Nonsolomamma

roma

mister incredible doveva andare in australia per lavoro. aveva proposto a elastigirl di seguirlo (“eddai vieni!” “non ha senso” “ma sì, due giorni ad andare, due giorni a tornare e quattro giorni a sydney” “a sydney da sola, devastata dal jet lag, intanto che tu lavori. veramente fico come programma…” “eddai!” “ma anche se dovessi accettare questa irrinunciabile proposta, come facciamo con gli hobbit?” “una soluzione si trova, magari potremmo chiedere ai miei…” “tu vorresti chiedere a super w e mister brown di venire a milano da bari una settimana per consentire a noi due di passare quattro giorni in aereo?”) ma lei aveva detto no. forse è partito con hiroshi, il fidanzato marxista giapponese, anche se non ci sono conferme in proposito.
“e se andassimo a roma?”
“andassimo chi?”
“io e gli hobbit, per il ponte del primo maggio, mentre tu sei a sydney”.

elastigirl e gli hobbit, mentre il pater familias partiva per l’australia, sono andati a roma, a trovare il fratello di mister i, altrimenti detto zio-con-l’-orecchino-al-naso (“io l’ho sempre detto che ho sbagliato fratello” “già. io ti avevo avvertito, elasti” “ma quando ti ho conosciuto avevi  i capelli lunghi e l’aria tamarrissima ed eri poco più che un bambino!” “peggio per te”), e la sua fidanzata romana.
la vacanza capitolina in alcuni agili punti.
1. roma è fantastica. anche se ci può essere un tempo grigio (“ma non è valido… a roma il tempo è sempre bello… ce lo avevi detto tu, mamma…”), anche se girarla con un passeggino al seguito è un’esperienza intensa, in vari sensi, anche se alla lunga le orde di turisti onnipresenti potrebbero venire a noia, anche se chi ci vive dice che è un caos totale globale. è talmente fantastica che visitarla dovrebbe essere obbligatorio per tutti, a cadenza regolare.
2. roma è diuretica (“mi scappa la pipì” “come? l’hai fatta dieci minuti fa, e anche mezz’ora fa, e anche 50 minuti fa. non è possibile” “o la faccio qui o muoio sbudellato su colpo”).
3. nonostante piazza navona, san pietro, il caravaggio, il colosseo, i fori imperiali, trastevere, i parchi e tutto il resto, le cose più belle di roma sono: “il negozio di cose del signore degli anelli e di harry potter ché io lì dentro ci andrei a vivere e non vorrei uscire mai. il giardino vicino a casa degli zii dove abbiamo giocato a palla e… ah! gli hot dog con ketchup e maionese fatti dallo zio con l’orecchino al naso”.
4. la cosa più brutta di roma? “i bambini torturatori di tartarughe nel giardino vicino a casa degli zii”
5. roma dà l’insonnia. forse per questo, dopo tanto tempo, sono ritornati in auge gli indimenticati risvegli a scacchiera e tre hobbit, accampati a casa altrui, a turno e senza mai sovrapporsi, si sono svegliati ogni notte di soprassalto chiamando “mamma” con motivi pretestuosi (“mamma, sono intrappolato tra le gambe di mio fratello” “mamma, ho gli starnuti e l’allergia, a roma ci sono pollini bestiali e supercattivi. tienimi compagnia mentre mi soffio il naso” “mamma zuzzo mio v’è?”, dove il sostantivo zuzzo indica il sostantivo ciuccio).
6. a roma qualcuno aveva voglia di avere un bambino. dopo queste quattro amene giornate, forse qualcuno ha deciso che l’inferno può attendere.
7. a roma c’è un posto dove, dicono, fanno il caffè più buono del mondo e, per non mostrare al mondo il segreto della sua ricetta, il signore che lo prepara si nasconde dietro un separé giallo.
8. a roma ci si va da milano con un treno velocissimo, in tre ore. e tre ore su un treno sono affrontabili anche soli con tre hobbit. soprattutto perché quando scendi da quel treno, magicamente ti dimentichi tutto e ti ricordi solo che sei arrivata, un po’ come dopo il parto.

144 pensieri riguardo “roma

  1. Lo sapevo che stava per arrivare il tuo post… assenza troppo lunga 🙂
    Son contenta per la gita dalle nostre parti e son contenta per i tuoi hobbit al colosseo, e al negozio del signore degli anelli.
    Per chi desidera un bambino invece una piccola anticipazione eh… ma mica ne arrivano tre tutti insieme e di quelle fattezze, in questi casi bisogna lanciarsi… si nel vuoto.
    Bentornati a Milano anche se io preferivo pensarvi a Roma.

  2. Bella idea, elasti, Roma è sempre uno spettacolo e ci sonomille cose da far vedere agli hobbit.
    Conosco quei treni velocissimi, lo scorso anno ci son salita più volte col mio Piccolo Uomo di pochi mesi, mi son parecchio divertita a osservare le facce dei vicini di sedile… dal terrore stile oddio farò un viaggio da incubo al pucci-pucci-come-sei-carino…. per finire sempre con un sospiro do sollievo, son solo bambini in fondo no?

  3. Roma è bellissima. Ad Agosto ci sono stata una settimana con la mia figlia quindicenne. L’abbiamo percorsa per largo e per lungo a piedi. Abbiamo passato l’inverno a ricordare la vacanza romana.

    1. Non sono le scale, sono le strade, i marcipaiedi e le macchine parcheggiate che impediscono di girare con il passeggino! Solidarietà a tutti i romani su ruote (bambini e non)
      FL

    2. Caro Fefo, purtroppo a Milano è tutto difficile con il passeggino. Dove la logica è VA A LAVURA’, non si dovrebbero avere perdite di tempo improduttive tipo questi micro-parassiti della società! 🙂

    3. Non è “così difficile”, è semplicemente vietato dal DMLLPP 236/89 che emana il regolamento di attuazione dell’art. 1 della L. 13/89, prevedendo una pendenza massima dell’8% salvo casi di adeguamento per cui si può arrivare al massimo al 12% su sviluppi lineari di max. 3m.

  4. Roma… Spudoratamente bella; e irritante. Con uno spirito arguto che noi milanesi non riusciremo mai ad avere: e con un menefreghismo che noi milanesi non riusciremo mai ad avere. Che ti offre l’opportunita’ della vita; e non ti offre opportunita’ di lavoro. Che e’ stata la culla di una delle piu’ straordinarie civilta’ del pianeta; ed e’ la sede di uno dei piu’ vergognosi parlamenti del mondo. Che ti conquista come turista; e che ti annienta come cittadino. Che e’ la capitale; e dove aspetti un autobus in media 40 minuti. Che non ti rifiuta mai; e non ti sa accogliere. Che bestemmia; e ha il papa in cortile. Ci vorrei andare a vivere; e non ci andro’ mai a vivere.
    Roma… La amo e la odio.
    laPaola che vive a 35 km di distanza da Roma, in provincia

    1. 40 minuti è un eufemismo: mi è capitato di aspettare il bus anche 60-70 minuti poi per disperazione prendo un taxi. ma spesso è colpa del traffico privato e delle auto in tripla fila. sono romano e da sempre vivo qui, in buona parte condivido quello che dici. claudia parla di città caotica: è vero, ed ogni anno che passa la situazione peggiora. io quando esco di casa mi porto il tom tom perché rischio che al ritorno mi trovo di fronte all’ingresso un palazzo che due ore prima non c’era. poi ci sono negozi che “nascono” di notte: un giorno cercavo una cartoleria che era lì da anni e ci ho trovato una pasticceria… 😦

      1. be’, anche noi romani (tra l’altro i romani doc sono in estinzione – neanch’io lo sono-, come è difficile trovare un puro milanese) abbiamo un rapporto di amore-odio con la città. personalmente non la cambierei con un altro posto, per questo mi fa male vedere com’è trattata, offesa da molti cittadini ma soprattutto dall’arroganza del potere e da una pessima amministrazione. brix, se vuoi ti mando un vaso di terra: ci potresti coltivare la menta romana verace, quella che usiamo nei carciofi al posto del prezzemolo e che è sempre più difficile trovare… saluti da meo patacca e rugantino

      2. brix ti faccio nascere un po’ d’invidia. manzoni nei promessi sposi dice “quel cielo di lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace” (cito a memoria). ma vuoi mettere un tramonto su roma visto dal pincio o dal gianicolo? sembra davvero un incendio crepuscolare, con i toni che dal rosso vivo passano all’arancio fino al rosa pastello, come se un pittore cambiasse attimo per attimo i colori sulla tela e ci trasferisse tutto l’amore per la città… se poi c’è anche un po’ di ponentino la poesia è compiuta… questa è la roma che adoro…

      3. Anche io bacerei la terra!!!!!! quanto mi manca Roma….. ora che vivo tranquilla a Teramo..

      4. @papageno anch’io sono romana (di seconda generazione)
        Non ho balconi dove tenere piante, altrimenti accettavo il vaso… 😀

      5. @papageno ricordo bene il brano che hai citato del Manzoni… ma è stato scritto più di un secolo fa, quando la coltre di smog non aveva ancora avuto l’egemonia incontrastata su questa città (già di suo col cielo triste e sbiadito anche d’estate, qui scordati quel turchese intenso della nostra bella Roma).
        Mi manca la mia bella terrazza assolata, da cui vedevo splendere sotto il sole il Cupolone, mi manca l’odore del sole (sono certa che capisci quel che intendo) che scalda la città, mi mancano persino gli “ahoooo”, i “mortaccitua” e gli “anvedi”, contornata come sono dagli “attimini”, i “piuttosto che” e i “ma anche no”…
        Cor napalm li abbrucerei, quei che parleno così, artro che Nerone!!! 😀 😀 😀

      6. sì brix, capisco bene quel che dici… vado spesso a milano: ho una nipote che soffoca di smog nella zona di corso venezia, e per fortuna una sorella che abita in una zona nuova di cinisello, ha del verde e l’aria è più pulita (ma in certi giorni anche roma non scherza con lo smog, lo sai). milano ha aspetti positivi che roma non ha, e viceversa, per molti versi mi piace, ma preferisco vivere qui. e, detto fra noi (tanto non ci legge nessuno), finalmente ci siamo tolti dalle palle ‘sta leggenda della “milano da bere”, “capitale morale”… altro che roma ladrona! (non immagini quanto mi senta offeso da “roma ladrona”, anche se il padre del trota – offesa per le trote – intende i suoi colleghi politicanti, ma lasciamo perdere, non sono campanilista) posso giocare con te? a bricchese! t’aricordi quando d’estate annamo a magna’ la pizza all’aperto col ponentino che c’accarezza con dorcezza? e quando incontri un amico “ahò te possinoammazzà, come stai?” altro che il banale “ciao”. se vieni a roma t’invito a magna’ la pizza, però nun te porta’ er piggiama coll’orsi sinnò vengheno puro li carubba… (non so scrivere in romanesco, ci ho provato, ma ‘n pochetto apprezza, dai! ciao bricchese! se vedemo)

      7. @papageno la storia del trota mi ha fatto rabbia da una parte (per il furto ai danni di noi cittadini), ma dall’altra ci ho goduto come un riccio ed ad un paio di vicini di quelli “terroni föra da ‘i ball!” ho chiesto con aria fintotonta “ma com’è che diceva il Bossi? aspetta… Roma ladrona?!” e giù una bella risata in faccia! 😀
        Eh, quanno ce vo’ ce vo’!!!

      8. @papageno
        i carciofi alla romana non si fanno con la menta romana, ma con la mentuccia!
        La menta romana si usa per la trippa!
        Anche io so’ romana de’ Roma e anche io come tutti nutro odio e amore per la mia splendida e maltrattata città! Ci sono momenti in cui vorrei scappar via, ma poi credo che non riuscirei a starne lontana se non per le ferie estive al mare! (se mi ripropongono la montagna o la campagna, me ne resto a casa con l’aria condizionata a palla, alla faccia del buco dell’ozono!

      9. @ brix
        beh non credo che il Bossi, inteso come Umberto, possa dare a nessuno, manco a quel “genio” del figlio, lezioni di intelligenza…… 😉

      1. grazie irene… sai una cosa, trovo buffo, strano e simpatico questo: ero certo che ci fossero molti romani (come giustamente persone di qualsiasi altra regione) in questo blog, ma sembra che facciano una specie di “outing” adesso, dopo quel che ci ha raccontato claudia. mi sembra un po’ una rimpatriata tra compagni di scuola o università… il tutto è ancora più buffo se penso che il blog è tenuto in piedi da una milanese (credo, penso, non so, comunque polentona). che dici, gliela diamo a claudia la cittadinanza onoraria di roma? pensi che le farebbe piacere? oltretutto è di casa al quirinale… ciao

      2. “Nullo modo”… io ho sempre detto, anche con una certa fierezza, di essere romana anche se vivo in mezzo ai lumbard!

      3. ma ci siamo resi conto del perchè il trota è diventato il trota? Un giornalista disse al Bossi padre “suo figlio sarà il suo delfino” e lui non conoscendo ovviamente “Quel” significato di delfino, ha pensato ai tursiopi e non ai principi ereditari dei re di francia e ha detto “ma che delfino quel è al più una trota”….. Da li ….il trota….
        hihihihi, io avrei potuto picchiare mio padre per un “regalino” dui questo tipo…..

      4. @Cristina io pensavo fosse per l’alto quoziente intellettivo (senza offesa per la trota, povera!) 😀

    1. sono sicura di no, perché ho un olfatto ed un gusto particolarmente sviluppato (individuo gli ingredienti dei cibi con un margine di errore bassissimo, mia suocera ci si diverte a farmi “indovina che ci ho messo dentro”) e non ho mai sentito altro sapore e profumo di caffè.
      secondo me più che di un ingrediente segreto si tratta di un procedimento particolare, che fa la differenza 🙂

      1. battono un po di caffè con molto molto zucchero e poi nella cremina ottenuta versano il resto dell’espresso. Il bar di piazza santìEustachio, vero?

      2. sì penso si riferisca a QUEL bar, dove non solo il caffè, ma anche la cioccolata è mitica…

  5. Ma come, potevi venire a trovarmi in questa terra dei canguri e hai detto di no?
    ps: Sydney non Sidney, li confondevo sempre anch’io prima di venire a vivere qui dall’altra parte del mondo, ma Sydney è la città, mentre Sidney un nome di persona…

      1. ti sei dimenticata un “sidney”, dove dici “io e gli hobbit per il ponte…” (scusa oggi mi sento milanese)

  6. Ah, la mia città!!!
    … cinque anni che non ci torno, sette che vivo qui a Milano…
    Mi manca tutto, anche i suoi difetti, anche le cose che detestavo e che adesso mi sorprendo non solo a tollerare, ma addirittura a rimpiangere.

  7. Uhu! Saranno vent’anni che non faccio una scappata a Roma. Mi stai convincendo che potrei farcela coi miei due, per far vedere loro il Colosseo (anzi er Colosseo) e San Pietro?
    Roberta

  8. tu sai perche’ i libri di storia sono pieni di gesta eroiche maschili? perche’ per le donne l’eroismo e’ un fatto quotidiano, quindi non fa storia 🙂

  9. Sono nato e vissuto a Roma, da 18 anni vivo a Milano. Tutto vero, adorabile per una settimana da turista, delirante se speri che qualcosa funzioni secondo il buon senso!! Ci sono angoli nascosti in cui potrei rifugiarmi per settimane in contemplazione. Si tratta solo di lasciare da parte qualsiasi pretesa di “efficienza”…. D’altronde quando mi capita di andare a febbraio e passare dal Pantheon con il naso all’insù incantato dalle prime fioriture e i tavolini fuori con le persone che si godono l’aperitivo…. Secondo me se uno si occupa di qualcosa che gli consenta di avere ritmi notturni (del tipo “mi sveglio verso le 11, mi alzo con calma, lavoro, verso le 21 comincio a ragionare come e dove cenare e poi magari vedo gli amici) è perfetta! Grazie Elasti, credo che con tre figli viverci sia davvero complesso!! (Comunque hai fatto bene, per un milione di motivi meglio Roma che Sidney!)
    Claudio

  10. non sapevo che roma fosse “diuretica”, a me non fa quest’effetto… forse per questo a montecitorio c’è sempre poca gente; avranno dei bagni enormi sempre occupati, magari discutono lì come ammazzare il popolo…
    claudia, quello che dici nel punto 5 è fantastico: mica avrai il coraggio di dire che dormi poco? 🙂

  11. mi viene da ridere se penso a te che passeggi con gli hobbit nella stretta via del corso mentre incrociate battaglioni di giapponesi… spero abbiate fatto “cheese”, loro fotografano tutto… almeno a milano via orefici e via dante sono più praticabili… (scusa ma mi viene in mente la canzone “la famiglia brambilla in vacanza”… ciao!)

    1. quando studiavo all’università dovevo passare da fontana di Trevi ed andare in senso opposto ad orde di giapponesi cameramuniti… Testa bassa e piglio da giocatore di football americano, mi impegnavo nella lotta quotidiana non sempre con esiti felici 😀

      1. per caso hai studiato alla Sapienza? io ci abito vicino… (continuo a giocare con te) sì vabbè tutti passano a fontana di Trevi… di’ la verità bricchese, tu ci andavi pe’ rimorchià ‘n inglese o pe’ fregatte le monetine della fontana che poi usavi nelle macchinette alla Sapienza… noooo?

      2. e fu allora che un torinese scrisse una delle più belle canzoni su questa città (lo so, tu sei molto più giovane, ma facciamo finta che), “Arrivederci Roma” – che per me, insieme con “Roma nun fa’ la stupida stasera” è, tra le canzoni moderne, tra le più significative. poi c’è la tradizione…

      3. @papageno no, ho studiato alla Pontificia Università Gregoriana (e poi al Pontificio Istituto Biblico), che è in piazza della Pilotta, cioè esattamente a non più di 200 metri dalla fontana. Capisci bene che arrivare in orario a lezione (c’è frequenza obbligatoria) era un’impresa, con la marea di turisti non solo nippo che sta lì intorno a tutte le ore.
        Naaaaaa… niente rimorchio in Inglisc, all’epoca ero già fidanzata e poi nun c’avevo proprio tempo! 😀
        Btw mica sono giovane, ho quasi 50 anni, le canzoni di Rascel le conoso bene. Per le canzoni “romanesche” moderne, la penso esattamente come te.
        Accetto l’invito per una pizza alla pima occasione in cui risco a scendere giù nell’Urbe, giurin giurello che il pigiama orsuto nun ce l’ho ppiù, parola de Bricchese! 😀
        ciao papaggè!!! 😀

      4. sei fantastica bricchese… senti, perché non diciamo a claudia se vuol chiedere asilo politico da noi, almeno finché c’è quell’infame del padano che però gradisce lo stipendio da roma ladrona? ti aspetto per la pizza, ce conto (mica mi dirai che ti senti vecchia a 50 anni? nel secolo scorso a 50 anni una donna si buttava via, anzi anche a 40, ma oggi quelle età sono splendide) amerigo – viene pure bene ameri’, come mi chiamano molti. un bacio dalla bocca della verità: ce l’hai er coraggio de mettece la mano drento?

      5. oh, Bossi e quel decelebrato del suo pinnuto figlio sono l’ultimo dei problemi di Milano, credimi…
        Penso che Elasti qui si trovi bene, anche perché vive in un quartiere con molto verde ed ancora a misura di bambino.
        No, Amerigo, non mi sento vecchia a 50 anni ma mi rendo conto che non ho più l’energia che avevo prima, un po’ anche perché mi pesa stare in una città dove proprio non mi ritrovo e dove soprattutto non riesco a trovare uno straccio di lavoro che mi dia quel minimo d’insipendenza per non sentirmi un inutile peso morto per la società e per la famiglia, una fallita, insomma. Per carità, la fotografia mi da anche belle soddisfazioni, ma con l’arte “nun ce se campa” e qui i sentimenti, davanti alla crisi economica, hanno perso molta quotazione.
        Per la pizza: andata! e non mi tiro certo indietro. Spero solo di riuscire a scendere giù prima della venuta dei cavalieri dell’Apocalisse 😀

      6. brix (a proposito, quanto mi piacerebbe sapere il tuo nome), il tuo ultimo messaggio mi fa sorgere spontanee, come diceva lubrano, alcune domande, ma non so se posso fartele qui. in fondo sul blog dovremmo parlare di cose d’interesse generale, ma mi piacerebbe (se ti va ovviamente) parlare con te in privato, e non so come fare. non ho difficoltà a lasciarti il mio indirizzo mail, lo stesso con cui sono registrato qui, ma non so se claudia lo può considerare spam e quindi automaticamente cancellato. tu che dici?

      7. oddio, scusaaaaaa Papageno, ero convinta di averlo scritto… non ho problemi a dire chi sono ed a lasciare la mia mail “ufficiale”:
        infoCHIOCCIOLAtizianapannunzioPUNTOit

        brix/tiziana

  12. da affariitaliani.it:
    Il tablet arriva nelle scuole lombarde. L’iniziativa si chiama “Generazione web Lombardia”, la prima del genere in Italia, e consentirà a mille classi delle superiori di utilizzare libri di testo digitali e tablet per studiare. Ne illustrerà contenuti e obiettivi l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea in occasione di un incontro con tutti i soggetti protagonisti del sistema scolastico.

    ‘Generazione Web Lombardia’, a partire da settembre, coinvolgerà circa 25 mila studenti delle prime e terze superiori, incluse le paritarie e gli Istituti di Formazione professionale.

    Finanziato con 4 milioni di euro dal Ministero dell’Istruzione e con ulteriori 4,5 milioni da Regione Lombardia, il programma è riservato a quelle scuole che abbiano già deliberato o che deliberino entro il 31 maggio 2012 l’adozione di soli libri digitali o materiali didattici interattivi, abbiano infrastrutture tecnologiche adeguate – come la banda larga e il wi-fi – e che dispongano di docenti con esperienza e pratica nell’utilizzo degli strumenti informatici.

    Ma come.
    I campi elettromagnetici da radiofrequenze sono inseriti in cat 2B dall’OMS, possono causare tante patologie, dalla perdita di memoria, alle difficoltà di concentrazione, ai disturbi del comportamento, il cancro (la categoria è la stessa dei tralicci dell’alta tensione per intenderci) e VIENE IMPOSTO AI NOSTRI RAGAZZI questa esposizione ai CEM???

      1. se ti interessa approfondire, cerca in rete ci sono tante informazioni e probabilmente comitati anche vicino a te!
        noi nella nostra scuola abbiamo scritto al preside in merito ai rischi da esposizione ai cem in allarmante aumento.. come sento accade in tantissime scuole d’italia.. se ti interessa un testo di possibile lettera, ti posso passare la nostra. dimmi tu

      2. Scusa se ti rispondo solo ora.
        Ti rignrazio per la gentilezza e disponibilità.
        Mi sto informando da tempo sui rischi a cui sono sottoposti i nostri bambini e quello che hai scritto sulla “generazione web lomardia” e sul come la pensi, rende in parte meno pesante questa mia preoccupazione dandomi la sicurezza di non essere “da soli” a pensarla così e quindi ad agire.
        Grazie ancora.

        Michela

    1. beh, di fatto il WiFi è già presente nella maggioranza delle scuole italiane (non sempre a disposizione degli studenti e negli opportuni aboratori di informatica, ma sicuramente presente negli uffici delle segreterie)
      bisogna anche dire che avere il tablet (o il portatile o lo smartphone) non vuol dire stare sempre collegati a rete, quindi a wifi spento (si risparmia la durata delle batterie se lo si accende soo quando si ha necssità) il tablet è solo un quasi-computer compatto e trasportabile, in cui volesse iddio finalmente stipare i libri di scuola invece di far camminare gobbi i nostri ragazzi sotto il peso di zaini a volte più pesanti di loro.
      Per non parlare del risparmio perle famiglie, che troppo spesso sono costrette a ricomprare i libri già in loro possesso perché magari usati dal figlio più grandi, perché intanto, magari da un anno a l’altro, è uscita la “nuova edizione”, dve spesso c’è solo UNA PAGINA differente e che serve solo a far vendere i testi in quella che è una vera e proprioa “camurrìa” delle case editrici scolastiche. Ed i dizionari? e vogliamo parlare?
      Un uso intelligente del tablet è invece auspicabile: ebook dal costo contenuto ed aggiornabili con un solo click, pesanti dizionari in versione digitale…
      Senza considerare che in quest’epoca chi non sa usare i computer e capire quantomeno l’inglese basico è una specie di “analfabeta moderno”.

      1. (scusate gli errori di battitura: la tastiera del portatile non mi funziona bene, devo portarlo in riparazione)

  13. dalla risoluzione del Consiglio d’Europa n. 1815 del 27 maggio 2011
    (http://www.applelettrosmog.it/admin/uploaded/allegati/84.pdf):

    “8.3 Riguardo alla protezione dei bambini
    8.3.1 sviluppino con diversi ministeri (educazione, ambiente e salute) campagne specifiche di informazione dirette a insegnanti, genitori e alunni per allertarli sui rischi specifici sull’utilizzo precoce, sconsiderato e prolungato di cellulari e altri dispositivi che emettono microonde;
    8.3.2 per i bambini in generale e in particolare nelle scuole nelle classi, si dia la preferenza a connessioni internet cablate, e regolino severamente l’uso dei cellulari da parte degli alunni
    nei locali della scuola;”

  14. Tutto vero! anche noi abbiamo passato il ponte a Roma. Davvero bella, sempre meglio. Certo che, con un clima così primaverile, dev’essere dura lavorare…

  15. Ahahahah il punto 3 mi ha fatto morire dal ridere!
    Tutta la mia ammirazione per quello che hai fatto, sei una grande. Ma che è andato a fare Mr. I. in Australia per 4 giorni? No, non dirmelo, sarà un imperdibile convegno. Se li facessero sulla Luna dici che andrebbe anche lì?

  16. Non avrò mai e poi mai il coraggio di andare a Roma con le mie figlie da sola. Soprattutto se penso al passeggino 🙂 sei veramente coraggiosa, elasti!!!

    1. perché, scusa? hai paura di eventuali aggressioni? pensi che roma sia meno sicura di torino o milano o firenze? per non parlare della provincia in genere… il problema della sicurezza è dappertutto, sai

      1. io il commento di bunny lo leggo non come un problema di sicurezza quanto di coraggio per aver affrontato un viaggio con 3 bambini (dui cui uno piccolo con passeggino al seguito e bagagli etc) DA SOLA. LA destinazione credo sia secondaria 🙂

      2. hai ragione chicca, forse è come dici tu; io l’ho interpretato nell’altro modo che comunque non escludo del tutto visto quello che purtroppo succede ovunque. a volte la parola scritta – una sola riga poi – può essere interpretata in più modi

  17. Ti prego ti prego ti prego ti prego qual e’ il negozio con le cose del signore degli anelli e di harry potter ???? Baci e grazie del sorriso quasi quotidiano.

    1. il negozio dovrebbe essere “Storia & Magia”, via Ottaviano 32. Claudia dice che è vicino a S. Pietro, e via Ottaviano è vicina a S. Pietro.

  18. stavo pensando all’inglesaccio, che a roma ci lavora dal lunedì al venerdì, e che se leggesse questo post strabuzzerebbe gli occhi al solo pensiero di una singola figura genitoriale che gestisce in contemporanea tre minori.
    lui va in palla con uno e nel w/e casalinghi lo vedo stremato dall’overwhelming affetto di entrambi (soprattutto ora che tappetta sta iniziando a camminare).
    e quindi mi viene una gran voglia di farcelo provare!!!

      1. uuuuuh, non ci avessi mai pensato!
        ma poi l’istinto materno ha la meglio su di me. intendiamoci, lui ce la mette tutta, ma poraccio je mancano le bbasi brix!
        tipo: pannolino non cambiato che al mattino ha trabordato;
        “ah, ci dovevo mettere la crema di riso nella pappetta?”;
        “ah, andavano tolte le pantofole?” (giuro)
        “si ha pranzato. ha mangiato un panino”.
        no, aiutooooo..

  19. Roma mon amour, io ci vivo da 12 anni ed ancora ne sono innamorata (anche se detesto il traffico )

    ps certo che pure tu rifiutare 4 giorni in aereo…pensa quanti bei film avresti visto in tutte quelle ore!

  20. Elasti che coraggio partire con 3 figli da sola!!!ma ad accompagnarti fino al treno e scendere dal treno non eri da sola vero???

  21. Le barriere architettoniche e un oceano di macchine ormai sono ovunque! Per questo ho scelto di abolire il passeggino. Ma anche e soprattutto perché volevo stare vicino alla mia bimba e vivere il contatto fisico che non abbiamo avuto nella pancia, dato che è adottata. Ho imparato dal suo paese, la Cina, e quindi, prima fascia e poi zaino thai (fatto di stoffa). Se sono messi bene, giuro che non pesano ed è un’esperienza di intimità e comunicazione fisica unica!

    1. anch’io (se pensi che era quasi 20 anni fa, direi che sono stata una pioniera) non ho MAI usato il passeggino a Roma, sempre fasce, marsupi, zaini…
      Tenere un pargolo ad altezza tubo di scappamento non mi sembrava il caso, a prescindere dai marciapiedi ingombri o meno.
      Il passeggino l’ho usato solo nel paese dei miei nonni, in Molise, dove l’aria è tutta un’altra cosa 😉

      1. … bello, eh? A noi manca tanto. Lechen oggi ha 4 anni e ogni tanto qualche giretto sulla schiena se lo fa ancora. Un coccola, per tutte e due.

  22. Nata, cresciuta e (molto) pasciuta a Roma, ricordo un papà che all’ennesima macchina parcheggiata sulle striscie ha fatto passare il passeggino con figlio annesso sopra il cofano…a volte s’ha da fa!!

  23. Roma amoR… io a Roma mi sono perdutamente innamorata… quell’anno romano è una bolla di pace, esaltazione, appagamento nei miei ricordi. Non mi sono mai sentita così viva e così bella come a Roma. che profumi, a Roma…
    oggi il mio amore romano vive con me a Modena, ma chissà… forse un giorno l’appartamento silenzioso e luminoso a cinecittà tornerà ad accoglierci, uguali e così diversi da allora…

  24. Respect Elasti x il coraggio! Roma, anch’io ci vado sola con i bambini quando principe azz parte per altrove. E’ vero favorisce l’insonnia, e’ vero i passeggini puoi anche scordarteli, e’ vero l’autobus non passa mai e io il caffè non lo bevo, ma dopo questo post e svariati commenti ho deciso: andremo a vivere la! Ah, tutto questo tempo libero e cosi poche cose da fare…

  25. Brava e coraggiosissima Elasti (non so in che ordine, magari prima coraggiosa e dopo brava!) per aver portato in trasferta in una città splendida i 3 hobbit!
    Per fortuna avevi un punto d’appoggio dallo zio con l’orecchino al naso, non oso immaginare dove si sarà nascosta la “voglia di bimbi” della sua fidanzata! 🙂

  26. Cavolo… eravate a due passi da me! Cavolo quanto sarebbe stato bello incontrarvi per caso passeggiando nella città più bella del mondo! Cavolo, se solo fossi potuta uscire in questo lungoooo week end con i figli (entrambi!) con la scarlattina!!!!!!

  27. Qs post mi ha fatto pensare a tante cose..e i commenti anche..di romani e non..Mio marito ci sta andando spesso per lavoro e vorrebbe trasferirsi. Bè..io adoro Roma..l’ho sempre adorata. Ma nn ci vivrei. Non lascerei la mia casa qui, nell’entroterra murgiano pugliese..non so se sarei in grado di “sopravvivere” alle regole della grande città..se continurei ad adorarla..

    1. beh… se vivi a nord di roma o a sud fa differenza, eh
      Per il clima, per la gente, per il modo di affrontare la vita.
      Se fossi al tuo posto pure io avrei delle riserve! 🙂

      1. nel senso di “ok lasciare Roma per vivere in un posto più tranquillo, meno inquinato, magari col mare… ma lasciare Roma per stare in un posto ancora più caotico, inquinato e con un clima orrendo… giusto una stupida come me poteva farlo!”

  28. Evviva una delle milanesi più famose del mondo che lascia la polentonia e torna alla culla della civiltà!
    A me qua in America manca tanto Roma, dove ho studiato e mi sono innamorata, della città e di mio marito.
    Pssst: Elasti, cos’è un cprogramma? 😀

  29. Acci… è partito il commento…
    Le combinazioni della vita: io proprio oggi ho saputo che non andrò più ad un corso a Roma, che sarebbe iniziato la prossima settimana… io già pregustavo (dopo una ventina d’anni) il ritorno in quella splendida città…
    Sono contenta per te e i pargoli: a proposito il punto 3 dell’elenco mi ha fatto rotolare dal ridere, spero di andarci presto anch’io, con mio marito e i miei pargoli…

    Floralye

    1. noooo! 😦
      immagino la delusione pe l’occasione sfumata… E ti auguro presto un bel viaggetto con la famigliola all’ombra del Cupolone 😉

  30. claudia posso dire una cosa non attinente al contenuto del tuo post di oggi (che tra l’altro ha scatenato uno tsunami di sentimenti contrastanti per una città)? ho letto i commenti di tutti, e al di là di quel che dicono ho notato un’atmosfera rilassata, un senso di libertà. io ho quest’impressione, tu cosa ne pensi? grazie

    1. Posso dire una cosa fuori dai denti?
      ok la dico!

      E se la smetteste di alludere ai troll, c’era già il post precedente e quello prima, penso potrebbero bastare no?

      Visto che vi comportate quasi come loro, insulti esclusi.

      1. Ecco ritiro, anche per gli insulti ci siamo.

        Dalle mie parti si usa dire fuori dai denti per dire la dico a brutto muso… ma forse era troppo complicato, avrei dovuto cercare termini più forbiti.

        E mi fermo QUI a differenza di altri io non sono troll.

      2. non vengo da un’altra galassia, lo so cosa vuol dire “fuori dai denti”. scendi dalla cattedra per favore. e poi dov’è l’insulto? ho espresso a claudia una mia impressione, tutto qui. ci sono problemi?

      3. ma te la canti e te la suoni?
        è vero, è stato detto di non alimentare i troll, ma probabilmente se TU non fossi stata così acida ci saremmo risparmiati 3 commenti (4 col mio) sui troll!!!
        non sarai un troll ma certo noi hai perso l’occasione per “attaccare” e anche “a brutto muso”, insomma… il bue che da del cornuto all’asino!

      4. JJ mi sa che ci conosciamo io e te!
        Forse.
        Ops magari di norma ti do del lei, chissà?

        Sull’acido è vero… la yougurtite imperversa e leggere: “tu comprendere italiano” mi ha fatto saltare la mosca al naso.

        Io dico che parlare dei commenti dicendo che si trova un atmosfera di libertà e rilassatezza… visti gli ultimi due post, era l’ennesimo riferimento ad un cosa che dovrebbe essersi chiusa due post fa.
        Va bene ho fatto una cretinata a dirlo fuori dai denti, e a rimarcarlo la ho fatta doppia.
        Dovrei imparare a commentare il post dopo due giorni che è pubblicato.
        O magari a non commentare del tutto.
        Sì forse la seconda è meglio.

        Adesso la pianto sul serio, o posso mettere su un complesso. 😀
        A furia di cantare e suonare da sola.

      5. rab-it, non penso di conoscerti ma se mi vuoi dare del lei… ora che ci penso nessuno mi da del lei… sarebbe una nuova esperienza… carino… se è per “rispetto” e non per “vecchiaia” però!
        comunque a seguito del tuo commento e rileggendo il mio mi sa che abbiamo una yogurtiera in comune 😉

  31. Mah … Roma … brutta, sporca, caotica, disorganizzata ed invivibile, e dai 6 anni ci vengo tutte le settimane dalla mia morosa (e ne sono venuto via appena questa mattina).
    Meglio la mia piccola “Toscana Felix” anche a misura di bambino: Elasti fermati a Firenze o Lucca, pullula di marxisti per il marito, parchi e tranquillità per i bimbi, di ottima cucina e rilassatezza diffusa.
    Ammetto però che passeggiare nel parco degli acquedotti è una cosa di una bellezza e di una pace unica …

    1. senti, non mi va di far polemiche e di flammare, però, da persona che conosce la toscana e che la ama, e che ha apprezzato ogni momento passato a Lucca e dintorni, non posso non risponderti
      Roma è caotica, disordinata ed, in alcuni punti, anche sporca (oddio, considerando lo schifo che fanno i marciapiedi di Milano, dove ad esempio vicino casa mia in 7 anni 7 non ho MAI visto uno spazzino che uno ramazzare i marciapiedi e non ti dico cosa ci si può trovare per carità cristiana…)
      Ma dire che è brutta mi pare una bestemmia, proprio se sei toscano ed ami le belle città d’arte della toscana, non puoi venirmi a dire che è brutta una città con 2766 anni di storia e di arte! Una città dove ogni 100 metri puoi ammirare un capolavoro di architettura o di pittura o di scultura.
      Avrà tanti difetti, che come romana ben conosco, ma la bruttezza non è certo tra questi.
      Capisco il trasporto del discorso, ma suvvia, eh…

      1. hai ragione brix, sono d’accordo con te. anch’io amo la toscana, conosco siena e firenze (a firenze ho fatto il militare per un anno e ci torno spesso) quasi come roma, ogni anno mi giro il chianti in cerca del buon vino e olio, ma dire che roma è da buttare via, no… ti dò una notizia che forse già sai, ma te lo dico lo stesso. dopo aver fatto la nuova stazione tiburtina, c’è in progetto di qualificare l’area circostante: buttare giù il tratto di tangenziale nomentana-s. giovanni (quando, non so, ma sono già operative le nuove strade di collegamento), demolire l’ex deposito atac vicino alla stazione. be’, pare che sotto il deposito ci sia una villa romana, anche se non integra. secondo te che fine farà? ho visto che a vienna ogni sasso romano viene portato alla luce e per vederlo bisogna pagare; da noi si abbandona tutto, e gli esempi non mancano… peccato per questa città che ogni giorno viene ferita

      2. mi pare una buona cosa buttare giù quell’orrore di sopraelevata e riqualificare quella zona!
        beh dai, non sempre le cose vengono lasciate andare in malora!
        sei stato a Palazzo Massimo? lì dentro ad esempio sono stati portati tutti gli affreschi della villa di Livia, la quale oggi, finalmente, è in restauro e parte di un parco archeologico molto bello, che cerca di conservare e recuperare quanto si è èotuto salvare (hanno pure messo nei luoghi originali le copie degli affreschi) consoderando anche l’uso che ne hanno fatto le truppe di liberazione alleate (era un bivacco dei soldati, ci hanno acceso il fuoco dentro, hanno staccato “pietre” e colonne per farne protezioni ed appoggiarci le mitragliatrici sopra…

  32. In viaggio in treno
    da sola
    con i figli
    – tre –
    di cui due piccoli
    a Roma.

    Adiè.
    (tuttavia, mi è facile immaginare che le ovaie di molte si siano rattrappite nel vederti destreggiare gli hobbit. I miei, di hobbit, fanno spesso questo effetto)

  33. ho sempre saputo che tu eri un MITO : 3 figli maschi, 4 uomini in casa, un lavoro part-time verticale, le vacanze nella città di A. in america, un marito pendolare a LONDRA…
    ma adesso che sei stata in ferie da SOLA (non in un villaggio turistico) con i 3 hobbit ne ho la conferma: SEI VERAMENTE ELASTI DEL FILM!!!! non puoi essere umana! e quindi stamperò la foto del tuo profilo di facebook in formato reale e la metterò sopra la spalliera del mio letto nella mia camera matrimoniale come si faceva da adolescenti, e contemporaneamente autorizzerò mio marito ad appendere la foto del suo calciatore preferito!
    ps: io in australia ci sono stata…beh…la prossima volta che Mr I te lo propone NON rifiutare!!! Sydney è bellissima! anche da sola!

  34. A roma fanno anche un tiramisú buonissimo che è un vero peccato vi siate persi XD ok dopo questo post mi hai fatto venire voglia di tornare a Roma dove ho lasciato il cuore … Mmm qualcosa mi dice che siete stati a Cola di Rienzo, ha ragione l’hobbit medio e chi se lo scorda più il negozio che vende le cose di Harry Potter e del signore degli anelli?

    1. ma la cioccolata del famoso bar vicino al Pantheon, ne vogliamo parlare?! ed i filetti di baccalà fritti nel celeberrimo locale trasteverino? e………..
      (rischio di non finirla più, ci son troppe cose bbbone!)

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