kung fu panda insieme agli hobbit e ha scoperto bud spencer e terence hill, ridendo come un pazzo, o come uno hobbit, durante le scazzottate.
sabato è stato trascinato in gita, a brunate, sopra como. ha preso il treno con l'elasti-famiglia perché la macchina non bastava per tutti quanti. ha tenuto in braccio il microbbit che gli ha toccato il naso e ha detto "bip". ha camminato in salita sotto un sole estivo, sudando, per mano allo hobbit piccolo che gli sussurrava "i want to come to zapan with you". arrivato in cima si è fermato in un bar, ha bevuto un succo di ananas e, guardando il lago sotto e le montagne intorno, ha detto che non gli sembrava vero tutto questo e che per la prima volta da quasi un mese, si era scordato del terremoto, dello tsunami, del disastro nucleare, della paura. "era lo scopo per cui sei venuto qui, no?", ha chiesto elastigirl. lui non ha capito.
hiroshi, il collega giapponese di mister incredible, ha preso un volo per tokyo domenica mattina, all'alba, dopo soli quattro giorni. "ho da fare, non posso assentarmi per troppo tempo", ha spiegato ed è tornato, o fuggito, a casa sua.

45 pensieri riguardo “quattro giorni

  1. davvero sono la numero uno? e non ci ho nemmeno provato, sto solo aspettando che il mio hobbit personale si calmi prima di cambiargli il pannolino… BTW: nessuno dei tuoi hobbit e' o era un nottambulo?
    bacini da praga
    plch

  2. ma insomma, uno fa tanta strada per star quasi sempre a lavorare e, per di più, se ne va dopo quattro giorni? ma a che serve tanto affannarsi e sovraccaricarsi di lavoro (mi verrebbe da dire "ammazzarsi" di lavoro)? mah!  e goditela un po' di più questa vita, che dura un attimo. scusate lo sfogo, ma io la penso così. I.

  3. quando ho sentito della nuova scossa e dell’innalzamento del livello di rischio per Fukushima ho subito pensato ad Hiroshi. Insomma certe cose ci sembrano cosi` lontane e poi invece quando conosciamo seppure virtualmente persone coinvolte ci ricordiamo che certe tragedie ci riguardano tutti. Spero davvero che l’emergenza rientri presto e che non faccia altri danni. E spero per i nostri bambini che non ci siano altre Chernobil e Fukushima e che veramente chi ci governa pensi al futuro del nostro pianeta. E spero che al referendum si voti contro il nucleare visto che non riusciamo neanche a smaltire i rifiuti… Post66

  4. Credo sia il senso della collettività come superiore al singolo che spinge a voler ritornare ad aiutare il proprio paese in un momento di crisi, piuttosto che godersi una vacanza. Sayonara, Hiroshi!
    Certo che la elastifamiglia in Giappone fornirebbe materiale per un terzo libro che al confronto Severgnini in America ti fa un baffo…
    /Fefo
    http://congedoparentale.blogspot.com

  5. Hiroshi mi ricorda tanto il mio amico Fumiki e per questo lo adoro.

    E' incredibile: i film di Bud Spencer e Terence Hill piacciono  a tutti i maschi, di qualsiasi età o latitudine siano O_o

  6. Le montagne fanno spesso quell'effetto….che bella e commovente invezione che sono 🙂 Un bacio ad Hiroshi …

    ps: quoto l'analisi di Fefo. Se uno ama il suo lavoro e lo trova importante per la collettività, magari è proprio così che si gode la vita 🙂

  7. Il tè verde… bleagh! Ne ho assaggiati anche di carissimi e rinomatissimi, ma per me il sapore è abbastanza simile a quello che dice Mr I. Anzi, per essere proprio precisi, non ho ancora deciso se mi ricordi più l'acqua di bollitura degli asparagi o dei carciofi…

  8. A Iris dispiace che sia già ripartito…
    devo dire che anche io non mi aspettavo questo finale nel post e proprio oggi pensavo a Hiroshi e a come se la cavava qui, lontano dal suo mondo. e lontano dalla sua tragedia.
    si parlava di "conoscenze virtuali": io ho 12 milioni di compagni di fede e il mio "maestro" là… un pensiero costante c'è come a un padre e ai fratelli…
    per non parlare delle conseguenze mondiali di fukushima
    forza giappone e forza hiroshi!!!

    Lisa mamma di IrisDarioViola

  9. Come nessun nottambulo?
    Elasti… ma mi ricordo male io o un certo 5enne un tre annetti fa ti tirava scema alle due tre del mattino?
    Ok ricordo male io sicuramente.
    O magari lo hai solo rimosso… dicono che sia per la conservazione della specie, se ci si ricordasse troppo bene certi dettagli ci si fermerebbe al primo o al secondo 😛

    No aspetta…
    … non serve che chiedi a Bostoniano se ti presta la griglia!
    Che lo spiedo lo tengo già nel mio di blog!

  10. Anche io ho un amica giapponese che vive là. A volte faccio fatica a capirla, e decodificare certi suoi comportamenti. La sensazione è che per loro il senso della collettività passi prima dell'individuo… o meglio, l'individuo è al servizio della colletività. Non esprimono molto le loro emozioni, e quando ridono mettono sempre la mano davanti alla bocca, come noi mettiamo la mano davanti alla bocca quando starnutiamo, o sbadigliamo. E' un pò come se volessero trattenere anche quella emozione che non deve essere dirompente ma discreta. Ciò che è evidente è la cortesia, e gentilezza che apprezzo, ma mi spiazza il cercare di capire cosa pensi realmente, è tutto nelle sfumature. Hiroshi è molto simile.

    Anche i loro romanzi, le novel story sono nelle atmosfere, le suggestioni.

    Quello che ora sta accadendo in Giappone è un enorme tragedia, e mi riferisco di più a Fukushima. Spero che l'uomo che ha creato questo mostro distruttore sappia domarlo quanto prima, e impari per la seconda volta quanto sia folle avvalersi di una risorsa energetica tanto pericolosa e dannosa.

  11. Ho un amico giapponese che vive a Tokio. Non è amore per la collettività. è che se non fai così sei fuori dal giro. Lavorano 12 ore al giorno tutti i giorni, 10 minuti per mangiare gli spaghetti. e 7 giorni di ferie. in tutto l'anno. in pratica lavorano 358 giorni di fila.
    E quei poveracci che sono dentro la centrale nucleare son pagati a giornata lo stesso prezzo di prima, come se facessero turni di lavoro qualsiasi e non hanno diritto a nessuna indennità. Tanto per riportare nel realismo la situazione. L'indice di radioattività a Fukushima è 7. 7 è il massimo. Sono state prese le stesse misure del disastro di Cernobyl. Col problema che però in Russia, il mare non c'era.

  12. Caro Hiroshi,
    spero tu porti stretto a te il ricordo di Brunate sopra Como, e che ti serva tanto.
    Buon lavoro e buon rientro, nei limiti del ragionevole….

    Mimì

  13. Più passano i giorni più sto iniziando a domandarmi perchè in un paese ad alto livello sismico come il Giappone siano state costruite delle centrali nucleari. Premesso che sono contraria al nucleare OVUNQUE, un paese come il Giappone è ancora più a rischio degli altri ! (oltre che l'Italia, dove però il rischio sismico viene sostituito dal rischio mala-gestione, ma almeno noi il nucleare mai avuto, almeno finora). Non potevano pensarci prima? Mi fa rabbia pensare che alla fine ci è andata di mezzo un sacco di povera gente che probabilmente non sapeva nemmeno su cosa stava seduta. E mi fa rabbia pensare che le decisioni di un paese, su questo argomento, finiscano col coinvolgere anche tutti i paesi circostanti. E' un problema globale, ma la gente se ne rende conto o no??????

  14. Forse l'amico giapponese si getta nel lavoro per sfuggire alla catastrofe. Come me: stamattina ho domato il mio mostro di 5 anni che, come al solito, si è rifiutato di farsi lavare e vestire, nonostante i ripetuti gentili, ma fermi, richiami. Premetto che condivido in parte il tuo destino, Elasti, perchè anche mio marito lavora spesso fuori città e paese, e io sono sola con questa mini versione di ninja che urla, lancia improperi, pugni e calci ad ogni contrarietà, dissenso o imprevisto. Questa volta non ho inveito, nè minacciato. Semplicemente l'ho portato cosí com'era, in pigiama, all'asilo. Scusa lo sfogo e l'egoismo (io mi lamento di piccole catstrofi quotidiane mentre c'è gente che ha davvero problemi seri), ma ho 45 anni e non sono ancora  pronta per tutto questo.

  15. Belle le parole di Jasmine:
    "Spero che l'uomo che ha creato questo mostro distruttore sappia domarlo quanto prima, e impari per la seconda volta quanto sia folle avvalersi di una risorsa energetica tanto pericolosa e dannosa." 

    Sono assolutamente d'accordo.
    e sono convinta che dietro tutta la loro compostezza, anche i giapponesi non siano poi cos¡ "puri e duri": la Tepco ha nascosto quello che stava succedendo nella centrale, manipolando l'opinione pubblica e diffondendo dati errati. Anche il governo non ha saputo esigere la verità e si è resa responsabile di un vero crimine. A breve, e anche fra 20 anni e più, i cancri e le leucemie saranno una vera piaga. Lì e qui. Chernobyl insegna. Non ci sono barriere!
    In Italia i tumori e le leucemie sono aumentate (come mai non abbiamo mai dati certi pur vedendo intorno a noi questo incremento?), i cancri alla tiroide di chi era adolescente nel 1986 in forte aumento…e noi non siamo poi così vicini all'Ucraina, Tokyo è a pochi Km da Fukushima, il mare contaminato riverserà cibo avvelenato…insomma…una vera catastrofe.
    Sono addolorata per loro ma soprattutto per mio figlio. Che futuro per lui e i suoi coetanei?
    Come proteggerci?
    come esigere la verità?
    e bloccare questa folle proliferazione nucleare?
    Forse l'unica soluzione è informarsi e lottare per i nostri diritti.
    Ma che tristezza!
    Chiara

  16. Per il commento 22
    Hai fatto bene a dire che condividi "IN PARTE" il destino di elasti…infatti lei di bimbi da gestire al mattino e alla sera, spesso senza marito ne ha 3!!
    E non hai idea della differenza che faccia dover rapportarsi con tre teste invece che con una sola.

  17. "i want to come to zapan with you"
    ahahah che spasso 🙂

    PS: …ma non doveva fermarsi per una settimana? Ha addirittura abbreviato la permanenza?

  18. Anche noi questo fine settimana abbiamo organizzato una gita in treno a Como e poi un giro in battello fino a Cernobbio; i due bambini (5 e 2 anni) si sono divertiti un mondo ed anche il papà ha dovuto ricredersi: meglio i mezzi pubblici della solita auto e delle interminabili code al rientro… Bello! da rifare e Brunate mi sembra un'ottima idea per una nuova gita! ciao!

  19.   Povero Hiroshi. Non oso pensare il turbinio di sensazioni e sentimenti contrastanti. "Fuggito" dal Giappone, dalla catastrofe, dal cibo contaminato, dalle famiglie distrutte. Chissà le sue emozioni, i suoi pensieri. Probabilmente sarà voluto tornare dalla sua gente…

  20. un mio amico che ha la moglie giapponese dice che proprio non c'è verso di capirsi tra italiani e giapponesi: modi di ragionare e comportamenti totalmente differenti!

  21.  @mocaliana parliamo di culture che non si sono minimamente sfiorate per secoli. Evolute in direzioni totalmente differenti. 
    Tuttavia, alla fine, la storia la fanno le persone. La cultura, le abitudini, le religioni, sono dei fardelli dai quali ci si può distaccare, non del tutto ovviamente, quando si parla di rapporti personali.
    Non solo un cinese e un italiano possono essere estremamente diversi, ma anche due romani… 

    Max Dejavù

  22. A chi dice che in Italia il nucleare non l'abbiamo mai avuto: a un tiro di schioppo da casa mia c'è la centrale nucleare di Trino Vercellese, che ha funzionato per una ventina d'anni fino al provvedimento di sospensione del programma nucleare italiano (1990). Le sue scorie radioattive sono stoccate nelle campagne vicine. Mi auguro che al referendum di giugno (di cui purtroppo non si parla abbastanza !) gli italiani si pronunciano contro il nucleare.
    Antonella

  23. Antonella 31: sono stata io a dire che il nucleare in italia non l'abbiamo mai avuto, mi sono sbagliata. Intendevo dire che non è mai stata una fonte significativa, ma fortunatamente solo una sperimentazione marginale e destinata a chiudere nel giro di qualche decennio. E spero rimanga così.
    e hai ragione: il referendum non se lo sta cagando nessuno: mi raccomando usiamo tutti il web per promuoverlo, andiamoci e votiamo SI (per dire no al nucleare).

  24.  Io stu usando la mia pagina FB per promuovere il referendum. Molta gente continua a non sapere le date, come votare o cosa votare.
    Fonti da verificare mi hanno detto che in Sardegna, essendo a statuto speciale, ci sarà un referendum integrativo che permetterà di vietare l'installazione di centrali nucleari nel caso in cui dovesse vincere il NO.

    Max Dejavù

  25. mannaggia! Io abito a Como dalla nascita e saranno 5 anni che non vado a brunate, non ci ho mai portato le bimbe di 4 e 2 anni …

  26. Cara, anche ad un giapponese può bastare un cataclisma per volta. Hai una famiglia piuttosto impegnativa, del resto mi sembra tu sia la prima ad esserne consapevole. Quanto poi al nostro solito qualunquismo, da intendrsi come il  vizio di far nostra anche la puzza di una scorreggia fatta dall'altra parte dell'emisfero terracquo, ti dirò che questo sbattimento nucleare "si", nucleare "no" non riesce proprio ad appassionarmi. Conosci la storia di quello che gridava sempre "al lupo! al lupo!!"? Ecco direi che gli strappamenti di capelli della sinistra mi ha vaccinato ad altissime dosi di insensibilità ormai. E la destra, la uso solo per cosa assai più piacevoli. Ammmiro la coscienza ecologica che trasuda dai commenti delle tue eco-fans. Ma mi indigna andare a Dynamo Camp, qui a due passi da me e vedere bimbi terminali e gente che si dedica a loro lasciati praticamente soli. Ma si sa, noi abbiamo lacrime per drammi sempre così lontani da noi. Conosco gente che è stata in Nuova Zelanda a salvare balene, ma non ha mai fatto 3 km da casa sua per portare un gioco dismesso o solo un poco di compagnia. Ti dirò, tesoro, che c'è tanto schifo non solo in politica, ma proprio tra noi. E così vivo di molte nostalgie e praticamente nessuna speranza, ma senza disperazione ed ad alto tasso cinico. un bacio,
    La Nonna

  27. Carissima Nonna, mi spiace ma non mi trovo d'accordo con te.
    Non si tratta della puzza di una scorreggia fatta dall'altra parte del mondo, che puo' interessarci oppure  no, e comunque la puzza non arriverebbe fin qua.  Si tratta di un enorme disastro nucleare i cui inodori effluvi arrivano eccome se arrivano, nell'aria, nel mare, nell'acqua. D'accordo sul fatto che non c'e' niente da fare se non sedersi sulla sponda del fiume radioattivo e vedere che succede, e magari alzarsi ogni tanto per aiutare, su questo sono d'accordo, qualcuno in difficolta' proprio sotto il nostro naso, ma ci riguarda, hai voglia se ci riguarda. rots

  28. che bella mèta avete scelto! Vivo felicemente a Como ed avete fatto bene a venire qui: 2 passi da Milano ma in certi posti sembra già di essere in un altro mondo!
    E volete  altre dritte su mète vicine e suggestive..chiedete!
    Goodbye Hiroshi, e buon rientro.In fondo un po' ti capisco…magari ti è sembrato di fuggire, di lasciare i tuoi compaesani e la tua terra "a tradimento" e ti sei sentito in colpa per aver dimenticato per qualche istante la tragedia che state vivendo.
    Però…ecco… io credo che mi sarei tenuta i sensi di colpa e sarei rimasta ancora un po'…senso di colpa in più, senso di colpa in meno…
    ciao a tutte!
    Isa (Giasel)

  29. Dolcissima Rots, io amo parlare per iperole. È chiaro che un disastro nucleare ci intessi. Ma forse è una cosa un poco troppo grande per noi, lasciamo fare a chi ne capisce e sperar per il meglio. Ma resto della mia idea che la nostra disperazione atomica sia come sempre teatrale e del tutto sterile, italiana insomma.

  30. Elasti: la "gita" più bella e comoda senza macchina è proprio quella a Brunate

    Poi, sempre venendo col trenino delle nord, come ti ha suggerito qualche altra amica, prendete ul battello fino a Crnobbio e ritorno. I bambini dovrebbero trovarlo comunque divertente ed avventuroso.

    Con la macchina, e dopo Como c'è ancora qualche chilometro: Villa Carlotta http://www.villacarlotta.it. Un giardino botanico unico e meraviglioso! Vi sembrerà di essere in paradiso, soprattutto in Primavera

    Valassina verso Lecco uscita Bosisio Parini, invece, http://www.aziendaagricolasantanna.com. Carino per i bimbi, ci sono gli animali, si assaggia il loro formaggio e si fa una bella passeggiata. Noi una volta abbiamo trovato un vitellino nato da 3 ore che provava a fare la prima poppata. Uno spettacolo! Lì vicino c'è il lago del Segrino, portate le bici ai bambini!

    Un po' più verso la montagna c'è Chiavenna,(proprio in cima al lago) però è molto bello, tanti prati, fiumi, ruscelli, pizzoccheri e prelibatezze montanare! Però col traffico domenicale in questo periodo diventa un po' lungo come viaggio…

    mi farò venire in mente qualcosa ancora…buona notte!

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