la zia matta, sorella di mister incredible, e suo marito, il sociologo guatemalteco, trasferitisi poco meno di un mese fa a bruxelles per cercare lavoro e fortuna, si stanno progressivamente inserendo nella realtà locale e incuneando nelle comunità degli immigrati, pugliesi e guatemaltechi, perché con le radici non si scherza.
proprio oggi è arrivata una lunga mail, dal titolo “aggiornamenti sparsi”, destinata ai nonni, super w e mister brown, a mister incredible ed elastigirl, allo zio con l’orecchino al naso e alla fidanzata romana, allo zio implacabile e alla zia che parla con il telecomando e cambia i canali con il telefonino.
dagli aggiornamenti sparsi si arguisce che:
– la zia matta non ha ancora iniziato un vero e proprio corso di francese ma sopperisce le sue lacune, o voragini, con sessioni intensive di televisione belga, con l’ascolto delle canzoni di una cantante martinicana – e in particolare, del sublime singolo aime moi plus fort – e, ultimo ma non ultimo, con le lezioni di cucina di rina, signora barese e francofona dotata di raro talento didattico (per chi desiderasse verificare personalmente, rina è qui).
– la zia matta ha deciso che la sua pervicace conquista della lingua non poteva prescindere dalla lettura. si è quindi recata in un negozio di articoli usati e, nella sua oculata parsimonia, ha scelto tra due titoli a 20 centesimi l’uno: emmanuelle e à l’hombre des jeunes filles en fleur. ha naturalmente optato per il primo e adesso il suo vocabolario si sta arricchendo di imprescindibili e colorite espressioni, quali promontoire herbeux noir, anguille masculine eccetera.
– la zia matta si sta muovendo sul fronte lavorativo e pare cautamente speranzosa in un futuro, se non luminoso, almeno occupato.
– la zia matta sostiene che gli abitanti di bruxelles cantino ad alta voce per strada. “e per questo sono fantastici”, dichiara. sostiene anche che bruxelles sia piena di coccinelle.
Sì, non ci sono neri promontori erbosi in Proust…
Ma chi sono lo zio implacabile e la zia che parla con il telecomando?!
zii di mister i, della zia matta e dello zio con l’orecchino al naso
stavo per chiederlo anche io!!
adesso posso andare a vedere il video della sig.ra Rina 🙂
Haaaa! Rina è fantastica… ‘de tomEt…’
e perché… vous le mètte a quì…?? Che spettacolo di donna!!!
de chez moi… Barì 🙂 oddio, che spettacolo! grande Rina!
Come si dice in barese “Se Bruxelles avesse tre vulcani sarebbe una piccola Guatemala City”?
Fantastica Rina!!!
Rina e’ un mito, spero che la zia matta non prenda il suo accento! …un peu de foRmage….
Emmanuelle!!!!!! Ahahahahaha!!!!!!! Altro che L’amante di Lady Chatterley :-))))) Mi torna in mente una collega spagnola che lavorava in Bulgaria come funzionaria all’ambasciata, ha scoperto a sue spese che una signora bulgara con trascorsi improbabili aveva scritto un dizionarietto spagnolo/bulgaro in cui ogni traduzione in bulgaro aveva un doppio senso sessuale. Non ho più saputo come sia andata a finire.
Aime moi plus fort, je t’aime moi non plus…siam lì…!
Adesso inizio a capire xche’ la chiami zia matta… 🙂
rina for president
ma è davvero cosi rincitrullita o la disegni così?
ahahahhahahahah ho deciso di rifrescare il mio francese con rina!!!
è pure piena di cioccolatini!!! (adesso vado a vedere il link)
…ma questa donna è meravigliosa…
sembra di vedere cucina con Buddy!!! 🙂
ma la musichetta di sottofondo?
comunque domani faccio la ricetta.
muahahahahahahah! la cuoca francobarese (più barese che altro) è un mito!
la zia matta non si smentisce mai! spero che tutte quelle coccinelle le portino fortuna! 😉
la Rina mi ricorda Ami, cuoca cinese dal francese improbabile di cui ho seguito alcune lezioni. considerando che so meglio il cinese del francese (che è tutto dire) immagina cos’ho capito di come si cucina il pesce del mar giallo.
Mi piace che si canti per strada e mi piacciono le coccinelle.
Bruxelles! Che sogno per me! E poi gli abitanti che cantano per strada! Grazie per le informazioni zia Matta!
.. si, ma speriamo si sbrighi a diventare presidentessa del Belgio, così la raggiungo là.
Ora che ci ripenso.
Nel nostro breve soggiorno a Cracovia mia figlia aveva maturato la convinzione che i polacchi (e le polacche, soprattutto) andassero in giro per il mondo perennemente incazzati.
Questo per via della particoolare fonetica della lingua, così piena di consonanti e suoni striscianti, che predispone la bocca a piegarsi all’ingiù. Poi la smorfia ti rimane per forza.
O forse no, forse i polacchi sono veramente incazzati con il mondo.
Chissà perché la zia è convinta che in Belgio cantino tutti. O forse non è il caso di saperlo.
Io ho sempre pensato che in giochi come “La ruota della fortuna” in polacco comprare una vocale non ti aiuta molto…
figurarsi in sloveno allora!!
anche io sono stata a cracovia, e sia lì che in repubblica ceca ho avuto la sensazione (ma anche qualche dimostrazione!) del fatto che quella gente fosse incavolata nera da mattina a sera. brrrrrrrrrr orrore non ci torno più (tranne a praga <3)
Teresa
La vicenda degli zii è appassionante. Quando lui troverà lavoro digli fare un fischio, cosi mandiamo su qualche migliaia di ragazzi che qui da noi lo stanno cercando invano.
dopo un anno di lavoro a Bruxelles… mi sento di avvisare la zia matta:
Bruxelles è tanto bella ma tanto sporca… dille di stare attenta alla gente che sputa per strada che li è usanza..
Di andare a Tervuren (poco fuori Bruxelles, raggiungibile in Tram) perchè è una chicca che pochi conoscono e di lasciarsi prendere dal fascino dei Beghinoff delle città fiamminghe!!!
Vogliamo parlare di quanto sputano i cinesi?! Paese che vai…
ma .. ve ne andate tutti dall’italia?!
le lezioni di cucina di rina, numero uno!!!
Rina è fortissima, poi con il figlio (?) in sottofondo che le ricorda di menzionare le patate ahahahahah
Con una famiglia così di sicuro il materiale per aggiornare il blog non ti manca…! 🙂
Troppo di morte Rina (come si diceva a Bari negli anni ’80…chiedi a Mr.I!) rinverdisce le ascendenze francesi del dialetto barese!!
invasione di coccinelle anche in pianura basso-padana!
sarebbero simpatiche se si presentassero in due e non in duemila formando un tappetino milanista sotto i piedi, con annesso rumore di spiaccicamento e spatasciamento su ogni superficie calpestabile.
per la zia matta: speriamo che non trovi un lavoro in linea con il nuovo vocabolario! anzi no. Chi cerca lavoro non può dire che metà mercato occupazionale non gli interessa.
ciao
Coccinelle? Non ci sarà un doppio senso sessuale, vero? Io non ne vedo più neanche in campagna…. potresti chiedere notizie sulle lucciole? Senza doppio senso, se ci sono le lucciole potrei trasferirmi
Fatalaura
Cosa significhi promontoire herbeux noir e anguille masculine lo capisco pure io che di francese non so un’acca
uhmmmmmmmmmmmm. che fame mi è venuta!!!!
Coccinelle? Intende le borse immagino…mai viste le altre in quei luoghi…
Tante coccinelle tanta fortuna :-))
Bruxelles è meravigliosa… fredda ma meravigliosa
Emanuelle è un libro pazzesco…altro che 50 sfumature di vattelapesca!
Gulp… confesso di non aver letto Emmanuelle, però… magari altri titoli (di cucina?) forse ci potevano essere, a 20 centesimi… 🙂
in ogni caso, evviva le coccinelle (anche le borse…)
Floralye
Rina è la numero uno !!!! grandissimaaaaaaa
sarà pure franco-pugliese, ma, dopo Rina, il mio francofono marito smetterà di dire, a me lombardissima, che parlo francese come una calabrese
ahahah grandiosa questa rina!!! :p
Ho appena visto (e sentito…) Rina. Aiuto!!! Il Gorgonoide esiste davvero!!!
Floralye
Accidenti, dopo più di 10 anni a Bruxelles, questa cosa delle coccinelle non l’avevo mai notata!! 😉 Ci faro’ caso…
….non l’ha mangiato nessuno vero?!? …il “piatto” di Rina…
Si, mangiato. In effetti è davvero buono. Un po’ rude, ma buono. In quanto alla zia matta sembra fantastica, purché vista da almeno 500 chilometri di distanza. Mi sa che da vicino mi verrebbe voglia di abbuffarla di mazzate!
Stamattina parlavo sotto un albero e mi è caduta una coccinella in testa. O forse era la zia matta. Post con protagonista adorabile.
A me la zia matta sta molto simpatica, in quanto zia, non so se, in quanto sorella possa dare qualche noia, ma intanto ci fornisce materiale di lettura esilarante
Martedì, 13 Novembre 2012, ore 9:00 Aula Magna della Università Roma Tre, Via Ostiense, 159, Roma: convegno scientifico dal titolo:
“Campi elettromagnetici e salute: c’è il rischio di un disastro ambientale con il Decreto Crescita?”
Vieni Claudia? Ci vediamo lì?
ciao,
io sto a Bruxelles da 2 anni e ci avevo già abitato 8 anni fà (x 8anni), ma la gente che canta per strada non l’ho ancora vista. é vero ci sono molte coccinelle, molti parchi, la maggior parte della gente non ha gusto nel vestirsi, ci sono tutte le nazionalità del mondo e tutte le religioni, puoi trovare qualsiasi tipo di cibo, ha i suoi lati stupendi e quelli che ti fanno chiedere : ma che ci faccio qui?
saluti
Mitica signora Rina de Barì: “…pô, vous mettez de tômet’…” Troppo forte!!! come dice mr. I, quelli di Beri sono dicchiù
ahahahahah!!!
Le coccinelle sono vere!! il nord europa è pieno, c’è gente che in Danimarca è stata investita da tempeste di coccinelle!!