a tavola. questa sera.
“verruca, il dottore ha detto che è una verruca”
“palliamo di mia scuola?”
“e in tutto questo il papà come sta?”
“mangio verdure grigliate scondite. come devo stare?”
“certo amore che parliamo della tua scuola. ehi! oggi lo hobbit piccolo è protagonista numero uno assoluto, world champion, top of the pop, primo giorno di scuola materna. silenzio tutti. ora si parla di lui, con lui, a lui. e basta”
“me la sono presa di certo in piscina, la maledetta”
“ora te la bruciano con la fiamma ossidrica”
“palliamo di mia scuolaaaaa?”
“sì. zitti tutti. ti piace la scuola materna?”
“io stato bene mia scuola. paze mia scuola”
“lui è nella classe rossa. la mia classe! con le mie maestre e con i miei compagni dell’anno scorso! sei con sebi, giova, la-marti, la-franci, ste’, ale…”
“noooo! mannaggia! chi me lo doveva dire che mi ritrovavo i figli milanesi che dicevano sebi-giova-la-marti-e-la-franci. chi me lo doveva dire? e poi ti stupisci che mi viene il maledetto virus quando torno in questa città…”
“invece come si chiama quella bimba carina, indiana forse? oggi ha preso per mano lo hobbit piccolo ed è stata affettuosissima…”
“si chiama goodnight”
“eddai, non può chiamarsi good night, good night come buonanotte?”
“sempre meglio che la-chicca o la-vale o la-sabi. le murt’ di questa città e del vostro accentino…”
“ma tu non eri mezzo morto in preda al virus?”
“sì, goodnight! ti assicuro”
“palliamo di mia scuolaaaa?”
“si chiama garati!”
“ecco, garati! meno male che lo hobbit grande è un preciso con la memoria da elefante. un ragazzo, una certezza. come facevamo a stare al mondo prima di lui?”
“bruceranno il tuo cervello, con la fiamma ossidrica”
“è simpatica garati, no, amore?”
“e io cosa avevo detto? goodnight, garati…”
“io zoco brum brum mia scuola. poi manzo. e dommo con zuzzo blu. mia scuola bééélla”
“tu non hai finito i compiti delle vacanze, lo sai????”
“ma mi manca una cosa piccolissima. la faccio domani con nonna J”
“palliamo di mia scuolaaaaa”
“sì, scusa. domani hai voglia di tornare nella tua bella scuola?”
“no”.
Beh, il figlio dell’economista marxista non poteva finire in una classe che non fosse quella “rossa” 🙂
😀 😀 Che risate!!!
Come ‘no’? Devi dirci il seguito! Perché no?
perché siamo in quell’età lì dove il no è un principio base dell’interazione e dell’esistenza
allora non è solo il mio che per portarsi avanti intanto dice sempre no, e se puoi scappa ogni tanto anche si!
Il “periodo no” è un classico. Sofia (praticamente coetanea del terzo hobbit) è riuscita a rispondere “no” alla domanda “Vuoi del cioccolato?”. Le si leggeva in viso che non ci credeva nemmeno lei…
Accidenti il tuo piccolo deve lottare per farsi spazio! Pero’ che bella confusione familiare! Sta un po’ meglio Mr.I.? Sembra di sì!
Perche garati con a g minuscola?
Perché trova altre maiuscole nei post di Elasti. Non nei commenti…
Roberta
La cosa positiva e’ che la scuola e’ iniziata…
Ma la verruca?
Tipico!”t e’ piaciuta la scuola?” ” bellissima abbiamo giocato, cantato, MANGIATO” “e
Hai conosciuto dei bimbi simpatici? Le dade sono brave?” ” si si siamo tutti amici e le dade sono brave” “allora ti picerebbe tornare domani e ritrovare tutti?!!” “no!” “…..”
La risposta pare lapalissiana.
La scuola è béééééla, lui è stato bene, ha conosciuto béééééla gente, ha mangiato e dormito e bon, ora può salutare il sistema scolastico e dedicarsi ad altro.
E chi può dargli torto?
Chiaro che no! C’è già andato un giorno, perché ripetersi? Non è che si chiama Niccolò (Paganini)?
Roberta
“sempre meglio che la-chicca o la-vale o la-sabi. le murt’ di questa città e del vostro accentino…”
Quanto ha ragione Mr. I, quanto ha ragione…….
😀
Si, effettivamente, mi scusino i milanesi e i lombardi in generale, ma una cosa che, da maniaca della grammatica & sintassi quale io sono, mi ha sempre fatto inc… è l’orrenda abitudine di mettere l’articolo davanti ai nomi propri! Brrr! Quando sento qualcuno parlare in questo modo mi viene proprio l’orticaria!
già… ma non si fa solo a MIlano, anche in un bel po’ di posti dall’Emilia in su. A Torino non tanto però… boh. Anche a Nanni Moretti da tanto fastidio, credo fosse in “Bianca” che si dilungava su questa abitudine lessicale.
si fa anche nel salento!
Anche in Umbria!
Anche nel Biellese!
Ecce bombo! ecco era Ecce bombo il film
nel Biellese l’articolo è d’obbligo 😀 non sai quanto mi prendono in giro in toscana (dove sembra non si usi… mah) 😛
nel salento si fa con i nomi maschili lu luca.. lu fabio ma non con i nomi femminili
in toscana solo davanti ai nomi femminili…
Anche in Ticino, e il peggio è che ti danno della snob se provi a non farlo durante una tranquilla conversazione famigliare. DICO BENE, FIGLI MIEI?
si fa anche in Liguria………….
ma solo con i nomi femminili però..
Mi associo in maniera incondizionata nell’odio per l’articolo davanti al nome proprio!
..a me l’accento milanese piace…ce l’ho pure io !
Nel Lazio non c’è l’abitudine di mettere l’articolo davanti ai nomi propri
Ah, menomale che abbia detto no!
Anche gli altri bambini fanno un po’ fatica ad ambientarsi.
Già è tanto che l’abbia presa bene.
Credo sia odio e amore quello che provano per la scuola i bambini, compreso il tuo hobbit più piccolo. Anche se là dentro accadono cose belle, ci sono tanti bambini e si gioca, la nostalgia di casamamma mammacasa prende il sopravvento quando menote l’aspetti. A volte sino alle lacrime. Rimangono incerti su cosa sia più desiderabile per qualche mese dopo in genere si sbloccano, e col tempo si chiariscono le priorità: primo gli amici, ultima la scuola e in mezzo tutto il resto in ordine sparso. Grande post, come sempre. Un abbraccio.
Domani anche per noi il primo giorno di scuola… speriamo sia bééééla anche per la pupa!
Domani il mio secondo inizia la prima elementare “Mamma sono molto emozionato e non vedo l’ora… Ma per quanti giorni dovrò andarci?” O Poerammè
I miei tre mostriciattoli iniziano domani tutti e tre alla stessa ora….il prblema è :Chi si prende la mamma?
Sarà bello l’accento barese!
hahahah che topolino il piccolo 🙂
leggere i commenti di tuo marito mi fa parecchio trasalire, visto che sono gli stessi che fa il mio…
Tuo marito ha ragione 😉 povero piccolo però….e pallate di sua scuolaaaaaaaaaaaa
🙂
meraviglia. anche nick ieri sera mi ha detto: mamma, mica vorrai che ci torni tutti i giorni a scuola???
È un mito l’hobbit piccolo! Segue le orme dei grandi! La mia rospa, 16 mesi al primo giorno di nido dopo 1 ora che ha giocato come una pazza sembrava la più contenta del mondo quando le chiedo se le piace il nuovo asilo fa si con la testa e poi ‘ mamma su via’ mamma prendimi on braccio e andiamo via..
lo devo dire:
da pugliese di Bari provincia, trovo tuo marito assolutamente esilarante!!!
L’articolo davanti ai nomi femminili è tipico anche in Romagna!
In ogni caso, l’hobbit piccolo è sempre più un idolo!
Leggerti, Elasti, é sempre piacevole!
Grazie!
Un bacio,
Sabrina
Non so perché, ma i nostri tre nipoti, ricominciano da domani. Li abbiamo tenuti una settimana e siamo da ricovero, Francesca e io. Con il massimale un’ora di tv al giorno (è una regola fissa a casa nostra) è stata dura. Proprio oggi, però, avevo trovato il gioco adatto. Sterilizzare il box soffiando con la pistola di una caldaia 100 gradi di un vecchio ferro da stiro.
I tre (11, 7 e 6 anni) hanno consumato 30 litri d’acqua e il box sembra una cucina svizzera…
ma povero hobbit piccolo, non lo volevano ascoltare. Per lui son grandi cose quelle che voleva raccontare!!
Siete fantastici! A vote pero’ non capisco chi parla a chi, ma e’ il bello della diretta immagino. A volte non lo capisco nemmeno in casa mia coi miei tre pupetti!
ahahah devo dire che la fine mi ha spiazzato!!!
:p