Nonsolomamma

non scordare l’ukulele

“va be’, ciao. ci vediamo quest’estate nella città di A. grazie. eddai basta, facciamo finta di niente. che poi lo so che ho lasciato certamente qui qualcosa. qualcosa di fondamentale, tipo l’ukulele”.

eliza è partita, dopo quattro mesi alla pari nell’elasti-casa. è tornata nel suo mondo, con la sua famiglia (“adesso ho anche una famiglia italiana. e mica vi libererete tanto facilmente di me. e poi tanto l’anno prossimo sono di nuovo qui!”), i suoi amici e il burro di noccioline con i pezzetti dentro, che loro chiamano crunchy.

“adesso dico uot? invece di uat? dico ahia! invece di ouch! e dico zac! quando uso la spada, ma, a pensarci bene, quando sarà la prossima volta che mi capiterà di dire zac!?”.

eliza è andata via, con i suoi capelli lunghi, neri e lisci come spaghetti, con gli occhi spalancati, con il sorriso da bambina e con quell’aria stupita e divertita di alice nel paese delle meraviglie.

“ti dispiace che parta eliza, hobbit piccolo?”. “no”. “bugiardo”. “mi dai l’acqua peffavole? uotel plis, in lusso”. “non è russo. è inglese”. “quando ghiene di nuovo eliza?”.”viene l’anno prossimo, forse”. “ah”.

uffa.

35 pensieri riguardo “non scordare l’ukulele

      1. ragazza americana =ragazza bionda.
        al massimo, rossa
        ragazze, mi cascate nello steretipo…
        nessuna se l’era immaginata scura di capelli, vero? rifletteteci…
        e tu, cara elasticlaudia, non a caso hai fatto questa rivelazione solo alla fine, vero?
        …o no? è stato inconscio? riflettici…

        buona giornata a tutti/e

      1. hahahaha nooooo! Chissà a che pensavo. Che vergogna! Grazie per avermelo fatto notare, però, ora riderò di me per un po’!

  1. Meno male! E’ solo Eliza, che parte.

    Alle prime righe pensavo ad un tiro mancino di MI: tipo, ok io mi avvantaggio e poi voi mi raggiungete ad A a luglio.

    Parte Eliza e torna Mi, direi che nel cambio ci guadagni.

  2. Uffa, Elasti. Se ne va dalla casa milanese la rassicurante presenza femminile e ti lascia nuovamente in balia di tre hobbit maschi e un marito part time, col signor Cazzulati che incompe ogni piè sospinto.
    Uffa.
    Roberta

    1. rispondo io perchè magari così è più facile per Elasti. La prima o seconda baby sitter degli hobbit è mancata. Claudia ha scritto a riguardo uno dei suoi post più belli.

    1. sono andata a rileggere questo post….e poi ho dato un’occhiata ai commenti e c’era anche il commento di puntadispillo…che allora noi non sapevamo ancora nulla…..mi vengono i brividi….grazie elasti per tutto questo…per questo blog……per queste storie di vita vera che ci hai fatto conoscere….un forte abbraccio.

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