Nonsolomamma

strane e terrificanti creature

nel fine settimana elastigirl e gli hobbit sono stati al castello di artù, il marito di nonna J. ci sono andati perché è un posto bello, perché elastigirl, da quando mister incredible lavora nella città di A in massachusetts e lei si deve organizzare in solitudine il sabato e la domenica, si illude che fuggire altrove sia rilassante, perché gli hobbit amano quel posto come pochi altri posti, perché è un modo per stare con nonna J e artù.
oggi stavano pranzando tutti insieme e c’erano le cotolette, insieme ad altro, ai fini del post del tutto irrilevante (ma per chi ci tenesse alla completezza dell’informazione altro comprendeva: passato di verdura, carciofi al forno, pomodori, insalata verde, formaggi vari, fragole e frittelle di mele). gli hobbit sono molto carnivori e le cotolette sono per loro cibo degli dei.
ad un tratto lo hobbit grande, seduto accanto a elastigirl, inzia ad agitarsi, agita le mani, le braccia, le gambe. si alza in piedi, paonazzo, gli occhi pieni di lacrime. annaspa terrorizzato. ha ingoiato un boccone di cotoletta troppo grande. il boccone gli si è fermato in gola. difficile dire se, nella frenesia di quei momenti convulsi, si senta soffocare o stia soffocando. elastigirl, che per sette anni, qualche secolo fa, ha fatto volontariato in ambulanza e un po’ la teoria se la ricorda ma la pratica sfugge quando serve, si alza e infila un dito, una mano, un braccio, non sa bene, dentro la bocca hobbit e cerca di fare pulizia. lui strabuzza gli occhi, sempre più agitato. sputa schifezze, di fronte ai commensali, tra cui una vecchia amica di artù, seduti e muti. continua ad annaspare. elastigirl si rituffa dentro la fornace hobbit, questa volta ha l’impressione di entrarci con le dita, le mani, la testa e il collo. lui si dimena terrorizzato. lei pensa che dovrebbe prendergli i piedi e metterlo a testa in giù ma si rende conto che lui ormai è troppo pesante. allora esce, con le dita, le mani e tutto il resto dalle fauci hobbit, e gli si posiziona alle spalle, cercando di ripassare una manovra che aveva imparato un secolo fa. artù si alza di scatto. dice qualcosa. lei non ha la percezione di quello che sta succedendo. si sente dentro un film. lei abbraccia lo hobbit da dietro, lo strizza, lo scuote, gli schiaccia lo stomaco, tra le costole, verso l’alto. lo hobbit vomita, sulla preziosa tenda della sala da pranzo del castello di artù, sui pantaloni, sulla maglietta, poi su elastigirl e sul tappeto.
è finita.
i due vanno in bagno. e si accasciano sul pavimento, tremando.

dopo hanno visto un film, hanno preso un treno, sono tornati a casa, hanno cenato con eliza, la ragazza alla pari americana che ha detto che un weekend nell’elasti-casa da sola è come un weekend in una spa, anche se, a pensarci bene, non c’è nemmeno l’idromassaggio, hanno cenato facendo dei toast di emergenza, allo hobbit grande, come se le emozioni della giornata non bastassero, è caduto un canino di sotto, lo hobbit di mezzo ha raccontato a eliza il film visto sul tablet nel pomeriggio, in una lingua incomprensibile e senza alcuna sintesi, praticamente in tempo reale, lo hobbit piccolo ha ballato e cantato in cucina e elastigirl aveva un solo desiderio: che andassero tuti a dormire.
“sai, mamma…”, ha detto lo hobbit grande, a letto al buio, salutandola alla fine di questa giornata massacrante.
“dimmi, poi però dormi”, ha risposto lei, sull’orlo del collasso nervoso.
“sei una donna irresistibile”.
strane e terrificanti creature, i maschi piccoli.

ps di servizio che non è una richiesta di adesione, di cliccare mi piace o di altro, ma solo un’informazione per chi, eventualmente potesse essere interessata/o: da ieri esiste un’elasti-pagina su facebook, che sarebbe questa. qui saranno pubblicate le notifiche agli elasti-post, alle elasti-rubriche e agli altri eventuali elasti-pezzi dell’elasti-mondo. questa pagina sostituirà, nei contenuti, il profilo personale, il cui numero di amici si stava pericolosamente avvicinando a quello massimo consentito.

69 pensieri riguardo “strane e terrificanti creature

  1. ecco…. questo é un mio incubo…. loro soffocano e io non so cosa fare…. me lo dico e ridico di fare un corso di primo soccorso e poi non lo faccio mai…. speriamo di non essere indotti a farlo da uno spavento…. mi tremavano le gambe solo al tuo racconto….
    C.

      1. Anche a me è successo…tutto per una stupida caramella, mentre T. era seduto sul seggilino dietro di me. Non so come ho fatto…gli ho tolto la cintura di sicurezza, l’ho tirato avanti, ho cominciato a battergli sulla schiena e alla fine gli ho tirato su le gambe mettendolo a testa in giù…ha vomitato…ed è finita. Sono stati gli istanti più lunghi della vita, ma in quel momento davvero non te ne rendi conto. Hai una scarica di adrenalina pazzesca ma dopo…ti accasci come un sacco vuoto…e non sai nemmeno tu come hai fatto…

    1. IO non ho paura di nulla o quasi. Ma ho il terrore. Il terrore allo stato puro di quella roba che è il soffocamento. Considerando che ho un bimbo vorace di due anni e tot è tutto dire. Mi ripropongo ogni giorno di seguire un corso e lo farò. Grazie Elasti per questo post.

  2. L’aspetto negativo invece è che a volte quando passo vicino a dove mia figlia ebbe un incidente bici contro macchina che solo per questione di secondi non è finito in tragedia ancora mi vengono i sudori freddi.
    A volte penso che hanno nove vite come i gatti, e che almeno due o tre se le sono già giocate…

  3. prox fine settimana alla tomba di re Artù a Glastonbury?

    Per niente dark, e’ una croce in mezzo ad un prato di una cattedrale di cui sono rimaste solo le mura…

  4. A leggerla passi due minuti a soreridere, a viverla penso sia stata interminabile…
    Ringrazia che almeno eri in compagnia, da sola altro che panico!

    Comunque brava, devi aver datouna bella sensazione di sicurezza al grande: datti una pacca sulla spalla (in senso affettuoso e non ironico)

    Comunque si tratta della manovra di Heimlich

  5. Mamma mia.Ho tremato per tutto il post, credo proprio che mi iscriverò anche io a qualche corso di primo soccorso, o qualcosa del genere.
    Però pensaci: oggi hai salvato la vita a tuo figlio.
    Non è una cosa meravigliosa?
    Non è una cosa terrificante?

    Passo sempre ma non scrivo mai. Oggi ti lascio un sospiro di sollievo.Ciao Claudia!

    _SeRe_

  6. So quello che provi. Anche a me e’ successo. Mio figlio a sette mesi ha messo in bocca un tappino di plastica, che non so dove abbia trovato. Avevo a cena degli amici e mentre lui stava dormendo lo abbiamo sentito respirare strano nell’ interfono. Il tempo di prenderlo in braccio e il tappo e’ finito in gola. L’ho tolto a mani nude e ancora non si come ho fatto. Sono stati momenti lunghissimi disperati e velocissimi. Ed eravamo in due. Da sola credo sia infinitamente peggio. E comunque devi essere davvero irresistibile se neppure una cotoletta riesce a opportisi!

  7. A me é successo con mia nonna una sera di pasquetta di diversi anni fa. Un pezzo di carne di traverso, non capivamo, perché lei all’inizio non si é scomposta, poi il respiro affannoso, le labbra viola, mio padre che le infila la coda del cucchiaio in gola, io tento la manovra anti soffocamento dal nome che non so, provo con tutta la forza che ho, sta morendo, può morire, pensavo solo quello, poi il pezzo di carne esce fuori, nonna inizia a respirare, io mi siedo sul bordo del caminetto e un po’ mi manca il respiro, due secondi e inizia a sanguinare il naso, non mi era mai successo prima e mai più dopo. Una paura immensa, ogni volta che ai bambini va anche una briciola di traverso io vado nel panico.

  8. Gli episodi da “fine del mondo” lasciano comunque il segno, sia nelle madri che nei bambini. Uno dei miei corse il rischio di affogare, in mare. Sembrava un’avventura, venne fuori ridendo, abbracciato ad un nerboruto (angelico) bagnino. Il trauma e’ venuto fuori anni dopo. Ti consiglio di parlare con un bravo psicologo dell’infanzia per capire come fargli eleborare al meglio l’accaduto.

    1. Psicologi dell’infanzia?!?!?! Ma non credi che, nel caso di Elasti, sia un tantino, ma proprio un tantino esagerato? Io a tre anni ho rischiato di soffocarmi con un acino d’uva, non sarei qui se mio papà non mi avesse “salvatai”, prendendomi per i piedi e colpendomi la schiena. Anche se ero piccola ricordo tutto, tutto quanto, attimo per attimo, non dolore o paura, ma ciò a cui pensavo e provavo mentro soffocavo… Ma credimi ho continuato a mangiare uva (e la mangio tutt’ora), ho sempre dormito la notte senza incubi, non ho proprio riportato traumi. Forse l’esperienza di tuo figlio sarà stata più cruenta ma, per esperienza, chi ne resta più segnato, per ovvi motivi, è sempre il genitore o chi soccorre.
      Roberta

  9. ussignùr. è la mia paura numero due (la prima è il pericolo che si sporga e cada dal terrazzo/finestra/qualsiasicosa che abbia un affaccio).
    un medico che voleva insegnarmi la famosa manovra dal nome impronunciabile però mi disse che anche quando la impari, sui manichini o sui volontari, non sai mai se poi ti riesce davvero. la faccenda mi fece venire ancora più angoscia, devo dire.
    e comunque andrebbe imparata, sì.
    che ha detto mister i? si è spaventato a morte?

  10. bravissima! io ho fatto un corso di disostruzione pediatrica, spero di non dover mai mettere in pratica.
    solidarietà per chi ha dovuto pulire poi l’ondata di vomito ^-^

  11. Anche a me cara Elasti è successa la stessa cosa….pero’ era mia madre. anche lei un boccone, ansimava io non ho fatto nessun corso, avevo visto piu’ o meno di prenderla da dietro le spalle appunto e dare dei colpi forti all’altezza del torace….insomma le cose che ho vissuto io è che in quei momenti la razionalita’ è cosi forte che fai senza pensarci, cioè nella mia testa le parole erano ”solo tu puoi salvarla muoviti e basta”. non so quanta forza in quel momento ho usato so solo che mia mamma, al secondo colpo ha vomitato il boccone…per fortuna.si poi sono stata male tutto il giorno pero’ al momento ho reagito…. un bacio grande Elasti!

  12. Capisco l’incubo… Dopo aver seguito una lezione di manovre di disostruzione pediatrica, mi e’ venuta la paura per quello che ho rischiato con tre figli senza aver saputo cosa fare in casi del genere.
    La lezione e’ utile, ma anche sul sito ci si puo’ fare un’idea di cosa fare e non fare (sempre sperando di non averne bisogno…) http://cri.it/manovredisostruzionepediatriche

  13. C’è una cosa che pochi sanno, e vale per piccoli e grandi: mentre la gola cerca di liberarsi dal boccone imprigionato, si può respirare con il naso, e funziona!

      1. Calma…non aveva pretese scientifiche la mia affermazione, era solo una costatazione osservata empiricamente: c’è chi ha constatato che è così, e me lo ha riferito, e io a mia volta riferisco, tutto qui.

    1. La gola e il naso confluiscono nella trachea che, se è ostruita non lascia passare nulla.
      L’aria passa se la disostruzione è parziale quindi si hanno spasmi per la difficoltà ma si è comunque coscienti.
      Nel momento in cui la disostruzione diviene totale in pochi secondi si perde conoscenza e se non ci si libera entro due minuti si rischiano danni per mancato afflusso di ossigeno al cervello.

      Nei corsi di disostruzione spiegano tutto con video ed immagini, e fanno anche prove pratiche.
      Ho partecipato dopo aver visto la mia bimba di 8 mesi con le labbra blu.

    2. Ho rischiato di morire soffocata con un boccone ben incastrato in gola se mio marito non avesse praticato la manovra di Heimlich, posso affermare direttamente che no, non si riesce a respirare con il naso se la trachea è ostruita. Anche perchè la trachea è una sola collegata a naso e gola, come sarebbe possibile respirare?
      Barbara71

    3. Se riesci a respirare con il naso, vuol dire che non c’è nessuna ostruzione totale a livello di trachea o laringe.
      Non diffondiamo rimedi della nonna falsi e pericolosi che possono ritardare le manovre di emergenza necessarie.
      Un saluto.

  14. Io ho rischiato di morire soffocata una volta, non ero nemmeno piccola ero già sposata, con un boccone di mozzarella filante della pasta mozzarella e melanzane, vi giuro ho visto davvero la morte in faccia non riuscivo più a tirarla fuori non respiravo… poi non so mio marito non ha fatto nulla, mio cognato guardava terrorizzato… alla fine praticamente in ginocchio in bagno, non so come sono riuscita a tirarla fuori…
    una cosa orribile terribile mostruosa… ti rendi conto che stai soffocando e non sai cosa fare…
    inutile dire che da allora non ho mai più mangiato pasta con mozzarella a dadini e e nemmeno pizza con mozzarella… e mio marito ha fatto un corso di disostruzione e di primo soccorso…
    povero hobbit grandeeeeeeeeee… terribile..
    sei stata bravissima elasti…

  15. accidenti che paura, è anche per me l’incubo n.1, che fa a gara con quello di vederli volare giù da una finestra…insomma, sei stata brava!
    spero di non trovarmici MAI!

  16. grazie a Dio è passata anche questa….mi viene freddo solo a pensarci. Non ho la stoffa nemmeno per fare la volontaria in crocerossa, una cosa così mi avrebbe fatto collassare

  17. Che avventura terribile. Per fortuna tuo figlio sta bene!
    Per una volta mi permetto di usare questo spazio per un’informazione a tutti: la Croce Rossa organizza corsi gratuiti di disostruzione pediatrica, nelle scuole, nei consultori, ma anche negli spazi privati basta che qualcuno li chiami e li ospiti. Loro sono disponibili e fanno davvero una cosa importante!
    Visto che certe cose e’ meglio saperle lascio anche il link:www.cricasatenovo.it (so che li fanno in tutta Italia ma potete chiedere a loro…)

  18. è passata dai, thanks God is finished and all went well !!!
    ci siamo passati anche noi e pfiuuuuuu che brutta esperienza è per quello che continuo a tagliare e sminuzzare anche gli acini d’uva e i pomodorini….

  19. il mio piccirilli ha la wpw (wolf parkinson white) ed ho dovuto imparare una serie di manovre per intervenire e fermare la sua tachicardia. ma la prima (e la seconda) volta che ha avuto un attacco, mentre il suo cuore aumentava le pulsazioni il mio si e’ fermato per circa mezz’ora
    per fortuna mio marito, che normalmente entra nel panico quando il piccolo ha un rigurgito, e’ stato freddissimo e razionale ed ha risolto la situazione. Che strani i meccanismi di copia (??!!)

  20. Mi è capitata una cosa simile qualche estate fa. Quando ero una studentessa che cercava di non gravare troppo sul bilancio familiare facendo la babysitter. Il nanetto stava per soffocare con una caramella. L’ho messo a testa in giù picchiando forse un po’ troppo forte la sua piccola schiena. Ero terrorizzata ma alla fine il dolciume incriminato ha lasciato la sua trachea.
    Non vorrei mai più ripetere un’esperienza così.
    Ti capisco e ti mando una bella pacca sulle spalle.
    Bacio all’hobbit!

  21. La Croce Rossa organizza dovunque i corsi per le MANOVRE DI DISOSTRUZIONE PEDIATRICHE: con poche semplici mosse si evitano tragedie. Tutte le mamme, maestre e chi si occupa di bambini dovrebbero conoscere le manovre.
    http://cri.it/manovredisostruzionepediatriche
    Anzi, Elasti, perché non ti informi e non ne diventi una paladina?
    Un abbraccio da una mamma volontaria CRI

  22. Ragazze in effetti fa una paura folle l’idea di trovarsi in situazioni del genere… e proprio per questo è importantissimo è avere almeno una vaga idea di cosa fare… prima regola importantissima: MAI MAI MAI MAI E POI MAI mettere dita o altri oggetti in bocca/gola di chi sta soffocando: si rischia solo di farli andare più in giù e di peggiorare notevolmente il problema.
    La manovra che avete citato è molto semplice da imparare, ci sono anche dei video su youtube, io consiglio a tutti di farsene almeno un’idea!

    1. Verissimo!
      Infatti al corso viene spiegato che la trachea dei bimbi è a forma di imbuto (e non conica come quella degli adulti) e quindi con le dita si peggiora solo la situazione.
      Fate il corso e diffondete tra amici, parenti, nonni e maestre!

  23. Incredibile ma vero, con tutti i figli che ho (sei) l’hanno scorso mi è capitato di doverlo fare a mio marito…stessa scena di occhi strabuzzati, corpo irrigidito, faccia blu e il ricordo improvviso in me di un corso di BLSD fatto 10 anni prima.

    Solo a vomito riuscito ho tremato come una foglia e il suo sguardo di terrore puro mi ha seguita per tutta la notte.

    Sei riuscita a dormire?
    W la vita!

    Barbara

  24. Questo è il mio terrore.
    Qualche anno fa ho fatto un corso di primo soccorso e sono anche stata volontaria.
    Ma, quando lo racconto, suscito ilarità in chi mi conosce.
    Perché ho un problema. Grande. Che mi spaventa più di tutto. Le situazioni di pericolo, dolore ecc…mi paralizzano. Totalmente.
    E la mia testa diventa un buco nero senza più informazioni o parole dentro.
    Poco tempo fa, un pezzettino di pane si è incastrato nella gola della piccola e se non ci fosse stato Lui, non so come sarebbe finita.
    Perché il mio cervello ci provava pure ad ordinare al mio corpo di muoversi, ma il corpo rimaneva immobile. Prigioniero del terrore.
    Da allora, dopo essere stata ridotta in brandelli dai sensi di colpa e pensieri vari su che madre tremenda io sia, ho attuato il meccanismo inverso.
    Ma sono decisamente passata (troppo!!!) da un estremo all’altro.
    Appena mia figlia tossisce, anche se sta solo bevendo dell’acqua, io automaticamente salto in piedi, la afferro e la piazzo a testa in giù, scuotendola ripetutamente. Povera figlia mia. Davvero.
    Spero di imparare la via di mezzo, per questo e per molte altre cose.
    E spero di riuscirci prima che mia figlia, esasperata, decida di andarsene di casa con un pannolone e un biscotto in mano! 🙂

  25. grande freddezza, padronanza di sé e degli eventi contrari. Mi complimento, Elasti, per come hai domato l’emergenza però al grande hobbit chiederei “irresistibile”… in che senso?

  26. Anche io una vita fa mi sono fatta 7 meravigliosi anni in Sos, ma una volta avuti i bambini ho scoperto che il mio proverbiale sangue freddo va a farsi benedire quando si tratta dei miei cari…per fortuna fino ad ora nel momento del bisogno c’è sempre stato presente mio marito, che il volontario lo fa ancora e che seppur poi crolli, interviene in modo razionale.
    Quello che ti è successo è il mio peggior incubo ( anche se col mio piccolo, detto il nano Embolo, non sai mai cosa aspettarti ) e ogni tanto i video sulla disostruzione che ci sono su youtube li riguardo…

  27. che incubo…e vedo che accomuna molte mamme! sei stata bravissima, a volte forse ci ripenserai, questo ricordo magari ti impedirà di prendere sonno qualche volta, o ti si affaccerà alla memoria quando meno te lo aspetti. e allora in quei momenti ricorda che è andato tutto bene e che il tuo piccolo sta bene grazie alla sua mamma dai riflessi pronti e il sangue freddo.

  28. Ciao Elasti,
    Spero che la tua pagina fB resti pubblica perché io non ho un profilo ma vorrei restare aggiornata su ciò che scrivi. Mi piacciono molto i tuoi post, leggi i blog e la tua rubrica on line su d repubblica. Per caso scrivi pure da qualche altra parte? Mi piace davvero tanto leggerti. Un saluto, Sabrina

    1. mi fa piacere! scrivo anche su D cartaceo (è una rubrica diversa da quella del sito) e ogni tanto qua e là (per esempio la smemoranda) in modo estemporaneo. tendenzialmente quel che scrivo, se ha un link, lo metterò sulla pagina fb.

      1. Ok grazie, allora comprerò anche D in edicola, e ogni tanto farò un salto sul tuo profilo fb per essere aggiornata sui tuoi nuovi post!

  29. Io ti leggo sempre ma non commento mai. Oggi però voglio scriverti che questo e’ il mio incubo. Assoluto. Paralizzante. Al mio seienne faccio ancora piccoli bocconi e al fratellino di 22 mesi non ne parliamo…un paio di mesi fa mi sono trovata in una situazione analoga: il bimbo di 6 anni si è’ strozzato con uno spicchio un po’ troppo grande e filamentoso di mandarino…non ci avevo mai pensato….ero sola ed e’stato atroce. Lui aveva gli occhi rossi e non respirava e io ho fatto quello che non si dovrebbe: ho infilato le dita in gola e sono riuscita a tirarlo fuori. Attimi infiniti. Nel farlo l’ho anche ferito leggermente….solidarietà Elasti!! Devo fare il corso….anzi, lo farò.

  30. Conoscere le manovre di disostruzione pediatriche è fondamentale, a me e mio marito le ha fatte vedere il pediatra (lo fa di routine con tutti i genitori)…il terrore di doverle mettere in pratica rimane…

  31. A me è capitato con un mio cuginetto, io avevo 19 anni e lui uno e mezzo. Eravamo in cucina con la mamma del bimbo che gli stava dando una mela a pezzettini. All’improvviso un pezzettino è andato di traverso. Come una sola donna noi abbiamo fatto la cosa più sbagliata, quella che non si deve mai fare, abbiamo colpito il bimbo con forza….sulla schiena e sul petto…. Ma per fortuna in contemporanea! In pratica per colpo di culo abbiamo fatto l’equivalente della manovra di heimlin e il pezzettino di mela è volato fuori di botto! Il bimbo ci ha guardato esterrefatto, pensando ma guarda ‘ste due animale che mi danno mazzate mentre mangio. Non ha fatto manco in tempo a spaventarsi e ha continuato a mangiare. Ma che paura e che fortuna! Un decimo di secondo di differenza e l’avremmo finito di affogare.

  32. Cassiopea che esperienza. Vengono (a me) i sudori freddi mentre leggo… Fortuna che tutto, come si dice, è andato bene. Ho deciso che è il caso, pur non avendo bambini in famiglia, di frequentare un corso di “primo soccorso”…
    E che dolce, il tuo bimbo, a “tranquillizzarti” con un complimento, prima di dormire. Tesoro!

    Floralye

  33. MAI MAI MAI MAI e poi MAI mettere le dita in gola!

    Si rischia di far andare il boccone ancora più giù! Se non volete fare un corso anche solo guardate alcuni video su youtube fatti da medici che vi spiegano come salvare i vostri figli! Perché in quel momento la vita dei vostri bimbi dipende da voi. In quei momenti è difficile pensare, più facile ricordarsi un’immagine: quindi guardarli e fissateli a mente. E fateli vedere a morosi, mariti, baby sitter, maestre e fratelli maggiori!
    F.

  34. grazie per aver condiviso, e grazie a chi ha messo i link dei video della croce rossa. non li conoscevo, e ho imparato qualcosa. spero ovviamente non mi serva mai metterlo in pratica, ma nel caso eviterò le dita in gola (che invece da ignorante avrei applicato)
    Silvia

  35. oddio, Elasti chissà che paura!!!! mi è venuto il panico a leggerlo, chissà a viverlo!!! ansia, ansia, ansia!! io poi in quelle situazioni mi paralizzo, meno male hai avuto i riflessi pronti. Brava!!

  36. p.s. è capito con mio fratello quando aveva 2 anni circa…. (io 14 )meno male c’era un’amica di mia madre che prontamente l’ha rivoltato a testa in giù e gli ha fatto sputare la caramella…. io mi ero paralizzata dal terrore.

  37. Ho letto il post sentendomi contemporaneamente terrorizzata e divertirta. Caspita però che spavento! Complimenti a te. Io spero davvero di non trovarmi mai in una situazione del genere. Ho frequentato un breve corso sulla disostruzione pediatrica ma preferirei non doverlo mai mettere in pratica.

  38. finalmente posso riaprire il blog dopo tanto tempo che ho avuto un po’ di impicci….
    piano piano mi rimetterò in pari a leggere 🙂

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