Nonsolomamma

pronto?

ore 11,30 circa, nell’elasti-redazione.
“pronto?”
“pronto, qui è il quirinale. chiamo per conto del presidente”
oh signur benedètt, come direbbe mister incredible il barese. o hanno sbagliato numero o è uno scherzo. stai calma-calma-calma-calma.
“ehm, buongiorno”
“il presidente vorrebbe invitarla l’8 marzo alla cerimonia qui al quirinale, per la festa della donna”
ok. è uno scherzo. ma perché a me? e dove hanno trovato il mio numero di cellulare? e perché chiamano proprio quando sono in ufficio… ora chiedo se è uno scherzo. no, non si può. se poi non lo è faccio la figura della cretina.
“…”
“quest’anno, abbiamo deciso di dedicare la cerimonia al tema della conciliazione tra famiglia e lavoro e lei ci sembra un caso esemplare, sia per la sua storia personale sia per i temi di cui si occupa e di cui scrive. può partecipare?”
mi sudano talmente le mani che il telefonino potrebbe sgusciarmi via come una saponetta. adesso chiedo a questa gentile signora di darmi il tempo di asciugarmele, di fare training autogeno per ricominciare a respirare e magari di fare un salto in bagno.
“ecco, diciamo che… be’, devo sistemare i bambini, a proposito di conciliazione, ma… direi che… insomma, non è che, se si viene invitati dal quirinale al quirinale, si può dire: ‘non so, ci devo pensare’. uno normale risponde: ‘vengo certamente grazie mille mila’ e poi si organizza”
“ne sono felice. anche perché il presidente si sarebbe molto dispiaciuto se lei avesse declinato l’invito”
adesso scoppio in singhiozzi. mai sia che il presidente, quel presidente, si dispiaccia.
“non ci penso neppure a declinare l’invito”
“allora scrivo okkei vicino al suo nome?”
“scriva okkei senza esitare. grazie. ma… cosa vi aspettate da me? devo parlare? stupirvi con effetti speciali? perché io, non è che…”
“non dovrà fare niente se non presenziare e forse rispondere a qualche domanda dei giornalisti. stia tranquilla: sarà una festa”
“tranquilla… ma… come funziona? non è che mi potrebbe mandare una email con… non so, il programma, l’organizzazione…”
“non è costume del quirinale diramare email con il programma delle sue iniziative”
ma io come faccio? mi presento lì, l’8 marzo, ai corazzieri, e dico: “buongiorno signori corazzieri, sono elasti, il presidente mi aspetta dentro per una festa”? come funziona? mi spieghi almeno come funziona.
“ah. sì, certo, immagino. non ho grande dimestichezza con le istituzioni in generale e con il quirinale ancora meno…”
“riceverà un invito ufficiale”
“ah. e quale canale usate per… diramare inviti ufficiali?”
“la posta”
“perfetto. avete anche il mio indirizzo, oltre al numero di telefono?”
“veramente no. me lo dia”
“allora: elasti, via…”
adesso che sente il mio nome, questa gentile signora si accorgerà di avere sbagliato persona e butterà giù il telefono insultandomi.
“benissimo. allora ci vediamo giovedì 8 marzo”
no! aspetti. non mi lasci così. non mi ha detto come ci si veste, come ci si trucca, come ci si pettina, se è preferibile avere fatto la ceretta, che colori piacciono al presidente. non può abbandonarmi qui, nel centro della redazione, con il telefonino in una mano sudatissima e 40.000 interrogativi tutti dentro la pancia.
“con grande piacere. grazie ancora”
click.

192 pensieri riguardo “pronto?

  1. Oleeeeeeee !! Elasti ! sarà una grande emozione….e noi tutte , mamme fatte di quattrocento parti e ottocento arti, ti sentiremo ! grande ENERGIA ! grazie

  2. scritto da Elasti il 1 10 2006:

    “oggi è il primo giorno di beatriz, signora peruviana che stara’ sempre con noi, night and day, il che suona orrendamente minaccioso. ma poi penso che ci consentira’ di uscire ogni tanto la sera, di non dovere passare i sabati e le domeniche a fare lavatrici, di non panicarci quando i bimbi iniziano a vomitare scorie radioattive la domenica sera e di non dovermi precipitare fuori dall’ufficio come una scheggia impazzita pensando ai bambini buttati fuori dall’asilo al freddo e al gelo, soli perche’ l’orario delle educatrici è finito.”

    Direi che sia proprio un ottimo esempio di conciliazione in cui tutte noi ci riconosciamo!

    1. Saper chiedere aiuto per continuare a lavorare e essere sereni con la propria famiglia, fa parte del concetto di conciliazione. Poterlo economicamente sostenere sono fatti suoi, dato che se li guadagna. freefrà

      1. Francesca, il senso del commento sta nell’ultima frase.
        Conosco, credimi, esempi di conciliazione sicuramente più meritevoli di chi apre un portafolio e demanda.

      2. io non credo che il commento della 102 sia offensivo nei confronti di elasti, mette però in evidenza il fatto che tanti altri genitori che lavorano non riescono a permettersi gli aiuti che una famiglia con figli necessita.
        e spesso sono famiglie con titoli di studio alti ma che vanno avanti con mille euro al mese a testa, con mutuo sulle spalle, e asili nido privati perche non sono così “poveri” da entrare in quelli pubblici e non sono così “benestanti” da potersi permettere la baby sitter.
        In questo senso occorre una grandissima presa di posizione e coscienza su questo tema, perchè certo se guadagni tanto da poterti permettere una badante 24h al giorno, che si occupa dei figli e della casa non è certo una cosa che rappresenta la maggior parte delle famiglie. Questa non è coinicliazione, è sostituzione di figure parentali!

      3. Tra l’altro pensavo a quanta poca conciliazione vi è in una famiglia dove il padre lavora a Londra e la moglie non lo segue (pure vicerversa, per carità!) da tanti anni, rendendo ancora più “disagevole” il modello familiare per i propri figli. Il mio intento non è screditare Elasti ma sinceramente non la trovo un fulgido esempio.

    2. peccato che fosse 6, dico sei anni fa. beatriz è durata un mese. oggi di donna fissa manco l’ombra, a meno che tu non sappia cose che io non so, cara.

      1. scusate io sono cresciuta con un padre che lavora all estero per la maggior parte del tempo e una mamma a lavoro full-time. Sono cresciuta tra baby-sitter nonni e zii che si occupavano di me insieme ai miei genitori quando possibile. Non credo di essermi persa niente non credo che la mia famiglia valga meno di altre. Hanno solo fatto sacrifici e si sono divisi le parti quando possibile facendo mille capriole e per quanto mi riiguarda questo è conciliazione

      2. Sara, è proprio il caso di dire “you made my day”. Il tuo punto di vista ha attenuato il senso di colpa che molte mamme (e papà) ben conoscono (per aver lasciato i bimbi al nido/asilo/nonno/zia….).
        grazie davvero!

  3. wow come si modernizza il quirinale. complimentoni, facci onore e se è il caso ricordagli che dietro le storie che fanno simpatia c’è davvero spesso un mondo di difficoltà e che conciliare famiglia e lavoro è davvero una sfida…che ce li aggiunge un po’ di soldini per avere tutti un posto al nido pubblico? che ci pensa a vietare le dimissioni in bianco alle giovani perché non facciano figli? sarebbe già un inizio 🙂

  4. Uei tu go cara Elasti! Per l’abbigliamento si dice che solo quando i nostri abiti rispecchiano veramente noi stessi siamo eleganti. Perció non v’è dubbio: tutina rossa e mantello nero!

  5. Fantastico! Meraviglioso! Quale onore!
    Sei tutte noi.
    PS: un augurio alla mamma di Milano caduta dalla bici in seguito allo scippo. Oggi ho letto con sollievo che si sta riprendendo. Attenta Elasti!

  6. Mamma come posso le dimissioni in bianco sono già vietate per legge come molte altre cose. Il problema è farla rispettare

  7. Cara Elasti,
    ti seguo da poco ma ho sentito molto parlare di te da amiche che bazzicano il web molto più di me, ed è la prima volta che commento.
    Fantastica questa telefonata! E mi raccomando, devi raccontarci tutto, ma proprio tutto tutto tutto: dalla scelta tra ottanio e rosso geranio, dalle scarpe fino ai dialoghi con i corazzieri e infine cosa ti è passato per l testa per tutto il tempo.
    Fatti valere!

  8. Cara Elasti, è la prima volta che scrivo un commento, anche se ormai non posso più stare un giorno senza leggere il tuo blog! Credo che questa sia un’occasione davvero speciale, devi essere fiera di te. Sono certa che sai che, se siamo così numerosi a leggerti, è perchè affronti argomenti e situazioni in cui ognuno, con la sua personalissima storia si può riconoscere.
    L’invito e l’attenzione delle istituzioni è segno che qualcosa sta cambiando, anche grazie a quello che fai, con intelligenza ed ironia. Perchè sul blog non lanci un appello ai lettori e lettrici, per raccogliere ‘suggerimenti concreti’, o ‘richieste’ da presentare alle isituzioni nell’occasione dell’8 marzo?Tanto è certo, una delle domande che ti faranno è: di che cosa ha bisogno oggi, una mamma professionista per affrontare al meglio la vita di tutti i giorni?
    ..e per il vestito??????

  9. sono proprio proprio contenta e orgogliosa per questa notizia, ti seguiamo da tanto e ci sembra di venire insieme a te…. buona festa e goditela!!!!!!!!

  10. Elasti, sono così contenta che mi sono commossa. Ti leggo sempre ovunque e ti ammiro oltre misura, però una cosa te la voglio dire. Secondo me non è tanto bello e nemmeno giusto che ti premino perché hai saputo conciliare vita professionale e privata. Perché se ci sei riuscita, è perfettamente da sola e facendo i salti mortali carpiati, con un marito a Londra e i nonni lontani e/o giustamente per i fatti loro. Quindi sei una draghessa, ma noi femmine non abbiamo bisogno di essere premiate quando facciamo di questi miracoli: abbiamo invece bisogno di essere aiutate, sostenute e facilitate. Dai mariti innanzi tutto, che anche quando sono fuori per un patto da noi sottoscritto e rinnovato di giorno in giorno (ne ho fatto uno simile anch’io, con due figli piccoli anch’io e i nonni fuori gioco per via di altri due nipoti più bisognosi di noi) non sono certo esemplari, e poi dallo Stato, con asili nido, strutture, provvidenze. Quindi io penso che tu sia una gran persona, una bravissima scrittrice, una bella mamma e un’amica invidiabile, ma che premiarti equivale a dire a tutte quante Siate come lei, oppure arrangiatevi. Insomma non abbiamo bisogno di santini né madonne, invece così ti mettono sull’altare e ci fregano tutte quante. Ora, dopo tante mignotte ostese, qualcuna perfino fuori di testa, vedere premiata una come te è una rivincita e un sollievo generale. Però di’, a chi verrebbe mai in mente di santificare un uomo perché mette insieme lavoro e famiglia? Adesso non dico di fare come Marlon Brando o Woody Allen di non andare a prenderti il tuo Oscar, per digliele ste cose al Presidente, dopo averlo ringraziato anche da parte di noi lettori.
    Ti dovevano premiare invece perché sei intelligente, fai ridere, sai scrivere e hai un sacco di anima: come fanno coi maschi, e perché è vero.
    Ciao

  11. Veramente una bella cosa, spero che eventi come questi diventino l’ ordine del giorno perchè le vere donne siete voi, mamme super impegnate,multitasking, con la famiglia , figli e lavoro da conciliare, le scelte difficili da prendere ogni giorno e conti di famiglia da far quadrare!!!! Non quelle che vanno a letto con i politici o vanno in onda al Grande Fratello ( per citarne uno ).Si dia la parola a chi sà cosa vuol dire avere una famiglia, e quanti sacrifici si devono fare per farla vivere degnamente!!! Ancora complimenti!!!

  12. Sono anch’io contento ed emozionato per te cara mamma Elasti, non mi stupisce che un presidente saggio e spiritoso come il nostro, un uomo che fa onore all’Italia, ti abbia scelto.
    Una mamma che lavora, cura i bambini, trova il tempo di far felici e sorridere tanta gente, ma è anche una figura morale in questa nazione corrotta da troppi loschi figuri.
    Sono commosso e orgoglioso, come se fossi mia figlia.
    Vai e fallo sorridere, ne avrà bisogno!

  13. Cara Elasti complimenti vivissimi, non capita tutti i giorni di ricevere una telefonata così emozionante e devastante (nel senso di spiazzante sotto tutti gli aspetti)!
    Quale miglior giorno poi per festeggiare e ringraziare tutte le donne, mamme e l’universo femminile e tutto ciò che ruota intorno ad esso! Diciamocelo francamente, se un giorno decidessimo di dare forfait, l’universo “omo” che ti gira intorno darebbe di matto (parlo in particolare di me, ma forse allargando lo sguardo non credo di sbagliarmi così tanto).
    Detto questo goditi questo giorno, non solo come mamma ma anche e soprattutto come donna: capace, stratega, psicologa, ecc. …… detta alla romana ….. “eh quanno te ricapita”.

    P.S.: opterei per un vestito ottanio e senape.
    P.S.2: grazie per il tuo blog, spesso lo trovo meglio di una seduta di analisi.

    1. leggere un blog costa sicuramente meno di una seduta di analisi, ma sono curiosissima perché mai secondo te sarebbe meglio? a parte la questione economica appunto.

      1. Per le risposte variegate che coprono tutte le domande che un argomento riesce a tirarti fuori.
        Sai, leggendo i vari commenti riesci a trovarti d’accordo con una parte dei blogger, ma ad un tratto leggi un’altra risposta che ti spiazza e magari ti fa vedere la cosa sotto una luce diversa, che magari non avevi neanche preso in considerazione.
        In fin dei conti è “una piazza” in cui esporre le proprie idee, confrontarle ed evolvere il modo personale di pensare.
        Personalmente trovo che la lettura di questo blog mi faccia bene, a volte sdrammatizzo, altre condivido o meno i pensieri …. ma è un momento di serenità a cui non rinuncio.

  14. EVVIVA!!!! 🙂 🙂 🙂 Ma quanto è avanti Napolitano? E quanto sei favolosa (e favolosamente simpatica e dolce) tu??? Complimenti, vedrai che sarà un’esperienza bellissima e ti divertirai pure un sacco!

  15. Mamma mia! sono felicissima ed emozionata per te, comunque questa bella cosa te la meriti tutta, non scappare a mezzanotte il sogno non svanisce!un abbraccio affettuoso:)

  16. Ma wow!!!!! Sarai la rappresentante di tutte noi mamme lavoratrici! Che meraviglia e che bello abbiano scelto te! Non vedo l’ora di leggere il racconto della tua avventura 🙂
    ….ecco tu hai pensato “oh signur benedett”, io invece un bel “soccia”!

    1. La festa della donna non è la festa della mamma.
      Se rappresenta qualcuno è se stessa come donna.
      Che è nonsolomamma… anche se qualcuno pensa il contrario.
      Scusa Elasti, ma mi sento rappresentata pure io, che di figli non ne ho. 😀
      Ecco.

  17. Una buona occasione per rendere pubblica la definizione “mamme-di-corsa “(ma anche felici, aggiungo con orgoglioi : ci dimentichiamo ogni tanto di specificarlo.

  18. #102 – @alessandra: troppi giudizi di valore, tu dai troppi giudizi di valore. E che ci siano altri esempi di donne, lavoratrici e madri di famiglia, e che non esista solo Elasti, lo voglio ben sperare! Da Concita De Gregorio, no dico Concita De Gregorio che ha 4 figli, a moltissime di noi che leggiamo questo blog.

  19. Che bello, Claudia! Che grande gratificazione e che esperienza unica vivrai! La cosa più bella è che raccontando con ironia e garbo la vita quotidiana di una mamma e di una famiglia, dell’amore condiviso, tu sia riuscita a rendere straordinario e degno d’attenzione l’ordinario.
    Sarò lì con te!

  20. grazie a tutti per la generosa condivisione dell’entusiasmo. sono commossa! ovviamente ci sarà un accurato resoconto. e se avrò occasione di spezzare una lancia per tutte noi, non mancherò, promesso. e concordo con chi dice che non dobbiamo più essere noi a fare i salti mortali ma loro a venirci incontro.

    1. Il commento di una lettrice sul colore dell’abito mi ha fatto troppo ridere. In effetti se il vestito color ottanio si può riciclare. Anzi no! Alla fine Mr I ti ha portato no da londra (o dov’era, forse US) quel vestito strafico arancione stile anni ’50?.
      E come hanno già detto, il colore di quest’anno è il Tangerine Tango: mica cavoli!

      Giuliadori. Quella di Twitter, ex giuliad06 della Insubuy ai tempi di Splinder

      1. Già Elasti! il vestito strafigo arancione!!! e concordo…il tangerine tango quest’anno é l’ottanio dell’anno scorso 😉 in bocca al lupo…e…niente angosce mi raccomando 😉

      2. mah! un prendisole arancione a pois non so se è proprio proprio la mise adatta per una festa al quirinale ai primi di marzo, però… potrei sbagliarmi non frequentandone abitualmente.

    2. fico elasti! tra l’altro io ci sono pure stata al quirinale ad una festa, per il quarantennale della mia associazione. se posso permettermi ti consiglio un abitino non troppo scuro, io ci sono andata in marrone ma la mia amica a puà ha fatto una figura molto più fica di me. e poi le paste sono piccolissime!! ma ne vale la pena. ti divertirai un sacco!!
      abbracci ufficiali.

  21. Complimenti, a te Elasti e al mio Presidente preferito. Gran tema e ottima invitata. (mamma lavoratrice e sola di tre figli, anche i miei magici..ma ormai un po’ grandini)…..

  22. Mitica Elasti!!!! sono così emozionata per te!!!!!
    Mi raccomando, digliele 2-3 cosette, per tutte noi. Intanto che avere lavoro di questi tempi è una fortuna, dove migliaia sono i disoccupati e i cassa integrati. Mio marito è tra questi, e abbiamo 2 bimbi e un affitto. Io per fortuna, ripeto, sono fortunata, lavoro, ma ho un peso incredibile sulle spalle. full-time, perchè altrimenti non mangiamo, anche se il grande ha 5 anni e la piccola ha 11 mesi,e mi sarebbe piaciuto restare a casa con loro il pomeriggio, godermeli un pò.
    E poi la presenza delle istituzioni, dei servizi per la familgia, ma dove sono??? tante mamme escono dal mercato del lavoro dopo il primo figlio e ancora di più dopo il secondo…. Sei tutte noi, mamme che si allungano come un elastico, girano come trottole e fanno i salti mortali come acrobate, ma quanto ancora dobbiamo tirare questa corda??? E a quale prezzo lo stiamo facendo?!? digliene 4! Un bacio e complimenti ancora! P.S.: scusate l’italiano, ma sono le 3 e mezza di notte, sveglia dopo la poppata notturna della piccola, e non connetto molto bene. Aribaci e ancora complimenti

    1. Monica, sai mi hai commosso davvero (mi sarebbe piaciuto restare a casa con loro, godermeli un po’: in questa frase c’è tutto il mondo)

      1. concordo con la reale descrizione di monica, ahimè simile a tante, in cui la donna , per fortuna, e per coincidenza, tira avanti la famiglia sotto tutti im punti di vista!

  23. …già commentai su fb ma proprio non ce la faccio a non ripeterti i miei complimenti anche qua.
    i tuoi scritti sono sempre davvero un aiuto per noi mamme lavoratrici e, passatemi il termine, incasinate come te. Grazioe per i sorrisi che ci doni e grazie per tutto quello che inconsapevolmente forse hai fatto per sdoganare il famoso part time…io vedo la luce in fondo al tunnel. Con enorme stima.
    Da Camelot

  24. Mi dispiace leggere solo ora il tuo post e non aver potuto commentare subito.
    Sono felicissima per questa scelta, anche perché io, pur non avendo figli, dico sempre alle mie colleghe che mi piacerebbe tantissimo che venisse data la nomina di Cavaliere del Lavoro ad ogni mamma lavoratrice d’Italia. Se non ora, quando?
    Così, un certo omuncolo smetterebbe di sentirsi chissà chi, perché per quanto ne sappia io è l’unico che ha ricevuto tale onorificenza a pretendere che si parli di lui come Cavaliere…. senza capire che se gli si desse del signore sarebbe già troppo. Ad esempio, nessuno chiama Benigni “Cavaliere” (è Cavaliere di Gran Croce, più alto in grado di Cavaliere del Lavoro).
    Ancora complimenti e auguri, e per una volta gli hobbit guardino la loro mamma dalla televisione.
    Un abbraccio.
    D.

  25. Grandissima Elasti! Io e Paolo (che è il mio collega orso ma che ormai è elasti addicted) siamo mooolto orgogliosi di te, vogliamo sapere come ti vestirai (per le scarpe chiedi l’aiuto della maestra di scrittura creativa).Baci
    PS Paolo dice che se da quelle parti bazzicava ancora Silvio la ceretta era obbligatoria…

  26. @Insisto: trovo che sia un ottimo segno di speranza il fatto che elasti sia stata scelta. Speranza nel fatto che non solo (non più?) le veline siano messe sotto la luce dei riflettori dei media italiani, ma anche un altro tipo di donna: quelle che desiderano essere indipendeneti e realizzate, ma anche con un grande senso materno, dell’atoderisione, ironiche, intelligenti. E pure con le loro insucurezze, paure, perplessità.
    Molto distanti insomma e da quelle tuttosiliconeenientecervello, e dalle “carrieriste-panzer”.
    Evviva Elasti e con lei, in fondo, evviva noi!

  27. Non vedo l’ora di vedere Mr.I. fotografato mentre stringe la mano a Napolitano con su la maglietta GattoComunista!!! XD

  28. Ti faccio anch’io le mie più affettuose congratulazioni. Leggo i tuoi racconti pur non essendo mamma, perchè sono piacevoli. Il messaggio che devi portare al Presidente è che la conciliazione lavoro-famiglia non è una chimera, ma è cosa giusta, possibile e auspicabile, e che pur essendo faticosa rende felici tutti persino i donatori di lavoro che concedono il part-time.
    Dillo forte, anche a nome delle mie colleghe che si sono sentite in dovere di ringraziare per aver ritrovato il posto di lavoro al rientro dalla maternità non retribuita e a cui è stato “suggerito” di farsi aiutare da una babysitter invece di chiedere due pomeriggi liberi a settimana ché tanto i figli crescono e per mantenerli serve lavorare. Ma io un figlio lo faccio lo stesso, prima o poi.

  29. Congratulazioni e complimenti, Elasti, è proprio una bella cosa di cui andare orgogliosi! ^_^
    Quanto al dress code, ricordati che non sai dove e per quanto potrai stare seduta, perciò scegli cose comode, soprattutto le scarpe!

  30. Grande Claudia,sono davvero felice per te…ma quanto livore e quanta invidia traspaiono da certi commenti!!! Se il blog non vi piace leggete altro!!! È vero che Elasti è una mamma privilegiata rispetto a tante altre (me inclusa) ma: 1- tanto di cappello a lei che è riuscita a fare di una passione un lavoro 2- quando parla di sentimenti mi ci ritrovo spessissimo anche se la mia vita e la sua nulla hanno in comune se non la condizione di mamma lavoratrice…

  31. Elasti! è una cosa fantastica, splendida, veramente! E continuo a essere davvero felice che ci sia Napolitano (fino a che c’è lui, mi sento al sicuro). Non ti sto a ridire le cose che hanno già scritto in tante e tanti: mi associo alla gioia e alla commozione! Mi spiace aver scoperto il post solo oggi, ma casa nostra in questi giorni è un lazzaretto: abbiamo tutti l’influenza e il febbrone. Certo – complice forse lo stato febbrile, non so – mi veniva da pensare una cosa: I have a dream! E cioè, mi piacerebbe tanto che un giorno, quando i tuoi hobbit e il mio saranno grandi, qualcuno inviti al Quirinale un UOMO per domandargli come fa a conciliare famiglia e lavoro. Eh, sarei tanto contenta! Un abbraccio, sei grande!!

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