Nonsolomamma

domande

allo hobbit piccolo non aveva detto nulla. perché è piccolo e i piccoli, a volte sbagliando, si tende a preservarli dal lato oscuro della vita. perché negli ultimi mesi, nonno A lo aveva visto di rado e sempre per poco. e sei mesi, nell’economia di una vita che di mesi ne ha sei per cinque, sono moltissimi, forse troppi per conservare memoria di quel che è accaduto prima. perché nonno A era pudico e diceva: “non voglio che i piccoli mi vedano così malandato. aspettiamo che mi senta meglio”. perché un bambino piccolo è il futuro e forse, quando il futuro diventa incerto e doloroso, un bambino piccolo può essere altra sofferenza e non conforto.
per tutto questo, quando nonno A se ne è andato, elastigirl ha convocato lo hobbit grande e quello di mezzo perché loro dovevano sapere. mentre il piccolo lo ha lasciato giocare in cucina, con le pentole e il mestolo.
lui, sbrindellato e paffuto, è andato avanti, per la sua strada lastricata di scope, di straccetti, di aspirapolvere, di bambole e di macchinine. è andato avanti a testa bassa, mentre la sua mamma naufragava, i suoi fratelli incolpavano le sigarette e i medici e il suo papà si prendeva cura di tutto.
lui, con i braghettoni rossi e la maglietta a righe, si è adattato, incuneandosi a spallate, da buon terzogenito, in quel nuovo, precario equilibrio orfano di una colonna. lui, con l’aria compiaciuta e trionfante, ne ha approfittato per togliersi il pannolino e fare pipì qua e là, dove capitava, a volte anche nei posti giusti.
di nonno A non ha mai parlato e non ha mai chiesto, nemmeno quando vedeva nonna M, che non è una vera nonna ma è come se lo fosse ed è l’altra metà di nonno A.
questa sera però, quando elastigirl ha telefonato a nonna M, lo hobbit piccolo era sul letto, accanto a lei, dentro il suo pigiama verde pisello senza maniche. le ha lasciate parlare, per un po’. poi si è seduto e ha indicato la cornetta, con l’urgenza di una comunicazione improcrastinabile. “vuoi salutare nonna M? eccola!”. lui ha afferrato la cornetta, si è messo comodo e ha esclamato ciao!, mentre gli occhi, le guance, il mento, la bocca e la pancia ridevano.
“passi nonno A?”, ha chiesto. e gli occhi, le guance, il mento, la bocca e la pancia ridevano ancora.

77 pensieri riguardo “domande

      1. io avrei pianto.. come ho pianto adesso leggendo.. non ce la faccio ad essere così forte.. ancora non ci riesco dopo 2 anni…

  1. oddio elasti, piango. piango per te , per i tuoi bimbi e un po’ per me e per i miei. ti ho pensato tanto in questi giorni perchè il nostro nonno e, mio papà, ha avuto un importante problema al cuore. così, all’improvviso, e lo hanno ripreso per i capelli. e ora sta meglio ma non si sa ancora nulla. e essere medico peggiora un pò le cose. avrei voluto scriverti in privato ma poi non ne ho avuto il coraggio. ti abbraccio forte

      1. mammaadamsterdam ho bisogno del tuo aiuto: io sono convinta di avere ricevuto un tuo bellissimo messaggio. ma proprio bellissimo. lo avevo lasciato lì, ad aspettare il momento in cui fossi stata pronta a risponderti. poi ho cercato il tuo messaggio e non l’ho più ritrovato. e mi sono chiesta se, in quei giorni di totale confusione e scarsissima lucidità, non mi fossi sbagliata e in realtà quel messaggio non fosse tuo. ma dubito. insomma mi scrivi in pvt anche solo un: rincitrullita che non sei altro, ero/non ero io? così magari ti rispondo pure. un abbraccio in ogni caso.

  2. sono proprio gli hobbit che alla fine ti daranno la forza di andare avanti. Ti rialzerai per loro, per forza, perché così sicuramente vuole anche nonno A.

  3. Piccolo dolce passerotto… è un tesoro.
    Tanto per cambiare mi cito, ma non per protagonismo, semplicemente per dire che i pargoli con le loro sensibilissime antenne, colgono sempre, colgono tutto…
    La mia ragazza aveva (non sto scherzando) due mesi, quando mi hanno telefonato avvertendomi della morte di un mio zio al quale ero particolarmente legata. Io, colta alla sprovvista, scoppio a piangere con lei che aveva appena finito la poppata in braccio… ebbene, per tutta quella sera ha cercato il mio sguardo, e ogni volta che lo incrociava mi faceva dei super sorrisi…
    Un bacio anche a tutti voi!

    Floralye

  4. Argh! mai sottovalutare gli hobbit, di qualunque età .essi siano.
    Magari non può ancora capire perché non ha parlato con nonno A ma non ne sarei tanto sicura.
    Un abbraccio al piccolo hobbit, che si sta facendo avanti a spallate nel palcoscenico del quotidiano.
    Roberta

  5. La cosa brutta è dover spiegare ai bambini.
    Però, se ti può consolare, quando sono molto piccoli, hanno una capacità di elaborazione molto più veloce e indolore.
    Un abbraccio.

  6. Che emozione mi avete fatto salire dal cuore…
    Che mondo meraviglioso sarebbe se conservassimo anche sulo alcuni frammenti delle persone che siamo da piccoli…

  7. Dolce, grande e piccolo allo stesso tempo e unico insieme. Nelle gioie e nei dolori per fortuna ci sono loro!
    Io ho perso mio nonno all’età di 8 anni. Ne ho 41. Mi manca ancora….
    Loro sono la tua forza!
    Un abbraccio a tutti voi.

  8. La mia mamma se ne è andata da solo 4 mesi. Io però alla mia quasi treenne non potevo non dirle che la nonna era volata in cielo e che da lì la guardava. Con la nonna adesso non serviva più telefonare, bastava affacciarsi alla finestra e salutarla…
    Non so se ho fatto bene, forse no per i suoi 35 mesi di vita, ma dopo i mesi precedenti di mia assenza, al mio rientro l’ho affrontata così.
    Credo che dovrai parlarne anche a lui, trova il modo e i tempi…
    Un abbraccio forte, perché so cosa stai passando. E’ durissima ;D!

  9. Quando ci ha lasciato una colonna portante della mia famiglia i miei figli avevano 2 e 5 anni. Io ho detto ad entrambi che il nonno non c’era più, che era andato in paradiso un posto bellissimo, a trovare la sua mamma ed il suo papà….che era contento e che stava bene. Ho detto anche che, pur non potendo più vederlo ne parlarci, lui li avrebbe comunque visti, ascoltati e anche protetti.
    Ci credo veramente? Non lo so’, ma ho rovato che fosse il modo più indolore e semplice per dire a due bambini piccoli che qualcuno non c’è più.
    Chiaro che il discorso cambia quando i bambini sono più grandi.
    Io avrei detto qualche cosa anche allo Hobbit piccolo.

  10. cancellami, bannami, fai di questo commento quello che vuoi ma io ho bisogno di urlare:
    CAAAAAAAAAAAAAAZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

  11. Mia nonna è venuta a mancare che io avevo quasi tre anni ed il dolore è stato tale per mia madre che lì per lì non mi ha detto nulla. Ma credo abbia fatto male, perché dopo un po’ di tempo si è trovata quel mezzo soldo di cacio che ero col broncio e le mani ai fianchi che le chiedeva: “allora, si può sapere che fine ha fatto nonna?” e per lei è stato un colpo. Non ricordo cosa mi ha risposto… Però nonna me la ricordo…

  12. Quanto vorrei essere brava come te a scrivere per ricordarmi i miei nanetti in ogni momento buffo o tenero o importante della loro crescita!
    Ti leggo e proprio li VEDO questi teneri piccoli e grandi hobbit!

  13. Cavolo! mi sono schizzate fuori le lacrime senza che potessi fare niente… sono in ufficio ovviamente, e penseranno che sono totalmente squilibrata. …
    mi ha ricordato il mio nano, quando 2 anni fa ha perso un nonno al quale io pensavo non fosse particolarmente legato. aveva 3 anni e poco più e dopo mesi dalla sua scomparsa, all’improvviso mi ha detto: “ma lì dove è andato nonno G. è solo o ci sono bambini a fargli compagnia?
    non credevo nemmeno che avesse realizzato la mancanza…
    un abbraccio forte!

    1. Quando sono in ufficio e mi scappa da piangere, mi giustifico dicendo che mi provoco le lacrime per umettare le lenti ; )

  14. La mia piccola ha la stessa età dell’hobbit piccolo, e di mesi ne aveva 16 quando è mancata la nonna. Le abbiamo raccontato la solita bugia pietosa della nonna volata in cielo, e lei la ripete in continuazione. Ogni tanto però chiede notizie della nonna, e ne parla come se dovesse tornare da un momento all’altro. La riconosce in fotografia. Non sappiamo però se sia ricordo vero o costruito: propendiamo per la seconda ipotesi.

  15. il tuo più piccolo ha solo sei mesi in meno del mio più grande. E non riesco ad immaginare come reagirebbe se mancasse uno dei suoi nonni.
    Mi hai commossa.
    Ma, alla fine, chi è che ci commuove più di queste meravigliose creature che sono i nostri figli?

  16. …ho già detto che mi tocchi il cuore …beh elasti… è troppo poco dire così! non rende l’idea!
    mi hai fatto uscire 2 lacrime.
    i bimbi sono qualcosa di eccezzionale!
    un abbraccio

  17. sigh….! proprio oggi mia madre si è ricoverata per operarsi lunedì di protesi all’anca. Che vuoi, è dura cmq, sai che è sempre un intervento ed ha 70 anni e le condizioni generali non sono splendide: soffre di OSAS, apnee ostruttive per cui ha anche la 104!
    Sono fiduciosa che andrà bene, la speranza è quella ma già stamattina quando i miei due mostriciattoli mi hanno chiesto: e nonna, n’du è???? ….il groppetto alla gola cè non cè niente da fare!!! Sopra il giorno di dolore che uno ha!!!

      1. Grazie Elasti, ma così non è andata! Operazione lasciata a metà perchè. a detta del chirurgo, il pezzo finale della protesi non riusciva ad entrare nel femore: a detta di mia madre che ha sentito tutto mente la operavano non erano dotati della numero 5 che er la misura più piccola! Ricucita con dolori atroci e sotto morfina fino a giovedì quando la riopereranno per finire l’intervento! E siamo nella civilissima Perugia, non in terronia da dove proveniamo!!!!
        Sono furibonda e paralizzata al tempo stesso dall’ansia!!!

  18. la mia bimba di 6 anni, l’altra sera piangeva come una disperata perchè le era venuto in mente il NONNO che ha perso ormai due anni e tre mesi fa… poi le passa e sa cambiare argomento in un lampo, però anche loro sentono la mancanza… e se poi erano dei nonni speciali come lo è stato mio padre… penso che il ricordo li accompagnerà tutta la vita!

  19. io credo che i bimbi percepiscano tutto. Non sono una psicologa però ritengo che, con le dovute cautele, debbano sapere che una persona cara non c’è più come eravamo abituati ad averla con noi, ma che lo stesso ci guarda dal cielo e ci sta vicino.
    Il nostro dolore, per quanto cerchiamo di nasconderlo, emerge e lo vedono. mancata mia mamma, non ho versato una lacrima e ho continuato la solita routine quotidiana, rispondendo alle domande di mia figlia 4enne (dov’è la nonna adesso?) col sorriso sulle labbra. Ma lei, pochi giorni dopo, è andata dal papà e gli ha detto: “mi dispiace tanto vedere la mamma triste perché la nonna è in cielo”. Ecco, io credo che l’hobbit piccolo percepisca la tua sofferenza, e quella della famiglia, e che gli parlerei, come hai fatto con gli altri due.
    il mio maschietto (coetaneo del tuo piccolo, elasti, perché è nato il 3.12.09) aveva appena fatto un anno, quando ha visto la nonna l’ultima volta, prima del suo ricovero in ospedale. Quel pomeriggio, era il 7.12.2010, è stato sul lettone con lei a coccolarla come non mai, tanto che ne ero rimasta sorpresa. Tanta dolcezza che neppure a me riservava!
    Mia mamma aveva voluto solo lui e non la sorella perché aveva iniziato ad avere difficoltà nel linguaggio e paralisi, e non voleva che Ilaria la ricordasse così. Secondo me il piccolo aveva capito, come mia mamma, che quello era un addio, e a suo modo l’ha salutata. Loro capiscono anche il non detto!
    Un abbraccio forte!

  20. Quando morì la nonna del mio compagno, il nostro nipotino, che le era molto legato, aveva appena compiuto due anni e tutti noi adulti eravamo convinti che non potesse capire. I genitori comunque, in qualche modo, gli spiegarono che la bisnonna se ne era andata, senza entrare nei dettagli. Pensavamo che fosse troppo piccolo per ricordarsene in futuro e invece ora che di anni ne ha sei, ogni tanto ci spiazza, parlandoci della nonna che non c’è più, che è andata in cielo, con una serenità che noi, grandi e maggiorenni, ancora non riusciamo ad avere.

  21. Quando è morto nonno A. il mio piccoletto aveva 19 mesi. Il resto della famiglia non voleva che gli dicessi nulla. Io invece gli ho spiegato che il nonno A. era volato in cielo con gli angeli, che non l’avrebbe più visto ma che lui ci guarderà sempre da lassù. (certo ai piccoletti la storia va un po’ semplificata……). lui ci aveva pensato un po’. e poi ogni tanto guardava in cielo e diceva: “nonno A. cielo aaaaalto ‘gioletti!” e rideva. se oggi che ha 3 anni vede una foto del nonno dice: “nonno è su in cielo, ci guadda e vola velocissimo!”

  22. mi hai fatto piangere e ripensare al mio dolore sei anni fa…
    la mia bimba non aveva ancora due anni e ogni volta che andavamo da mio nonno correva a sedersi sul suo letto accanto a lui. poi un giorno il nonno non c’era più lei mi ha guardato e mi ha detto ” nonno in cielo con gesù ” io dopo sei anni sono ancora qui a piangere…..

  23. poco piu’ di un anno fa mio suocera ci ha lasciati all’improvviso. Il cuore ha ceduto di botto, senza preavviso. Il mio Pietro ha compiuto 2 anni dopo 5 giorni e aspettava il nonno per festeggiare. Gli ho spiegato che nonno era andato in cielo e non poteva piu’ giocare con lui. Pietro quasi ogni mattina manda un bacino al cielo al suo nonno giulio. Un mesetto fa mentre eravamo a pranzo da mia suocera anche coi miei cognati ha iniziato a chiamare guardando in cielo: “nonno, vieni a mangiare con noi. Perche’ non vieni, siamo tutti qui, vieni anche tu. Mamma chiama nonno, vai a prenderlo”. É stata un po’ una pugnalata… Anche se gli avevo raccontato quanto é difficile il concetto di definitivo….

  24. Io la retorica del volo in cielo non sono riuscita ad applicarla col mio bimbo di anni 3, che e’ stato al suo primo funerale quando di anni ne aveva uno e ancora chiede dove sia finita la bisnonna. Non mi riesce perché non riesco a crederlo io. E mentre mi arrabattavo con vago senso di colpa in tentativi di giustificazione lui mi ha chiesto se la nonna era oramai come i dinosauri e ha composto tutto..

  25. una cara amica se n’è andata un anno fa. Aveva 23 anni e non era giusto, non a lei, non a quell’età.
    Durante una messa in ricordo di lei, il figlio di un’altra di noi ha chiesto il perché di questa messa.
    “Chiediamo a gesù di rimandarla da noi?” E mentre te lo scrivo non vedo più le lettere della tastiera.

  26. Povero piccolo, certo no soffrirà come i suoi fratelli più grandi, che avranno dei ricordi duraturi di quel nonno tenero ma distante, mitico ma spesso inarrivabile. Che dire, bisogna dare tutto sè stessi senza risparmio, ma avvertire che siamo di passaggio, dovranno accontentarsi di quello che abbiamo dato. Io vorrei essere ricordato con una bella bicchierata, in vinum, vita. Scusate mi è venuta così. quando accadrà, bevete alla vostra salute e in mio ricordo eventualmente. Notte senza mail e con internet a singhiozzo

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