Nonsolomamma

scambi culturali

è entrata come un colpo di vento che fa sbattere le porte. i capelli biondi e pazzi, gli occhi blu, la bocca rossa e piedi lunghissimi per i suoi sette anni e mezzo. è entrata con l’entusiasmo e la sicurezza di chi si sente a casa, ovunque. anche in un posto dove ci sono tre maschi che si sono armati e nascosti per osservarla non visti, per timidezza, per sbruffonaggine, per vigliaccheria, perché i maschi fanno cose strane, al cospetto di ospiti femmine. è arrivata con il suo papà, la sua sorella piccola e il sorriso spavaldo della conquistatrice.
“dove siete? dove sono quei tre?”, ha domandato, brandendo in aria il suo regalo per loro. “li troverò!”. ne ha scovato uno spalmato in alto, su un letto a castello, e altri due asserragliati dentro una casetta fatta di cartone. come avrebbe fatto il lupo con i tre porcellini, è scoppiata in una grassa, fragorosa risata.
mai visto niente di simile: in genere gli hobbit, al primo impatto, in formazione completa e nel loro territorio, intimidiscono gli ospiti piccoli e sconosciuti, a maggior ragione se sono femmine. ma lei, la bionda scarmigliata e volitiva, è fatta di una pasta impermeabile e tenace, resistente al freddo e alla paura. lei, indomita e impavida, viene dalla svezia, è abituata a un welfare esemplare, alle pari opportunità, a un universo a misura di uomo e soprattutto di donna, a mangiare gelati a meno dieci gradi centigradi e a un inverno infinito e buio.
ha catturato i tre hobbit e non li ha divorati a merenda solo perché le servivano per giocare. si è vestita da pirata, li ha intrattenuti, vessati, divertiti e ha svelato il meglio del pop trash svedese, ballando con loro un’improbabile canzone dal titolo copacabanana, in cui un tizio famosissimo lassù, di origini iraniane e dal nome d’arte sean banan, canta, in svedese, che il suo pubblico – di algidi vichinghi – è freddo e bacchettone ma lui, con la sua trascinante verve, lo condurrà nella perdizione della danza sfrenata e dello scatenamento liberatorio.
quando è andata via ha esclamato “ora vi bacio!”, sotto gli sguardi affascinati e atterriti dei tre. ha elargito baci copiosi su guance e, narra la leggenda, perfino sulla bocca. ma, si sa, le donne del nord sono disinvolte, disinibite e irresistibili.
“quando tornano le amiche?”, ha chiesto lo hobbit piccolo ininterrottamente nelle successive 36 ore.

lei è la bambina grande di fefo che vive a stoccolma, per scelta e per amore, è nato a milano, è una colonna portante dello spazio commenti dell’elasti-blog, nonché rappresentante della sparuta presenza maschile, e blogger a sua volta.
nella prossima vita elastigirl avrà una bambina femmina svedese con i capelli pazzi che impartisce ordini ed elargisce baci a piene mani e in egual misura.

71 pensieri riguardo “scambi culturali

    1. Elasti scusa se approfitto del tuo spazio:
      Fefo da cellulare non riesco a commentare sul tuo blog (e ho provato piu’ volte), c’e’ modo di aggirare l’ostacolo?
      Grazie!

    2. comunque questa e’ veramente una descrizione bellissima della sua bambina.
      elasti le ha fatto proprio un bel regalo, quanda sara’ grande sara’ contenta di leggerla e rileggerla!

  1. confermo che la Svezia è assolutamente a misura di donna – non confermo la parte sugli svedesi algidi, ma io vivo nel profondo sud, quasi in Danimarca 🙂

  2. La leggenda vuole che le bambine svedesi da sempre si arrampichino sugli alberi anche quando alle bambine italiane era vietato… Almeno, questo si capisce leggendo “Dalla parte delle bambine” 🙂 Mi piacerebbe proprio conoscere la famiglia di Fefo, saltabecco nel suo blog di tanto in tanto pure 😛

    1. Per fortuna anche le bambine italiane oggi si arrampicano sugli alberi! Mia figlia ci ha passato le elementari sull’albero di fronte alla sua scuola
      Ilaria

      1. Beh, le mie sorelle e io passavamo pomeriggi interi a sfidarci su chi saliva più in alto su un bellissimo leccio più di trenta anni fa. Il problema, se si vive in città, è trovare gli alberi “scalabili”…. che i pini dei parchi romani non è che siano proprio abbordabili! 🙂

  3. Dal post di Fefo non avevo capito che si trattava dei tre hobbit, dal tuo ci ho messo un po’, ma data l’ora di lettura (e commento…). Però ora tre hobbit dovranno litigarsi due italosvedesi. Oppure Fefo ci pensa su 😉
    Roberta

  4. ho capito subito che si parlava della bimba di
    Fefo!
    che bello!
    un bacio anche da parte mia ai tre ragazzi…
    e anche alle due ragazze di Fefo !

  5. Nella prossima vita io avrò un marito svedese con piedi lunghissimi e vivrò dove ci porterà la pagnotta ( ops volevo dire il cuore).

  6. Complimenti alla piccola svedese, forza dirompente della natura e della gioia, leggendo mi sembrava di vedere un film di Pippi Calzelunghe, forse datati ma che mi avvincono quando li vedo con i due nipotini. Divertente la Lori che vuole in una prossima vita un marito dai piedi lunghi che la porta dove esiste ancora la pagnotta, ma spero dove esiste ancora il cuore.

  7. io ho una figlia. è biondina e sempre spettinata, che poi è uno stato mentale. hai presente la sophie delle 5 leggende? ecco. (però sophie è un pò piccolina…e dice solo “carino!”). quindi a me le bimbe spettinate piacciono un bel pò. le bimbe infiocchettate tipo uova di pasqua non fanno per me.

  8. che bello fare amicizia grazie al blog: a me sembra di conoscerti tanto e sarebbe bello incontrarsi veramente, visto che il cap è lo stesso. poi quello che mi hai scritto quando dovevo decidere se andare a vivere fuori milano oppure no (“butta il cuore oltre l’ostacolo”), me lo ricordo sempre… Bella Elasti!

    1. Anch’io devo prendere una decisione simile… e ogni opinione o suggerimento è utile. Era una risposta privata o si può leggere sul blog?
      Thanks!

  9. Anche a me, come a Closethedoor e a nonno Talpone, è venuta in mente immediatamente Pippi Calzelunghe, pietra miliare delle mie letture (e riletture, più e più volte) infantili!
    E anch’io ricordo di aver letto da qualche parte quanto questo modello di bambina libera e controcorrente abbia positivamente influito sull’emancipazione femminile in Svezia e sulle scelte politiche a favore delle donne che rendono quel paese esemplare almeno sotto questo punto di vista.

  10. Ho conosciuto Fefo una ventina abbondante di anni fa, la bimba deve aver preso tutto dalla madre. (O dal postino).

  11. Ma Fefo è fichissimaaaa!
    🙂
    Mi sono ammazzata dal ridere! Il fascino della piccola nordica in erba, archetipa di libertà e volitivezza già da piccola:)))

  12. Evviva le bimbe dai capelli pazzi e dalle idee chiare, da qualsiasi latitudine esse provengano e in qualsiasi latitudine vogliano esse stabilirsi. Che il mondo possa essere loro un giorno, preferibilmente non troppo lontano!

    1. Questa ero io sloggata da cell!!

      Approfitto, visto che si parla di “future” grandi donne, per omaggiare una “passata” grande donna, che oggi ci ha lasciate/i.
      Non ne condividevo la politica e neppure, a volte, i metodi.
      Ma devo riconoscere che con la sua forza ha contribuito a salvare, nel bene o nel male, il paese che mi ha momentaneamente adottata.
      E a quei tempi non deve essere stato semplice.
      Chissa’ se da piccola e’ stata una bambina dai capelli pazzi, chissa’ se sapeva salire sugli alberi, magari si, in fondo, perche’ no?

      1. Sul fatto che sia stata una grande donna non ci piove, ma non credo siano tutti d’accordo sui metodi. Mi sono un po’ riappacificata solo vendendola impersonata dall’insuperata Meryl Streep.
        Ilaria

      2. Assolutamente!! L’ho detto e lo ripeto sui metodi non sono d’accordo neppure io.
        Mi ha toccato molto, qualche tempo fa leggere un’intervista alla figlia che parlava della malattia (demenza senile) che l’ha consumata per quasi 10 anni.

      3. Certo, e il film parla proprio di quello, ma tutto il resto? è stata certamente una figura controversa che certo non ha fatto brillare la democrazia nel suo paese
        Ilaria

  13. Stai a vedere che lo hobbit grande lascia la morosa perché si innamora della bella scarmigliata 🙂 🙂
    Molto bello il gemellaggio che dal web va per osmosi alla vita reale.

  14. Comunque mi sembra fichissimo conoscersi realmente e non solo attraverso il blog. Bravissimi!!! Elasti, smentisci l’idea che qui al sud (Roma) abbiamo dei milanesi. Sarà l’influenza del barese?
    Ilaria

  15. Lo sapevo!!!! Me lo sentivo da quando Fefo ha detto sul suo blog che sarebbe stato a Milano con le bimbe 🙂
    Bello!

  16. ci sono pure iooooooooooooooooooooo un’altro “vecchio” rappresentante della sparuta presenza maschile!
    certo, però, posso essere tutto tranne una colonna portante dello spazio dei commenti ahahah :p

  17. Ora Vi Baciooooooo: gli hobbit di Elasti, la bambina svedese di Fefo, i miei papuz e tutti i bambini che mi vengono a portata di sbaciucchiamento :))))

  18. Ma fantastico incontro tra i miei blogger preferiti… e mitiche Eleonora e Sofia che colonizzano il territorio hobbit… vi lovvo e vi seguirò sempre!

  19. gli scambi culturali noi li facciamo con le bionde del piano di sopra. quindi invece di un aereo, nel nostro caso basta un viaggio con le ciabatte. anche se le loro carte di identità parlano italiano,
    le dinamiche qui descritte mi suggeriscono debbano avere geni ancestrali svedesi…

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