mister i, a londra da tre giorni, partirà domattina per tokyo dove incontrerà il suo collega workaholic, oltre che fidanzato giapponese, hiroshi. poiché, ogni volta che lui programma un viaggio a tokyo, si scatena l’inferno sismico e tsunamico, probabilmente, non appena metterà piede sul suolo nipponico, apporranno il timbro “ospite-non-gradito-grazie” sul suo passaporto e gli diranno di spiegare la sua forza distruttrice in altri lidi, preferibilmente disabitati.
“hai sentito? un terremoto e un allarme tsunami in giappone”
“ma non è possibile. l’anno scorso hanno annullato la conferenza per lo tsunami e adesso che l’hanno organizzata di nuovo…”
“secondo me non devi partire”
“non posso, poveracci. già l’anno scorso li ho bidonati”
“non li hai bidonati. avevano semplicemente problemi più grossi della tua venuta, che pure non è da sottovalutare”
“va be’, comunque hiroshi mi aspetta e non posso fargli questa scortesia”
“tu sei completamente pazzo”.
lo hobbit grande, da tre giorni, passa più tempo in bagno che altrove. dalla scorsa notte ha anche il febbrone.
lo hobbit di mezzo invidia moltissimo il virus fraterno, ha deciso che da ieri si chiama rospù (“chi è?” “un mendicante ladro e orrendo”) e canta “il mio pisello è troppo bello”.
lo hobbit piccolo balla a tempo, sulle note de “il mio pisello è troppo bello”, quando non azzanna le coetanee che attentano alla virtù di bimba, la bambola del cuore.
elastigirl legge un libro dal titolo “o i figli o il lavoro”, prepara quintali di riso in bianco che viene schifato, sogna una casa più grande con un au pair giamaicano dentro ed è un po’ confusa.
voi siete tutti matti. Ribadisco. 🙂 Coraggio, su, ce la farai anche stavolta
Con tanto coraggio ce la farai
tutta la mia solidarietà e comprensione …. questi uomini ….
allora condiviamo due sogni: casa piu grande e au pair giamaicano!!!
ma su che note la canta? musica conosciuta o di sua composizione?
Troppo forte!!!
rigorosamente di sua composizione
oltre al riso bianco hai provato le patate lesse schiacciate? Con sale, una goccia d’olio e tanto tanto limone! In genere le patate sono amate dagli hobbit di tutte le latitudini (anche bollite)!
In boicca al lupo!
Cristina Di Roma
domani vado di patata allora. 🙂
appoggio cristina e, se gradiscono, vai anche di carota. sempre schiacciata, con o senza patata 🙂
Quando ero piccola mi piaceva tantissimo il pesce fintus che mi faceva la mamma, con le patate lesse e il tonno schiacciati e mescolati, a cui dava la forma del pesce con un cappero a fare l’occhio. c’erano anche degli altri capperi, qua e là
da noi si chiama patatonno!!! buono!
E di piselli surgelati, lasciati riprendere in padella con goccio d’ olio, cipolla intera che la togli subito e poca acqua, sale e se insisti, spolveratina di noce moscata. Da noi funziona anche il pesto fatto col minipimer da figlio 2.
Un mio amico lo chiamava ‘il pesce di guerra’, perché era quello che facevano durante la guerra quando il pesce vero non c’era…
Che effetto ti fa leggere il libro della Valentini?
un po’ desolante ma istruttivissimo
Oh! i figli… Oh! il lavoro…;)
L’au-pair giamaicano mi fa venire in mente il cameriere de “Il vizietto” 😀
Il piccolo e il medio stanno diventando sempre più “pericolosamente” affini. Ci sarà da divertirsi 😀
Ma perché proprio giamaicano?
Ha i suoi vantaggi
Concordo…
Da sempre, il mio sogno é una casa, non troppo grande, con un bel giardino in cui far correre il cane (che ancora non ho perché non saprei dove tenerlo) ed un piccolo orto… All’au pair giamaicano non avevo mai pensato, ma anche i sogni hanno bisogno di rinnovarsi, ogni tanto…
voto anch’io per l’au pair, giamaicano o meno, basta che sia un bel vedere, ecco! 😀
comunque se devo essere sincera anche io oggi quando ho letto del terremoto in giappone ho pensato …sarà mica colpa di mister I
Sussussu, Ufficiale!
Sogna il giamaicano, au pair o meno, e schiaccia patate. Tra tre giorni passa e lo hobbit grande guarisce, quello di mezzo canterà sempre (meglio quella del pisello che le marce scozzesi) e almeno quello piccolo non morde.
Roberta
Coraggio, non ti abbattere proprio adesso, la cosa è lunga, poi il virus se sei fortunata passerà agli altri 2 hobbit e se non lo sei anche a te 😉
Ah, dì a Mr I di portarsi dietro il dissenten… non si sa mai.
sì, meglio essere prudenti, si sa mai… 😀
(chi sa come si dice cagotto in giapponese?!) eheheheh!!! 😀
Mamma mia la legge di Murphy…
Coraggio!
Proprio oggi leggevo il blog di un’altra mamma che è anche lei sola a gestire i pargoli mentre il marito è via per lavoro, e anche lei si è ritrovata abbastanza confusa…
Rospù… non è il mendicante del libro “Azur e Asmar” che diventa amico di uno dei 2 fratelli?
Esattamente!!!
Bellissimo film, che tutta la famiglia ha amato molto, del grande Michel Ocelot. A proposito, conosci anche “Kiriku e la strega Karaba”?
Floralye
Rospu è ospite a casa nostra da mesi con Azur a Asmar i Gin e tutta la tribù….fortuna che piace anche a noi che ormai le battute le sappiamo a memoria…
🙂 un abbraccio
Kririkù e la strega Karabà… è stupendo poetico! e c’è molta arte!
ho scoperto di recente che esiste anche il cartone di Azur e Asmar…mi sembra di capire che lo consigliate?
coraggio
e comunque lo hobbit di mezzo ha ragione, Azur e Asmar è un film da cui trarre ispirazione 🙂
Confusa e felice? Coraggio Elasti!
Ps: oggi ho parlato di te nel blog. Sei stata (sei) la mia musa ispiratrice e ho avuto l’occasione di parlarne. Buona guarigione al mio hobbit preferito!.
che bello. ci ho messo un po’ ma sono anche riuscita a ringraziarti in loco 🙂
ehm lo so, il marito manager è un disastro, fa le cose troppo complicate e se glielo faccio notare io faccio la figura della scema. Questo weekend ha promesso di impegnarsi a rendere almeno i commenti un po’ più accessibili… spero
…eri tra gli spam, ecco perché non ti trovavo. Volevo suicidarmi. O forse dovrei prendermela con qualcun altro, alias mio marito, vabbè, mille grazie per esser passata di là, un abbraccio!
Coraggio Elasti, quando c’è il sense of humour c’è (quasi) tutto!!!
Floralye
d’accordo su tutta la linea. anche, ahinoi!, sul QUASI…
elasti, da noi la processione all’ufficio di Fonzie è durata una settimana, dai che ha quasi svalicato!
Comunque apprezza il fatto che in tutto questo casino STAI LEGGENDO UN LIBRO!!! In genere non si riesce nemmeno a sfogliare una rivista, neppure in condizioni standard…….
Au-Pair? scandinavo, grazie!
simona
ehm, in verità lo sto leggendo per lavoro, sigh
proprio in questi giorni mia figlia è stata “rapita” dal film- cartone animato di Azur e Ashmar dopo esserlo stata da KiriKu e la strega di Karabas..e devo dire anche la sua mamma.
Che bello Kirikù…. ancora adesso mio figlio, ormai dieci anni, lo adora, adora anche la figura del nonno. E le musiche… E’ stato il cartone più amato a casa mia. Essere veloce e furbo come Kirikù era la grande ambizione del mio bimbo. Esiste anche un altro video, Kirikù e gli animali. E’ bello anche quello.
Vai di riso e carote come se piovesse, parmigiano e banane. Dopo la cura HG avrà il problema opposto, probabilmente.
chi non lo sarebbe…
ho appena traslocato, senza figli ma con centinaia di libri e due gatti, te lo sconsiglio vivissimamente. a meno di non avere già l’au pair giamaicano a disposizione per fare le scatole e disfare le scatole e mettere tutto a posto come come da tuoi ordini. bello il divano rosso con libreria a parete con muro dipinto di rosso. qua muri tutti bianchi perché il consorte non ama le pareti colorate. 😦
io mi sto ancor ripigliando per il trasloco numero 6… con la prospettiva del 7 entro fine anno al massimo (me vojo ammazzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaà!!! ghhhhhhhhh…)
aveva ragione Trilussa, oh, se aveva ragione!!!
Scusa,ma cosa diceva il Sommo poeta a proposito di traslochi?
Diceva che lui, ai suoi nemici, augurava “je potesse pijà ‘n trasloco”! 😀
Ce la puoi fare, lo sento, soprattutto grazie al giamaicano prestante.
Io approfondirei sul rapporto tra “il mio pisello è troppo bello” e le lunghe sedute in bagno del fratello.
Honi soit chi mal y pense
un pochino di confusione è normale.
siete stupendi!
ps: mi hai fatto venire voglia di un risotto
😉
Beh, le patate lesse le apprezzo molto anch’io, anche per un lungo periodo, condite con sale e, se possibile, con olio casareccio umbro.
Di solito questo avviene a seguito di scorpacciate esagerate, ma anche per influenza, febbri e malinconia.
Il grande hobbit, vuole coccole di papà, nel caso affitta un nonno au pair, il giamaicano no, sangue barese non perdona.
Il riso bianco liscio fa un po’ schifino in effetti, quando stavo male io da piccola, o più recentemente nel post sbronza, cuocendolo nel brodo di dado e mettendoci del parmigiano sciolto è molto più gradevole e “tiene fermo lo stomaco”.
Mai sottovalutare i rimedi da beoni!
ah ecco. mi pareva strano che quest’inverno i virus gastrointenstinali vi avessero risparmiato:) anche perché noi ci siamo dentro da dicembre e non ne usciamo… più che altro mia figlia, 18 mesi e solo 3 settimane di nido da gennaio a oggi :-(. mi dicono che per il primo anno sia normale, ma stamattina dopo 3 giorni di rientro andati bene c’è stata l’ennesima vomitata epocale che mi ha un tantino sconfortata. un abbraccio a voi! e grazie sempre!
non ti sconfortare!
l’ironia salva in questi momenti!
ah, ma allora non sono l’unica! pure qui è da prima di NAtale che ramazziamo virus vari… non se ne esce vivi… un’amena alternanza fra virus da raffreddamento e virus gastrointestinali, guarisce uno e si ammala l’altro, in una giostra continua 😦
Sentirsi confusa una tantum è salutare e mettersi in discussione ridona forze e certezze… Il marito in Giappone un pò meno.. su questo hai perfettamente ragione. Auguro all’Hobbit sfortunato una rapidissima e non contagiosa guarigione. Bacioni
no, vabbè…”il mio pisello è troppo bello!” è fighissimo! Tuo figlio è un grande!
il titolo del libro che stai leggendo è condivisibile, almeno secondo la mia esperienza…ma l’au pair giamaicano sarebbe
per i bambini o per te? ;)))
perché bisogna stare lì a sottilizzare sull’au pair? 😛
dopo aver letto il tuo post e alcuni commenti, ho acquisito una nuova consapevolezza su diversi punti:
– fino a un minuto fa pensavo che il pesce finto fosse un’esclusiva della mia ormai defunta nonna materna di cui portiamo avanti orgogliosi la tradizione, ma solo a Natale
– che il mio secondogenito (nonchè gemello separato alla nascita del tuo HG, come sai) è sempre meno “separato” perchè osanna anche lui il suo pisello quotidianamente
– che la questione figli o lavoro fosse ormai superata, visto che le donne non vogliono/possono scegliere e che possono fare bene entrambe le cose come dimostrano quotidianamente
– che la mia primogenita continua ad essere molto eccentrica sull’alimentazione, visto che ha cominciato ad apprezzare le patate solo a 7 anni
– che la mia pediatra è un mito perchè con la gastroenterite, mi dice di proporre alla sopracitata figlia qualsiasi cibo, anche il latte, purchè mangi, visto che per prendere un chilo ci mette un anno ma per perderlo bastano due scariche e una vomitata
– che la telefonata di questa mattina dalla scuola del secondogenito colto da tremendo mal di pancia mi ha automaticamente inserito nel gruppo di mamme di questo blog
Non tutto di quanto dichiarato sopra mi fa sentire meglio, però.
Solidarietà, come sempre
io prprio oggi sono stata cazziata dalla mia pediatra asl perchè ieri sera ho dato della robiola a mia figlia (come, secondo lei, potessi sapere che stamattina presto avrebbe volitato per l’ennesimo volta non lo so…). la tua pediatra è quindi automaticamente un mito anche per me :-D.
volevo dire “vomitato” naturalmente…:-)
Scusa Elasti, lo vuoi anche rastafariano?
perché no?
ma guarda un pò non credevo che il pesce finto fosse così diffuso..comunque è un’idea per la cena di stasera..il libro o i figli o il lavoro mi potrebbe interessare..mò faccio una ricerchina..ciao Elasti, sei proprio grande, come sempre!
Io il pesce finto non lo conoscevo fino a due anni fa quando ma l’ha preparato la mia cuoca eritrea. Stessa ricetta con tonno e patate. Peccato che le mie figlie però non l’abbiano apprezzato…
anche io vorrei tanto un au pair giamaicano…..ma proprio lo vorrei tanto!!
Anche io ho la estrema necessita’ di leggere questo libro!!!!
e ora dai, tutti in coro…… il mio pisello è troppo bello!
Il mio pisello è troppo bello sa di mantra, e l’hobbit piccolo contribuisce con la danza evocatrice.. chissà che non funzionino per scacciare il virus…
Un au pair giamaicano e possibilmente ventenne (massimo 25) è per tutta la vita 🙂
(dovrai cambiarlo ogni 5 anni, ovviamente)
🙂
In effetti il giamaicano solletica, ma io resto ferma sul desiderio di una moglie che prepari il pesce finto, curi il virus intestinale e ripari la testa di Buzzlightyear che è stato decapitato….
Son taaanto confusa anch’io Elasti….
Comunque ha ragione la 19, viva Kiriku ! ! !
mimì-confusion-but-it’s-not-a-illusionnnnnnn
la casa grande e la/lo au pair lo vorremmo tutti. Beata te che sei solo un po’ confusa!
Ilaria
Anche per me scandinavo e quarantenne, ci manca pure un ragazzino pure casa…grazie!
arriverà a momenti Bolt, per confortarti. Coraggio Elasti.
il virus gastroenterico colpisce ancora….Io non ne posso proprio più! Per quanto riguarda la dieta, l’ultima volta che l’accennai ad un pediatra mi guardò inorridito. “Dieta???? ma non si usa più”. Quanto riso e patate ho ingurgitato per nulla. Misteri della medicina…….
va bene, ho capito: sono indietro con letture/cartoni quindi devo aggiornarmi con azur e compagnia, che target di età ha?
L’au-pair giamaicano? perchè non giapponese? “molto geisho”, giusto per pareggiare con Mister I!
ragazze arrendiamoci: il virus gastroenterico non conosce stagione, non illudiamoci che passato l’inverno finirà, lui è multistagione e ultraresistente, ve lo dice chi in pediatria ci lavora.
anche da noi la dieta è passata di moda: diamo da mangiare quel che vogliono e che li fa star bene…magari non cicoria o cime di rapa che il pancino lo rendono movimentato già di loro…
Ecco perché non faccio un terzo bambino: non credo di reggere ancora, oltre a tutti i casini che già ho, un hobbit che va in giro cantando “il mio pisello è bello”! 🙂
come darti torto?
Beh mia figlia treenne è da tre giorni che disegna tutti gli uomini col pisello…fra poco è la festa del papà e lei mi ha detto faranno un ritratto del loro papà all’asilo. Lei sarà “quella che disegna piselli”, me lo sento.
“Ottimo, è in piena fase edipica”, ha commentato mia mamma, filosofa di professione. Ah, ‘ste nonne moderne.
Io vi adoro Elasti. Sappilo. Anzi, SALLO.
vuoi mettere essere ricordata come “la bambina che disegna piselli”? io ci metterei la firma
Hahaha Elasti hai ragione! Intanto non vedo l’ora che sia lunedì per vedere il ritratto che ha fatto di suo padre….occhi, naso, bocca, ombelico e pisello.
Ti prego, per la festa del pap’ facci sapere com’e’ andata: ”quella che disegna il pisello” e’ meravigliosa!
Prometto che lunedì avrete notizie… 😉
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