Nonsolomamma

bonjuà

ieri.
ha fatto la ceretta (“scusa, ma perché ti fai la ceretta? devi andare al quirinale vestita, no?” “sì, certo, vestita. e pure molto sobria, a parte le scarpe con i pesci. ma se vai dal presidente della repubblica devi essere in ordine. quindi senza peli. non credi?” “non tanto ma fai come ti pare”), è andata dal parrucchiere (“diglielo al presidente che i capelli te li ha fatti donato che è il tuo parrucchiere, eh?” “non so se ci sarà l’occasione… però, se me lo chiede, prometto che glielo dico” “bene. e poi lo sai cosa devi fare se per caso incontri belèn…” “donato, escludo che ci sia belèn al quirinale per l’8 marzo” “va be’, elasti, tu lo sai: se ci fosse, le devi chiedere un autografo per me” “ma…”), ha preparato una borsa che doveva essere piccola e vuota e invece era grande e stracolma e, alle 16 di ieri, ha preso il treno superveloce per roma, lasciando gli hobbit a nonna j che avrebbe preferito andare pure lei dal presidente ma non era possibile.
ad aspettarla alla stazione c’era lo zio con l’orecchino al naso, il fratello bello e tamarro di mister incredible, che a roma ci abita con la sua fidanzata, con cui, prima o poi, farà due bambine femmine e tamarrissime che avranno nomi improbabili, certamente stranieri, preferibilmente francesi.
ha dormito a casa loro, nel letto più comodo dell’emisfero boreale, il sonno più profondo e beato da quando ha memoria. ma forse era solo l’assenza hobbit a rendere comodo il letto e beato il sonno.
oggi.
si è svegliata alle 8,30, pensando che roma è un posto fantastico e bisogna tornarci più spesso, anche senza la scusa dell’8 marzo.
alle 10,15 indossava un vestito blu, le scarpe con il mare dentro, il soprabito del giorno del suo matrimonio e le perle della nonna che la proteggevano dall’ansia, dall’inadeguatezza e dai mostri, come uno scudo spaziale. di fronte al quirinale ha incontrato mister incredible, arrivato da londra perché le avevano permesso di portare un accompagnatore e lei all’inizio aveva detto “no, grazie, non importa”, poi, un minuto dopo avere messo giù il telefono, voleva sbattere la testa contro il muro perché solo un’idiota dice “grazie, non importa”. allora aveva richiamato. “scusate, sono elasti. non so se vi ricordate, ci siamo parlati 60 secondi fa. ecco, io avevo detto che no, non ci sarebbe stato nessun accompagnatore però adesso mi sono pentita e, be’, se fossi ancora in tempo…” “certo che è ancora in tempo” “allora grazie. tra gli accompagnatori possibili, che non è che siano molti in verità, avrei scelto lui, mister i, che poi è mio marito” “benissimo, signora elasti. lo inseriamo subito nell’elenco”.
“ma non ti sei fatto la barba!” “mo’. lo sapevo che mi ero dimenticato qualcôsa! ecco côsa!” “sei particolarmente barese oggi. come mai?” “sono stravolto e sconvolto di stanchezza. e quando sono stanco l’orgoglio barese esce fuori di prepotenza, lo sai. però hai visto che mi sono messo il vestito?” “è il vestito del nostro matrimonio” “l’unico che ho”. lei non ha voluto infierire ulteriormente e non gli ha fatto notare le scarpe, da ginnastica bordeaux sdrucite, sotto abito, camicia e cravatta matrimoniali. nessuno è perfetto e poi tutte quelle mimose che circondavano il quirinale le davano un po’ di tachicardia.
“quelli sono i posti degli accompagnatori”, ha detto una signorina alta a mister incredible, indicando una fila di sedie, tra tante file di sedie, in un salone che da solo merita una fuga a roma. “lei invece viene con me”, ha ordinato, accompagnandola in un salotto con due divani e alcune poltrone, grande, da solo, quanto l’elasti-casa moltiplicata per tre.
con lei c’erano altre cinque persone, quattro donne e un uomo. in tutto avevano 21 figli, ma solo perché l’uomo ne aveva una sola ed elastigirl abbassava un po’ la media con i suoi tre. “voi sarete insigniti di una onoreficienza al merito della repubblica nella cerimonia di questo 8 marzo, dedicata alla conciliazione tra famiglia e lavoro”, ha spiegato una signora austera con una borsa vezzosa.
“tra un po’ verrà qui a salutarvi il presidente”, ha aggiunto. “il protocollo prevede che sia lui a salutare per primo e a tendervi la mano se vuole stringere la vostra”.
elastigirl ha pensato che lei quel presidente l’avrebbe baciato volentieri ma se lo avesse fatto sarebbe stata probabilmente presa a borsettate dalla signora austera e portata via da un corazziere con l’elmo e il cimiero. quindi ha deciso di resistere e attenersi al protocollo.
elastigirl e il maschio insignito che abbassava la media di figli pro-capite erano seduti vicini su un divano prezioso e, nei 45 minuti di attesa del presidente non baciabile, si sono raccontati le rispettive vite e si sono stati simpatici.
il presidente è arrivato, insieme alle ministre, a signori eleganti e a signorine dirigiste. ha stretto la mano e ha detto buongiorno a tutti quanti.
alle 11,30 la cerimonia ufficiale è cominciata, tutti si sono spostati dal salotto al salone. il presidente si è seduto su una specie di trono, elastigirl e i suoi cinque nuovi amici in prima fila, su sedie rosse con il loro nome sopra.
elastigirl aveva paura di commuoversi e allora non ha ascoltato la musica del pianoforte, l’interpretazione di una pièce teatrale, il monologo di una ragazza precaria che i figli non può permetterseli, i discorsi dei ministri e il filmato sulla conciliazione. è rimasta muta e seria nella sua bolla. ha guardato la sterminata platea di donne e non solo, ha rimirato l’ex ministra bonissima che giocava con lo smartphone in prima fila, ha contemplato il soffitto affrescato, ha solidarizzato con un tizio che ha rischiato di stramazzare al suolo per colpa dei fili delle telecamere.
poi è stata chiamata. ha risposto a una domanda al microfono e di fronte a lei molti ridacchiavano perché sullo schermo, alle sue spalle, dove lei non poteva vedere, venivano proiettati pezzi dell’elasti-vita, tra cui, ha saputo dopo, una fotografia di mister incredible e dello hobbit piccolo in body, in cucina, ognuno con la sua scopa, che spazzano per terra.
ha ricevuto una scatolina verde con dentro tre spille, una grande, una media e una piccola, come gli hobbit, e un enorme foglio in cui si dice che, da oggi, è “ufficiale al merito della repubblica italiana”. la motivazione di tutto questo c’entra con l’elasticità e l’ironia e anche con questo blog, ma, quando la spiegavano, elastigirl era confusa e si è persa dei pezzi.
alle 6,30 di questo pomeriggio, elastigirl e mister incredible sono rientrati a casa.
agli hobbit non importa granché di spille, ufficiali, cavalieri e commendatori. ma quando lo hobbit di mezzo ha visto quei due un po’ stralunati sulla porta, ha esclamato ridendo: “bonjuà!”, che forse vuol dire bonjour, come buongiorno, ma magari anche un po’ joie, come gioia. ed elastigirl ha pensato che fosse la parola perfetta per la follia delle ultime 24 ore.
bonjuà a tutti.

224 pensieri riguardo “bonjuà

  1. P.S
    Jersey mi avete fatto troppo ridere!!! Siete forti! Anche se in effetti non capisco xke avete letto tutte le 80 righe se non vi interessavano… Io molti blog che mi annoiano li chiudo e li dimentico, non mi interessa commentarli in modo negativo

  2. Ti ho vista ieri in uno spezzone del tg: come eri bella in blu! Avrei voluto vedere la foto dei due spazzini in cucina però 😀

  3. mi aggiungo ai 138 commenti per dire che mi hai fatta commovuere
    per il tuo modo di scrivere
    per le perle delle nonna
    per il marito barese in vestito
    per le emozioni che sei capace di trasmettere
    e perchè sei semplicemente elasti, anche davanti al presidente non baciabile 🙂

  4. Sinceri complimenti Elasti! Da tanto tempo ti seguo e ti apprezzo… Ma anche ti chiedo: hai vuto modo in questa occasione di ricordare ai massimi rappresentanti delle istituzioni quanto poco si faccia in Italia per la conciliazione lavoro-famiglia? Ti invito a leggere il post di oggi che ho scritto sul mio blog e che rappresenta la mia visione delle cose.
    http://regalamiunastoria.blogspot.com
    Grazie mille e ancora tanti complimenti!

  5. ecco, mi sono commossa.
    ti ammiro, perchè nello stesso post riesci a far ridere e a commuovere.
    ti leggo sempre ma questa è la prima volta che scrivo qualcosa.
    stavolta era doveroso…

  6. Cara Elasti, anche questa volta sei riuscita a farci rivivere tutto come se fossimo stati li, ci hai comunicato tante emozioni e la freschezza del tuo racconto è lo specchio della serenità che traspare nella tua famiglia. So che può sembrare esagerato ma GRAZIE perchè oggi come oggi è davvero difficile trovare esempi di famiglie unite dopo tanto tempo….il tuo è un incoraggiamento a credere che davvero, ancora, ce la possiamo fare!

  7. Complimenti! Mi hai fatto ricordare una cosa che avevo rimosso…Dopo la guerra, agli albori della Repubblica, successe una cosa del genere anche a mia nonna, che era una mamma-lavoratrice anche lei e faceva l’archivista. Il Presidente le diede un’onorificenza (non ricordo quale) per il contributo dato a ricostruire l’archivio di Stato…Be’, mi sono doppiamente commossa. Brava elasti!

  8. Congratulazioni Elasti! Ieri non tio ho potuto vedere ai TG xchè avevo l’imbianchino per casa a ripulire cucina/tinello e stanza del figlio, quindi puoi immaginare la stanchezza…..
    Ho però visto oggi le foto postate sul blog e volevo farti tanti complimans per le medaglie e l’onorificienza! Se poi avrai altre foto (magari ufficilai) postale su facebook!
    Ancora complimenti
    CristinaDiRoma 🙂

  9. Elasti, ho letto il tuo post tre volte. La prima volta per capire che era successo, la seconda per gustarmelo, alla terza mi sono commossa. Mi sono commossa perchè come tutte le tue lettrici, anche se commento poco, mi sento un po’ amica tua.
    Grazie per aver condiviso con noi questo momento. Ieri sera a cena ho raccontato a mio marito di questa vittoria di tutte noi e lui mi ha guardato come se fossi un po’ pazza… 😀

  10. dimenticavo: ma ti è possibile avere le foto della cerimonia, vero? sarò che ho la fissa (deformazione professionale?), ma non c’è niente di meglio di una foto per fissare un ricordo (e lasciarlo ai posteri)

  11. Cara Elasti, ho 22 anni e ti leggo giornalmente ma non ho mai avuto l’occasione di scriverti.
    Adoro i bambini(studio scienze dell’educazione in Bicocca mica per niente) adoro le famiglie che coraggiosamente hanno tanti bambinì e adoro le donne che con tanta fatica e dedizione riescono a far conciliare casa-lavoro-bambini-marito e chi più ne ha più ne metta!
    Mi piacerebbe un giorno diventare un po’ elsatica come te è forse per questo che leggendo il tuo blog mi è spesso capitato di ridere,sorridere,dispiacermi,sorprendermi ed oggi per la prima volta anche di commuovermi..
    sei grande!
    Federica

  12. Ciao Elasti,

    col sorriso sulle labbra e gli occhi pieni di lacrime – come spesso mi succede leggendo i tuoi post – ti voglio ringraziare per aver condiviso con noi un momento così speciale. Congratulazioni!

    Maria

  13. Bellissimo resoconto! Solo l’immagine/foto andava cambiata, perchè non è quella che abbiamo noi, con un padre a Londra, e non allegramente indaffarato ai lavori di casa. Dal Presidente l’anno prossimo una mamma divorziata, allegra, tosta, un po’ stanca a volte, ma simile a tantissime altre mamme moderne che devono fare praticamente TUTTO. Oggi è molto più così che come si vorrebbe far credere.
    Comunque…bravissima.

  14. Non ho visto le immagini, a parte una foto, e non le cercherò: non serve più, dopo che hai reso così bene l’emozione, con una delicatezza che mi ha commosso: brava, davvero congratulazioni!
    Giovanna

  15. Elasti, ti leggo da anni ma non ho mai commentato, sono timida e in disparte persino sul web… ma i tuoi post sono tra le cose che quando sono triste mi fanno andare meglio la giornata, e quando sono felice mi fanno stare ancora meglio. Poter “seguire” le vicende della tua bellissima famiglia è un piacere e un onore. Grazie! E tanti, tantissimi complimenti 🙂

  16. oh elasti che grandissima!!!!!! grazie per la tua umiltà e generosità di descrizione!!!
    ho visto la tua foto su FB, dolcissima donna dagli occhioni di panda tremuli. la tua freschezza di cuore ti fa apparire davvero come una ragazzina. portento di energia!!

    ehm ehm… quale domanda ti hanno fatto al microfono???

  17. Torna. Roma merita anche in altri mesi. Non posso prometterti che Giorgio faccia il bis, ma altri optional suggeriscono di ripetere l’esperienza. Dimenticavo: auguri davvero.

  18. congratulazioni elasti ufficiale della repubblica!!

    un abbraccione e tanti complimenti anche dal signor cofleq – che quando mi perdo pezzi di blog per strada mi richiama all’ordine

  19. Ciao elasti, e complimenti!
    Da quattro anni leggo il tuo blog, senza commentare,  una dei tanti che ti segue in silenzio. E anche qs volta forse non avrei commentato. 
    Poi ti ho vista nella foto a pag. 11 del mio quotidiano e ho sorriso pensando al tuo sguardo in quello scatto: avevo già letto il tuo ultimo post, avevo già sorriso con i racconti delle telefonate dal Quirinale, insomma sapevo cosa c’era dietro a quello sguardo e sentivo la tua emozione.
    E mi va di ringraziarti. Perché i tuoi post sanno farmi ridere, pensare, emozionare. Perché osi condividere un pezzo della tua strada con altri e anche tu forse hai contribuito a farmi  trovare il coraggio di farlo pure io.
    Perché mi hai fatto intuire quanto potesse essere bello crescere un hobbit prima che Piccolo Uomo entrasse nella nostra vita.
    Ciao elasti, e grazie!

  20. Meraviglia Elasti meraviglia! Complimentoni! non si può avere qualche narrazione integrativa?
    Alcune noterelle.
    1. Mister Incredibol mi ha fatto tajà da ride. A parte gli scherzi siete stati molto belli insieme colà.
    2. L’ex ministra gnoccona che gioca iiiiiiiiiiiih quanto ho riso:)

  21. Ciao Elasti, oggi pomeriggio ero in un negozio verso le tre e c’era un programma radio: la conduttrice parlava di Rihanna e delle sue ‘manie’. Sembrava proprio la tua voce… eri tu? Su che radio?
    Ciao!

  22. volevo solo dirti che questa sarà l’ultima volta che leggo il tuo blog.
    ho letto il post stamattina mentre facevo colazione e non posso commuovermi e piangere così davanti a mio figlio di 4 anni. ma sarà la mia lacrima facile, sarà l’arrivo della primavera, sarà la spm, sarà che ti sei straordinaria nello scrivere e nel renderci partecipi che io non riesco a non commuovermi…
    ps. ovviamente non smetterò, non riuscirei è persino più probabile che smetta prima di fumare
    giovanna

  23. guarda, ci penso e ci ripenso (e forse lo farai anche tu): ma ti rendi conto che tutto ‘sto casino – in senso buono – è partito da un semplice blog? curiosità: come ti è venuto in mente, bon che ei giornalista e sei abituata a scrivere,ma mettersi così “a nudo” non è da tutti…

  24. Ho seguito rainews ma purtroppo non hanno trasmesso la parte che mi interessava di più 🙂
    Ma è stato in qualche modo emozionante saperti lì, come fossi un’amica, una presenza piacevole della mia giornata. Brava Elasti, resta sempre così come sei.

  25. mamme, papà, nonni, zii con gli orecchini al naso, zie con le unghie melanzana, abbiamo bisogno di tutti noi. per fare cosa? qual’è la cosa più importante per un genitore?

      1. n perdonami, davvero, a volte un apostrofo fuori luogo scappa a (quasi) tutti, ma Agata, mi stai facendo ruzzolare dalle risate!!
        no, perché mi immagino un ipotetico tono di voce… mi sto spanzando davvero.
        🙂
        detto questo, mi ritiro, bonnuì!

      2. aspirante gentile agata,
        il suo piglio mescolato a un po’ di sarcasmo e spavalderia potrebbe essere utile. saluti

      3. (ieri ho scritto da altro pc, quindi non è rimasta memorizzata la firma, ma ero comunque io a commentare con risata il post di Agata).
        mah, che dire, io credo di averla interpretata bene, tant’è che ho riso.
        mi hai ricordato una mia amica, che di lavoro fa la correttrice di bozze in una casa editrice, la quale corregge costantemente giornalisti e persone dello spettacolo che scivolano su congiuntivi o consecutio.
        però mi sa che il tuo (e suppongo anche il mio) commento non è piaciuto molto lo stesso.

  26. Mi immagino la faccia di Janet (la slavata inglese): si sta mangiando il fegato dalla rabbia, lei che ufficilae non è.
    Complimenti Elasti, ho visto la foto della tua mise, eri tu, proprio tu!

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