Nonsolomamma

eredi?

era lo scorso giugno e aveva detto sì senza nemmeno pensarci. si era brevemente consultata con mister incredible che era d’accordo, ma tanto lei aveva già deciso.
le era sembrata un’occasione bellissima per dare un senso più alto al suo lavoro, per mettersi in gioco, per fare qualcosa, per vedere un mondo ignoto.
erano tre mesi fa e la fine di settembre sembrava così lontana da non fare alcuna paura.
non ha avuto tanto tempo per prepararsi, ma è andata alla asl, dove ha flirtato con un jazzista in partenza per il burkina faso e ha incontrato un medico ciarliero che ha ripercorso l’elasti-storia vaccinale dagli anni ’70 ad oggi (“faccia i complimenti alla sua mamma, sa? guarda qui: tetano, polio, difterite… ci sono tutte! va che brava è stata la sua mamma…”). ne è uscita con un certificato giallo, come la febbre contro cui si era vaccinata, e con uno scudo triennale contro la meningite.
ha letto un libro che parlava di soldati bambini, di guerriglia e di ebola che è una malattia terrificante per la quale non c’è cura. ha comprato repellenti per zanzare, antidiarroici e un antibiotico. ha consultato gli avvisi ai viaggiatori sul sito del ministero degli esteri britannico che, secondo mister incredible, è la bibbia, e anche di più.
ha deciso che era pronta, nonostante non lo abbia mai fatto, di lasciare gli hobbit e andarsene così, da sola, per sette giorni.
era anche mediamente serena.
poi le è arrivata una mail in cui incidentalmente si chiedeva il nome degli eventuali eredi. (“è una prassi, serve per l’assicurazione. lo fanno tutti…” “già, lo fanno tutti di scrivere una mail con gli eredi dentro. ovvio”). e le sono venuti i brividi. ma solo perché è una pavida. in fondo è prassi. in fondo “mica vai sulla luna”, come diceva un’altra mail.
così, sabato prossimo, il 29 settembre, elastigirl partirà per l’uganda, insieme ad amref, per la campagna stand up for african mothers. ci starà una settimana, girerà, visiterà villaggi e  progetti e poi racconterà una storia su quello che ha visto.
ha la solita ansia da prestazione, il solito senso di inadeguatezza, la solita convinzione di non essere capace, che eccezionalmente si accompagnano ad altre paure, razionali e non, legate a una meta che, vista da lontano, presenta tante incognite quante la luna.
però non vede l’ora di partire.

146 pensieri riguardo “eredi?

  1. E’ una cosa molto bella quella che vai a fare, Elasti!
    Fai bene a non vedere l’ora. E lavati via quel senso di inadeguatezza, che raccontare è una delle cose che sai fare meglio (insieme a fare la mamma).

    1. rieccomi a mente fredda… alcune annotazioni:
      1. l’Ente turistico dell’Uganda avra un’esposiione di richieste dall’Italia a breve
      2. HO paura…. non che tu ci lasci per una settimana ma delle crude realta che ci racconterai
      3. percio spero tanto che racconterai solo della natura, sorrisi, colori eccc africani…. ma so che non lo farai….
      4. cito altri commenti: non sei solomamma ma molto molto di piu
      5. mister I ha qualcosa in piu, un aperrura mentale che in tanti maschi (non solo italiani) manca

  2. Ti leggo da un po’…non ho mai commentato, anche se sono tanti i post che mi sono piaciuti parecchio…però a sto giro una parola di commento ci vuole
    …WOW..

  3. Eccola, pronta a stupire e a stupirsi.
    Mi sembri un prestigiatore che fa apparire un coniglio dalla tuba che ha mostrato pocanzi vuota. Io continuo a chiedermi come si faccia ad essere così bravi. Sono rimasta a bocca aperta.

  4. Ho letto e riletto il tuo post, “non e’ possibile” mi sono detto. ” ma perche’ proprio lei, una mammina tanto impegnata, tre bambini adorabili ma coinvolgenti. Come padre e come nonno mi si sono rizzati i capelli in testa, veramente non ne ho troppi.
    Poi ci ho ripensato e devo ammettere che ne sono orgoglioso della mia mamma virtuale. Brava, sei una giornalista e una scrittrice, fornisci la tua testimonianza, noi ti saremo vicini, wonder woman !

  5. vai elastiiiiiiiiii! D’altra parte sei un’elastigirl, quindi, per definizione abituata a “stirarti” nelle circostanze della Vita, attendiamo racconti di cieli stellati e bimbi che nascono dalla sola forza delle madri!

  6. buon viaggio e buona osservazione. se lo trovi, leggi “terra incognita”, di g. rossetti (rubbettino): è utile per imparare a lasciare da parte qualche immaginario preconfezionato sull’Africa (che tutti, volenti o nolenti, hanno)

  7. Be’, presumo quindi che il 6 Ottobre non sarai connoi allora… Ti avveo mandato un invito sia via mail che via FB. Ora capisco perche’. Buona fortuna!

  8. Buon viaggio e niente paure! Stai per fare una cosa bellissima che racconterai come sai fare tu agli eredi … e poi l’Africa ti fa vedere tutto sotto un altro punto di vista!

  9. Forse è la tua prima volta in Africa, ma basterà a fartela entrare nel sangue, sarà un’esperienza cosí forte che la accomunerai alla nascita dei tuoi figli, e vorrai portarli là, dove tutto è cominciato, dove tutto è niente e grandissimo al tempo stesso, la terra , le persone, i sorrisi dei bambini, la vera natura purtroppo contaminata da troppi secoli di domini di puro sfruttamento… Amerai i colori, i profumi, tutto ti scioccherà con l’amplificazine dei tuoi sensi da occidentale…. Le albe immense, i tramonti stupendi, …. La nostalgia mi attanablia e l’invidia mi rode…. Sono sicura che saprai cogliere la vera essenza di un grande popolo e di un frande continente che non è sugli itinerari turistici dei grandi National Park…. Un in bocca al lupo da una che soffremdi mal d’africa perennne, che è l’unica malattia che porterai a casa 🙂

  10. buon viaggio elasti, sarà credo bellissimo. Vedrai la disinvoltura con cui partoriscono le donne in quei posti, è affascinante e agghiacciante allo stesso tempo.
    Era da domenica che cucinavo comunque un post sul problema del rapporto con l’Africa, gli extracomunitari e le culture non europee. Ho non pochi interrogativi irrisolti in tema. Poi ho letto il tuo post e a quel punto mi è venuto naturale citarti, come parlare di Amref – che tra l’altro è stata una bellissima scoperta e più si pubblicizza meglio è. Quindi sallo ecco:)

    In bocca al lupo per tutto, goditela e intreccia rapporti duraturi con questa cosa, non fermarti – perché fa bene all’anima ecco.

  11. Ti ammiro ed ammiro anche tuo marito, il mio avrebbe posto troppi paletti alla mia partenza!! Ho fatto da qui xciò solo quanto ho potuto: firmato, donato, diffuso!!! Porta anche il ns pensiero con te, Brava!

  12. cara elasti.. buon viaggio e prendi più che dare! Abbiamo spesso l’idea di dover esportare sempre qualcosa.. anche il nostro modo di pensare. L’augurio che ti faccio quindi è quello di prendere, accogliere.. che è un modo speciale di donare.. Un caro saluto n

  13. Ho vissuto per quattro anni in Africa, a Kinshasa. E’ un continente che non meritava di essere caduto sulla Terra. Meritava molto di più che essere invaso, depredato, sfruttato dal resto degli abitanti del pianeta. E’ abitato da un popolo meraviglioso, decisamente più umano, sensibile, trasparente degli altri. Ti auguro che queta settimana possa essere il tuo inizio. Il segreto è mettersi a lavorare con le mani accanto a loro, a fare qualsiasi cosa stiano facendo. Sino a che non farai così sarai una turista. Buon viaggio Elasti.

  14. Che figata!
    Da piccola (credo influenzata da Candy Candy) avrei voluto fare la crocerossina. Ora mi è passato, ma questi tipi di esperienze mi mancano, credo facciano la differenza nell’essere persona. E’ molto più di un viaggio, ti immagino già con i lacrimoni a raccontarcerlo… 😉 (e noi dietro te che piangeremo copiosamente desiderando tante adozioni…).
    GRAZIE e buon viaggio!

  15. Anche io, come Cat, leggo il tuo blog da un po’ di tempo, ma non avevo mai commentato prima. Per lavoro, sono stata da tutt’altra parte in Africa, e me ne sono innamorata. Per cui ti auguro con tutto il cuore di goderti questa esperienza: l’Africa ti entra dentro e non ne esce più. Attendo di leggere la tua storia!

  16. Cosa mi piace di te, Elasti? Che VIVI. Una persona normale che ha deciso di vivere, nonostante il poco tempo, i figli, il lavoro e il marito. Ecco la tua eccezionalità (anche se non dovrebbe essere tale, ma la normalità per tutti). Spero anche io di lasciarmi andare in questo senso, con un po’ di coraggio.

      1. Sottoscrivo in pieno anche io… e beate te che ne hai le opportunità e sei capace di coglierle al volo… ps. e poi basta con questa ansia da prestazione… goditela!!

  17. rettifico, cioè madri che “non c’entrano nulla con l’africa” e non sono medici, volontarie o altro…. nessuna delle madri che conosco, almeno io, avrebbe mai fatto una cosa simile. mai!
    T.

  18. Intanto complimenti per l’iniziativa.
    L’Uganda è un paese con diversi problemi ma molto accogliente. Purtroppo in occidente, e in Italia ancora di più, si fa del terrorismo mediatico su questi posti.
    Sono contento del fatto che, visto il seguito che hai, avrai l’occasione di parlare a tanti dell’Uganda così com’è veramente.

  19. sarà un’esperienza unica. vedrai tanta povertà, disagio, ma anche tanti incredibili sorrisi, che non capirai come fanno a nascere su quei visi, in quelle condizioni. e ti rimarranno dentro per sempre.
    parola di una che l’Africa l’ha vissuta da bambina e ce l’ha per sempre nel cuore. Daniela/Dolaine

  20. Grande!! Aspetto di leggere il tuo resconto del viaggio. E se possiamo partecipare ad un progetto “concreto” come “comunità di mamme occidentali” faccelo sapere! Ci fidiamo di te! Buon Viaggio

  21. Brava Elasti. Scriverai una storia grande e bella come la tua passione per la vita. E bravi tu e Mister I,che ancora una volta dimostrate di essere una marcia avanti a tutto il resto.

  22. Antenne, ripetitori, Campi elettromagnetici, Radiofrequenze, WiFi.. che ne pensate?

    Riporto il testo di una lettera inviata ai seguenti destinatari per chiedere di cancellare l’articolo 29 dal decreto e di puntare, invece, ad investimenti su reti via cavo.

    Al Presidente della Repubblica
    Al Parlamento Italiano
    Al Primo Ministro
    Al Ministro dello Sviluppo Economico
    Al Ministro dell’Ambiente
    Al Ministro della Salute
    Roma, 20 settembre 2012

    Oggetto: Reti senza fili ed elettrosmog – no all’Art. 29 del Decreto Sviluppo

    Abbiamo appreso da organi di stampa che l’articolo 29 dell’attuale bozza del Decreto Sviluppo, nella sezione dedicata al digital divide, prevede di favorire una connettività al web più diffusa sul territorio, accorciando i tempi per le autorizzazioni modificando il Codice delle comunicazioni così: “Il proprietario o il condominio non possono opporsi all’accesso dell’operatore di comunicazione al fine di installare, collegare o manutenere gli elementi di rete quali cavi, fili, riparti, linee o apparati.”

    Questo avverrebbe a fronte di un’indennità concessa dalle compagnie telefoniche al proprietario, stabilita dal ministero dello Sviluppo economico “in base all’effettiva diminuzione del valore del fondo”. Se dovesse diventare legge, tale norma renderebbe impossibile al cittadino contrastare l’installazione di antenne, cavi o ripetitori.

    Le sottoscritte associazioni, i rappresentati di Comitati di Cittadini, i biologici, i fisici, i medici, gli scienziati, gli avvocati impegnati nella difesa dell’ambiente e della salute pubblica firmatari di questo appello sono a chiederVi di cancellare questo articolo dal Decreto sviluppo perché:

    incostituzionale in quanto stabilisce in modo del tutto arbitrario che gli interessi privatistici dell’industria delle telecomunicazioni sia prevalente rispetto all’interesse privato dei cittadini proprietari di immobili;
    incostituzionale in quanto fa prevalere il principio di utilità economica su quello della salute pubblica, della tutela dell’ambiente e del paesaggio;
    in contrasto con la normativa precedente (Legge Quadro sull’Elettrosmog del 2001 e decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2003) che stabiliscono tempi e modi per le autorizzazioni che devono necessariamente essere lunghi per dare tempo agli Enti preposti di effettuare i dovuti controlli che rappresentavano una sia pur minima garanzia di attenzione nei confronti dell’impatto delle installazioni di telecomunicazioni.

    I sottoscritti sono, inoltre, preoccupati per l’impatto ambientale e sanitario che lo sviluppo di reti mobili avrà senza ombra di dubbio sull’ambiente, sulla vita naturale e sulla salute umana.

    Dopo la classificazione da parte della IARC della radiofrequenza come possibile cancerogeno di classe 2B e dopo la raccomandazione dell’Assemblea Plenaria del Consiglio d’Europa del maggio 2011 è ormai evidente che gli attuali standard di sicurezza, compreso il limite italiano che è tra i più bassi al mondo, non sono sufficienti a tutelare la salute pubblica perché non tengono conto che la radiofrequenza causa effetti biologici anche a livelli migliaia di volte inferiori ai limiti previsti.

    Ricordiamo, inoltre, che tali standard sono frutto di decisioni politiche che, come si è visto per altre gravi questioni ambientali (amianto, piombo, fumo passivo, ecc.), tendono ad arrivare con un ritardo di decenni rispetto al momento in cui emergono le evidenze di un rischio dalla ricerca scientifica.

    Per tali ragioni riteniamo che uno sviluppo economico basato sulla proliferazione di reti senza fili si tradurrà inevitabilmente in un aumento drammatico e ineluttabile della spesa pubblica sanitaria, con conseguenze generali per l’ambiente di difficile previsione.

    L’unico sviluppo economico razionale è quello basato sul principio di precauzione che impone di ridurre il più possibile la proliferazione di reti mobili a favore, invece, di reti a banda larga su cavo che non comportano rischi ambientali o per la salute.

    Visto l’impatto enorme e totalizzante che i campi elettromagnetici stanno avendo sulla popolazione umana, al punto che già oggi è pressoché impossibile trovare soggetti non esposti (definiti “controlli”) per gli studi scientifici basati su casi e controlli, è fondamentale che la politica, Voi tutti, Vi facciate artefici di legislazioni avvedute e previdenti.

    Attendiamo con fiducia un’azione decisa al fine di cancellare l’articolo 29 dal decreto e di puntare, invece, ad investimenti su reti via cavo.

    I firmatari (in ordine alfabetico)

  23. cara elasti,
    sono stata in uganda lo scorso gennaio. è una terra bellissima, vai tranquilla. rimarrai affascinata e conquistata. e complimenti per la nobile motivazione… sei una persona davvero speciale!
    sono con te.
    buon viaggio e attendo i racconti 🙂

  24. Cara Elasti,
    innanzitutto complimenti per la tua disponibilità, detto da una che, per una serie di motivi, “vorrebbe ma non può” neanche fare la volontaria in qualche posto… Sei/siete, come hanno già detto altri, molto avanti!
    I moduli da riempire sono sempre un po’ inquietanti, ma basta saperlo… 🙂
    Buon viaggio e buona esperienza, attendiamo notizie!

    Floralye

  25. per completezza, ecco il testo cui fa riferimento l’appello di cui sopra, ai ns politicanti
    tratto da http://www.pmi.it/wp-content/uploads/2012/09/Bozza-Decreto-Digitalia.pdf
    “Art 29.
    Accesso degli operatori di comunicazione
    1.Il comma 4 dell’art. 91 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 (Codice delle comunicazioni elettroniche), è sostituito dal seguente:
    “ 4. Il proprietario o il condominio, per quanto concerne, rispettivamente, l’immobile di proprietà o le parti comuni dell’edificio, non possono opporsi all’accesso dell’operatore
    di comunicazione al fine di installare, collegare e manutenere gli elementi di rete quali cavi, fili, riparti, linee o apparati . Il diritto di accesso è consentito anche nel caso di edifici non abitati e in corso di costruzione”.
    2. All’art. 94 del decreto legislativo n. 259 del 2003, (Codice delle comunicazioni elettroniche) i commi 2, 3 e 4 sono sostituiti dal seguente:
    “2. La servitù e’ imposta con decreto del Ministero dello sviluppo economico, sentito il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e l’ufficio provinciale dell’Agenzia del territorio, che ne definisce le modalità di esercizio, stabilisce le indennità da pagarsi al
    proprietario in base all’effettiva diminuzione del valore del fondo, all’onere che ad esso si impone ed al contenuto della servitù.”.

  26. Se ti può consolare, qualche anno fa, avevo appena 32 anni, sono andata a lavorare a Parigi per una famosa casa di moda italiana e quando sono arrivata mi hanno chiesto di indicare in un modulo a chi sarebbe andata la mia pensione nel caso in cui… Che vuoi? E’ prassi… 🙂 In bocca al lupo!

  27. Un proverbio africano dice: “Se vuoi viaggiare veloce, viaggia da solo. Ma se vuoi andare lontano, viaggia in compagnia”. Buon vaggio con AMREF, cara. Loro sono in gamba. Tu anche. L’Africa e’ l’ombelico del mondo. Non vediamo l’ora di sentire i tuoi racconti.

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